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High Voltage Bring- La prima (ufficiale) di Abt in FE

Il campionato di Formula E sembra non voler lasciare spazio a previsioni. L’appuntamento di Città del Messico era attesissimo sia per la fantastica gara di Santiago del Cile che l’ha preceduto, sia per la ricerca di conferme sull’andamento delle prestazioni e dell’evoluzione della classifica.

La vittoria perentoria (la prima valida nel campionato elettrico, dopo la squalifica nel secondo appuntamento di Hong Kong) di Daniel Abt su Audi ha scompaginato ancora una volta le previsioni della vigilia, ma ha permesso di delineare in modo più deciso la classifica iridata e di provare a prevedere l’evoluzione delle prestazioni da qui alla fine della stagione, in attesa del successivo ribaltone che in questo campionato è sempre dietro l’angolo.

La classifica piloti è quella se segue:

  1. Vergne                       81
  2. Rosenqvist              69
  3. Bird                             61
  4. Buemi                        52
  5. Piquet                       45
  6. Abt                             37
  7. Evans                        29
  8. Mortara                  28
  9. Turvey                     26
  10. Heidfeld                 21
  11. Lotterer                 18
  12. Da Costa               16
  13. Lynn                           9
  14. Lopez                        8
  15. Prost                         7
  16. Engel                        6
  17. D’Ambrosio          4
  18. Blomqvist             4
  19. Di Grassi               3
  20. Filippi                     1

L’unica conferma rispetto ai precedenti appuntamenti riguarda le prestazioni dei top driver rispetto alle seconde linee: come si può vedere infatti i migliori sono sempre a lottare per le posizioni di vertice, sia in gara che nella classifica di campionato.

A questi deve essere aggiunto il campione uscente Di Grassi, che ha vissuto l’ennesimo fine settimana da incubo in questa stagione, partito con una penalità in griglia di dieci posizioni per la rottura dei sigilli FIA che si era resa necessaria per riparare l’inverter danneggiato a Santiago; dopo il miglior tempo nelle prove libere il sorteggio nel primo gruppo di qualifica, con una pista estremamente sporca di polvere, ha impedito al brasiliano di far volare allo stesso modo la propria monoposto, con conseguente tempo che lo avrebbe comunque relegato a centro gruppo senza penalità ed in fondo alla griglia a seguito dell’arretramento previsto da regolamento. Nonostante le avversità sono arrivati i primi 3 punti della stagione, positivi per muovere la classifica, per lasciare alle spalle i problemi di affidabilità patiti nella prima parte del campionato (che dovrebbero essere definitivamente risolti con l’introduzione di una nuova specifica di inverter dal prossimo e-Prix di Punta del Este) ed infine per mostrare ancora una volta una grandissima velocità ed una ottima efficienza nell’utilizzo della batteria, qualità che hanno permesso a Di Grassi di agguantare un nono posto con partenza dal ventesimo, nonostante un errore durante il duello con Lopez, ed ottenere anche il giro più veloce della gara.

A questo punto il momento negativo per il brasiliano e per il team Audi sembrerebbe superato e c’è da giurare che entrambi gli alfieri della squadra degli anelli proveranno a mettere le mani sul titolo, nonostante 79 punti per Di Grassi e 44 per Abt non siano certamente pochi da recuperare in sole 7 gare al solidissimo leader di campionato Vergne.

Il francese da parte sua ha mostrato anche in questo fine settimana una grandissima maturità e costanza di prestazioni, armi che lo hanno issato in testa alla classifica nello scorso e-Prix e gli hanno permesso di mantenere la testa, ampliando il margine sul diretto inseguitore Rosenqvist, in questo appuntamento messicano. Il lavoro svolto finora dal pilota transalpino è stato egregio, la vettura non è mai stata quella da battere, ad esclusione della gara di Santiago del Cile, ma grazie all’ottimizzazione del pacchetto tecnico a sua disposizione riesce per ora a guardare tutti dall’alto della classifica, con numerosi buoni piazzamenti. Sfortunato il compagno di squadra Lotterer, autore di una gara solida che lo stava portando a concludere in settima posizione ad una manciata di secondi di distacco dal leader iridato ma fermato da un problema tecnico.

In via del tutto simile si sta evolvendo la stagione di Buemi, non più dotato di una vettura con la quale dominare le gare come accadeva nella scorsa stagione; anche il pilota svizzero si sta però adattando bene al ruolo di ragioniere: da questo punto di vista è stata esemplare la condotta di gara di sabato, quando ha lasciato sfogare i piloti più veloci cercando di proteggere la posizione nella prima parte di gara, consapevole di non possedere il ritmo per vincere. Il guizzo con il quale ha sopravanzato Vergne (grazie all’uso del FanBoost) mostra che la cattiveria per vincere le gare non è andata perduta, sempre che Renault riesca a fornirgli in questa stagione una macchina in grado di primeggiare. Con la sua condotta di gara Buemi si è portato a soli 19 punti dal leader Vergne, in piena lotta per il successo finale, dopo l’inizio disastroso di Hong Kong.

