2016 F1 GRAND PRIX OF EUROPE

La aspettavo con ansia, quasi trattenendo il respiro, incapace di comprendere come un sito che si rispetti potesse fare a meno di un autore dalla prosa agile e scattante, spiritoso, autorevole e, soprattutto dotato di una bellezza diabolica*. E finalmente la telefonata è arrivata anche per me. Certo, telefonata forse è un po’ esagerato. Un whatsapp che suonava più o meno come “senti, visto che non abbiamo altre alternative, non è che scrivi qualcosa anche tu? “.
Davanti a una tale attestazione di stima è praticamente impossibile tirarsi indietro. Giusto il tempo di fare un po’ il prezioso (solo per qualche secondo, non si sa mai cambiassero idea) ed eccomi a sfogliare il calendario della Formula 1 per capire quale dei tanti di ricordi mi sarei potuto giocare.

Dunque, l’ideale sarebbe SPA: qualcosa succede sempre, dalla prima vittoria di Michael Schumacher al tamponamento sotto il diluvio del 1998. Anche l’Hungaroring offre spunti interessanti, con il favoloso sorpasso di Mansell su Senna in fase di doppiaggio quando ancora non usava sventolare bandiere blu per avvertire di non mettersi in mezzo. Ma mi accontento persino di Interlagos: il 2006, chi se la dimentica quella gara. Quindi vediamo, domenica si corre a …. porca miseria, mi hanno fregato.
Baku. Che diamine dico su Baku? Il lato positivo è che non c’è da impazzire con le statistiche.
Molti lo definiscono una Singapore più veloce mentre altri già l’hanno bollato come pista inutile e non all’altezza di ospitare una gara del campionato mondiale. Devo dire che a me non sembra tremendo come viene dipinto. Anzi. A mio opinabilissimo parere presenta una buona varietà di curve e il lunghissimo rettilineo potrebbe offrire interessanti possibilità di sorpasso.
E’ ovviamente un circuito completamente da scoprire. Essendo stato disegnato da Cursore, l’unico che ci abbia mai corso è Automan, che difatti detiene ancora tutti i record. Per le scuderie normali, invece, sarà una totale novità e ciò lo rende a mio avviso un’ottima cartina di tornasole per valutare la bontà del progetto SF16-H. Per la prima volta nella stagione tutti i costruttori si troveranno a dover portare a termine l’adattamento della macchina alle caratteristiche del circuito utilizzando esclusivamente i dati raccolti nel fine settimana di gara, senza poter utilizzare le basi dati accumulate negli anni precedenti e pareggiando in tal modo uno degli handicap della Ferrari che, avendo cambiato radicalmente vettura nel corso dell’inverno, si trova di solito ad avere meno riferimenti dei concorrenti.
Per lo stesso motivo sarà interessante seguire i confronti tra compagni di squadra. Mentre non ho idea di chi prevarrà nella coppia Hamilton-Rosberg o in quella Vettel-Räikkönen, nel confronto interno alla redbull i miei usuali due cents li giocherei volentieri su Verstappen. Di quest’ultimo ancora non sono riuscito a farmi un’idea precisa. Di sicuro lo piazzo tra il fenomeno e la pippa mostruosa, ma ancora non me la sento a sbilanciarmi verso uno dei due estremi.
Altri pensieri in ordine rigorosamente sparso:
– come si comporteranno le Pirelli su un asfalto che è stato steso anche per consentire un uso quotidiano, non mi pare una grossa incognita. Secondo me resisteranno esattamente come hanno fatto in tutti i gran premi di quest’anno. Quanto ciò sia dovuto a scelte progettuali del gommista e quanto al fatto che in gara i tempi rispetto alle qualifiche salgono in maniera impressionante non è dato sapere. Rimango convinto che basterebbe liberalizzare il numero di coperture a disposizione delle scuderie durante il weekend per spazzare via la maggior parte delle critiche a quella che viene sprezzantemente definita Formula Risparmio.
– puntuale come un treno (giapponese) si ripresenta in questo periodo dell’anno il toto-Kimi. Nonostante l’ineffabile finnico mi sia totalmente indifferente**, o forse proprio per quello, la cosa mi appassiona quanto fare da spettatore a una partita di curling.
– sulla strategia Ferrari in Canada: era giusta, era sbagliata o era meglio differenziare tra i due piloti? Non ho visto la gara, ma la risposta è senz’altro 42***…
– … che curiosamente è anche la risposta alle altre fondamentali domande sulle partenze di Nico e Lewis.

Buon gran premio a tutti!

*il corsivo non è certo mio, ma un omaggio a uno degli autori che mi hanno tenuto compagnia nell’adolescenza.

**non è colpa sua. Condivide il destino di tutti i piloti di Formula 1 dal ritiro di MSC (#KeepFightingMichael).

***grazie Douglas Adams