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WSBK 2022 – ROUND DI ARGENTINA

Dopo il round portoghese che ha ribadito la supremazia del binomio Bautista/Ducati si va a correre a Villicum per il round argentino del mondiale superbike.

Pista che è da sempre un pò in incognita dato il manto stradale che più di una volta ha regalato brutte sorprese ai piloti. Se va bene è “solo” molto sporco, se va male praticamente inaffrontabile.

Di sicuro i piloti si troveranno una pista in rapida e continua evoluzione per cui quello che vale al venerdì nelle prove libere potrebbe non valere al sabato e alla domenica.

Bautista guarda tutti dall’alto con 56 punti di vantaggio su Razgatlioglu e ben 82 su Rea. Gli inseguitori dovranno rischiare qualcosa in più del dovuto per cercare di ribaltare la situazione anche se crediamo che solo Bautista potrà fare qualcosa in tal senso.

immagine da insella.it

La pista argentina è molto “tricky” per cui lo spagnolo dovrà essere bene accorto a non concedere punti facili ai suoi rivali. Potrebbe essere forse il primo round dell’anno in cui aspettare le mosse dei suoi avversari senza rischiare nulla o quasi.

Il turco e il nordirlandese invece sono quasi con le spalle al muro. Lo fa capire soprattutto la pletora di lamentele sul fatto che la V4 di Bautista è un missile in rettilineo. Di solito, quando un pilota si lamenta della moto altrui è perchè non ne ha per contrastarlo con la propria, per cui ottime notizie per Ducati.

Il giochino della moto “che va di più” è vecchio ma viene sempre utile per cercare di mettere pressione agli avversari e alla federazione che potrebbe agire in ottica 2023 per riequilibrare le dinamiche del campionato. In passato, quando vinceva Rea non abbiamo sentito tutte queste lamentele e soprattutto nel 2021 la velocità in rettilineo di Redding non era poi tutto questo grosso problema per gli altri, a parità di moto. Quest’anno invece…

Nel 2021 Razgatolioglu ha vinto due gare su tre, segno che la pista gli va a genio. Vedremo se questo round lo porterà a ridurre il distacco da Bautista. Se ciò non dovesse succedere lo spagnolo avrà il primo match point già al round di Indonesia.

Francamente vediamo Rea già fuori dalla lotta al titolo. Più che i punti di distacco è la difficoltà a girare forte nella seconda parte di gara a mettere fuori gioco l’alfiere Kawasaki. E’ evidente come la casa giapponese debba rimboccarsi le maniche è proporre una moto ben più competitiva della attuale, altro che lamentarsi a mezzo stampa. La V4 versione 2023 è già pronta sulla rampa di lancio per cui gli altri dovranno regolarsi di conseguenza.

immagine da it.motorsport.com

Il layout della pista di Villicum sembra adattarsi bene alle Ducati per cui sono attesi nelle posizioni che contano anche Rinaldi e Bassani, con quest’ultimo voglioso di riscattare il primo vero errore di stagione in gara 2 a Portimao.

Honda e BMW faranno di tuto per essere della partita ma molto dipenderà dalla “luna” dei loro piloti, con Lecuona e Redding usciti piuttosto sottotono dalle ultime gare. La stagione sta per finire, serve finire bene per cominciare al meglio il 2023.

*immagine in evidenza da roadracingworld.com

Rocco Alessandro

WSBK 2022 – ROUND DEL PORTOGALLO

Ormai è cosa fatta per Bautista e la Ducati oppure c’è ancora speranza per Rea e Razgatlioglu di tenere in bilico il mondiale fino all’ultimo round?

Questo è l’interrogativo a cui si dovrà giungere al termine del weekend di gare in quel di Portimao. Si arriva da Barcellona dove Bautista e la Ducati hanno fatto man bassa e lasciato le briciole agli avversari oltre ad aver assestato un colpo psicologico mica male.

