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F1 2020 – GRAN PREMIO DI GRAN BRETAGNA

Dopo l’abbuffata di tre GP consecutivi tra Austria e Ungheria la F1 arriva a Silverstone per altri due appuntamenti back to back. La penuria di luoghi adatti a correre in macchina in tempi di pandemia ha costretto la FIA al doppio appuntamento su un circuito dal nobile lignaggio.

Con i suoi 5891 metri, 18 curve (10 a destra, 8 a sinistra), da percorrere 52 volte per un totale di circa 306 km, Silverstone oltre ad essere una delle più emblematiche piste in F1, è una delle più impegnative per le monoposto: servono elevati livelli di carico aerodinamico, ma allo stesso tempo un’elevata efficienza per essere veloci tanto sui rettilinei quanto nelle curve. A testimonianza di ciò vi sono i 249 km/h di media sul giro, decisamente più alta rispetto ai GP precedenti (circa 211 km/h di Budapest e 246 km/h del Red Bull Ring), e i rapidi cambi di direzione della sezione di Maggotts, Becketts e Chapel, che, insieme alle altre curve ad alta velocità del tracciato, richiedono un elevato carico per avere una vettura stabile (anche considerando il tanto vento che solitamente è presente) e, allo stesso tempo, “gentile” sugli pneumatici. Le vetture, infatti, superano spesso i 4g di accelerazione laterale e questa enorme quantità di energia trasferita agli pneumatici rende il tracciato inglese estremamente probante per le coperture, tanto da costringere Pirelli a portare le mescole più dure della gamma (C1, C2, C3) per il 1° appuntamento per poi passare, con il fine di “scompigliare le carte”, a C2, C3, C4 per il 2° GP in UK.

La meccanica non deve essere assolutamente da meno: a Silverstone serve un anteriore reattivo e preciso in fase di inserimento in curva, una perfetta trazione in uscita dalle curve (curva 3,4,7,16,17) e una vettura stabile in percorrenza (curva 6, 9, 15), quindi con sospensioni tarate più morbide per favorire l’aderenza ma allo stesso tempo barre più rigide per favorire la reattività e riducendo il rollio. La potenza è davvero la ciliegina su questa torta di “perfezione”: circa il 76% del giro si compie a farfalla spalancata (contro i 70% di Budapest, già esigente su questo fronte) e 10cv equivalgono a circa 2 decimi al giro. Unendo questo dato a quello del carico aerodinamico, possiamo dire che più potenza hai, più punti di carico puoi permetterti e, se la vettura è particolarmente efficiente, questo permetterà di non preoccuparsi anche dei consumi, considerando che 10kg di carburante sono stimati in 1 decimo e mezzo al giro. Particolarmente importante è, inoltre, l’energia a disposizione dalla parte ibrida che viene stimata in circa 2 secondi al giro. Riassumendo, qui vince la vettura migliore e, anche quest’anno, tranne per il lampo “a casa loro” della Ferrari nel 2018, la migliore è la Mercedes.

Per soffrire: Vettel vince il GP con la SF71H nel 2018. Immagine da motorsport.com

Quindi, se non fosse che la Mercedes sembra più che mai “ingiocabile” per tutti, due GP a Silverstone sarebbero un sogno per ogni appassionato di motorsport. Peccato che, a meno di eventi imprevedibili, pioggia,  e ancora più improbabili, problemi di affidabilità delle ex frecce d’argento ormai nere, si prospetta una Mercedes che senza grosse difficoltà dovrebbe fare bottino pieno senza grosse difficoltà, a tutto vantaggio delle pennichelle post prandiali dei tifosi.

Così, tra una serie di team radio col timore di non portare la macchina al traguardo e le “bullshit” con cui Wolff liquida stizzito le insinuazioni dei(l) avversari, il campionato 2020 rischia di ricalcare le orme di quello 2014, magari con Verstappen a fare la parte del Ricciardo in Red Bull.

Buon per Mercedes, Wolff, Hamilton e i tifosi degli anglo-tedeschi, forse un pò meno per Liberty Media che rischia di vedere ancora più affievolirsi l’appeal mediatico di un prodotto che gli è costato svariate centinaia di milioni di dollari. Probabilmente in un anno come questo sconvolto dalla pandemia di Covid-19 stanno solo cercando di salvare il salvabile e sperare di cominciare il 2021 in condizioni “normali”.

