Il regno di Marquez nel Cota resta incontrastato

Il gran premio del Cota si è concluso senza sorprese per il vincitore: Marc Marquez dopo aver scherzato per qualche giro con un velleitario Iannone se ne è andato con il suo ritmo inarrivabile per tutti gli altri e ha fatto il vuoto per andare a conquistare il sesto(!) trionfo su sei edizioni in abbinata ad altrettante pole.

Non è stato in assoluto un gran premio memorabile per la spettacolarità e per i duelli in pista; segnalate le velleità di Iannone (bella prova la sua, concreto in tutto il weekend) e la ritrovata competitività di Vinales, dopo qualche giro alle spalle di Marquez si è formato un terzetto composto nell’ordine da Vinales, Iannone e Rossi che è arrivato fino al traguardo senza troppe emozioni.

Ci si aspettavano duelli negli ultimi giri ma il previsto maggior degrado delle medie rispetto alle dure non c’è stato o perlomeno non è stato tale da vivacizzare la lotta..

Alle spalle dei primi quattro, a poco più di un secondo, un gruppetto composto da Zarco, Crutchlow, Dovizioso e Pedrosa ha lottato per il quinto posto conquistato alla fine da un intelligente Dovizioso che ha preceduto Zarco. Crutchlow, vittima di una scivolata innocua, ha dovuto abbandonare le velleità di mantenere la leadership del mondiale.

Il settimo posto rende merito a Pedrosa autore di una impresa stoica a soli cinque giorni dall’operazione al polso.

E’ doveroso segnalare l’impresa di Rabat che con l’ottavo posto conquistato si è lasciato alle spalle, con la Ducati 17, le Ducati 18 di Miller e Lorenzo nell’ordine. Che brutta corsa quella di Jorge, al fondo non c’è mai fine.  Allo stesso modo anche la corsa di Petrucci è da dimenticare.

Nella classifica del mondiale Desmodovi ritrova la leadership proprio in uno dei  gp storicamente no per la Ducati, ma non bisogna illudersi, la classifica è comunque compattissima e occorrerà molto di più nei prossimi gran premi per continuare a mantenere le velleità mondiali come ha umilmente dichiarato Dovizioso stesso.

La pista ha zittito tutte le polemiche in quanto la superiorità di Marquez/Honda ha aumentato le distanza fisiche e diminuito la probabilità di “incontri ravvicinati”. Ottenere silenzio è sembrato essere l’obiettivo mediatico delle Dorna nel weekend e quindi questo segna un punto a favore ma il malumore da parte dei tifosi cresce e probabilmente serviranno misure più concrete. Non ho molta fiducia, personalmente.

In moto2 occorre segnalare la nuova vittoria di Bagnaia su Marquez mentre in moto3 l’imprendibile Martin precede uno stuolo di ragazzini arrembanti quasi tutti nostri.

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