Lasciando da parte gli episodi controversi, è già da qualche round che il binomio ispano-romagnolo sembra il più solido e concreto e quello con più chance di portare a casa un titolo che manca dai tempi di Checa.

immagine da motori.news

Rea ormai non vince una gara da Maggio e Razgatlioglu viaggia a corrente alternata con la sua Yamaha, autore di weekend prodigiosi ad altri in cui il suo stile di guida e a volte la sua irruenza lo fanno penare non poco nella seconda parte di gara.

Portimao è una gran bella pista, adatta a chi ha il pelo sullo stomaco e voglia di rischiare per cui si prospetta un weekend di fuoco. Nel 2021 sono andati forte un pò tutti, con Redding su Ducati mai vincente ma sempre secondo a pochi decimi per cui ci aspettiamo un maggiore equilibrio rispetto al round catalano.

Gli alfieri kawasaki e yamaha dovranno dare fondo a tutto il loro talento per cercare di recuperare punti ad un Bautista che è molto più consistente e poco falloso di qualche tempo fa.

immagine da motoblog.it

Portimao è un tracciato con poco grip, curve cieche e brusche staccate, un terreno di caccia perfetto per Razgatlioglu. L’incognita per lui sarà verificare come la sua R1 si adatterà al circuito portoghese.

Rea, tra i tre sembra essere quello più in difficoltà tecnica e sopperisce a questo con l’esperienza e il talento che però potrebbe non bastare.

I rispettivi compagni di team difficilmente potranno dargli una mano, cosa che invece potrebbe fare Redding, a suo agio a Portimao e in cerca di riscatto dopo il disastroso weekend catalano.

Quattro round al termine, 248 punti da assegnare e circa 60 i punti che separano i più immediati inseguitori da Bautista che ha in pratica un round di vantaggio. Ancora tante le possibilità di recupero sulla carta ma sembra sempre più chiaro che il pallino del gioco sia ora nelle mani di Bautista che, a meno di errori grossolani, difficilmente concederà un facile recupero agli avversari.

*immagine in evidenza da motorbox.com

Rocco Alessandro

WSBK 2022 – ROUND DELL’ESTORIL

Quasi un mese dopo il round di Assen (un mese di pausa tra un round e l’altro è semplicemente demenziale a mio parere) il mondiale sbk riparte dal Portogallo, dal circuito dell’Estoril.

Le prime due gare hanno certificato che quest’anno il mondiale piloti sarà un discorso a tre piuttosto infuocato con Rea, Razgatlioglu e Bautista che se le sono date non solo metaforicamente. Soprattutto Rea e il turco sono arrivati ai ferri corti dopo lo scontro di gara 2 ad Assen. Incidente di gara ma potrebbe essere solo il primo di una serie di incontri ravvicinati.

immagine da rossomotori.it

Di tutto ciò si è avvantaggiato Bautista che ha accettato e ringraziato per il gentile regalo confezionato dai suoi rivali e che gli permette la prima (mini) fuga in classifica piloti. Un Bautista che forse non è più veloce di quello del 2019 ma di sicuro più a suo agio sulla Panigale V4, meno impiccato e più capace di gestire situazioni complicate.

Tra questi Razgatlioglu sembra quello meno in palla, complice una Yamaha R1 non così performante come quella del 2021 tanto da costringere il pilota a ritornare alla configurazione dell’anno passato per ritrovare il feeling perduto. Arriverà anche lui ma deve sbrigarsi perché i due la’ davanti non fanno sconti.

Ormai siamo abituati ad avere un trittico a giocarsi podi e vittorie e per il momento non sembra esserci nessuno che può inserirsi nella lotta. Questa forse è la più grande delusione di questo avvio di mondiale.