Ma è ovvio che una situazione da one team show come quella attuale non si adatta bene alla mentalità sportiva americana in cui l’alternanza al vertice non è un augurio ma un obbiettivo da perseguire.

Nel frattempo tiene ancora banco il caso Mercedes rosa che poco ha a che fare con il felino dei cartoon e molto con una imbarazzaante somiglianza tra la W10 2019 e l’attuale Racing Point. Appurato che “tutti copiano in F1”, Brawn e Todt docet, il focus della federazione sembra essere concentrato su un elemento poco affascinante e dalle limitate potenzialità di offrire un plus alle performance in pista come le prese dei freni della macchina di Stroll padre. Insomma un elemento difficilmente riproducibile a meno che non si abbiano fisicamente sotto mano i disegni originali, cosa che va a braccetto con lo spionaggio industriale.

Le prese dei freni in questione sembrano uguali a quelle della W10. Sembrano perchè Racing Point ha già ovviamente spergiurato che non lo sono, che è tutta farina del loro sacco. A questo aggiungiamo che la FIA ha ammesso di non averci dato poi chissà che occhiata prima che la Renault decidesse formalmente di fare reclamo.

La partita è ancora aperta, con esiti che vanno dal “nulla di fatto” alla squalifica della Racing Point. Entrambi gli estremi sembrano improbabili, più probabile che si cercherà una soluzione intermedia.

Vedremo cosa deciderà la FIA, se la condotta Racing Point è conforme allo “spirito del regolamento” oppure no. In pratica capiremo se in F1 imbroglia solo la Ferrari oppure anche qualcun’altro.

“Quelli” delle aree più nere che grigie del regolamento invece potrebbero vedersi di fronte un’altra via Crucis in terra britannica. Prospettiva che rimane nefasta sia in situazione di asciutto che sul bagnato. Gli aggiornamenti aerodinamici non possono compensare i 6/7 decimi che si sono persi dall’eliminazione del trick della PU di Maranello e di conseguenza questo 2020 sarà poco competitivo o per niente competitivo in base alla pista su cui si correrà. E Silverstone per Ferrari è sulla lista nera.

Si pensa già al 2021 e alla possibilità di omologare una nuova PU che possa rendere quanto meno accettabile il campionato nell’anno venturo. Operazione non impossibile ma molto difficile, considerando l’attuale confusione tecnica e di gestione del capitale umano che c’è in Ferrari.

Mettiamola così, con tutta probabilità e a dispetto della situazione attuale e di quella in divenire, il pilota più ottimista i ottica 2021 tra Sainz e Vettel è quello con la passione per le motoseghe…

Altra sorpresa arriva dalla Red Bull, stranamente contraddittoria nelle dichiarazioni dei suoi notabili che non sanno a chi/cosa dare la colpa per delle performance in pista che non rispecchiano le aspettative di inizio stagione. Colpa della PU, no del telaio, addirittura una “maranelliana” e poco onorevole mancanza di correlazione di dati tra simulatore e pista. Un attacco di ferrarite in pratica. Con la differenza che il gran capo Mateschitz sembra avere il polso decisamente più fermo della situazione, chiedere a Marko e Horner per conferme.

Dal canto suo Verstappen spera nella pioggia per entrambi i weekend di gara. Di sicuro renderebbe le cose meno scontate.

In McLaren sentono profumo di casa e cercano un pronto riscatto dopo l’anonima gara ungherese. Renault arriva più ringalluzzita e con in sospeso il reclamo contro Racing Point inoltrato alla FIA.

Per Haas e Alfa Romeo, vale quanto detto per Ferrari, ossia un weekend estremamente complicato e frustrante, con delle vetture completamente scariche e una PU spompa. Lì in griglia evidentemente solo per ricordare ai tanti competenti accreditati (sic) che non basta ridurre il carico quando non hai cavalli, è solo un compromesso disperato al ribasso. E viceversa (ricordando i giudizi sulla SF90).

Williams potrebbe essere la sorpresa. Sarà l’aria di casa, una monoposto degno di tale nome e un Russell che in Ungheria è andato forte ed è indicato come il naturale erede di Hamilton (treccine a parte si spera), ma potrebbe valere la pena scommetterci qualcosa su un ingresso nella zona punti. Poca roba però.

