LA CERTA, LA PROBABILE E LA TANTO ATTESA

LA CERTA

Era impensabile credere che sarebbe potuta andare diversamente, ed infatti, come da programma, ecco giunta la decima sonata di Marquez sul circuito del Sachsenring. Gara che lo ha visto in difficoltà forse solo all’avvio, dopo di che ha impostato il suo passo e non ce ne stata per nessuno, esattamente da programma e come in quasi tutte le edizioni (ad eccezione di quella famigerata con tutti partiti dal box meno Bradl).

Alle sue spalle una lotta per il podio fra Rins, Vinales e Crutchlow, risoltasi con il pilota Suzuki che perde la moto in curva 11, quando stava ottenendo abbastanza facilmente la seconda posizione, davvero un peccato per Brivio e Suzuki, che vedono sfumare un’altra buona prestazione dopo quella di Assen. Vinales e Crutchlow restano vicini per quasi tutta la gara, non dandosi però fastidio e chiudono in quest’ordine.

La parte più interessante della gara è stata dietro di loro, con una lotta abbastanza accesa fra Petrucci, Dovizioso, Mir e Miller, con un Rossi semplice spettatore. A spuntarla è proprio Petrux, con un Dovi che almeno ha un passo migliore di quello che ha tenuto per il resto del weekend. Miller e Mir ci mettono l’anima, ma alla fine devono accontentarsi di arrivare dietro ai Ducatisti.

Rossi, decisamente anonimo per tutto il weekend, il solo momento in cui pareva riaver trovato feeling è stato nel Q1, ma dopo la scivolata, è ritornato a non aver fiducia nella sua M1. Da Le Mans a oggi, penso che sia il peggior ruolino di marcia di sempre per il dottore, anche se non sempre per colpa sua, ma pare un preambolo per quello che sarà presto il momento di dire addio alla motogp. (Sapete bene quanto mi sia difficile dire queste parole)

Quartararò ancora una volta spreca una grande occasione, buttando via la gara dopo un giro, forse preso da un eccesso di foga, per andarsi a riprendere le posizioni di testa, dopo un avvio incerto e un contatto in curva uno.

Aprilia finalmente pare iniziare a risalire la china, anche se Espargarò non finisce la gara. La moto finalmente non pare più quel mezzo inguidabile ed inizia ad avere delle prestazioni buone, seppur lo step per arrivare davanti è ancora lungo. Ktm invece ancora intruffolata nelle retrovie.

LA PROBABILE

Anche in moto2 vince un Marquez, con un dominio pari a quello del fratello, mettendo giù un passo che nessuno riusciva a replicare. Dietro di lui una bella lotta fra Binder, Schrotter, con Luthi che stende Vierge e prende un long lap penalty, facendo arrivare quarto il buon Di Giannantonio.

Baldassarri mai della partita, intrappolato nelle posizioni che vanno dalla ottava alla dodicesima, finendo settimo e ancora più distaccato in classifica mondiale. Marini che era partito alla grande, sin da subito ha perso prestazione e chiude mestamente in decima posizione.

LA TANTO ATTESA

Finalmente il buon Dalla Porta vince una battaglia all’ultimo giro, non facendosi fregare, stando buono alle spalle di Canet nell’ultimo giro, per poi attaccare nel discesone. Passa portandosi dietro il compagno di squadra Ramirez, ottenendo una doppietta per Leopard e la prima posizione in classifica, visto che Canet chiude terzo.

C’è da sperare che questa vittoria sia la prima di molte nella seconda parte di stagione, visto che Dalla Porta pare quanto mai in palla e Canet invece molto capace di complicarsi il weekend di gara nelle prove.

Buona la gara di Fenati che chiude quarto, mentre gli altri piloti tricolore non son mai stati della partita, con quelli del team sky, finiti fuori.

Ora diamo il riposo al mondo delle due ruote, che tornerà a correre a Brno il 4 Agosto

Saluti

Davide_QV