Rinaldi, Locatelli e Lowes si sono calati fin troppo nel ruolo di sparring partner, così tanto da non rappresentare la benché minima minaccia per il caposquadra e i suoi avversari. Solo lo scontro di gara 2 ad Assen ha permesso a Locatelli di arrivare secondo ma è stata una pura casualità.

immagine da mantovauno.it

E’ vero che essere al livello di Rea-Bautista-Razgatlioglu è impresa difficile ma al momento il bilancio dei tre piloti meno quotati dei top team è ampiamente deficitario.

Meglio di loro di sicuro Lecuona che guida una ancora semi-derelitta Honda CBR-RR, a podio in gara 2 ad Assen e Bassani che a fatica ha potuto fare i test pre campionato con la sua V4 Panigale ma è stato spesso e volentieri davanti al pilota ufficiale Rinaldi.

Dopo un avvio piuttosto complicato si attendono conferme di ripresa da Redding e dalla sua BMW. L’inglese sta facendo una gran fatica e di sicuro sono lontani i fasti Ducati del biennio 2020-2021 in cui lottava costantemente per la vittoria. Il round di Assen è stato un caldo brodino dopo il tragico primo round ma di sicuro serve ben altro per essere all’altezza delle ambizioni sue e di BMW. I test in programma proprio all’Estoril prima del weekend di gara potranno senz’altro aiutare.

Deludenti per il momento anche Gerloff e Van der Mark, mai capaci di uno spunto all’altezza del talento mostrato in passato.

Questo terzo round potrà dire molto nei rapporti di forza tra i tre protagonisti principali. Il più atteso è Razgatlioglu, che deve dare una svolta al suo mondiale e prendersi quella vittoria che ancora manca a lui e alla sua squadra. Chissà che il possibile (ma ancora del tutto ipotetico) approdo in MotoGP non lo stia distraendo un po’…

Rea e Bautista sembrano molto più “sul pezzo” con lo spagnolo che si fa preferire per freddezza e controllo delle situazioni più accese. Rea sembra averne di più ma Bautista è vicino e quando può non si fa pregare per mettergli le ruote davanti.

immagine da oasport.it

Il campionato è ancora lungo ma occhio a far scappare Bau Bau, non è più il 2019 e lo spagnolo potrebbe essere il classico litigante felice in mezzo ai due torelli litigiosi.

*immagine in evidenza da fiawtcr.com

Rocco Alessandro

WSBK 2021 – ROUND D’INDONESIA

Finalmente.

Finalmente.

Finalmente? Si perchè dopo una pausa lunga, lunghissima di un mese pieno dall’ultimo round argentino di Villicum torna la superbike per il suo ultimo showdown, la resa dei conti per il mondiale piloti tra Razgatlioglu e Rea.

Il punto di domanda non è a caso e deriva dal fatto che se nelle settimane precedenti c’era qualche timore in merito alla conclusione dei lavori della neonata pista di Mandalika, ora quei timori sono diventati qualcosa in più, a maggior ragione dopo il rinvio delle gare “test” previste per il weekend appena trascorso.

In pratica i primi a girare sul nuovo tracciato saranno i ragazzi della supebike e supersport, non proprio il massimo dato che sarebbe stato meglio verificare prima che tutti i presupposti per una gara sicura e regolare fossero rispettati.

Ma tant’è e i due contendenti dovranno cercare in poco tempo di imparare tutto il possibile sul circuito indonesiano.

immagine da livegp.it

Il turco parte con un bel vantaggio di 30 punti. In pratica gli basta arrivare quarto in tutte le gare in programma per vincere il titolo, anche se Rea dovesse vincerle tutte.

Considerando la “garra” con cui Razgatlioglu ha affrontato tutte le tappe del mondiale è uno scenario che sentiamo di escludere a priori. Anzi è molto proababile che partirà a tutta già in gara 1 in modo da cercare di chiudere la pratica il più in fretta possibile.

Rea dal canto suo arriva “tranquillo”, niente calcoli, niente tattica, solo cercare di fare un filotto di vittorie e sperare che il turco lasci tanti punti per strada. Difficile, molto difficile, ma non impossibile.

