LE NON PAGELLE DI BARCELLONA 2025

Finalmente si torna su un circuito “vero” e finalmente torniamo ad assistere ad una gara “vera” con ritmi, strategie, sorpassi a farla da padrone. Il tema del week end era valutare l’entrata in vigore delle nuove TD che imponevano ali rigide e vedere che effetto che fa… Ebbene, non solo non hanno apportato alcun cambiamento ma in alcune riprese con telecamere montate sull’anteriore delle vetture a me è parso di vedere le ali che continuavano a flettersi, magari non tanto come nei precedenti GP ma neanche nella misura quasi impercettibile che ci si poteva aspettare. Quindi? A che è servito?

In realtà, che le ali siano cambiate mi pare comunque un fatto. Se è vero che i rapporti relativi tra le vetture non sono stati mutati dalla TD (a parte forse Williams) è invece vero che le vetture sono state decisamente più lente rispetto allo scorso anno laddove, com’è quasi naturale che sia, in tutti gli altri GP della stagione hanno mostrato netti miglioramenti cronometrici. Ciò significa, banalmente, che queste ali flessibili erano usate da tutte le squadre e che davano effettivamente benefici nel tempo sul giro. L’effetto più interessante è stato vedere il lavoro sugli assetti che ha dovuto forzatamente considerare caratteristiche diverse su cui cercare di far leva per cercare la prestazione. In questo senso, McLaren ha trovato il modo di scaricare l’impostazione aerodinamica generale della vettura senza patirne troppo e, anzi, potendo giovare di una velocità in rettilineo che, in ottica gara, sarebbe stata utilissima. Ha potuto farlo perché, evidentemente, la qualità del corpo vettura nel trasmettere in modo efficiente la potenza alle ruote in tutte le condizioni di pista, è abbondantemente la migliore del lotto. In direzione contraria si è mossa Ferrari che invece ha caricato parecchio l’assetto cercando prestazione nella parte guidata del circuito che con le vecchie ali forse non si sarebbe potuta permettere. RBR è come sempre difficilmente giudicabile visto il divario tra i piloti che però sembra essersi ampliato: Tsunoda ultimo in qualifica non è un bel segnale. Mercedes continua ad essere parecchio incerta e non ha dato la sensazione di aver provato soluzioni particolari. Evidentemente non sanno che pesci pigliare per dare una sterzata alla stagione. La mia personalissima sensazione è che le squadre di seconda fascia abbiano patito il cambio imposto dalla TD più di quelle di prima fascia. Williams, in particolare, è “tornata nei ranghi” con prestazioni sia in qualifica che in gara estremamente deludenti ed in ogni caso decisamente lontane da quelle mostrate in stagione fino ad oggi. Loro dicono che se lo aspettavano, che il Montmelò non era un circuito a loro favorevole e così via ma credo sia più plausibile supporre che siano arrivati tardissimo a lavorare sulla nuova impostazione da dare alla vettura con le nuove direttive e che già dalle valutazioni al simulatore avevano visto che avrebbero faticato.  Nelle previsioni, pardon, nelle profezie che ho scritto a seguito dei test pre-stagionali avevo lodato Williams ma espresso qualche dubbio sulla capacità di sviluppo: ecco qui ne abbiamo un primo segno. È anche possibile che sino a Montecarlo si siano concentrati al massimo su quello che avevano per prendere quanti più punti possibili senza farsi distrarre da nulla. Staremo a vedere. Al contrario di Williams, Sauber pare abbia tratto qualche beneficio ma sappiamo che a Barcellona hanno portato anche altri tipi di aggiornamenti quindi non saprei dire se il passo avanti mostrato rispetto alle ultime gare sia conseguenza di una migliore sagacia nel valutare gli effetti della TD o se sarebbe avvenuto ugualmente grazie ad aggiornamenti positivi: probabilmente una combinazione dei due.

Ma bando alle ciance e vediamo come si sono comportati i piloti.

PIASTRI voto 10

Semplicemente magnifico. Week end in testa sin dalla FP2 in tutte le sessioni, peraltro con crono strepitosi se confrontati con quelli di Lando. In particolare, il dominio in qualifica ha sancito l’eccellenza raggiunta da Oscar che se qualcosa aveva da pagare nei confronti di Lando negli scorsi due anni era proprio sul terreno della velocità pura. Quest’anno si è molto migliorato in questo aspetto e Barcellona ci dice che ormai è lì con lui, con in più il vantaggio di non avere il “braccino” che ogni tanto penzola dall’abitacolo di Landino nostro. Per quanto riguarda la gara anche qui è stato semplicemente eccezionale: sappiamo tutti che a Barcellona chi parte in pole è il pilota più a rischio dal momento che la prima curva è lontanuccia ma il nostro buon Oscar ha eseguito in modo perfetto e si è lasciato dietro i due suoi principali antagonisti senza rischiare nulla. Da lì in avanti l’esecuzione è stata perfetta in tutte le situazioni di gara. Non ha tentennato quando si è appalesata la strategia sorprendente di Max e la ripartenza da SC nel finale è stata da manuale (ha fatto il fastest lap della gara proprio in quel giro). Che gli si può chiedere di più?

