Non eravamo più abituati ad un dominio così. Ci eravamo dimenticati della sensazione di “imbattibilità” che soltanto i “Cannibali” ci avevano fatto provare. Al Motorland di Aragon il Pilota da corsa col numero 93 domina ogni sessione di prove, portando a casa una altro “Grande Slam” in carriera. È la vittoria numero 66 in MotoGP, a sole due dalle 68 di Giacomo Agostini.
Vince entrambe le gare e se nella Sprint aveva regolato Alex soltanto da metà gara in poi, nella gara domenica ha “leaderato come Jorge Lorenzo” dalla prima curva del circuito. Vince e convince portando a +93 il distacco su Francesco Bagnaia, mentre sono 32 i punti di vantaggio su Alex Marquez. Già dal terzo giro della FP1 si era capito che il weekend sarebbe stato a senso unico, con distacchi abissali nel primo turno di prove. Poi la pole position con il record della pista, la vittoria della Sprint ed in gara con il giro più veloce. Alex non può nulla e si prende in entrambe le gare il 2° posto.
BAGNAIA È RINATO!?
No. Bagnaia non è rinato, Bagnaia è lo stesso di inizio anno. Un Pilota mai competitivo, mai in testa ad un turno di prove, mai in grado di fare un giro veloce in gara. Neanche lontanamente paragonabile al Bagnaia che nel 2024 vinse ben 11 gare. In qualifica è praticamente sempre fuori dalla prima fila, durante le prove anche qui ad Aragon non sembrava mai in grado di impensierire i Piloti davanti. Oggi Bagnaia deve ringraziare la Ducati, perché è arrivato sul podio grazie alla magnifica gestione elettronica di Borgo Panigale con le Michelin. Durante le prove il suo passo non era da podio, ma questa Ducati è delicata con le Michelin e nella gara lunga riesce a sfruttarle meglio. Nella Sprint c’è molta più concorrenza ed infatti è arrivato addirittura fuori dalla TOP10. Bagnaia ha un grosso problema che non si è risolto oggi. Probabilmente il Mugello ed Assen potranno “nascondere” per un altro po’ questi problemi ma poi tornerà il Bagnaia del 2025.
Quello che più mi lascia perplesso è la grande esultanza nel suo box per un risultato che è simile a quello di inizio anno, ancora dietro ad Alex e molto indietro rispetto a Marc.
DUCATI IN CRISI.
Dopo la vittoria Aprilia a Silverstone tutti gli addetti ai lavori hanno detto “Ducati non vince da due GP, cosa sta succedendo!?”…. Semplicemente gli ultimi due GP sono stati corsi in condizioni climatiche particoli. Ad Aragon la Ducati è tornata a dettate legge e solo il povero Pedro Acosta è riuscito ad inserirsi all’interno del gruppo Ducati (5 in Top6). Il talento della KTM merita una moto competitiva, io sono sempre più convinto che andrà a correre in VR46 nel 2026!
IL RESTO DEL MONDO.
Yamaha assolutamente in crisi nera, mentre è stato molto buono il weekend della Honda HRC con Joan Mir che è entrato in TOP10 ed ha fatto un ottima gara. Chi aveva un ottimo passo era la Aprilia, ma purtroppo Bezzecchi ha sbagliato la qualifica. In gara la Aprilia di Marco aveva un gran ritmo e sia nella Sprint che in gara ha effettuato un gran recupero.
Dopo 8 GP questa è la situazione in classifica. Praticamente mancano 3 GP (Mugello, Assen e Sachsenring) per il giro di boa del Mondiale (11/22). I punti di distacco di Bagnaia sono 93, mai in carriera era stato così lontano dalla vetta (91 nel 2022). Bagnaia dovrà dare delle risposte al Mugello, sia sul Mondiale 2025 ma anche sul suo futuro perché io sono convinto che lui stia meditando di andare in una delle due squadre Giapponesi. Non sottovalutiamo Alex Marquez al Mugello che sarà probabilmente libero dalla lotta tra Marc e Pecco. Il Mugello sarà il primo matchpoint nel Ducati Lenovo Team.
Francky
P.S.
https://x.com/FranckyHawk29/status/1931693758925471883?t=kHxQSLuz5cA1y5mbf_A2Ng&s=19
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