I terzi incomodi sono tanti e partiamo da Redding alla sua ultima gara in Ducati. Qualche black out di troppo nelle prima parte di stagione gli ha fatto perdere troppi punti ma l’inglese resta un avversario temibile che potrebbe essere la variabile impazzita nella lotta al titolo.

immagine da tuttomotoriweb.it

Avrà di sicuro voglia di chiudere in bellezza e cercherà di mettere il suo sigillo prima di andare in vacanza. Stessa cosa per Rinaldi che dovrebbe avere anche più motivazioni dell’inglese, deve farsi perdonare una stagione con tanti bassi e pochi alti e finire bene l’anno come volano per il 2022 in cui sarà affiancato da Bautista.

Anche lo spagnolo è ai saluti finali con Honda, al termine di un sodalizio che non ha per niente rispettato le premesse iniziali. Troppo deludente la moto e un pilota che più che condurre si è lasciato portare a spasso dalla moto.

I miglioramenti visti nelle ultime gare potrebbero rivedersi in Indonesia. Certo sarebbe una sorpresona ma considerando la pista nuova per tutti, è una ipotesi non così remota.

Come lui anche Haslam saluterà il team Honda che ha già annunciato Lecuona e Vierge come piloti titolari per il 2022.

BMW ritroverà Sykes per l’ultima gara prima dei saluti finali. Sarebbe bello vederlo nelle prime posizioni a lottare per il podio ma ci rendiamo conto che sarà improbabile. Peccato perchè l’inglese avrebbe meritato molto di più dalla sua avventura con i tedeschi.

Intanto il team Bonovo-BMW ufficializza Baz e Laverty per il 2022, un bel colpo per un team che quest’anno ha avuto non poche difficoltà.

immagine da fuoritraiettoria.com

Ultima gara della carriera per Davies, che farà di tutto per lasciare un ultimo bel ricordo. Onore ad un pilota che è stato uno dei pochissimi a cercare di insidiare negli ultimi anni il dominio di Rea.

In Indonesia ci sarà anche il debutto di un ex-pilota MotoGP con Honda Moriwaki, Hafizh Syahrin. Siamo curiosi di vederlo confrontarsi anche perchè non era proprio un “fermo” nella classe regina per cui potrebbe regalare qualche sorpresa.

E rimanendo in tema di debutti eccellenti ma per il 2022, Oli Bayliss, il figlio del mitologico Troy sarà al via del campionato venuto della supersport che aprirà alle moto con cilindrata fino a 995cc.

Il figlio d’arte correrà con una V2 Panigale del team Barni e immaginiamo che avrà un supporto totale, dato che in Ducati credono molto in Oli. Una bella montagna da scalare per lui, che inevitabilmente dovrà sopportare la pressione e le aspettative di essere il figlio di un campionissmo delle due ruote.

Eccoci quindi all’atto finale che seppur indirizzato sulla via di Instanbul porta con se una bella quantità di incertezze e possibili sorprese. La parola alla pista (sperando che riescano a finirla in tempo…)

*immagine in evidenza da worldsbk.com

Rocco Alessandro

WSBK 2021 – ROUND D’ARGENTINA

Uno dei mondiali più incerti degli ultimi 10 anni si avvia alla sua penultima tappa in Argentina, sul tracciato di San Juan Villicum.

E ci si mette anche l’esotica location ad aggiungere variabili, molto sgradite, sul piatto della bilancia.

L’asfalto del tracciato diede molti problemi nel 2019, con sei piloti che si rifiutarono di correre gara 1 e sembra che il problema non sia stato del tutto superato.

Inoltre, per tutti i team ci sono grossi problemi legati alla logistica e ai costi di una trasferta che, già onerosa in condizioni normali, diventa un salasso in tempi di pandemia, voli aerei contigentati, quarantene varie ed eventuali.