NORRIS voto 7

Nonostante tutto un buon risultato per Landino nostro che a onor del vero in passato non aveva mai fatto vedere granché su questo circuito. Per lui è comunque preoccupante il distacco rimediato da Piastri in tutte le sessioni del week end: quest’anno, in queste proporzioni, non si era ancora visto. La partenza non è eccezionale e si fa sorprendere da Max. Impiega tredici giri per averne ragione ed a quel punto è a oltre 5 secondi da Piastri. Il resto della gara lo passa a stare attento a non permettere il ritorno strategico di Max, dosando il ritmo in modo opportuno. Quando durante la SC vede Max mettere le bianche capisce che il gioco è fatto e chiude senza patemi al secondo posto.

LECLERC voto 8

Avrei dato un voto anche più alto al buon Charles se non fosse che la strategia scelta in anticipo di tenersi due gomme gialle nuove (anziché due rosse) per la gara e costringerlo ad un solo tentativo in Q3 non mi pare sia stata granché. L’idea era di giocare con l’undercut in tutti i pit potendo, per l’appunto, contare su gomme gialle che altri non avevano. Nemmeno pensavano, probabilmente, che avrebbe potuto fare una partenza così eccezionale che l’avrebbe proiettato in una posizione ambiziosa che avrebbe certamente giovato di una strategia meno conservativa. Ad ogni modo, il nostro parte come un fulmine superando Antonelli e dopo poche curve anche Russell. Si attacca ad Hamilton costringendo il team a sancire lo “swap” che arriva con forse un paio di giri di ritardo. Capisco tutto ma se le strategie erano state concordate sin dal sabato non capisco perché abbiano tentennato ben due giri prima di dare l’ordine. La possibilità di attaccare Max viene vanificata dalla scoperta che quest’ultimo adotterà una strategia a tre soste: niente undercut dunque. Poco male perché la posizione di Hamilton e il suo ritmo lo tiene abbondantemente al riparo da qualunque possibile attacco da dietro. Nel finale si giova di una SC finalmente a lui favorevole e alla ripartenza può contare su gomme migliori di quelle di Max. Sorpasso con brivido perché a 300 all’ora si sfiorano in rettilineo. Nel dopo gara c’è stato qualche tentennamento sulla sua manovra ma tutti i replay, per quanto evidenzino effettivamente il leggero spostamento a sinistra di Leclerc e lui stesso lo abbia confermato in varie interviste, non mostrano qualcosa meritevole di penalizzazione. Rimane il mistero di questa Ferrari che continua a provare assetti per capire quanto può effettivamente dare (il famoso “potenziale” di Vasseur) ma che alla fin dei conti non la vede capace di poter puntare al bersaglio grosso. Che stiano continuando a provare qui a Barcellona è stato ancora più evidente in quanto nei tre-quattro giri percorsi insieme Leclerc e Hamilton facevano traiettorie diversissime: segno non solo di uno stile di guida diverso ma anche di assetti diversi. Che quello di Charles fosse particolarmente carico, per non dire massivamente carico, è confermato indirettamente anche dalla pessima prestazione mostrata dopo la SC in cui, nonostante il divario di gomme ha rischiato di farsi riprendere da Max e poi (dopo il patatrac) da Russell: probabilmente a serbatoio vuoto la vettura si è alzata di quel tanto che bastava per fargli perdere grip. Lo stesso Charles, parlando con Piastri e Norris nel retropodio, conferma che tra l’inizio e la fine della gara il bilanciamento della vettura è radicalmente cambiato/peggiorato. La coperta pare cortissima dalle parti di Maranello.

