PACCHETTO DI MISCHIA A PHILLIP ISLAND

Migliore inizio non poteva esserci per il mondiale SBK 2020. Dopo la “noia” delle ultime stagioni con un protagonista unico a dettare legge sembra che in questa stagione le differenze tra i piloti siano minime, con la possibilità di avere weekend di gara particolarmente combattuti.

E’ vero che si tratta solo della prima gara e Phillip Island è un tracciato un pò “anomalo” ma quello visto sul tracciato australiano è un gustoso antipasto di quello che potrebbe essere il proseguio della stagione.

Partiamo con una Superpole che ha regalato la prima sorpresa con una fantastica pole di Sykes che sorprende Redding, già a suo agio sulla V4 R, e Rea con a seguire Razgatlioglu. Caduta rovinosa invece per Bautista, che distrugge la sua Honda e parte ultimo.

Gara 1 parte con i fuochi d’artificio, subito scintille tra Sykes e Rea con il pentacampione che tenta una improbabile traiettoria alla Lukey Heights e viene toccato da Sykes. Rientrato nelle retrovie, ha avuto modo di toccarsi con Caricasulo e poi cadere cercando di superare Rinaldi con una staccata molto al limite.

Davanti Sykes perde progressiavmente smalto e non riesce a lottare per il podio che resta un affare per Redding, Van Der Mark, Razgatlioglu e Lowes. La spunta alla fine il turco della Yamaha che precede in volata Lowes e Redding. Van der Mark perde l’attimo buono nell’ultimo giro e si deve accontentare della quarta piazza, precedendo Haslam che è rimasto nel gruppo di testa per tre quarti di gara e un Bautista autore di un’ottima rimonta. Male Davies che chiude ottavo.

immagine da worldsbk.com

Superpole race adrenalinica con un pacchetto di mischia molto serrato in testa e tanti sorpassi. Negli ultimi due giri sono in cinque a giocarsi la vittoria, il primo a mollare è Van der Mark che chiuderà quinto. All’ultimo giro è Lowes quello che si defilerà dalla lotta finendo quarto mentre davanti è lotta tra Razgatlioglu, Rea e Redding.

Il turco passa Rea all’ultimo giro e sembra involarsi verso la vittoria ma lascia un varco aperto in ingresso dell’ultima curva che Rea prontamente sfrutta per superarlo e vincere la gara per pochi centesimi con Redding che quasi riesce a sfruttare la bagarre tra i primi due per beffare Toprak per il secondo posto.

immagine da newsletter.co.uk

Gara 2 forse la più emozionante, con tanti piloti vicini e una miriade di sorpassi in vetta. Alla fine la spunta Lowes, che su una pista con meno grip rispetto al sabato riesce a tenersi più gomma per il finale e beffare il compagno di squadra Rea. Terzo Redding che, con una moto molto ballerina negli ultimi giri a gomme finite, dà prova di una grande maturità resistendo agli attacchi di Van der Mark.

Sfortunata prova di Razgatlioglu ritirato a due giri dal termine perchè rimasto senza benzina.  Nell’episodio in questione si porta fuori traiettoria per togliersi dalla mischia ma si porta dietro involontariamente Baz che finisce in ghiaia e che chiuderà  ottavo. Buona prova finalmente di Davies che chiuderà quinto seguito da Bautista.

immagine da bikesportnews.com

In testa al campionato troviamo Lowes, vera sorpresa di questo primo round, seguito da Redding a cui è sempre mancato quel qualcosa in più per vincere ma che all’esordio può ritenersi soddisfatto. Terzo Razgatlioglu che ha dimostrato di essere una vera mina vagante per la lotta al titolo. Quarto Rea che ha pasticciato molto in gara 1 dimostrando ancora una volta che preferisce darle le sportellate piuttosto che prenderle, per fortuna poi si ricorda di essere un campione e si prende una vittoria e un secondo posto.

In questa prima gara purtroppo contiamo anche i primi infortuni capitati a Laverty (commozione celebrale), Gerloff (perso i sensi dopo una caduta) e Camier (postumi dell’operazione ai tendini della spalla infortunata a Imola 2019), A tutti un pronto augurio di ritorno in pista.

Prossimo appuntamento in Qatar tra due settimane, sperando di rivedere lo stesso spettacolo visto in Australia.

*immagine in copertina da gp-inside.com

Rocco Alessandro