Un solo dato a riguardo: il team Puccetti ha fatto sapere che se normalmente il costo di una trasferta del genere è di circa 20k euro, quest’anno si è passati a 60k euro, tre volte tanto…

Non sorprendono quindi le numerosi defezioni di team del mondiale SBK e SSport, soprattutto di quelli più piccoli e costantemente con l’acqua alla gola.

Vedremo in quanti effettivamente si presenteranno in pista per le prime prove libere del venerdì ma di sicuro non si parte proprio con il piede giusto e al momento i responsabili del WSBK non ne escono benissimo…

immagine da formulapassion.com

Si riparte dallo scivolone di Toprak in gara 2 a Portimao e un mondiale riaperto tra le frecciatine che i due contender e rispettivi team si sono lanciati a fine gara.

Il turco rimane con una race di vantaggio e potrebbe iniziare a marcare ad uomo Rea, “accontentandosi” di finirgli sempre dietro perdendo meno punti possibile.

Ovviamente, considerando i trascorsi e l’indole di Toprak, non sarà così e ci sarà battaglia anche in questo round.

Per Rea fondamentale a questo punto “l’aiuto” di qualche terzo incomodo che si metta tra lui e Toprak perchè altrimenti dovrebbe davvero vincere tutte e sei le gare che restano.

Lowes non sembra poter ricoprire questo ruolo, che invece è più adatto ad un Redding che in teoria è ancora in lizza per il titolo. Cinquantaquattro punti sono tanti ma considerando la situazione, non ci stupiremmo se si arrivasse in Indonesia con l’inglese ancora a portata di mondiale.

D’altronde ha poco da perdere e i due davanti potrebbero darsene così tante da lasciare punti per strada.

Il team mate di Toprak, Locatelli, potrebbe essere di grande aiuto alla causa del turco. Vedremo se riuscirà a stare vicino a Rea per potergli dare qualche grattacapo.

In Argentina torna Davies per i suoi ultimi due round della carriera in superbike. Questo fa sì che Baz abbia finito le “vacanze”. Peccato perchè aveva mostrato un adattamento così rapido alla Panigale da far pensare di rivederlo nel 2022 sulla stessa moto.

immagine da tuttomotoriweb.it

Ecco, invece correrà con una BMW ufficiale nel team Bonovo. Mi sembra l’ennesimo autogol made in Borgo Panigale, forse era il caso di puntare qualcosa in più sul francese, considerando anche il fatto che in Go Eleven c’è ancora un posto libero lasciato da Davies.

Uno che invece ancora non ci sarà in Argentina è Sykes, per non ben precisati motivi di “tempistiche legate agli spostamenti in Argentina”. Cosa voglia dire non lo so ma è un peccato non rivederlo in pista, attendentdo il round indonesiano. Al suo posto ancora Laverty.

Bautista è pronto a sparare le ultime cartucce in sella alla CBR-RR che proprio alla fine sta facendo vedere qualcosa di molto interessante. Potrebbe essere anche lui l’ennesima variabile tra Toprak e Jonathan? Ce lo auguriamo in nome dello spettacolo.

Rea ha l’imperativo di ridurre ancora il distacco da Razgatlioglu prima dell’ultimo round in Indonesia. Arrivarci con lo stesso distacco attuale consentirebbe al turco di prendersela comoda nelle ultime tre gare stagionali.

D’altro canto Toprak sarà di sicuro determinato a tentare di chiudere il discorso già in Argentina, o comunque di arrivare all’ultimo round con un vantaggio più rassicurante.

Considerando la tensione crescente tra i due non ci aspettiamo delle gare da “ragionieri” ma bagarre come ce ne è stata fino ad oggi. Con annessi colpi di scena. Aspettiamo soltanto lo spegnersi del semaforo.

*immagine in evidenza da racinghd.net

Rocco Alessandro