Per chi sta sul divano a casa è ovvio sperare in una gara con pioggia o comunque condizioni miste, se non altro per evitare la probabilissima pennichella incombente all’inizio del secondo giro con le Mercedes davanti.

Come giustamente ha detto l’ineffabile Wolff, quello che risolve i problemi alla sua squadra, poco importa se attuale o prossima ventura, e ne crea di enormi agli altri, o meglio “altra”, non è un problema per chi vince preoccuparsi della prevedibilità del campionato.

Giustissimo, e la pensano così anche i fan Mercedes e quelli di Lewis “Mohammed Alì” Hamilton. Gli altri ovviamente meno, ma hanno poca voce in capitolo. Potrebbe arrivare a pensarlo anche Liberty Media, e in questo caso le cose potrebbero cambiare parecchio.

P.S: notizia dell’ultim’ora la positività di Perez al coronavirus e conseguente quarantena di 14 giorni che gli farà perdere entrambi gli appuntamenti a Silverstone. Si cerca ancora un sostituto papabile tra Gutierrez, Russell e Hulkenberg. Considerando le ambizioni Racing Point su questa pista è una bella tegola. E si potrebbe iniziare a pensare che Vettel porta una sfiga pazzesca…

*immagine in evidenza da motorauthority.com

Rocco Alessandro & Chris Ammirabile

 

WSBK SEASON 2020 – ROUND DI SPAGNA

Mancavano solo loro all’appello e finalmente è giunto il loro momento. Il mondiale SBK era l’ultimo degli appuntamenti motociclistici principali a non aver ancora ripreso l’attività ma l’attesa è finita ed è l’ora del round spagnolo sul circuito di Jerez.

Riparte la sfida tra quelli che sono accreditati come i principali contendenti al titolo, Rea e Redding che nei recenti test a Barcellona hanno dimostrato di non essere affatto arrugginiti dalla forzata inattività, sfoderando dei tempi da far concorrenza alla motoGP.

immagine da GPone.com

Oltre a questi due ci sarà di sicuro Razgatlioglu nella lotta all’iride, già vincitore di gara 1 in Australia. Probabile che possa pagare la mancanza di esperienza nella lotta la vertice sul lungo periodo ma di sicuro darà un fattore decisivo nell’assegnazione del titolo.

Lowes è il protagonista che non ti aspetti, vincitore di gara 2 in Australia e sempre ben piazzato tanto da essere il leader del campionato. La moto per aspirare a qualcosa di importante ce l’ha, vedremo se riuscirà a tener testa al suo compagno di squadra Rea.

Davies è il pilota più in bilico tra quelli “top”: deve dimostrare di valere il rinnovo del contratto con Ducati e accettare con tutta probabilità una riduzione dell’ingaggio. Considerando lo scarso feeling con la V4 la sua strada è decisamente in salita…

In BMW tanto è successo fuori dalla pista, con l’annunciato arrivo di Van der Mark per il 2021. A questo punto il 2020 diventa la stagione da dentro/fuori per Laverty e Sykes che si giocheranno il sellino rimanente. Sykes è favorito ma un Laverty in palla può diventare letale.

La vera grande novità di questo nuovo inizio è il divorzio consensuale di Camier dal team Barni e il ritorno di Melandri alle gare, che sostituirà proprio Camier.

immagine da worldsbk.com

Il pilota inglese ha ancora problemi alla spalla lesionata nella caduta ai test di Aragon di inizio anno e non può garantire di essere al 100% in tempi brevi, preferendo fermarsi e tornare pronto per il 2021. Questo ha permesso a Melandri di fare un ritorno in grande stile nel circuito che conta, in sella da una moto sicuramente competitiva.

In apparente difficoltà la Honda di Haslam e Bautista. Il progetto è nuovo e ancora in parte acerbo e il lockdown non ha aiutato a sgrezzarlo. In più, ci sono stati problemi anche nei test di Barcellona con le moto ferme ai box per un’intera mattinata senza apparente motivo.  Vedremo cosa saranno in grado di fare a Jerez.

La vera unica nota negativa di questa riapartenza è che al momento, solo sei round sono stati confermati. Si correrà a Jerez, Portimao, due volte ad Aragon, Montmelò e Magny Cours. Definitivamente cancellati i round di Donington, Assen e Losail mentre c’è ancora speranza per quello argentino di Villicum e Misano.