RUSSELL voto 7.5

Giorgino aveva le ali un po’ spuntate a Barcellona per via di una W16 che continua ad essere enigmatica nei suoi comportamenti. Ciononostante il nostro sfodera una qualifica da urlo con un crono in Q3 identico (!) a quello di Max (a un solo decimo da Norris, peraltro) ma che lo pone in quarta posizione perché lo ha fatto qualche secondo dopo l’olandese. Gli riesce anche una eccellente partenza, cosa per lui abituale, che però non riesce a concretizzare perché si ritrova bloccato dietro a Norris e deve forzatamente far passare Hamilton. Non può nulla contro Leclerc poche curve dopo ed è costretto a remare dietro ad Hamilton per un po’ di giri fino a che le rosse non alzano bandiera bianca. Con le gialle il suo ritmo è identico a quello di Lewis e mette ad una certa distanza il suo imberbe compagno di squadra il quale, pur non sfigurando, non riesce a replicare il suo ritmo: che stesse prendendo appunti? A metà gara è sempre a quel secondo e mezzo, due, da Hamilton che evidentemente non riesce a colmare. Ma dopo la pessima chiamata del muretto Ferrari su Lewis riesce a passarlo e, soprattutto, a distanziarlo. Quando arriva la SC causata da Antonelli non gli par vero sapere che Max monta le bianche e sa di poter giocarsela sino in fondo. Quando Leclerc passa ne approfitta anche lui per provare a infilarsi alla 1 ma si tocca con Max che decide di andare largo sul corridoio all’esterno della curva e gli rientra davanti. Gran bagarre con il muretto e alla fine Max si decide a dargli la posizione. Solo che lo fa… alla Max! e avviene il curiosissimo scontro tra i due in curva 4. Poche curve dopo Max ridà la posizione, stavolta senza intoppi, e si lancia alla caccia di un sorprendentemente lento (per le ragioni ipotizzate sopra) Leclerc: la rincorsa non riesce ma il quarto posto, per nulla scontato per come si era messa la gara, è suo. Continua la sua ottima annata ma bisogna che in Mercedes si sveglino perché avere giorgino così in forma e non dargli un mezzo adeguato è un vero peccato.

HULKENBERG voto 9.5

Gli avrei anche dato un 10 se non fosse che in qualifica non brilla non riuscendo a passare il primo taglio. Sauber porta qualche aggiornamento che evidentemente fornisce buoni riscontri visto che Bortoleto (7.5) va vicino a qualificarsi per il Q3. Ad ogni modo, il nostro è costretto a partire dalla quindicesima casella (non la sedicesima perché Stroll decide di non partecipare alla corsa). Lo scatto al via è strepitoso lasciando sul posto un paio di avversari. Entra in curva 1 scontrandosi con Albon il che paradossalmente gli consente di entrare nel corridoio esterno alla curva e di superare un altro paio di macchine compreso il suo compagno di squadra che aveva tentato la stessa mossa (l’avevano concordata prima?). Successivamente si attacca ad Alonso (in duello con Hadjar) con il quale mette in scena un duello d’altri tempi che lo vede vincitore. Non pago decide di fare un mega undercut pittando già al nono giro. Il ritmo è eccellente tant’è che più avanti si ritrova già abbastanza comodamente nei punti in nona posizione a poca distanza da Hadjar. Fosse finita così sarebbe già stata una gran gara ma il bello arriva con la SC causata da Antonelli. Qui infatti il nostro, come tutti, monta le rosse e dalla ripartenza in poi si mangia prima Hadjar e poi addirittura Hamilton, entrambi a parità di gomme rosse. La penalità comminata a Max fa il resto ed ecco che il nostro raggiunge la miglior posizione in gara dai tempi in cui guidava la Force India. Chapeau!

HAMILTON voto 5

Inizialmente ero tentato di dare un voto ancora peggiore, suggestionato anche dal sorpasso subito da Hulkenberg nel finale, ma la splendida partenza è tutta a suo merito e la pessima chiamata del secondo pit che gli ha fatto perdere la posizione su Russell non era certo colpa sua. Ma rimane comunque, quella di Lewis, una prestazione insufficiente se guardiamo alla differenza di ritmo patita nei confronti di Charles anche e soprattutto considerando che correva con strategia di gomme migliore. Impalpabile alla ripartenza da SC, il sorpasso subito da Hulkenberg è forse più figlio di una vettura squilibrata nell’assetto a serbatoio scarico, così come accaduto per Charles, che non di un suo demerito. Sta di fatto che il sorpasso che non volevamo vedere l’ha subito. Merito di Hulk, certamente, ma non è questo che ti aspetti da un sette volte campione del mondo…

HADJAR voto 8

Ancora una volta il buon Isack mostra il suo talento. E lo fa su una pista vera, con il (relativo) cambio di impostazione tecnica che avrebbe potuto, da rookie, metterlo in difficoltà. Accede per l’ennesima volta in Q3 (stavolta con qualche patimento in più) ma poi parte male. Riesce tuttavia a gestire ottimamente il ritmo e la strategia che è seconda solo a quella di Hulk quanto a sagacia. Nel suo secondo stint non avevano fatto una buona chiamata e ha dovuto remare per riprendersi la posizione. Bravo!

