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CIRCUITO ANTIORARIO E VITTORIA DI MARQUEZ, NON SONO PIù QUOTATI

Ormai quando si corre una gara su una pista che gira in senso antiorario, si sa che è praticamente già fatta per Marquez, ed anche oggi ha dimostrato che si è divertito a giocare assieme agli altri, poi appena ha voluto, ciao tutti ed è fuggito.

La gara è iniziata subito male per il poleman Lorenzo, lanciato in un highside dopo aver perso la moto subito in curva uno. JL99 ha accusato MM93 di averlo ostacolato e portato sullo sporco, facendolo di proposito, ma questa pare più solo la versione vista dal Maiorchino, perchè si può riguardare mille volte il video e non capire a cosa alluda., ed è pazzesco sentirlo dire, “non è la prima volta che lo fa, se le cose van così, vedrò di adeguarmi e tornargliela”. Cosa dire? benone per due che nella prossima stagione saranno nello stesso team. Da notare, nella caduta si è riportato la lussazione dell’alluce, quindi ora si ritrova ingessato, incerto se parteciperà o meno alla prossima gara.

La gara è stata davvero bella fino a due giri dalla fine, con Dovizioso che pareva averne forse di più, con due Suzuki sempre li appresso ai primi due (Cosa vi dicevo sul fatto che senza Belen, Iannone sarebbe tornato ad andare veloce? 😀 ) . La coirsa è stata un continuo di sorpassi e contro sorpassi, con apice nel momento del panino Italiano su Marquez, creatosi dopo l’ennesimo duello ai ferri corti.

Da restare a occhi sgranati e dire…MAMMA MIAAAAAAAAAA!!!!

A far clamore è stata pure la buona prestazione di Espargarò con la sua Aprilia, giunti sesti al traguardo, lasciando di stucco tutti., per un team su cui non si sarebbe scommesso un centesimo. Bravi, applausi.

Capitolo Yamaha:

Probabilmente dire che si sta sbagliando tutto lo sbagliabile, è fin troppo poco, ed ormai le parole si son fino sprecate, per definire la situazione della M1. In questo weekend si è toccato il fondo, con tutte le moto della casa dei tre diapason a doversi lottare la posizione d’accesso al Q2, con Rossi arrivato allo scoraggiamento, per modifiche continue di setting che non dava frutti,  che finisce per essere solo 18esimo in griglia (peggior risultato di sempre). Durante il Gp le Yamaha non son mai state capaci di schiodarsi da posizioni di centro classifica, con prestazioni di 1.5 secondi più lente dei migliori. Rossi alla fine chiude ottavo, Vinales chiude decimo e Zarcò quattordicesimo. Le interviste dei piloti son state al vetriolo, ma Jarvis stesso ammette che ci siano seri e grossi problemi, persino peggiori di quelli che avevano portato i vertici Giapponesi, a presentasi e chiedere scusa (Austria). Se questa è la situazione, io la vedo davvero già brutta anche per il 2019…

Moto2

Bagnaia incrementa ancora il vantaggio su Oliveira, chiudendo la gara al secondo posto, dietro a Binder. L’Italiano ha corso in maniera intelligente, cercando di prendersi pochi rischi e facendo una buona corsa, anche legata al fatto che aveva un buon setting. Unico rischio, la collisione con Binder sull’ultima curva, nella quale c’è stato un serio rischio di caduta. Oliveira sbaglia tutto già dalle qualifiche, ritrovandosi a partire dalla 18esima posizione, rimonta fino al settimo posto. Bravo anche Baldassarri a mettersi alle spalle Marquez, salendo sul terzo gradino del podio.

Moto3

Qualifiche segnate dalle penalizzazioni di massa, a causa dei soliti trenini:

  • 12 posizioni di penalità date a: Tony Arbolino, Enea Bastianini, Marco Bezzecchi, Nicolo Bulega, Lorenzo Dalla Porta, Raul Fernandez, Kazuki Masaki e Gabriel Rodrigo
  • partenti dai box:Jeremy Alcoba, Niccolo Antonelli, Jakub Kornfeil e Andrea Migno

Martin, conscio del vantaggio di avere un Bezzecchi che parte dietro, ma che sa bene che in pochi giri sarebbe ritornato fra quelli davanti, decide di salutare il gruppo, prendendo 4 secondi di vantaggio nei primi 5 giri di gara, risultando imprendibile per chiunque. Bezzecchi mostra il suo carattere e forza, sua e della moto, inanellando giri veloci e battendo chiunque volesse sottrargli la seconda posizione, limitando i danni e tenendo ancora bene aperta la corsa per il titolo. Bravo anche Bastianini, concreto e veloce, se solo fosse più costante durante la stagione.