Un campionato in forma ridotta, in cui si dovrà sbagliare pochissimo perchè non ci sarà tempo per recuperare. Sperando che l’azione in pista compensi l’inusuale mancanza di gare da correre.

Favorito d’obbligo Rea, perchè è il campione in carica, il binomio con Kawasaki è a prova di bomba e Jerez è di sicuro una pista più amica della sua moto rispetto a Phillip Island. Redding sembra avere dalla sua una certa incoscienza e sicurezza nei propri mezzi che potrebbero dargli quel qualcosa in più. In ogni caso speriamo di divertirci, loro in pista e noi da casa.

*immagine in evidenza da motorbox.com

Rocco Alessandro

 

“UN DEGNO EREDE?” MOTOGP ANDALUSIA 2020 – POST GP

È un po’ di tempo che lo penso ed ho cominciato a guardare le cose in modo diverso.

Questa M1 va fortissimo. Questa Yamaha M1 è ritornata ad essere un martello pneumatico che macina giri veloci uno dietro l’altro, con una precisione degna di un orologio svizzero.

La cura⁉️ Jorge Quartararo.

Fabio Quartararo ed il 5 volte Campione del Mondo, nuovo Test Rider Yamaha nel 2020. Non una casualità. Immagine tratta da MotoGP.com

Si si… Avete capito bene. Non è un caso quel che sta accadendo in Yamaha (ne parleremo la prossima settimana o forse prima), Fabio Quartararo sta guidando la Yamaha M1 così come va guidata, alla Jorge Lorenzo.

Oggi ha LETTERALMENTE DOMINATO infliggendo un distacco irriverente ai compagni di marca, tanto che si è girato sul traguardo per vedere se fossero dietro….

 

La gara è stata entusiasmante sin dalla partenza, infatti Vinales ci ha mostrato la sua proverbiale attitudine a complicarsi la vita. Partenza inguardabile e lungo alla Lorenzo nel solo primo giro. Quartararo adios…

Fabio ha fatto una gara alla Jorge Lorenzo, partito in testa ed arrivato in testa macinando un ritmo impressionante sotto al 39″.

Dietro abbiamo assistito ad uno show nello show. Il solito Miller assaggia la solita ghiaia mentre il compagno di sella Bagnaia si involava verso un magnifico 2° posto. Una gara formidabile quella del Pilota di Chivasso che viene tradito dal motore della Desmosedici.

Qualcuno (il sottoscritto) ha tirato giù tutto il calendario, tanto che Guidotti (Pramac) ha chiamato per calmarlo…

Sale in cattedra chi davo per spacciato, nonostante le prove più entusiasmanti dello scorso GP. Valentino ha tenuto testa a Vinales in staccata fino ad un paio di giri dalla fine.

Maverick è riuscito a sopravanzarlo solamente nel finale andandosi a prendere il 2° posto. Oggi anche la sorte era dalla parte di Vale, non fosse per le rotture dei motori di Bagnaia e Morbidelli…

 

Marc Marquez⁉️⁉️⁉️⁉️🤔 Yamaha M1⁉️⁉️⁉️⁉️🤔

QUESTIONE PNEUMATICI… Troppe cadute. Troppe cadute. Oliveira, Lecuona, A. Espargaró, Miller, Petrucci e Binder. 6 cadute… Soltanto 13 Piloti al traguardo, se teniamo conto anche dei ritiri di Morbidelli e Bagnaia.

Un grande applauso a Rins e Crutchlow che stoicamente riescono a terminare la gara nonostante gli infortuni riportati nel GP di domenica scorsa.

🔴DOMANDE⁉️

➡️Zarco dietro Alex Marquez…🤔.                                    ➡️Dovizioso porta sempre la pagnotta a casa🙊 Nonostante Miller e Bagnaia…                                              ➡️Aprilia è una desolazione. SERVE ALTRO. 🤫        ➡️Quanto manca a KTM per la vittoria⁉️🤗.              ➡️ Mondiale costruttori… Qualcuno chiederà scusa ai tecnici di Iwata⁉️😂👋

Risultati GP Andalusia 2020 – Tratti dal sito ufficiale MotoGP.com

 

MOTO2 – Tanta Roba tutta Italiana

https://twitter.com/Mat14_05/status/1287351298602434560?s=19

In Moto 2 è stata una domenica da segnare in rosso sul calendario. Tripletta Italiana con Bastianich ( no, non quello pelato che conduce Masterchef…. Scusate il T9 me lo ha messo così e mi piace troppo. BASTIANINI) Marini e Bezzecchi.

