Archivi tag: Ducati

L’UNICO VERO RE – BAGNAIA CONTRO MARQUEZ

Non si sono mai amati, non si sono mai sopportati in pista. Spesso abbiamo visto, soprattutto da parte di Pecco, segnali di insofferenza verso Marc specialmente in qualifica quando guidava la Honda. Il botto di Portimao e le dichiarazioni sul post Aragon, lo scorso campionato, potrebbero essere solo la punta di un iceberg che in realtà è ancora sommerso e che vedremo in tutta la sua maestosità tra il 2025 ed il 2026. Queste rivalità fanno crescere lo sport, nessuno si ricorda dei Piloti amici “volemose bene” bensì tutti si ricordano delle faide tra Marquez e Rossi o tra Senna e Prost. I Piloti non sono amici, sono rivali soprattutto se dividono lo stesso box.

Marc Márquez vs Francesco Bagnaia: Chi sarà il Re della MotoGP?

La stagione 2025 di MotoGP segna un punto di svolta storico: Marc Márquez, l’uomo degli otto titoli mondiali, si unisce ufficialmente al team ufficiale Ducati, affiancando il tre volte campione del mondo Francesco Bagnaia. Una sfida che promette scintille, non solo in pista, ma anche all’interno del box della casa di Borgo Panigale. La domanda che tutti si pongono è: chi sarà il vero leader? Márquez, il fenomeno che ha dominato l’era Honda, o Bagnaia, l’uomo che ha portato Ducati ai vertici della MotoGP moderna?

Due stili, due filosofie di gara

Márquez e Bagnaia rappresentano due modi completamente diversi di interpretare la guida di una MotoGP:

Marc Márquez: il funambolo del limite
Márquez è un pilota istintivo, aggressivo e con una capacità quasi sovrannaturale di salvare cadute impossibili. La sua carriera è costellata di manovre al limite della fisica, con sorpassi da cardiopalma e una mentalità da guerriero che lo ha reso l’avversario più temuto della sua generazione.

Francesco Bagnaia: la precisione e la tecnica
Bagnaia è l’opposto: metodico, preciso e con uno stile di guida estremamente pulito. La sua capacità di sfruttare al massimo la Desmosedici senza mai andare oltre il limite lo ha reso il pilota più efficace nella nuova era Ducati. La sua forza è la costanza: sa quando attaccare e quando gestire, un’arte che Márquez ha sempre interpretato in modo più aggressivo.

Ducati: una squadra, due prime guide?

Ducati si ritrova in una situazione esplosiva. Da un lato ha il suo campione in carica, Bagnaia, che ha dimostrato di essere il riferimento assoluto della MotoGP negli ultimi anni. Dall’altro, ha accolto Márquez, un pilota che non accetta di essere la seconda guida e che lotterà per prendersi il trono.

La gerarchia interna: Ducati ha sempre detto che non ci saranno ordini di scuderia e che entrambi i piloti avranno pari opportunità. Ma la storia della MotoGP ci insegna che in ogni team, alla fine, emerge un leader naturale.

La pressione sul box: L’arrivo di Márquez potrebbe mettere ulteriore pressione su Bagnaia, che si troverà a dover dimostrare di poter battere uno dei migliori di sempre sulla stessa moto. D’altro canto, Márquez dovrà adattarsi a una Ducati che, fino a oggi, è stata costruita attorno allo stile di Bagnaia.

Il verdetto: chi sarà il vero Re?

Ci sono tre scenari possibili:

Bagnaia conferma il suo dominio: Se Pecco riesce a mantenere il controllo della Ducati e a battere Márquez in pista, diventerà il simbolo della MotoGP moderna e dimostrerà di essere superiore persino al miglior pilota della sua generazione.

Márquez conquista il team e il titolo: Se Márquez trova subito il feeling con la Desmosedici e torna ai livelli del 2019, potrebbe mettere in difficoltà Bagnaia e addirittura strappargli lo status di leader.