Saluti

Davide_QV

 

MOTOGP 2018 – GRAN PREMIO MOVISTAR de ARAGòN

Fenati sì, Fenati no, Fenati omicida
il web pam, il web papapapapam, ma se c’è la GP
il web non ci sta e al circuito se ne va
sventolando il bandierone non più Fenati correrà
la Dorna sì, la Dorna no, quintali di carte
la moto sì, la moto dai, la moto fantasma

Semi cit.

Ci si era lasciati con gli strascichi e polemiche per il gesto folle fatto da Fenati, con una federazione che aveva comminato due gare di sospensione al pilota di Ascoli. Il web non aveva accettato una punizione così “leggera” e si è lanciato in una ondata di commenti negativi, oltre che di odio, ai quali erano quasi immediatamente susseguiti gli annunci dei team, attuali e futuri per i quali doveva correre Fenati, che decidevano di rescindere ogni collaborazione, tanto da appiedarlo sia in questa stagione che nella prossima.

A poche ore di distanza, era arrivata anche la dichiarazione della Federazione Motociclistica Italiana, che gli toglieva la licenza di pilota, ma alla fine è bastato un dialogo fra Dorna, Federazione Internazionale Motociclistica e Fenati, per vedere la situazione del tutto ribaltata e con ottima probabilità, l’Italiano tornerà in sella già a Motegi (non si sa ancora su quale moto e team). In aggiunta, la FIM lo vuole utilizzare  in una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza in pista.

Cosa dire a riguardo? Io resto dell’idea, che uno che è recidivo nei comportamenti sbagliati in pista, che si ritrovi appiedato solo per due corse, sia troppo poco, ma che le decisioni dei due team, siano state comunque abbastanza pesanti per farlo ragionare sui suoi sbagli. La Dorna non so quale ritorno commerciale abbia da questa faccenda e cosa la spinga a riabilitare un buon pilota, ma risultati alla mano, lontano dall’essere un fenomeno delle due ruote.

Sicuramente la gogna mediatica di una parte della stampa che non si occupa mai del Motomondiale, o solo parzialmente, è stata fin eccessiva, come son state del tutto fuori luogo, oltre che idiozia pura, tutti gli insulti che gli hanno appioppato a lui e i familiari, con i soliti auguri di morte. Come sempre la rete da il peggio di se, ma finalmente stan partendo le prime vere querele, per coloro che pensano che nella rete si possa tutto.

Chiudo questo capitolo, per passare a uno più attinente alla corsa di Domenica, ossia la separazione fra Belen e Iannone. Non credo ci sia aspetto peggiore da considerare, seppur il team dell’Italiano ringrazia l’Argentina, perchè finalmente avranno un pilota concentrato sulla moto e non sulla passera.

Moto GP

Dovizioso e Lorenzo son certi di poter dominare la corsa, ma se lo dico pure io, finisce come in F1, che non ne prendo una  e vince Ponsson. Ah no, allo spagnolo che aveva debuttato in MotoGP a Misano, fra le mille polemiche per la sua scarsa esperienza, è stato levata la possibilità di correre le prossime 3 gare, nonostante avesse un regolare contratto già firmato. Cosa sia successo si fa in fretta a spiegarlo.

Dorna e Crutchlow hanno avuto considerazioni abbastanza pesanti su questo pilota, proprio per la mancanza di conoscenza del mondo Motogp e per non avere un curriculum davvero valido per meritarsi la sella, se non per i soldi, tanto da far nascere una Grand Prix Commission, dove i vari piloti potran dire la loro sui sostituti di altri piloti.  Del resto, in una categoria dove fra il più veloce e il più lento ballano sui 2 o 3 secondi, avere in pista uno che gira 7-8 secondi più lento non ha senso, oltre che essere pericoloso. In altri tempi le differenze eran più marcate, con piloti che venivano doppiati anche più volte, ma erano appunto altri tempi e gli standard attuali chiedono altro. Han fatto bene? Con tutto il rispetto per Ponsson, per me si.