GASLY voto 7.5

Voto dato sulla fiducia perché il buon Pierre è stato in modalità “stealth” per tutto il week end. In qualifica quasi nessuno si è accorto che è entrato in Q3 e in gara non è praticamente mai stato inquadrato. Alla fine si ritrova in una insperata ottava posizione che, visto il momento negativo di Alpine, porta un bel po’ di sollievo.

ALONSO voto 7.5

Week end rollercoaster per il buon Fernando che fa un miracolo nel portare la AM in Q3 (peraltro con tempi eccezionali considerato il mezzo). La sua partenza è dignitosa ma non eccezionale e probabilmente stava impostando una gara di controllo per prendere i primi punti della sua stagione quando commette un errore banale in curva 4 finendo sulla ghiaia. Perde posizioni ma non il coraggio e di lì in avanti è una lunga rincorsa che tra ritmo e sorpassi lo fa rientrare nei punti proprio in ultimo. Indomito!

VERSTAPPEN voto $\int_{-\infty}^{\infty} e^{-x^2} , dx \cdot \int_{-\infty}^{\infty} e^{-y^2} , dy = -\frac{1}{2} \log(1)$

Come si fa a dare un voto al buon Max? Di tutti i piloti impegnati a Barcellona è quello che più ci ha fatti divertire. Nel bene con la spettacolare prestazione in gara durante la quale sfodera un’inedita quanto sorprendente strategia che lui asseconda da par suo con giri da qualifica per tutto il tempo e con il solito straordinario controllo. Gustosissimo lo scambio di battute con Lambiase a metà gara in cui proseguono il siparietto sul cambio cominciato a Monaco: ora è un cambio da 1973? No dai, 1974, risponde Max. Nonostante la strategia geniale e tutto il suo impegno la rincorsa non riesce e capisce che deve accontentarsi del terzo gradino del podio. La SC, tuttavia, arriva a scombinare i piani in casa RBR e la pur geniale Hannah Schmitz, stratega che da anni non ne sbaglia una, va in confusione e fa pittare Max per mettergli le… gomme bianche?! Guardando la gara in diretta sono rimasto sorpresissimo da questa decisione. Con pochi giri rimasti, 6/7 per la precisione, gomme relativamente nuove (non dimentichiamo che aveva pittato tre volte) e sapere che Max è un fenomeno anche nel difendersi oltre che nell’attaccare perché non lasciarlo fuori e lasciare che siano le McLaren a conquistarsi la posizione? È assai probabile che almeno una sarebbe passata ma magari avrebbe impiegato qualche giro il che avrebbe reso difficilissimo il sorpasso della seconda. E se anche fossero passate entrambe di certo non avrebbe perso altre posizioni. Alle peggio, dunque, sarebbe arrivato terzo da terzo che era prima della SC sicché rimanere fuori era, secondo me, la scelta obbligata date le circostanze. L’errore viene pagato carissimo perché con le bianche l’hanno trasformato in carne da macello tant’è che l’unico team radio reso pubblico (dopo il pit e prima della ripartenza) vede Max già con l’embolo pronto a scoppiare (non oso immaginare gli altri TR). Alla ripartenza ha uno scarto spaventoso entrando in rettilineo che ancora non riesco a capacitarmi di come sia riuscito a controllare la vettura per non girarsi in mezzo alla pista. In questo modo favorisce il sorpasso di Charles non senza un brivido per un leggero contatto a metà rettilineo. Si scontra con Russell in curva 1 e tenta la furbata di passare nel corridoio esterno. Litiga con Lambiase per non ridare la posizione ma poi glielo impongono e anche qui rilevo un errore: l’impatto con Russell in curva 1 non era da penalità e, alla peggio, l’avrebbero dovuta dare a Russell, no? Quindi perché obbligarlo a ridare la posizione? A questo punto Max abbozza e tenta una furbata in curva 4: rallenta per far passare Russell ma poi dà un colpo di gas per provare a reinfilarlo all’interno. Peccato che Russell non fosse ancora davvero passato e si ritrovano appaiati in curva. Sembra che Max la perda per un attimo e non riesce a evitare l’impatto, che risulta anche un poco ridicolo e financo grottesco. I due riescono a rimanere in pista ma a quel punto Max deve ridare la posizione (stavolta sacrosanto) e lo fa in modo “normale”. Giunge quinto al traguardo ma la manovra su Russell alla 4 gli costa una penalità di 10 secondi che lo fa precipitare in decima posizione. E gli è anche andata bene perché se avessero giudicato volontario il contatto (e per come è Max non mi sento di escluderlo del tutto) avrebbe preso bandiera nera e squalifica per il prossimo GP. È un vero peccato questo risultato oltre che un brutto colpo per le ambizioni mondiali: la gara era stata eccellente e non meritava di finire così. Ma tant’è: scopriamo che il fantasmagorico Max è sempre prono alla boiata sesquipedale se gli scende la catena. Il che, beninteso, va a suo totale demerito perché se nel finale di campionato dovesse ritrovarsi in lotta per il titolo allora i punti che ha buttato via oggi li pagherà carissimi.