Una rivalità esplosiva con conseguenze: Ducati potrebbe trovarsi con due galli nello stesso pollaio, con il rischio di una guerra interna che potrebbe avvantaggiare gli avversari come Jorge Martín, Fabio Quartararo o persino un sorprendente Pedro Acosta.

Non sarà assolutamente una convivenza tutta rosa e fiori come ve la dipingono, bensì una faida interna sin dalla prima gara. Scenderanno in campo tutti, anche chi si è ritirato da anni.

La sfida più attesa della MotoGP moderna.

Il 2025 sarà una stagione memorabile per i fan della MotoGP. La rivalità Márquez-Bagnaia è destinata a scrivere una nuova pagina nella storia del motociclismo. Chi avrà la meglio? Sarà la precisione chirurgica di Pecco o la pura genialità di Marc?

Tu da che parte stai? Márquez riuscirà a prendersi la Ducati e la MotoGP nuovamente o Bagnaia difenderà il suo regno ed entrerà di diritto nella Storia?

 

@FranckyHawk29

https://x.com/FranckyHawk29?t=Mz_uqBp9zOvjkg98TPdzSg&s=09

TUTTI INSEGUONO DUCATI – MOTOGP TEST SEPANG

DUCATI HA L’IMBARAZZO DELLA SCELTA. APRILIA DISASTROSA, IN YAMAHA SEGNALI POSITIVI. DUBBI KTM E DRAMMA HONDA.

In Ducati hanno l’imbarazzo della scelta. Sono talmente avanti e stanno “giocando” con il resto del Mondo che quel “potremo anche scegliere di correre con il motore 2024” è al limite del grottesco. Non solo nel 2024 tutta la griglia è arrivata dietro alla moto 2023 di Marquez, ma rischiano di prenderle anche quest’anno dalla moto dell’anno precedente.

La realtà a mio avviso è che in Ducati si stanno nascondendo davvero bene, facendo una pretattica inutile. Non gli crede nessuno. Quest’anno rischiano di uccidere il Mondiale più dello scorso anno. 

COSA CI DICE SEPANG…

Partiamo dalla concezione che Ducati quest’anno avrà 6 moto e non 8, quindi meno dati a disposizione. Consideriamo che il Pilota di “punta” tra i clienti è Diggiannantonio il quale si è già messo KO da solo, ha saltato i test di Sepang e salterà anche i test in Thailandia quindi il lavoro grosso sulla GP25 sarà tutto nelle mani di Bagnaia e Marquez (per fortuna aggiungo). A vedere il risultato di Fermin Aldeguer si comprende quanto la GP24 sia una moto avanti di un paio d’anni rispetto alla concorrenza, alla faccia di chi diceva che non c’era differenza con la GP23. Analizzando il passo gara di Alex Marquez si nota un gap tra le due moto di oltre 1″. In questi test Alex ha girato fisso sul 57 alto (5 giri) ed il 58 basso (5giri) mentre nella Sprint di Sepang, qualche mese fa, girava sul 59 con la GP23. Ecco perché Bagnaia ripete spesso “la GP24 è una moto fantastica”.

Nella TOP5 di Sepang l’unico intruso è Fabio Quartararo con la sua Yamaha M1, che però veniva già da 3 giorni aggiuntivi di shakedown, si mette alle spalle di Alex Marquez e Pecco Bagnaia, davanti a Morbidelli e Marc Marquez. Chiudono la Top 10 anche Pedro Acosta sulla KTM, le due Honda di Zarco e Mir, la Yamaha di Rins.

🔵YAMAHA

Yamaha M1-2025

Inutile sottolineare come venga da ben due giorni di “shakedown” e quindi hanno girato per 6 giorni. 

Fabio Quartararo ha chiuso in crescendo questi test, con mia sorpresa è riuscito a scendere sotto al 57. Non ha mai simulato una Sprint in questi test però nell’ultimo giorno ha concluso tre uscite molto interessanti da 6 giri nei quali ha girato ad un ritmo molto interessante. Anche Rins ha optato per questa scelta ma il suo ritmo è un secondo più lento rispetto a Quartararo. Jack Miller e Miguel Oliveira sono ancora in rodaggio ma il ritmo è simile a quello di Rins. Fabio sta facendo la differenza sulla M1. 