I due grandi delusi della tappa messicana sono il secondo ed il terzo della graduatoria iridata, Rosenqvist e Bird. Il primo, come anticipato nella presentazione di questo e-Prix, si è dimostrato velocissimo su questi tracciati con asfalto da circuito permanente, ha preso di prepotenza la Superpole e si stava avviando verso una facile vittoria, prima di subire il danneggiamento della batteria. A tale proposito si è scagliato contro Williams Advanced Engineering il team principal di Mahindra, Dilbagh Gill: “Ci sentiamo danneggiati e frustrati perché crediamo che ci sia stato un problema con le batterie dopo le qualifiche di Marrakech. Quel che è successo qui è difficile da digerire perché la nostra sensazione è che la batteria non sia stata controllata come si deve prima di esserci restituita: sembra che sia successo qualcosa a livello di celle, ma serviranno ulteriori verifiche”. Sicuramente Rosenqvist resta uno dei favoriti, se non il principale pretendente per portare a casa il campionato. Per quanto riguarda Bird, ancora terzo in classifica, l’inglese ha dovuto scontare una penalità di 10 posizioni in griglia come Di Grassi, per la sostituzione del cambio. Partito in diciannovesima posizione, la gara è stata tutt’altro che semplice e si è conclusa ben fuori dalla zona punti; ciò che maggiormente dovrebbe preoccupare il team DS Virgin è la mancanza di quella competitività mostrata ad Hong Kong, grazie alla quale Bird avrebbe potuto risalire il gruppo nell’arco della gara.

Merita attenzione infine uno dei piloti poco considerati in questa stagione, vincitore del primo campionato di FE: Nelsinho Piquet jr. Il pilota brasiliano sta conducendo una buona annata, a bordo della sua Jaguar che sicuramente è molto cresciuta rispetto allo scorso anno. Il divario da Vergne è ora di 36 punti, ma non è da escludere un finale di stagione simile a quello che lo portò a laurearsi campione, nel caso in cui il team cresca ancora nei prossimi e-Prix.

Nei giorni precedenti la gara di Città del Messico è arrivata una notizia certamente positiva per la categoria: nell’edizione dell’e-Prix di Monte Carlo della quinta stagione (maggio 2019), con le nuove attesissime vetture di seconda generazione, la gara si correrà sul circuito “lungo” adottato dalla F1. Viene quindi abbandonato il tracciato che si snodava solo nella zona del porto, saltando tutta la parte dalla salita del casino fino alla chicane in uscita dal tunnel.

Il prossimo appuntamento è per sabato 17 marzo (come sempre Prove Libere, Qualifiche e Gara in un’unica giornata) a Punta del Este, Uruguay, per concludere la prima metà della stagione.

Alla prossima!

High Voltage Bring- 2018 Mexico City e-Prix

Ciao Ringers! Questo fine settimana torna il campionato di Formula E sul circuito ricavato all’interno dell’Autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico, per la quinta tappa della stagione.

Si arriva a questo appuntamento dopo l’entusiasmante gara di Santiago del Cile che, al netto di alcune polemiche sulle modifiche apportate alle cinture da parte del team Techeetah dominatore della gara, ha offerto tanti spunti di riflessione per il continuo della stagione. Dopo un terzo di stagione infatti sembra davvero impossibile azzardare ipotesi solide sul pilota o sul team favorito per la vittoria finale, vista la grande incertezza vissuta nei primi quattro appuntamenti. I protagonisti principali sono sempre gli stessi che si sono visti nelle scorse stagioni, ma sembra che di gara in gara possano cambiare continuamente gli equilibri; dopo Marrakech infatti Rosenqvist era considerato il grandissimo favorito per una fuga nel mondiale, mentre dopo Santiago è il team Techeetah a poter essere indicato come il più in forma, con Vergne in testa alla classifica e Lotterer che per la prima volta è riuscito a capire pienamente la macchina e lottare per la vittoria. La graduatoria in attesa della gara del Messico recita quanto segue:

  1. Vergne 71
  2. Rosenqvist 66
  3. Bird 61
  4. Buemi 37
  5. Piquet 33
  6. Mortara 24
  7. Evans 21
  8. Heidfeld 21
  9. Lotterer 18
  10. Abt 10

