F1 2021 – GRAN PREMIO DEL QATAR

Il ventesimo Gp stagionale coincide con una prima assoluta per il circus della F1 in Qatar.

Il circuito è quello di Losail, ben conosciuto dagli appassionati di motociclismo poichè spesso è stata la tappa inaugurale di ogni mondiale degli ultimi anni.

Ed è stato anche terra di conquista per la sorella gemella della Ferrari in MotoGP, la Ducati, che spesso e volentieri si è portata a casa la vittoria.

immagine da pirelli.com

Ecco, ci sentiamo tranquillamente di affermare che, a meno di cataclismi biblici, la Ferrari non ha praticamente speranze di emulare la sua “compagna” emiliana di Borgo Panigale.

Anzi, per i rossi arrivano con tutta probabilità una serie di tre GP in cui dovrà difendersi piuttosto che attaccare. Con un “ma” molto grande, ovvero quello che sul circuito di Losail la F1 non ha mai messo piede e tutti i team dovranno lavorare sodo per trovare i giusti riferimenti.

Ovviamente gli occhi saranno puntati sullo scontro tra Hamilton e Verstappen. Scontro che si sta trasformando sempre più in una rissa, un pò come succede in quelle partite di calcio di giovanissimi in cui i genitori si menano sulle tribune.

Questa è ormai l’immagine che danno i rispettivi team principal delle due scuderie, Wolff e il duo Horner/Marko. La tensione dopo il GP del Brasile è altissima con il solito scambio di accuse, ipotesi di irregolarità più o meno verificabili, gesti inconsulti a favore di telecamera, azioni dissuasive in pista oltre il limite della penalità.

In Brasile doveva essere Verstappen ed invece è stato Hamilton, con una superiorità della W12 che è apparsa lampante, mi sento di dire superiore a quello che il pilota inglese, fenomenale, ha saputo mettere in pista.

immagine da livegp.it

Sotto accusa stavolta una sorta di sistema “DAS” ma al posteriore, in grado di abbassare la W12 in rettilineo e riportandola al giusto assetto prima delle curve quando si aziona il freno.

Ovviamente al momento sono tutte illazioni, a maggior ragione se vengono dalla Red Bull, annicchilita nell’ultimo GP da una Mercedes che sembrava solo aspettare il colpo del KO dopo le sconfitte ad Austin e Messico.

Quello che sembra invece palese è una certa “stanchezza” delle PU Honda su entrambe le vetture austriache. E’ risaputo che in Red Bull stanno cercando di finire la stagione senza ulteriori penalità dovute al cambio di PU ma il recente GP ha fatto scattare un bel campanello d’allarme.

Verstappen non ha avuto praticamente alcuna chance in gara contro un Hamilton che sembrava guidare come un adulto in mezzo ad un branco di ragazzini. Difficile che una simile disparità di prestazioni possa essere replicata negli ultimi tre GP stagionali ma un pò di panico in Red Bull serpeggia e una delle soluzioni potrebbe essere introdurre un nuovo ICE per avere una PU con più cavalli da sfruttare in un momento decisivo della stagione.

Si correrà di giorno, contrariamente alle moto che corrono sempre in notturna, e il caldo potrebbe essere un fattore decisivo. Pirelli porterà le gomme più dure a disposizione, un aspetto che potrebbe andare a favore della Mercedes da sempre a suo agio con le coperture più dure.

Per la lotta Ferrari/McLaren diciamo che sta suonando l’ultima campana per il team di Woking, scivolato fino a 31.5 punti di distanza in classifica costruttori. Gli ultimi tre gp stagionali dovrebbero vedere una McLaren più in palla rispetto a Ferrari ma è pur vero che quest’ultima negli ultimi due mesi non ha magari fatto vedere chissà quali “alti” ma ha praticamente azzerato le pessime prestazioni viste prima dell’estate.

Sarà dura per Norris e Ricciardo ma una prima “sveglia” sta per arrivare, vedremo con quali effetti.

Anche tra Alpine e Alpha Tauri vale un pò lo stesso detto in precedenza, con i francesi rimontati e superati contro ogni aspettativa.

immagine da f1world.it

Questo complice una Alpha Tauri che ha saputo trarre il meglio dagli ultimi GP e un Gasly in forma smagliante, tale da renderlo presenza stabile nella top 8 nelle ultime qualifiche. Peggio Tsunoda ma anche lui ha dato qualche segnale di risveglio.

Per contro ad Alpine sembrano preclusi piazzamenti al di là del settimo/ottavo posto, un pò poco per mettere in sicurezza la quinta piazza del mondiale costruttori.

Per i restanti team spiace vedere che ormai la Aston Martin fa più parte del gruppo di coda che del due Alpine/Alpha Tauri. Vettel fa quel che può ma con risultati scarsi. Ormai attendono solo il 2022.

La notizia del weekend in ambito piloti è l’approdo per il 2022 del primo pilota cinese nella storia della F1. Conquista che considerando il bacino di utenza ci si aspettava già qualche anno fa ma meglio tardi che mai.

Di sicuro non la pensa così Giovinazzi, che cederà il suo sedile a Guanyu Zhou in Alfa Romeo. Il cinese porterà come dote una trentina di milioni di euro nelle casse del team, e contro questo dato di fatto non c’è prestazione che tenga.

immagine da sport.tiscali.it

Piuttosto spiace pensare che il pugliese, che in qualifica spesso è stato davanti al ben più titolato collega Raikkonen, abbia spesso offerto prestazioni insufficienti in gara, a volte buttando via ottimi risultati con errori banali a fine gara.

Con una maggiore consistenza sarebbe stato ancora in griglia nel 2022, peccato. Questo certifica la non presenza di piloti italiani per l’anno venturo, una brutta notizia per il movimento nostrano che da tempo non riesce a far emergere talenti degni di questo nome e con un supporto economico adeguato.

In merito alle polemiche sul “pilota che compra il sedile”,  cosa di cui è stato accusato il cinese basterebbe dire che di piloti del genere la F1 è sempre stata piena e lo sarà sempre.

Qualche esempio? Perez, che ha sempre corso con sponsor piuttosto forti, Latifi che ha alle spalle un papà piuttosto generoso nei suoi confronti, Stroll, il cui padre ha addirittura comprato una scuderia, Mazepin e ce se sarebbero altri ma chiudiamo con un nome che dovrebbe mettere a tacere ogni polemica: Niki Lauda.

Il Campionissimo austriaco iniziò a correre grazie ai soldi di una banca, un prestito, poichè pur nato in una famiglia molto ricca i suoi genitori non approvavano la sua passione per i motori.

Ora, non crediamo che Zhou possa copiare l’eccezionale parabola di Lauda ma speriamo almeno che possa dimostrarsi quanto meno un onesto pilota e che magari faccia meno danni possibili…

*immagini in evidenza da f1grandprix.motorionline.com

Rocco Alessandro