🔴HONDA

Joan Mir con la nuova livrea Honda HRC Castrol

Honda è in alto mare. Inutile lasciarsi fuorviare dalla TOP10, la realtà è che il gap pagato in termini di passo è ancora troppo grande e nonostante tutto Joan Mir arriva sempre dietro a Zarco. HRC non gradirà in eterno.

La cura “Europea” sembrerebbe dare qualche frutto ma non lasciamoci fuorviare dalla “confidenza” dei Piloti Honda dopo tre giornate di shakedown nei giorni scorsi. In termini di passo è un disastro rispetto a Yamaha. Mir e Zarco giravano in 59 mentre le Yamaha, compresa quella di Miller, giravano in 58. HRC sarà fanalino di coda anche in questo 2025, considerando poi che Luca Marini non è di aiuto perché è molto più lento sia di Mir che di Zarco.

🟠 KTM

Pedro Acosta in azione sulla KTM

KTM non ha brillato. Aldilà dei noti problemi finanziari che potrebbero pregiudicare la stagione e soprattutto lo sviluppo, la sensazione ad occhio è che quest’anno solamente Pedro Acosta potrebbe metterci un pezza.

Nei test è stato l’unico che ha brillato, sia per velocità pura che per passo gara nella simulazione. Probabilmente è l’unico che crede nel progetto ormai “finito” della casa Austriaca e la sensazione è che lui ci stia mettendo tanto del suo. In questi test ha dimostrato di essere il migliore con una moto “normale”, non ha effettuato lo shakedown come le Yamaha. Brad Binder è indietro rispetto ad Acosta, si legge chiaramente nei dati di questi test che ha per formato in maniera negativa rispetto allo spagnolo. Nelle retrovie Vinales e Bastianini. Entrambi con un passo gara nettamente più lenti, entrambi che stanno “cucendo” per quanto possibile la KTM alle loro caratteristiche. Vedo molto più pronto Vinales sotto questo aspetto, essendo un Pilota molto più intuitivo ed istintivo rispetto ad Enea. Anche la struttura è nuova, Ajo non hai mai fatto la MotoGP ed il Team potrebbe aver perso qualcosa dalla partenza di Guidotti. Mi sorprenderebbe vederli in TOP5 ad eccezione di Acosta. Per la TOP10 sicuramente Binder, mentre Vinales e Bastianini faranno compagnia alle Honda…

⚫ APRILIA

Ai Ogura, Campione del Mondo 2024 Moto2, in sella alla RSGP

Un disastro. Questi test di Aprilia sono stati un disastro. Hanno perso due dei quattro Piloti per infortunio, in pratica hanno ricevuto dati e feedback soltanto da Bezzecchi e dal rookie Ai Ogura. 

Jorge Martin ha letteralmente buttato via i test pre-stagionali per colpa di non si sa chi o cosa. Chi dice la gomma, chi dice il Pilota, chi dice lo Spirito Santo. Praticamente il Campione del Mondo in carica tornerà (forse) nel primo GP dell’anno e capite bene che tutto il lavoro che doveva fare lui lo farà Bezzecchi. Non di certo un fenomeno della MotoGP ne tantomeno uno “pagato” e preso da Aprilia per sviluppare una moto da Mondiale. Il salto di qualità auspicato con il passaggio da Vinales a Martin per adesso non ci sarà e vista la mancanza di test credo che Martin sarà tutto l’anno in difficoltà e faticherà a stare nella top 5.

🔴 DUCATI

La GP24 vola, la GP25 volerà. A mio avviso quest’anno non solo avremo tutti i podi “marchiati” Ducati bensì anche la TOP5. L’unico che può contrastarli per un piazzamento in Top5 è Pedro Acosta.