La Bestia ha condotto la gara in modo magistrale andandosi a prendere una vittoria meritatissima davanti ai Piloti dello SKYVR46 Racing Team.

Nagashima guida il Mondiale davanti a Bastianini e Marini. Credo sarà il leitmotiv della stagione.

MOTO 3 – L’HA LIFATTO🎌

https://twitter.com/AngyFra89/status/1286984134917787648?s=19

Callaghan ha fatto ancora di più. In occasione della pole mi sono lasciato andare, sapevo che probabilmente sarebbe stata la volta buona. Siccome porto sfiga (vedere Oncu e Binder la volta scorsa) ho preferito starmene zitto.

Suzuki ha vinto una battaglia magistrale tenendosi dietro quei cagnacci di McPhee, Vietti, Binder e Rodrigo. Una vittoria meritatissima nella speranza che diventi più costante in gara.

Out il leader del Mondiale Arenas che perde l’anteriore e chiude anzitempo la gara.

Chi mi sorprende tanto è l’inglese. McPhee sarà un osso duro per tutti in questo Mondiale, è cresciuto tantissimo è potrà dire la sua in questo Mondiale.

In classifica comanda Arenas, tallonato da Suzuki, McPhee ed Ogura. È un Mondiale “strano” questo della Moto3… Mancano tanti all’appello, da Arbolino a Masia, da Fernandez a Toba. Certo avranno modo di rifarsi già da Brno….

 

P.S. Quartararo potrebbe essere l’erede di Jorge Lorenzo in Yamaha, riportando il Mondiale ad Iwata e deliziandoci con uno stile di guida vicino a quello del maiorchino.  STOP👋

 

Ci si vede a casa di Karel Abraham🇨🇿

 

Francky

 

MOTOGP 2020- GP DI ANDALUSIA JEREZ DE LA FRONTERA

Comincia il Mondiale e accade quello che non pensavi: il povero Marc si è tolto di mezzo nella maniera più sbagliata, poveraccio. Ma ha dimostrato ancora una volta la determinazione che lo attanaglia, la voglia di non mollare mai. La gara era virtualmente persa, ma lui ci ha provato e non gli è bastato succhiar la scia del secondo, voleva andare oltre. In tutta onestà i detrattori del catalano hanno perso un’occasione per tacere, perché se è vero che i Mondiali e le gare si vincono anche ragionando, è altresì vero che gli appassionati amano coloro che quando han finito di sputare tutta l’anima spingono ancora. E se lo fa Marc (che qualche iride a casa l’ha già portato ndr) dobbiamo solo battere le mani e tacere.

(immagine tratta da corriere.it)

Dopo questo primo incidente serio andrà più piano? Non ci credo. Piloti come Marquez hanno un’altra testa rispetto ai comuni mortali: ragionano in modo differente e questo brutto infortunio non lo fermerà. Piloti come Marc perdono decimi solo dopo tanti incidenti, non ne basta uno. La dimostrazione l’abbiamo nel fatto che dopo l’operazione di martedì è già partito alla volta di Jerez con l’intenzione di convincere medici e vertici di HRC a farlo gareggiare. Sarà complicato ma tant’è.

Si aprono quindi tanti scenari in un mondiale che si ipotizzava già segnato solo una settimana fa. Il susseguirsi delle gare in tempi molto ristretti non giocherà a favore dello spagnolo che parte con un handicap non indifferente. Se ne vedrebbero delle belle nel caso in cui tornasse competitivo sin da Brno, come auspicato dai medici, altrimenti il suo unico obiettivo potrà essere quello di vincere tutte le gare a cui parteciperà facendo da ago della bilancia nella lotta degli altri. Anche nell’ipotesi di un recupero breve (i motociclisti ci hanno stupito tante volte in passato) non sarà più artefice del proprio destino come è sempre stato in carriera, ma dovrà sperare anche nella battaglia degli altri per poter puntare al bottino grosso, il tutto a vantaggio dello spettacolo.