Per la corsa, sarà la solita lotta fra le due Ducati e Marquez, con le Yamaha sicuramente fuori partita. Ricordiamoci che il circuito gira in senso antiorario, quindi uno di quelli che riescono molto bene al leader di classifica.

Moto2

La lotta Bagnaia e Oliveira sarà sicuramente ancora presente, ormai nessuno dei due può mollare un colpo, sopratutto l’Italiano, visto che solitamente lo Spagnolo è artefice di finali di stagioni davvero tosti.

La VR46 annuncia il passaggio di Bulega dalla Moto3 alla Moto2 andando a far compagnia a Marini. Il team Snipers decide di non sostituire Fenati.

Moto3

Bezzecchi è nella situazione di Bagnaia, anche se ora segue Martin nella classifica. Nulla è ancora precluso e la pista potrebbe avvantaggiare la moto del nostro alfiere.

ORARI TV

SKY

DOMENICA

11:00 Race, Moto3
12:20 Race, Moto2
14:00 Race, MotoGP

TV8

DOMENICA

11:00 Race, Moto3
12:30 Race, Moto2
14:00 Race, MotoGP

Saluti

Davide_QV

A MISANO LA RISCOSSA DELLA PANIGHINA

La Panighina è una borgata di poche case sulla via Emilia nel comune di Forlimpopoli che dista da Misano una cinquantina di Km. In una di queste case è nato Andrea Dovizioso che ieri, dopo anni di partecipazioni non memorabili, si è preso una vittoria da grande campione nella classe regina del motociclismo mondiale e sul circuito di casa.

Si potrebbe obiettare che con una Ducati di quel livello anche una vittoria schiacciante come questa non è poi quest’impresa memorabile. Vero il discorso della Ducati largamente miglior moto della stagione motogp, tanta potenza come di consuetudine e una ciclistica finalmente a livello del desmo.

Ma la vittoria del Dovi ha perlomeno tre elementi che la rendono un capolavoro. Il primo elemento è legato al modo; sin dalla partenza, pur solo quarto in griglia, si è subito portato alle spalle del compagno Lorenzo e di Marquez temendo un tentativo di fuga (probabile per il passo gara evidenziato nel warm up) e dopo qualche giro alle spalle del compagno ha mollato la compagnia per galoppare in solitaria fino al traguardo. Proprio come piace fare al compagno! La sensazione è quella di un controllo completo della corsa soprattutto a livello mentale(“in simbiosi con la moto” sono state le sue parole).

Il secondo elemento del capolavoro di Dovi è la tempestività. In un momento in cui in Ducati, constatato il valore assoluto della moto, sono iniziati i rimpianti per il mondiale che si sarebbe potuto conquistare e ha iniziato a prendere piede la sensazione che solo un campione come Lorenzo avrebbe garantito un livello di prestazioni consono nel futuro, il Dovi è rinato parlando nell’unico modo possibile: con un’impresa da campione.

Il terzo elemento è la fortuna, immancabile in ogni impresa. Nei giri finali Lorenzo e Marquez hanno tentato di ricucire il gap senza riuscirci. In questa fase Lorenzo è scivolato negando così la doppietta alla Ducati ma soprattutto offuscando l’immagine di onnipotenza delle ultime gare e regalando al compagno l’immagine di una superiorità (di giornata) netta.

Per chiudere il discorso Ducati mi sento di rimarcare che se la gestione dei contratti di Lorenzo e Dovizioso è stata ricca di errori imperdonabili che possono essere costati il titolo, il perseverare nel piangersi addosso potrebbe avere riflessi disastrosi anche sul futuro campionato 2019. Spero che la vittoria di Misano aiuti a superare i mal di pancia di cui si vocifera.

Del gran premio occorre sottolineare che Marc Marquez, sornione quanto fuoriclasse, è salito sul secondo gradino del podio limitando i danni e ponendo anche matematicamente termine alle velleità di titolo di molti rivali. Podio conquistato anche da Cal Crutchlow che da quando non cade più (in gara) regala grandi gioie a Cecchinello.