Non c’è molto da dire su Ducati, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sarà un Mondiale in cui Marquez e Bagnaia lasceranno le briciole e quando (soprattutto se) sbaglieranno ci saranno Alex Marquez e Franco Morbidelli a raccogliere risultati. Occhio ad Aldeguer, è nel Team perfetto per dimostrare il suo talento ed entrare stabilmente in TOP10 all’inizio.

 

Nella prossima settimana i test in Thailandia che saranno il preludio al GP inaugurale del 28 Febbraio.

 

 

Francky

HASTA LA VISTA – MART1NATOR MOTOGP WORLD CHAMPION

Jorge Martin vince il Campionato del Mondo 2024 della MotoGP. Sconfigge il Campione in carica Bagnaia e lo fa in sella ad una GP24 del Team Clienti Prima Pramac.

Me la sono presa comoda. Ho voluto godere di questo weekend ad alta tensione di un Mondiale lunghissimo e tra i più combattuti di sempre. È vero, si tratta di una Coppa Ducati ma non si può avere tutto dalla vita, bisogna accontentarsi ed io personalmente mi accontento di due Piloti che arrivano all’ultimo GP della stagione appaiati in classifica e che si giocano il Mondiale. Preferite Marquez in versione 2019 oppure Doohan che vince in solitaria con la sua NSR500 davanti ai compagni di marca che non godono dei suoi stessi “superpoteri sulla moto”!???

Personalmente sono contento del comportamento di Ducati. La casa Italiana ha fatto qualcosa che i giapponesi NON AVREBBERO MAI FATTO. Ma voi avreste visto un Team LCR messo in condizioni di vincere davanti ad HRC? Gli avrebbero messo olio per friggere le patate nel motore al posto di quello da corsa! 

IL TEAM PRAMAC SI È PRESO IL MONDO!

Nel 2023 il Campionato Team, battendo il Lenovo Ducati Team per la gioia di Tardozzi. Nel 2024 il Campionato Piloti battendo Francesco Bagnaia che è colui che ha sviluppato questa GP24 e l’ha plasmata a sua immagine e somiglianza. Jorge Martin non ha scelto neanche una vite di questa moto, lo sviluppo è sempre stato in mano di Bagnaia. Martin doveva solo guidare e tentare di vincere. Così ha fatto. Il team Pramac in due anni ha fatto un impresa incredibile, considerando che è un Team indipendente e paga per avere le moto ed il materiale Ducati. Andrà via dalla porta principale, firmando un lauto contratto con Yamaha per 7 anni in cui verranno pagati e riceveranno (gratuitamente) le moto Factory diventando a tutti gli effetti ciò che sono stati in Ducati.

L’HA PERSO BAGNAIA!?

Sembrerebbe irrispettoso verso Martin, ma è una domanda che mi sono posto spesso nell’ultimo periodo e sono arrivato ad una conclusione. Bagnaia è il primo ed unico Pilota della storia del Motomondiale a vincere 11 GP in una stagione fallendo la corsa al titolo. Ha vinto quasi il quadruplo di Martin, ha vinto le stesse Sprint eppure ha perso. Bagnaia ha fatto meglio del 2023, sia in termini di punti che di vittorie. Semplicemente Martin è stato più forte. Quindi il Mondiale non l’ha buttato Bagnaia, l’ha semplicemente vinto Martin, perché è stato più forte.

“MARTIN HA VINTO GRAZIE ALLE SPRINT!”

Nei peggiori bar di Caracas e dintorni, il motociclista col T-Max, lo scarico Akrapovic, infradito e bermuda larghi ripete come un pappagallo questa frase. Ma quindi nel 2023, quando ha vinto Bagnaia, non c’erano le Sprint? Quando vince vanno bene, quando perde sono da togliere? È davvero riduttivo nei confronti di un Pilota, Jorge Martin, che ha fatto il record di punti nel Motomondiale, dire che ha vinto grazie alle Sprint. Jorge ha condotto una stagione con una costanza disarmante. L’unico errore davvero gratuito è stato quello al Sachsenring. 

QUALE FUTURO PER MARTIN?

