IL PUNTO DELLA REDAZIONE

Alla fine la cosi detta “dead line”, “il punto di non ritorno” per Ferrari è dunque giunto: il week end imolese si appresta ad iniziare tra qualche giorno con tutte le aspettative che da esso ne derivano. Sappiamo tutti che in questo GP la Rossa porterà i tanti attesi aggiornamenti, del resto durante la settimana appena conclusa non si è fatto altro che parlare di questo e, il filming day (attraverso il quale la F1 tutta, si deve umiliare per poter provare su pista le novità partorite, dato che i test sono proibiti), organizzato dalla Ferrari per dare visibilità al nuovo sponsor (che pagherà lo stipendio di Hamilton), è stato molto importante per avere i primi riscontri delle suddette novità. Certo, il meglio lo si vedrà tra venerdì pomeriggio e sabato mattina, visto che ci saranno la bellezza di ben tre prove libere da un’ora ciascuno (che di questi tempi è tutto grasso che cola) in luogo del quale, Ferrari avrà tutto il tempo (per modo di dire… ricordate il grasso che cola!) di verificare la bontà delle migliorie che hanno ideato. Del resto non è un caso che hanno aspettato proprio Imola, visto che il weekend si svolgerà regolarmente, senza quindi l’assurda Sprint Race che andrebbe a stravolgere tutto il regolare format al quale siamo tutti abituati.

Punto di non ritorno dicevo: con questi aggiornamenti la Rossa si gioca il suo futuro, perché da come e se funzioneranno, usando le parole di LeClerc “Capiremo che direzione prenderemo”. Sono proprio le parole che vengono da Maranello che mi hanno lasciato perplesso e alquanto confuso. Infatti per bocca dei due alfieri della Rossa e, soprattutto del loro capo, abbiamo di fatto ben tre versioni diverse con Sainz che parla di “Speranza”, Vasseur che parla invece di “Piccoli aggiornamenti” e poi appunto Charles che dice (e sinceramente le sue parole sono più veritiere) che dopo Imola “Capiremo che strada abbiamo preso e dove ci troveremo”. Com’è possibile che da Maranello ci sia questa incredibile discrepanza comunicativa? Davvero in GeS cercano di guadagnare tempo in questo modo? Quando leggo le dichiarazioni di Vasseur, in merito agli aggiornamenti portati, personalmente mi sento preso in giro perché anche chi non è un amante della tecnica, sa benissimo che gli aggiornamenti della Ferrari non sono “piccoli”, visto che addirittura si parla di “SF-24 versione 2.0” e, sebbene il vantaggio dei suddetti aggiornamenti sia stato quantificato in due decimi e mezzo al giro, tramite gli amici di Formu1a.uno sappiamo che in realtà queste migliorie dovrebbero come minimo eguagliare quelle portate da McLaren e cioè quattro decimi! Che questi cosi detti “up date” funzionino o meno lo vedremo tra qualche giorno, di certo rimane l’amaro in bocca quando dobbiamo assistere a questa sorta di pretattica. Ferrari è un top team e non può nascondersi dietro ad uno “speriamo” o andandoci cauti, nelle dichiarazioni riguardanti gli aggiornamenti portati. Andrea Stella, in McLaren, è stato chiaro in merito a quello che hanno portato a Miami senza creare aspettative o illusioni… ha semplicemente detto la verità. Paradossalmente tutta questa pretattica da parte di Ferrari, l’aspettativa non ha fatto altro che aumentarla, perché è ovvio che si vengano a riporre le speranze di una rincorsa mondiale in questi pezzi (come ogni anno che si presenta il periodo degli aggiornamenti), cosi come è ovvio che quando si parla di Ferrari, ogni cosa si amplifica. Allora mi chiedo per quale motivo non parlare chiaro? Anche perché nel filming day, si è visto chiaramente che a Maranello hanno spinto tantissimo sull’evoluzione della SF-24 e questo, è balzato subito all’occhio sia dell’esperto che del profano. Giustamente Cardile, con i suoi tecnici, è andato nella direzione tecnica di Red Bull perché ormai si è capito che è quella più giusta con questo regolamento aggiornato (mi riferisco alla “DT039” e quello che ha comportato), solo che nel contempo in Ferrari hanno scelto la loro strada senza necessariamente copiare la RB20 (tant’è vero che si parla di soluzioni più vicine ad Alpine e Mercedes che Red Bull stessa), anche perché copiare non è necessariamente sinonimo di riuscita. Questo atteggiamento, aggressivo e che ostenta sicurezza, lascia ben sperare e per questo cozza con la metodologia comunicativa adottata in questi giorni da Maranello. Non ci dovrebbe essere pretattica, non c’è da nascondersi, Ferrari può e deve avere un solo obiettivo e cioè quello di vincere o meglio, di ritornare a vincere regolarmente, per questo non ha alcun senso giocare a nascondino con le parole.

