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FORMULA 1 GRAN PREMIO DI MALESIA 2017 SEPANG

Ebbene sì, la decisione è presa.
Anch’io seguirò il fine settimana di gara di Sepang!
Immaginatevi il LoSco vestito da tigrotto della Malesia, il pugnale malese(*) tra i denti, la scimitarra sempre nella nella mano destra e un piovanello sopra la finestra (cit.).
Febbrilmente cerca di documentarsi su tutto ciò che si è perso in questi mesi di semi-isolamento, la mano sinistra che corre ad accarezzare delicatamente la fidata Shere Khan che fa le fusa accovacciata sul divano al suo fianco.
Questo è quello che è venuto a sapere interrogando pazientemente il fratellino Yanez:

  1. Si corre in Malesia. E fin qui, ci siamo. Il tracciato è abbastanza particolare, con quei due rettilinei raccordati da una curva stretta che mi manda sempre in crisi quando ci guido con l’XScatola(*). Abbastanza stranamente, visto il clima solitamente secco della regione, nel fine settimana di gara pioverà. La cosa davvero interessante è però che su questo circuito
    • Il pilota che ha vinto di più ha 4/3 delle vittorie del pilota al 2° posto in questa virtuale classifica
    • La somma delle vittorie dei primi 4 piloti più vittoriosi è pari al doppio di quella dei 6 piloti a pari punti
    • Ci sono due piloti a parimerito sul secondo gradino del podio
    • Eddie Irvine ha gli occhi marroni
  2. Vettel dopo aver fatto la lepre per tutta la prima parte della stagione si ritrova ora a inseguire. Certo non è tutta colpa sua, anche se alcuni episodi potevano essere gestiti meglio. La FIA ha effettivamente vietato una delle soluzioni tecniche attorno a cui era costruita la monoposto di Maranello. Tuttavia se la massima ‘chi vince festeggia, chi perde spiega’ vale quando i pastrocchi li fanno gli altri, beh, allora deve valere anche quando siamo noi a bere l’amaro calice.(**)
    Vettel, secondo me, ha un 10% di possibilità di aggiudicarsi questo mondiale e solo se tutto gira per il verso giusto. Può iniziare da Sepang, pista amica che lo ha visto trionfare già 4 volte contro l’unica affermazione del suo rivale diretto. Se la rimonta riuscisse davvero, tanto di cappello.
  3. La Ferrari aveva iniziato la stagione con un profilo molto basso. Si è trovata quasi inaspettatamente a essere tra le auto da battere e ha finalmente tenuto il passo con gli sviluppi. Questa volta si gioca il tutto per tutto, anche se probabilmente ancora non calerà l’asso della nuova unità motrice che dovrebbe portare in dote, si dice, una discreta iniezione di cavallini. Comunque, anche se andasse male da oggi in avanti, per me sarebbe un campionato decisamente positivo.
  4. Hamilton ha definitivamente deciso di dimostrare che Rosberg era un signor pilota. Ultimamente non fa prigionieri e Bottas lo vede giusto al controllo del peso regolamentare, ma solo se è in giornata di grazia.
  5. Ricciardo sta facendo la differenza su Verstappen. Probabilmente non vincerà nemmeno un titolo, ma mi ha fatto venire il dubbio che l’olandese sia figlio di una spregiudicata campagna pubblicitaria RedBull volta a rientrare degli investimenti profusi. Una volta creato a tavolino il nuovo fenomeno vendono il cartellino a prezzi da capogiro e monetizzano.
  6. McLaren si libera della Honda e si accasa con Renault. Chi ci guadagna? Honda di sicuro. Va in una scuderia con meno aspettative e può rimettere insieme i pezzi del mosaico senza avere i riflettori puntati contro. Renault anche. Massimizza le possibilità che una sua unità di potenza(*) sia montata su un telaio vincente. Toro Rosso smette di pagare i propulsori. Reb Bull ha la possibilità di decidere di stagione in stagione quale fornitore dirottare sulla scuderia principale. Tutti felici e contenti quindi? Non proprio. McLaren si ritrova ora a pagare la fornitura, è quantomeno la terza scelta per Renault dopo la casa madre e i bibitari e, infine, non ha comunque preso l’unità migliore del lotto. Per Alonso la traversata nel deserto continua….
  7. Toro Rosso ha appiedato Kvjat… dove sta la notizia?

Buon Gran Premio a tutti!

(*) questo articolo aderisce alla campagna ‘adotta un vocabolo italiano’. Nessun termine estero è stato utilizzato nè nella stesura del testo definitivo nè nelle bozze di lavoro

(**) e quanto a luoghi comuni, sto decisamente scalando la classifica

(***) rileggendo mi accorgo che il testo è persino più stupido dei miei standard abituali. Portate pazienza, è un momentaccio….