Sul fronte Yamaha quelle che nei recenti test erano sembrate sensazioni positive si sono rivelate in realtà inconsistenti e la competitività una chimera. Le corse di Rossi e Vinales sono risultate assolutamente anonime: è difficile trovare a memoria un periodo tanto scuro per il diapason. A livelli simili anche le Suzuki.

Credo di dover sottolineare la gara incolore del Petrux dovuta anche a problemi con la frizione fin dallo schieramento; credo che una reazione sia ancora una volta d’obbligo per ripagare la fiducia ricevuta, anche se Miller suo rivale per la moto ufficiale, dopo il secondo posto in qualifica è completamente scomparso in gara.

Le classi minori hanno manutenuto le promesse di spettacolarità della vigilia.

In moto3 la vittoria di Della Porta non ha impedito a Martin di consolidare la sua classifica complice la caduta nei giri finali di Bezzecchi fino a quel momento dominatore della gara. Quando si parla della componente fortuna…

In moto2 Bagnaia vincendo prepotentemente con margine ha consolidato il suo vantaggio su Oliveira. Il titolo è ancora lontano ma la luce di Bagnaia brilla davvero forte. Quasi da far passare in secondo piano la follia di Fenati.

Alla prossima, sempre con tre volte l’inno di Mameli.

Valther

MOTOGP 2018 – Gran Premio Octo di San Marino e della Riviera di Rimini

Benvenuti in Romagna.

La Motogp cerca di voltare la brutta pagina di Silverstone approdando sulle spiagge sabbiose della Romagna nel piccolo ma curatissimo circuito di Misano. Circuito che rappresenta il centro di una terra che in un raggio di meno di un centinaio di Km raccoglie la più alta concentrazione mondiale non solo di appassionati ma anche di piloti che corrono con il tricolore. “La tera de mutor”.

È un affare per il territorio di Misano e di tutta la Romagna perché sono attesi oltre 150mila appassionati per un indotto economico stimato di 65 milioni di euro.

Grazie alla televisione e a internet, gli spettatori in tutto il mondo saranno un miliardo. E allora, per voltare pagina e dimenticare Silverstone, cosa meglio di una conferenza stampa di cui i giornali di tutto il mondo ci faranno ricordare solo la mano tesa di Marc Marquez “gentilmente” non stretta da Valentino a suggellare una “non pace”?

Intendiamoci: la preparazione mediatica dell’evento con annuncio urbi et orbi e l’epilogo pongono i due attori sullo stesso piano e io non salverei proprio nessuno dei due. Credo che il bellissimo spettacolo che normalmente ci regala la pista meriterebbe un contorno migliore.

Tanto vale allora concentrarsi su quello che ci si aspetta proprio dalle prestazioni in pista. Quasi tutti i piloti sono stati qui a provare la settimana precedente Silverstone e pertanto non ci si aspettano grandi sorprese con la Ducati miglior moto della stagione, la Honda (almeno nelle mani di Marquez) sempre a un battito di ciglia e le Yamaha ancora con qualche problema ma non così catastrofiche come sono apparse prima della pausa estiva.

Cosa meglio delle aspettative dei piloti per creare le aspettative di noi appassionati?

Dovizioso: “…siamo molto carichi, anche perché i due test a Misano e ad Aragón delle scorse settimane sono andati molto bene ed abbiamo confermato la nostra competitività su entrambe le piste, per cui scendiamo in pista molto fiduciosi. Il GP di San Marino è un appuntamento importante a cui teniamo molto: l’anno scorso siamo saliti sul podio con il terzo posto, ma quest’anno cerchiamo qualcosa di più”

Lorenzo: “non vediamo davvero l’ora di affrontare questa gara e dimostrare che possiamo lottare per grandi risultati fino alla fine della stagione. Misano è un circuito che mi piace molto… mi aspetto un weekend pieno di emozioni. Io ho delle sensazioni molto buone.”

Rossi: “Ci saranno tanti amici e tifosi, faremo il massimo. Io spero che il tempo sia buono e che tutti si godano il fine settimana. Obiettivo podio”

Marquez: “l’obiettivo è sempre e solo uno…sono fiducioso”

Petrucci: “Per salire sul podio le ho provate tutte, anche andare dal Papa!”

