F2 ITALIA 2020 – STRONG REACTION

Questo campionato proprio non vuole padroni. Ci si aspettava il riallungo di Robert Shwartzman ed eventualmente il sorpasso di Yuki Tsunoda, invece Callum Ilott riprende la testa del campionato e Schumacher jr si inserisce di prepotenza al secondo posto. Ma andiamo con ordine.

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Tsunoda ipoteca il titolo di “Campione del Venerdì” con la quarta vittoria su otto sessioni. Fuor di ironia, per l’ennesima volta quest’anno il giapponese è il più rapido al termine delle prove libere. In ripresa Christian Lundgaard, secondo a pochi centesimi, mentre pare in affanno Robert Shwartzman, leader di campionato, solo 12°.

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Sono state delle strane qualifiche, dove le gomme reggevano più di un giro cronometrato e le scie facevano guadagnare decimi importanti. Ma alla fine Callum Ilott conquista la terza pole stagionale beffando Tsunoda di tre centesimi. La magnitudine di questo risultato è amplificato dal fatto che il diretto avversario, Shwartzman, è solo 16°.

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In questa pole c’è una componente di fortuna: Mick Schumacher (7° dopo aver comandato nei primi minuti) è finito a muro all’Ascari nell’ultimo minuto e ha negato l’ultimo tentativo a diversi piloti, tra cui il suo teammate e il cinese Guany Zhou (17°). Terzo è Ghiotto, storicamente a suo agio nel circuito brianzolo (vi ottenne le prime vittorie in F2), davanti a Lundgaard, in netta ripresa. Nessuna speranza per il suo teammate, Marcus Armstrong, 15°. A sorpresa Roy Nissany è quinto, miglior qualifica di sempre in F2. Segnalo infine un solido Daruvala, ottavo, e Yuri Vips, abbonato all’undicesimo posto, a soli otto millesimi dal teammate Dan Ticktum.

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La gara parte con Ilott in pole davanti a Tsunoda e Ghiotto. Con uno scatto fenomenale Schumacher jr si porta dalla settima alla seconda posizione già prima della Prima Variante, mentre Lundgaard passa Tsunoda e Ghiotto.  Nei primi giri il gruppo di testa è molto compatto, con il tedesco aggressivo nei confronti di Ilott, ma già al sesto giro il pacchetto si sgrana, quando un triello tra Lundgaard, Tsunoda e Ghiotto in fondo al Rettifilo porta l’italiano a tagliare la Variante e a scivolare sesto e questi tre a sganciars” dal duo di testa. Le scie facilitano i duelli, e prima che comincino i pit stop Tsunoda passa Lundgaard per la seconda posizione e Ghiotto infila Nissany per la quinta, mettendosi a caccia del podio.

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Già all’ottavo giro, con un discreto anticipo rispetto alle previsioni, inizia il valzer dei pit stop, con Deletraz e Shwartzman che, non avendo nulla da perdere, provano la carta dell’undercut. Alla dodicesima tornata è il turno del leader Ilott e di Tsunoda di pittare e accade l’evento che decide la gara: l’inglese stalla sulla piazzola e fa spegnere il motore; riuscirà a ripartire, ma quasi ultimo, e Schumacher jr eredita il comando della corsa, davanti a Lundgaard e Ghiotto, che chiude la tornata di soste al quindicesimo giro (si scoprirà poi che la sosta ritardata fu dovuta a un guasto alla radio).

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Il pilota italiano, forte delle gomme più fresche è scatenato e inizia a rimontare sul danese. Più indietro anche Ilott è velocissimo, e risale la china fino a portarsi negli scarichi di Shwartzman (il cui pit anticipato si fa sentire) nel corso del 24° giro, e a scavalcarlo la tornata successiva. Intanto davanti Ghiotto ha ripreso Lundgaard, e a tre giri dalla fine lo passa per la piazza d’onore.

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Non accade più nulla e Schumacher jr vince la prima Feature Race in F2 davanti a Ghiotto (gpv), Lundgaard, Tsunoda, Zhou (rimontone, malgrado un paio di scontri al via con Armstrong), Ilott, Ticktum, Deletraz (che domani partirà in pole), Shwartzman e Daruvala. Sembra una comica, ma Vips termina ancora 11. Ilott ha contenuto i danni riuscendo anche a guadagnare su Shwartzman (ora sono appaiati a 134 punti) ma ha sprecato un set point e soprattutto ha regalato tanti punti a Schumacher jr, che ora è in piena lotta per il mondiale (il tedesco è a quota 131).