Le malelingue stanno già pensando quando Jorge scenderà dalla RG-GP e dirà al suo manager “abbiamo combinato un casino” proprio come disse Rossi non appena scese dalla Ducati GP11. Aleix Espargaro ha garantito che invece non accadrà nulla di tutto ciò ed anzi Martin sarà veloce sin da subito. Ce lo auguriamo. 

CHI VINCE, CHI PERDE, CHI SORPRENDE!

Record di punti per Martin, il punteggio più alto registrato in MotoGP dal 2023 anno di introduzione delle Sprint. Record di punti anche per Bagnaia che fa molto meglio del 2023. Un grande risultato anche per Marc Marquez che si prende il podio con la GP23 davanti alla GP24 di Bastianini, un risultato di rilievo per il Team Gresini che sale anche sul podio del Mondiale Team, alle spalle di Pramac e Ducati Factory.  Sicuramente Marquez non è una sorpresa, ma il rientro su una moto completamente diversa dopo 10 stagioni in Honda non era per nulla scontato.

Ottimo anche il Campionato di Pedro Acosta, al netto delle molte cadute nel suo anno da rookie rischia di arrivare davanti al “capitano KTM” Binder. Il 2025 sarà il suo anno, sono convinto possa arrivare sul podio finale e stare stabilmente nei TOP5 in ogni gara.

DELUSIONE BASTIANINI, VR46, APRILIA E KTM.

MARCO BEZZECCHI 

Dopo il magnifico 3° posto del 2023, Marco Bezzecchi era chiamato alla conferma quantomeno in una TOP5. L’arrivo di M.Marquez ed il cambio di pneumatico hanno contribuito al “downgrade” del Pilota VR46 che è arrivato addirittura dietro al Diggia che ha saltato qualche gara. Fortunato a trovare ancora una della Factory.

ENEA BASTIANINI

Se il 2023 era stato caratterizzato dall’infortunio ad inizio Mondiale e se l’è portata dietro come “scusa” per il resto del Mondiale, in questo 2024 ci si aspettava fosse in lotta per il Titolo. Mai stato in partita, con la visibile percezione ad un occhio allenato che anche Marquez andasse più forte. Certo Marc è un 8 volte Campione del Mondo ma era al primo anno su una moto sviluppata anche da Bastianini.

Soltanto due vittorie ma la sensazione che non sia mai davvero stato in partita. Troppe aspettative su di lui, probabilmente il 2022 in Gresini ha tratto in inganno davvero molti. A posteriori è sempre facile parlare ma il posto nel Team Lenovo, nel momento della scelta per le stagioni 23 e 24 avrebbe dovuto prenderlo Martin, non Bastianini.

FRANCO MORBIDELLI

Guidava una GP24. Va bene che non ha fatto i test, ma comunque nella seconda parte di stagione è stato inesistente. È finito addirittura dietro ad Alex Marquez e Diggiannantonio che guidano la GP23. Impietoso il confronto con Marc Marquez al primo anno come lui su una Ducati. Mi chiedo cosa ci faccia ancora lì…

APRILIA E KTM erano partite in pompa magna nei Round iniziali, salvo poi spegnersi una volta arrivati in Europa. Vinales è stato l’unico intervento grado di vincere una gara da “non Ducati” quest’anno oltre a diventare il primo dell’era MotoGP a farlo con tre marche diverse (Suzuki, Yamaha, Aprilia) ed il prossimo anno tenterà un impresa storica cercando di vincere con la 4^ differente nella Top class (non ci è mai riuscito nessuno in quasi 80 anni di Motociclismo). KTM è stata tenuta a galla per lunga parte soltanto da Pedro Acosta che però nel finale di stagione si è perso. Non è una bella situazione societaria quella del marchio Austriaco, in balia di un deficit finanziario di livello enormi.