In Romagna passiamo per essere gente ospitale. E allora gli organizzatori hanno subito allestito un podio “allargato” per accogliere tanta più gente possibile e aggiunto anche qualche damigiana di vino per non scontentare proprio nessuno!

Dimenticavo: le classi minori, con il duello Martin/Bezzecchi in Moto3 e il duello Oliveira/Bagnaia in Moto2, saranno sicuramente avvincenti quanto la Motogp. Ci si può contare. Da non perdere assolutamente!

Gli orari:

Venerdì 7 settembre
9:00 - Moto3, prove libere 1
9:55 - MotoGP, prove libere 1
10:55 - Moto2, prove libere 1
13:10 - Moto3, prove libere 2
14:05 - MotoGP, prove libere 2
15:05 - Moto2, prove libere 2
Sabato 8 settembre
9:00 - Moto3, prove libere 3
9:55 - MotoGP, prove libere 3
10:55 - Moto2, prove libere 3
12:35 - Moto3, qualifiche
13:30 - MotoGP, prove libere 4
14:10 - MotoGP, qualifiche
15:05 - Moto2, qualifiche
Domenica 9 settembre
8:40 - warm up Moto3, Moto2 e MotoGP
11:00 - Moto3, gara
12:20 - Moto2, gara
14:00 - MotoGP, gara

Buon divertimento. Valther

MOTOGP 2018 – GOPRO BRITISH GRAND PRIX

Silverstone, uno dei tracciati più complessi per il mondo delle due ruote, che qui vi trova un’insieme di curve lente e strette, alternati ad altre lunghe e velocissime. Ogni edizione ha regalato qualche emozione, restando sempre un pò avara di gioie per Marc Marquez, che qui non trova mai un grosso feeling (ha pur sempre vinto in due occasioni eh)

Il weekend ormai inizia con il solito teatrino che ormai ha stufato anche i fan più accaniti del giallo 46, con le accuse a Yamaha di continuare a non risolvere i problemi. Ci son state le scuse dei vertici in Austria, che hanno candidamente ammesso le loro responsabilità, si sta iniziando a pianificare il 2019 con un test team, basta! Tanto si sa che non esiste nessuno con la bacchetta magica, capace di ribaltare la situazione della moto (a meno di non chiamarti Lorenzo e guidare la D16). Fatto sto preambolo, la chiudo qui sulla situazione M1.

La gara dovrebbe vedere molto favorita la Ducati, che negli ultimi anni si è sempre ben adattata al tracciato Inglese, con la vittoria di Dovi dello scorso anno, poi con un Lorenzo in splendida forma e gran battagliero, ci sono tutti i preamboli per un nuovo successo. Yamaha ha sempre centrato il podio, se non la vittoria, potrebbe essere meno in difficoltà e regalare un weekend decoroso ai suoi alfieri. Honda non è mai stata la moto più adatta, come dicevo poco sopra, ma il 93 si sa che ci può stupire sempre.

In attesa di valutazione le prestazioni di Aprilia, con i piloti che paion soddisfatti dal test di pochi giorni fa a Misano. Dal lato Suzuki, si inizia a spronare i piloti, consci di avere un mezzo che è più che valido. Ktm, ancora indecifrabile, porterà Loris Baz al posto dell’ancora infortunato Espargarò.

In Moto2 infurierà la solita lotta Bagnaia vs Oliveira, che difficilmente troverà conclusione prima dell’ultima corsa, seppur con l’Italiano dotato di maggior talento, che deve portarlo a sprecare un pò di meno. In questo però son di ottimo aiuto le buone prestazioni del suo compagno di scuderia, Marini, che potrà aiutarlo a sottrarre punti al Portoghese di casa Ktm.

In Moto3, Bezzecchi deve sfruttare il tracciato che gli permette di sfruttare le doti velocistiche della sua moto, cercando di mettere pressione a Martin, preferibilmente allungando in classifica.

ORARI TV

SKY

12.20: gara, Moto3
14.00: gara, MotoGP
15.30: gara, Moto2

TV8

15.15 gara Moto3
17:00 gara MotoGP
18:30 gara Moto2

Saluti

Davide_QV