Visti i continui ribaltamenti di classifica non si può certo escludere alcun risultato; è chiaro che ormai il campione uscente Di Grassi può essere quasi certamente considerato fuori dalla lotta per il titolo, relegato ancora in fondo alla classifica con 0 punti a causa della scarsissima affidabilità della propria Audi. Il brasiliano potrebbe trovare un primo riscatto proprio in questo fine settimana, vista la velocità mostrata dalla propria vettura nell’ultimo appuntamento e considerata la gara dello scorso anno sul circuito di Città del Messico; il pilota Audi riuscì a compiere una rimonta eccezionale, grazie ad una ottima strategia che gli permise di sfruttare l’ingresso della SC, con una superba gestione di energia, che gli permise di tenere dietro tutti i rivali e portare a casa una vittoria che dopo pochi giri sembrava impossibile. Nel video seguente gli highlights dell’e-Prix della scorsa stagione.

Purtroppo per Di Grassi, questo fine settimana inizia già con la spada di Damocle di una possibile penalità di 10 posizioni in griglia, a causa della rottura a Santiago dell’inverter. Per la riparazione è stato necessario rompere i sigilli FIA sul componente e quindi è possibile, a discrezione del collegio dei commissari, un provvedimento simile a quello già scontato nello scorso e-Prix. Intanto i tecnici Audi sembrano aver risolto i problemi che hanno afflitto la vettura nelle prime uscite di stagione, ma per regolamento le modifiche non possono essere implementate prima di 30 giorni dalla presentazione delle nuove parti alla Federazione. Per questo motivo in Messico i tedeschi dovranno fare di necessità virtù ed utilizzare la configurazione che è stata impiegata fino a questo momento della stagione; l’evoluzione è rimandata all’appuntamento di Punta del Este del 17 marzo e c’è da scommettere che, vista la velocità finora mostrata, Audi sarà certamente protagonista. Per quanto riguarda questo fine settimana i tecnici sperano che l’asfalto poco sconnesso di Città del Messico possa permettere all’inverter di resistere alle sollecitazioni cui sarà sottoposto in gara per garantire a Di Grassi la prima bandiera a scacchi dell’anno.

Sicuramente tutti i piloti saranno costretti a prestare particolare attenzione alla tecnica di guida per ottimizzare l’energia a disposizione, visto che nell’arco della stagione questo è il tracciato che maggiormente presenta rettilinei; il più impegnativo per le batterie è quello di partenza, al termine del quale sarà certamente richiesta una lunga fase di coasting che potrà favorire i sorpassi da parte di chi, specialmente nelle fasi finali della gara, sarà riuscito a conservare una maggior quantità di energia.

Un altro aspetto determinante sarà quello del raffreddamento, non certo a causa delle temperature, previste intorno ai 20° C, quanto per la rarefazione dell’aria agli oltre 2000 metri di altitudine del circuito. Il motore delle monoposto elettriche non risentirà in termini di potenza di questa particolare condizione, ma la portata d’aria refrigerante sarà certamente inferiore rispetto a quella dei tracciati sul livello del mare. Questa condizione potrà quindi determinare gravosi problemi di affidabilità, per cui questa gara sarà ulteriormente decisiva per il team Audi, in funzione del proseguimento della stagione.

A proposito di affidabilità, l’e-Prix del Messico sarà compromesso per Alex Lynn prima che le vetture scendano in pista; il pilota Virgin è infatti stato costretto a sostituire il cambio, per la cui rottura aveva abbandonato anzitempo la competizione a Santiago: questa operazione gli costerà 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza di questo fine settimana.

Un ulteriore fattore da tenere in considerazione è la condizione dell’asfalto. Il circuito, seppur caratterizzato da bassa rugosità, è pur sempre un vero e proprio autodromo, non si correrà quindi su strade aperte alla normale circolazione. I bump sono praticamente inesistenti a confronto con quelli che vengono incontrati dalle vetture di FE negli altri appuntamenti del campionato; da questo punto di vista, questo tracciato può essere paragonato a quello di Marrakech, dove Rosenqvist riuscì a sfruttare al massimo le potenzialità della Mahindra grazie ad una guida pulitissima che gli permise di beffare Buemi e Bird. Vedremo quindi se le sensazioni riguardo alla maggior efficacia del pacchetto indiano su queste tipologie di circuito sarà confermata in Messico.

Per quanto riguarda gli orari, la differenza di fuso fra l’Italia ed il Messico a inizio marzo è di sette ore; di seguito la programmazione:

Prove Libere 1: Live canale ufficiale YouTube Formula E ore 15.00

Prove Libere 2: Live canale ufficiale YouTube Formula E ore 17.30

Qualifiche: Live Mediaset Italia 2 e Eurosport ore 19.00

Gara: Live Mediaset Italia 2 e Eurosport ore 23.00

Buon e-Prix!