Vittoria che ora diventa molto più probabile: premesso che Red Bull attualmente è sempre un passo avanti, è anche vero che questo attuale regolamento è ormai a fine ciclo e, come in ogni ciclo regolamentare, la curva di apprendimento prima e migliorativa dopo, tende ad appiattirsi. Ciò comporta che i vari team iniziano, prestazionalmente parlando ad avvicinarsi tutti e, non mi riferisco solamente al cosi detto midfield, bensì anche ai top team. Lo abbiamo visto nel 2021 con Red Bull e AMG, con la prima che alla fine (il 2021 era l’ultimo anno del regolamento che tanto ha dato a Mercedes) era praticamente incollata alla seconda e, lo stiamo vedendo quest’anno con Ferrari ed ora McLaren che iniziano a dare fastidio ai bibitari… che poi è quello che vorremmo tutti. Infatti, si ripetessero proprio ad Imola le condizioni che abbiamo visto a Miami, sarebbe un bel vedere soprattutto dal punto di vista sportivo. Addirittura, se gli aggiornamenti Ferrari si dovessero rivelare vincenti, allora le parole di Charles risuonerebbero in positivo, perché tutti sapremmo (a cominciare proprio da Maranello) in che direzione si andrebbe e, con l’arrivo di Hamilton in Ferrari, “correremmo il rischio” di rivivere un nuovo 2021 (volesse Iddio!). A tal proposito e per quanto detto fino ad ora, è davvero un peccato per non dire uno spreco, dover assistere alla fine di questo regolamento proprio quando i top team stanno inevitabilmente convergendo tutti nella stessa direzione prestazionale. La F1, con Liberty Media a capo è alla continua ricerca dello spettacolo, solo che ci dovrebbero far sapere quale tipo di spettacolo vogliono… forse quello a cui gli americani sono tanto abituati e cioè il wrestling e quindi finto, falso, deciso a tavolino. Ne è un esempio proprio il duro duello tra Piastri e Sainz, con quest’ultimo ingiustamente sanzionato: cosa c’è stato di scorretto tra i due e soprattutto da parte dello spagnolo? Quando finalmente c’è un (raro) duello in pista (essenza dello spettacolo in questo sport), ecco che scatta la sanzione. Allo stesso modo, ora che abbiamo una situazione alquanto interessante dal punto di vista tecnico regolamentare, ecco che interviene il sistema con un nuovo regolamento, dove tra l’altro di questo, si hanno notizie davvero confuse e ciò è quanto meno scandaloso. Dalla F1 ci si aspetta l’eccellenza a trecento sessanta gradi ed invece, a volte se non spesso, ci troviamo d’innanzi ad un carrozzone mal condotto. Cosa accadrà dal 2026? Come ogni stagione, dove abbiamo l’inizio di applicazione di regole totalmente nuove, inevitabilmente avremo una squadra che avrà saputo interpretare le suddette nuove regole meglio degli altri, con inevitabile e conseguente dominio da parte di chi “ha saputo fare meglio i compiti a casa”, ricominciando cosi punto e accapo. Dal punto di vista dello spettacolo, per il bene di tutti, sarebbe stato meglio che si fosse corso con queste regole fino al 2026 almeno, in modo da avere garanzie di lotta tra più squadre invece, il destino dello spettacolo, a meno di miracoli progettuali, è già segnato. Non resta che aggrapparci alla speranza che questo dominio sia tutto rosso… perché se proprio mi devo annoiare preferisco farlo con la pancia piena.

Buon GP di Imola a tutti.

Vito Quaranta