(immagine tratta da quotidiano.net)

Tutti gli altri ora intravedono l’inimmaginabile. Il primo della lista è Dovizioso se non altro perchè negli ultimi tre anni è arrivato regolarmente secondo dietro lo spagnolo: è dotato della costanza, della moto e dell’esperienza per riuscirci. A Jerez ha fatto una gara intelligente ed un risultato importante su un tracciato storicamente ostico sia per lui che per la rossa che pilota. Con i dati raccolti in gara 1 potrebbe puntare a qualcosa di meglio questo fine settimana poi, da domenica pomeriggio, si aprirà per lui un periodo fondamentale. Piste amiche come Brno, un doppio Spielberg (dove Ducati vince ininterrottamente da sempre) e un doppio Misano che resta pista di casa Ducati. Sarà cruciale centrare un bottino di vittorie e punti importanti, un’occasione unica, forse irripetibile che il Dovi si dovrà giocare mentre pensa al contratto del prossimo anno… Queste condizioni spingeranno la dirigenza bolognese a prendere la decisione corretta nel più breve tempo possibile? Si riuscirà ad evitare che l’incertezza possa minare la serenità del gruppo e le prestazioni di Andrea? Urge chiarezza, subito.

Gli altri pretendenti al titolo sono i due alfieri Yamaha Quartararo e Vinales che guidano quella che veniva definita la moto “meno performante” tra le le tre top…

Fabio si è “sverginato” domenica scorsa e ciò dovrebbe aumentare la consapevolezza del suo potenziale. A proposito di Fabio va detto che le vittorie han tanti padri mentre le sconfitte sono fatalmente sempre orfane. Se oggi è lì  tanto merito va dato a Luca Boscoscuro che ha creduto in lui più di ogni altro ed è corretto rimarcarlo. Tante volte abbiamo visto campioni promettenti essere stritolati dai risultati negativi e poi abbandonati a se stessi: grazie Luca di aver permesso di godercelo.

Vinales promosso a caposquadra Yamaha ha acquisito sicurezza in se stesso. Se non avesse sbagliato gomme anteriore domenica scorsa avrebbe lottato con Fabietto e, sulla carta, dovrebbe essere quello messo meglio tra gli “Iamachisti” anche solo per la maggior esperienza: dovrà evitare le cattive partenze del passato ed i weekend di buio ricorrenti. Ha le carte in regola per farcela.

Rivedremo in pista sia Rins che Crutchlow che, insieme a Marquez, han fatto fare gli straordinari al Dottor Mir questa settimana.

Le cadute pare abbiano il comune denominatore nella gomma posteriore ad alto grip che quest’anno ha portato la Michelin. Sembra che tale gomma abbia cambiato la dinamica della moto in entrata di curva e che i piloti non ci si siano ancora adattati al 100%, complice la lunga inattività di questi mesi.

Dopo la bella qualifica di sabato e la discreta gara di domenica c’è da aspettarsi qualcosina di meglio da Pecco Bagnaia che comunque è apparso molto più “centrato” che lo scorso anno. Lo so, magari vi annoio, ma il mio cuore tira da quella parte per tante ragioni…

Si dovrebbe parlare di Valentino… non  lo farò perché qualsiasi parola sarebbe fuori luogo: fa male al cuore vederlo cosi..

 

MOTO2

Se il buongiorno si vede dal mattino Luca Marini vincerà come la scorsa domenica in quanto autore di una gara maiuscola e bellissimo da vedere in sella. Il giapponese arrivato subito dietro è però tosto ed anche in testa al Campionato….. Gli altri italiani sono scivolati indietro con Bezzecchi scivolato veramente e i Diggia lasciato a piedi sul più bello. Ci attendiamo una gara migliore per tutti, compreso lo storico “osso duro” del campionato Thomas Luthi che stavolta l’ha lanciata nella ghiaia.

(immagine tratta da gpone.com)

 

MOTO3

Prevedere una gara per i deboli di cuore non è quotato da nessun bookmaker. Arenas replica la vittoria allungando in campionato ma con i ragazzini tutto può succedere, anche di restare in piedi dopo il “motoscontro” all’ultima curva. Favorito naturale lo spagnolo facciamo tutti il tifo per uno dei nostri italiani, non importa chi, basta che vinca uno dei nostri “a casa loro”.

Buona gara a tutti.

(immagine in evidenza tratta da moto.it)

Salvatore V.