JAPAN CUP

Yamaha ed Honda fanno un Campionato a parte. Entrambe in netta crisi non hanno avuto risultati di rilievo. Solamente il buon Quartararo in alcune circostanze ha tenuto alto (ci ha provato) il buon nome della casa di Iwata. HRC ha chiuso il Mondiale agli ultimi due posti della classifica, e se Joan Mir gode di un immunità parlamentare manco fosse Andreotti (grazie al passaporto ed al Mondiale Covid), ci si chiede come faccia Luca Marini a continuare in questa categoria. Entrambe le squadre di sono mosse sul mercato, Yamaha ha ingaggiato addirittura il Team Pramac in MotoGP ed anche in Moto2  ed ha ingaggiato Augusto Fernandez come tester.

HRC ha ingaggiato Aleix Espargaro come tester ed ha rinnovato il comparto “tecnici”.  Servirà a qualcosa? Vedremo.

OGGI I TEST, DEBUTTO DI MARQUEZ IN “ROSSO”.

È l’evento dell’anno. Il Mondiale è già dimenticato, il N1 dell’Aprilia passa in secondo piano. Il binomio Marquez/Ducati è come Lorenzo/Ducati, Stoner/HRC o Rossi/Ducati. Fa impallidire tutti e se quest’ultimi Rossi e Lorenzo hanno fallito nella corsa al Titolo ci si chiede se Marc Marquez sarà in grado di sfatare questa maledizione…

Il Motomondiale è finito, quello 2024. Il 2025 inizia oggi, buon Motomondiale a tutti, mancano 101 giorni alla Thailandia.

 

Francky

UNA DRAMMATICA VITTORIA – SEPANG POST GP

Bagnaia vince il 10° GP della stagione, più del triplo di Martin, ma ha praticamente perso il Mondiale. Ben 24 punti di distacco da Martin con l’ultimo round da correre. Condotta di gara perfetta di Jorge Martin che si mette dietro ed aspetta, dopo un’accesa lotta ad inizio gara. Cade nella Sprint buttando “quasi” via il Mondiale. Ultimo round al Montmelò di Barcellona.

È stata una gara bella per tre giri, bellissima la lotta senza risparmio tra Martin e Bagnaia. Grande onore e merito reso da Tardozzi proprio a Martin “autore di una grande gara in cui ha rischiato tanto nonostante potesse aspettare e fare una gara di attesa”.

Oggi la gara l’hanno fatta loro due, con Marc Marquez che la tiene fino ad un certo punto e poi si stende perché contro queste GP24 o ti stendi o ti arrendi come fa Bastianini. Proprio Enea è proprio la grossa delusione di questo GP e soprattutto di questo finale di Campionato. Non è molto interessato ad aiutare Bagnaia a quanto vedo.

Duole dirlo ma l’andazzo dello “scusometro” non mi piace proprio. Si sta spostando “volutamente” il focus di una debacle che avrebbe dell’incredibile (mai visto un Pilota Factory, Campione del Mondo in carica, perdere così un Mondiale contro un privato) concentrandoli sulla “Gara sprint”. La gara sprint non è il problema, ne tanto come lo ha definito qualcuno “la rovina” della MotoGP. La gara Sprint è parte del Motomondiale e se non sei forte cazzi tuoi, non la cerchi come “scusa”. Capisco perfettamente che, soprattutto per una certa parte di stampa, è più importante fare abbonamenti e visualizzazioni ed avere una narrazione di parte. Nessuno finora si è preso davvero la briga di analizzare le cappellate fatte da Bagnaia durante tutto l’anno. Nessuno ha il coraggio di fargliela quella domanda, ebbe lo faccio qui: “Pecco come mai hai sbagliato così tanto quest’anno? Non trovi che avendo vinto 10 gare a fronte delle 3 di Martin, la tua condotta in questo Mondiale sia stata colma di errori!? 

Servono le palle per fare una domanda del genere e soprattutto una lingua pulita, liscia, senza la presenza di alcun pelo, troppo facile parlare solo di quegli “errori” provocati da altri e mai dai suoi…

CLASSIFICA MONDIALE

È UN MONDIALE BUTTATO DAL CAMPIONE DEL MONDO.

Mai visto nel Motomondiale buttarlo via così dal Campione del Mondo in carica che è talmente superiore rispetto agli avversari. È ricordiamolo Bagnaia è colui che guida lo sviluppo della moto da due anni. Stop.