NOTE DI MERITO

Bortoleto batte un colpo: approfitta di una Sauber rinfrancata dagli aggiornamenti facendo un’ottima qualifica. Anche in gara va abbastanza bene e arriva vicino alla zona punti.

NOTE DI DEMERITO

Ocon ha fatto pietà. Punto. Ho sempre detto che questo pilota mi è indecifrabile ma se è giusto incensarlo quando fa bene (come in Brasile 2024 che ancora sbrilluccica nel mio retrocranio) credo lo sia altrettanto criticarlo, anche ferocemente, quando fa male. E a Barcellona è stato evanescente. Vero che Haas è parsa particolarmente in difficoltà ma almeno Bearman ci ha provato.

Colapinto è fantasmatico. Che sia perché, a causa dei tanti incidenti rimediati nelle ultime gare, è troppo prudente o perché è molto più scarso di quanto lasciava intendere l’hype che aveva generato lo scorso anno non lo so ma sta di fatto che anche oggi Alpine ha corso praticamente con una sola vettura.

Lawson, nonostante il risultato apparentemente decente, continua a giocare a fare l’autoscontro e che vi devo dire? Ormai ho capito che questo pilota non mi piace. Tra l’altro questa condotta di gara indecente gli impedisce di puntare alla zona punti quando ne aveva concrete possibilità visto il ritmo interessante che riusciva a sviluppare quando era in aria libera. E comunque si prende le piste da Hadjar.

Tsunoda sta precipitando sempre più: l’ultimo, mestissimo, posto rimediato in qualifica è sconcertante. In quanti avevano detto che andando in RBR si sarebbe giocato la carriera? Se continua così il rischio c’è.

NOTE CHE SE AVEVI LA BUA FORSE LO DOVEVI DIRE PRIMA

Stroll. Ecco, basta che scriva “Stroll” e avete già capito. Oltre a prendersi mezzo secondo da Alonso in qualifica (quest’anno 0-9 contro l’asturiano) pare, dicunt, che dia di matto nei box sfuriando a dritta e a manca e se ne vada lasciando tutti con un palmo di naso. Niente partecipazione al GP e figura catabolitica mondiale di AM che è costretta a rilasciare comunicati stampa e a giustificarsi con la direzione gara per non peggiorare la situazione. Ora, la scusa ufficiale è che Strollino ha la “bua” ai polsi e non può gareggiare e sembra pure che si debba operare. Ammesso che sia vero, com’è che non hanno valutato prima del week end questa situazione? Volete sapere come la penso? Pur consapevole di scadere nella dietrologia da bar di campagna mi spingo a dire che Strollino ha la “bua” davvero ma non lo ha detto a nessuno perché è consapevole che se lascia la sua macchina nelle mani di qualcuno questi potrebbe rendere molto meglio di lui. Già quando gli capitò l’infortunio, nel 2023, fece di tutto perché la sostituzione temporanea non accadesse e si scapicollò con i polsi ancora fasciati a correre al primo GP della stagione. Il punto è che se sale Drugovich (che mi pare essere il pilota di riserva) e fa gli stessi tempi di Alonso (oppure migliori: per quanto ci piaccia fernandello non possiamo dimenticare che ha quasi 44 anni) la sua posizione in squadra sarebbe pesantemente messa in discussioni nonostante sia paparino a mettere la “pilla”. E con Newey al lavoro pronto a tirar fuori una delle sue magie e Max (e non solo) che guarda dalla finestra la situazione per Strollino è veramente difficile. La seconda dietrologia da bar è che invece qualcosa a livello piloti sia già stato deciso, e a suo sfavore evidentemente, e che tutto questo esagerato nervosismo (vero o falso che sia) può essere interpretato proprio in questa prospettiva. Sta di fatto che quanto è capitato è veramente senza senso: non puoi mettere la squadra in queste assurde condizioni, a prescindere dai motivi.

Alla prossima!

MIT