NON ACCONTENTARSI MAI, GRAZIE MARC – HAI REGALATO UN SOGNO

Il mio divano è molto comodo. Un comodo divano con penisola, apribile in modo tale da diventare immenso. Ho condiviso con lui numerosi eventi sportivi, per lo più motociclistici e/o motoristici…

Anche il tuo divano presumo sia comodo, forse più del mio. Molto spesso presi dalla foga ci dimentichiamo, nel commentare una gara motociclistica (parlo per il mio campo) di avere le chiappe poggiate sul soffice divano nostrano invece che su una sella in neoprene, realizzata appositamente per dare al Pilota la sensazione, inebriante, di sentire tutte le reazioni del mono posteriore.

Il mio divano domenica era diventato scomodo, scomodo a tal punto che mi son dovuto alzare quando Marc ne ha salvata un’altra.

Alla curva 4, la curva che vide mise fine alla carriera di Mick Doohan, Marquez perde l’anteriore e riesce a salvarla con gomito e ginocchio.

Dal mio comodo divano mi chiedevo come avesse fatto, uscendo a 150 km/h, a rimanere in piedi nella ghiaia; quello è ancora più difficile ed invito chiunque a fare una decina da metri con la moto nella ghiaia (potete provare alla San Donato se vi va, tanto li li prima o poi la ghiaia la provano tutti.., oppure alla Roma a Vallelunga fate voi…)

Impossibile da spiegare ma la sensazione era quella di euforia. Sapevo che Marc ci avrebbe provato, sapevo che avrebbe provato a vincerla, sapevo che sarebbe stata come Valencia o Estoril.

Sapevo che ci avrebbe provato, sapevo che era una gara da “Vinco o Cado”. D’altronde è la prima gara dell’anno, ed alla prima gara dell’anno (a meno che  non ti chiami Ragionier Fantozzi) non ti metti a fare calcoli; non Marc Marquez.

Guardando quella rimonta furiosa ho capito una cosa… (sempre dal mio comodo divano, in tessuto marrone) L’Argentina 2018 non era servita ad una beata mazza. Marc era entrato in modalità animale, in una modalità che solamente i cannibali hanno, una trance agonistica di quelle “cattive” da bastardo dentro.

Aveva quella cattiveria dentro già dal via, ed è stata quella voglia di distruggere il Francese che lo ha fregato.

Dal divano guardando la rimonta di Marquez avrete certamente goduto come dei ricci in calore (come gode un riccio in calore⁉️👀).

Stavate già pregustando l’assalto a Quartararo, stavate già immaginando l’arrivo al fotofinish, eravate in estasi come mai prima d’ora. Pochi Piloti regalano quelle sensazioni, ed anche se si tratta di un Pilota “odiato” secondo me tanti “Anti” sono rimasti affascinati.

La consacrazione Marc l’ha avuta quando ha passato Valentino. Valentino, l’animale da gara più cattivo del Mondo… Valentino aveva capito quello che stava accadendo, così come lo stavamo guardando noi dal nostro comodo divano.

Poi il patatrac.

E li l’estasi diventa distacco. L’estasi provata grazie all’unico Pilota che ha regalato spettacolo, che c’ha messo il cuore, che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo…. l’estasi diventa freddezza.

Dal tuo caro divano cominci a fare i conti, cominci a dire di Marquez tutto il contrario di quello che avevi pensato un secondo prima.

DOVEVA ACCONTENTARSI. 

Io aggiungo… Doveva accontentarsi un par de palle (si scrive così vero⁉️)

https://twitter.com/AngyFra89/status/1284836329583517696?s=19

Probabilmente Marquez si sarebbe accontentato appena superato Vinales, probabilmente no ma il fatto che sia volato in highside ci dà il permesso di giudicare, dal nostro comodo divano, IN NEGATIVO, le gesta eroiche di un Campione.

Oggi Marquez è stato operato a Barcellona dal Dott. Mir. Intervento eseguito con successo grazie all’installazione di una placca metallica, fortunatamente il nervo radiale non è stato minimamente interessato. Probabilmente lo rivedremo da Brno… Ricordatevi quegli occhi… Saranno ancora più cattivi.

La cattiveria di cui parlavo. Riguardate il sorpasso su Dovizioso alla curva Lorenzo…

P.S. Al netto di tutto  pensate ad una gara in cui, magari anche un Pilota che vi sta sulle palle, vi abbia fatto sobbalzare sul divano e rimanere col cuore in gola per almeno 10 minuti…

 

Quello è il Motorsport.

Saluti.

https://twitter.com/MotoGP/status/1285470090574561282?s=19

 

Francky