È un Mondiale quasi vinto ed assolutamente STRA-MERITATO dal Pilota di un Team Privato che guida la moto sviluppata da Bagnaia. La nuvola rossa è solo di rabbia, per un Mondiale perso malamente. È un Mondiale “quasi vinto” di testa da Jorge Martin.

Testa e cuore al Montmelò tra due settimane, 24 punti sono tanti, Martin potrebbe vincere il Mondiale già vincendo la Sprint. È tutto nelle sue mani.

 

Francky

SUL FILO DEL RASOIO – THAI POST GP

A Martin la Sprint (2° contro il 3° di Pecco), a Pecco la gara davanti a Martin. Soltanto 3 i punti guadagnati da Bagnaia questo weekend, adesso mancano soltanto Malesia e Valencia. Sono 17 i punti di distacco dalla vetta per Bagnaia.

Ducati è Campione del Mondo Team 2024, subentrando al Team Prima Pramac Ducati, Campioni Mondiali del 2023.

È stato un weekend “trasformato” dalla pioggia. Si può dire che probabilmente sia stata l’ancora di salvezza di Bagnaia, perché quello visto nella Sprint è stato un Pecco con qualcosa in meno rispetto a Martin e Bastianini (vincitore della Sprint) ed anche di Marquez probabilmente, che con la Hard aveva il miglior passo gara.

Sul bagnato di Buri Ram Bagnaia ha probabilmente fatto una delle gare più belle della carriera, per difficoltà, per il meteo, per la pressione. Purtroppo per lui Martin è di altrettanta freddezza, perché si mette lì alle spalle di Marquez in attesa dell’attacco dello spagnolo a Bagnaia. Attacco che avviene per un paio di volte poi la differenza di prestazione evidente sul dritto ed in uscita di curva lo costringono a forzare l’ingresso alla 12, questa volta senza fortuna. 

Martin è subito dietro e dopo un inizio di gara sfavillante, si mette bello calmo dietro a Bagnaia dopo un errore che lo porta largo. È stato altrettanto intelligente a leggere la gara ed accontentarsi del 2° posto. Da qui alla fine dell’anno basta marcare ad uomo Bagnaia e sarà Mondiale.

PIOGGIA ED ERRORI

Sbaglia Marquez, ingolosito dalla possibilità di mettere la 4^ vittoria in bacheca. Ne aveva nettamente di più rispetto a Bagnaia quindi oggi tirata di orecchie per Marc perché qui ha buttato la vittoria che era a portata di mano mano. Riesce a ripartire e chiude 11° dietro ad Alex, non dopo aver dato una bella carenata a Joan Mir, tanto per sparare sulla croce rossa. Sbaglia Bastianini, che si ritrova lontano dopo un contatto in partenza e poi cade dopo pochi giri. Riuscirà a chiudere a punti.

Weekend da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima prende in pieno e rovina la gara di Quartararo mandandolo per campi e poi dopo aver scontato un long Lap penalty si stende. Perchè Morbidelli ha una GP24 e quali meriti ha, se non quello di appartenenza alla VR46!?

PRESSIONE GOMME

Oggi Marc Marquez nel post gara ha detto una cosa molto importante cioè “ho dovuto fare tutta la gara attenzionando la pressione gomme, perché quando mi avvicinavo di alzava, quindi dovevo rallentare e poi riavvicinarmi”. 

La domanda è “ma si può fare correre così sti Piloti, facendo attenzione alla pressione gomme, costringendoli in gara a rallentare e poi ritornare sotto l’avversario?

CLASSIFICA MONDIALE

 

Appuntamento già da venerdì a Sepang, per l’ultima gara del “trittico” asiatico.

 

Francky

 

P.S. Bagnaia ha vinto il triplo delle gare di Martin. Tardozzi ha detto che “evidentemente abbiamo sbagliato qualcosa, perché non è normale essere dietro”

 

Immagine di copertina MotoGP.com