Dan Ticktum (GBR) Dams
06.09.2020. Formula 2 Championship, Rd 8, Monza, Italy, Sunday.
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La Sprint Race vede “l’agnello” Deletraz in pole, seguito dal “lupo” Ticktum, che non si lascia sfuggire l’occasione di infilarlo alla Prima Variante.  Il più aggressivo nei primi giri è Schumacher jr, che scavalca Ghiotto al via e Zhou e Lundgaard nei chilometri successivi, installandosi in quinta posizione e mettendosi a caccia del podio. I motori Mecachrome gli facilitano l’operazione: al secondo giro Tsunoda (quarto) rallenta e imbocca la strada per i box. Problema tecnico e gara finita per il giapponese. Più indietro Shwartzman, decimo dopo una brutta partenza, assiste allo scontro tra Ghiotto e Aitken (ali danneggiate per entrambi) e ne approfitta per recuperare diverse posizioni.

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Zhou sembra avere il passo il podio e inizia la sua rimonta inducendo Schumacher jr all’errore alla Prima Variante; il tedesco per due posizioni a favore di Lundgaard e del cinese, ma ne recupera subito una quando, mezzo giro dopo, l’alfiere UniVirtuosi parcheggia a bordo pista per la rottura del motore. Tra i primi, Deletraz accusa un elevato degrado delle coperture, sicché  Lundgaard e Ilott lo passano tra il 12° e il 17° giro. Dopo una VSC necessaria per rimuovere la vettura di Drugovich (tamponato da Nissany), Deletraz viene passato anche da Schumacher jr, malgrado enormi vibrazioni dovute al flatspot rimediato nel duello con Zhou, mentre Lundgaard si fa vedere insistente negli specchietti di Ilott senza però riuscire a provocare fastidi.

Alla fine vince Ticktum con 4.5s di margine su Ilott (ora leader di campionato), Lundgaard, Schumacher (gpv), Deletraz, Shwartzman, Daruvala e Aitken (alle prese con un’ala moderatamente danneggiata). Subito dopo aver tagliato il traguardo l’inglese ha parcheggiato la sua vettura nella via di fuga, generando il sospetto che possa aver finito la benzina, cosa che comporterebbe una squalifica per l’impossibilità di effettuare i controlli. Ticktum è stato riaccompagnato in parco chiuso dalla Medical Car, cosa che ha generato la scena surreale di sopra.

Com’era prevedibile, l’inglese è stato poi squalificato per troppa poca benzina (un decimo di quella che serve per i controlli) e tutti scalano di una posizione. La gara alla fine è stata vinta da Ilott; entra in zona punti Mazepin (che partiva ultimo). La DAMS ha attribuito la colpa a una perdita del serbatoio già segnalata agli organizzatori. A conti fatti, l’inglese ha finito la gara per miracolo. Se, dopo la doppia trasferta austriaca, sembrava che i problemi fossero stati risolti, qui in Italia sono tornati alla ribalta. Tsunoda e Zhou a fine anno avrebbero molto da recriminare, soprattutto il secondo (che in Austria si ritirò mentre era in testa). Un campionato monomarca non dovrebbe essere influenzato dai guasti di una parte per cui i team spendono milioni di euro al momento dell’iscrizione.

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La classifica è stravolta rispetto allo scorso weekend. Ilott sale al comando con 149 punti, mentre secondo è Schumacher, che si porta a 143, davanti a Shwartzman, che scende terzo a 140, dopo un weekend avaro di soddisfazioni. Più indietro, ma comunque vicino, Tsunoda scala quarto a 123, mentre Lundgaard risale a 116, anche se oramai la lotta per il titolo sembra ristretta ai tre piloti Ferrari Driver Academy più il giapponese. Dopo la sfortuna in qualifica e il guasto nella Sprint Race esce definitivamente dalla lotta per il mondiale Guanyu Zhou. 9 punti per i primi tre è comunque un distacco quasi inesistente per la F2, specie considerando che mancano ancora le gare al Mugello e i due appuntamenti in Bahrain.

Dan Ticktum (GBR) Dams, Callum Ilott (GBR) Uni-Virtuosi Racing, Christian Lundgaard (DEN) ART
06.09.2020. Formula 2 Championship, Rd 8, Monza, Italy, Sunday.
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[Immagine di copertina tratta da testmotori360.com]

Lorenzo Giammarini a.k.a. LG Montoya