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MOTOGP 2020-GP DELL’EMILIA ROMAGNA E DELLA RIVIERA DI RIMINI

Stessa spiaggia stessa pista.

A distanza di una settimana dal Gp di San Marino va in scena quello dell’Emilia Romagna sempre sul Misano World Circuit intitolato a Marco Simoncelli.

In un anno “normale” verrebbe da pensare che i valori visti domenica scorsa possano essere gli stessi che vedremo la prossima. Ma questo, eccezion fatta per Jerez, non è un anno normale.

E’ un campionato “strano” forse condizionato dalle gomme Michelin che, volenti o nolenti, restano le stesse per tutti. Le polemiche sui gommisti ci sono dalla notte dei tempi e, guarda caso, se ne lamentano sempre e solo quelli che finiscono dietro.

Che la Michelin stia sperimentando qualcosa di diverso è scontato, tant’è che abbiamo avuto 5 vincitori diversi su sei gare disputate. Anzichè meravigliarsi basterebbe guardarsi indietro e tornare al 2016, che non è preistoria: in quella stagione ci furono ben 9 vincitori di tappa diversi alla tredicesima gara di campionato e addirittura 10 a fine stagione. Era il primo anno della Michelin tornata in MotoGP.

Dovizioso è in testa al Campionato pur avendo condotto una stagione che sino ad oggi è stata opaca. Senza il re sembra che gli altri non trovino il coraggio di diventare nemmeno principi..

A rigor di logica il favorito per il campionato resta lui: ha l’esperienza e l’attitudine necessaria a capire queste nuove coperture ed è il pilota più analitico e preciso di tutti. Se è in testa senza averle ancora capite a maggior ragione dovrebbe comandare il giorno che le comprenderà.

(immagine tratta da tuttomotoriweb.com)

Sulle rive dell’adriatico Yamaha è andata molto forte domenica scorsa. In gara con gli italiani e con tutti in prova: saranno presenti tutti. Il Morbido ha compiuto un’impresa: ha messo le sue ruote per primo alla prima curva e non ha più permesso a nessuno di mettergli il becco davanti, mostrando nervi saldi nonostante avesse una figura ingombrante come quella di Rossi attaccata al codone. La lucidità e la freddezza che lo contraddistinguono lo candidano a favorito anche per questo secondo appuntamento.

(immagine tratta da quotidiano.net)

Purtroppo gli altri due compagni di marca Quartararo e Vinales stanno mostrando la corda in gara. Velocissimi in prova non mantengono le promesse alla domenica. Sia il “fenomeno Fabio”, che sta pagando il peso del successo in maniera evidente, sia Maverick “7vite” Vinales che resta un oggetto indecifrabile.

Valentino merita un discorso a sé che spesso non facciamo vuoi per rispetto vuoi per scaramanzia. Domenica è stato bravo fin quando ha potuto. Non ne aveva per raggiungere un Morbidelli toccato dalla mano de Signore, tanto meno poteva resistere a Bagnaia che stava risalendo come un iradiddio. Chi scrive continua a cullare il sogno nostalgico di vederlo vincere un’ultima volta per poi salutare la truppa da vittorioso… come una carriera tanto gloriosa meriterebbe. Farlo a Misano sarebbe l’apoteosi per poi annunciare il ritiro nel post gara. Se corresse come domenica scorsa potrebbe farcela…

Nel weekend ci dovrebbe essere l’annuncio di Bagnaia nel team ufficiale Ducati per la prossima stagione. Era prevedibile che andasse a questo modo alla luce delle ultime prestazioni e per l’investimento che Ducati ha fatto sul piemontese. Lo ha affidato dal primo giorno nelle mani di colui che è il migliore tra i propri capotecnici, di sicuro il più titolato ovvero Gabarrini. Christian ha lavorato con Stoner in Ducati ed in Honda ma anche con Lorenzo in rosso. Il chivassese lo merita perché ha le carte in regola per essere il futuro e perché attualmente ha qualcosa di più degli altri ducatisti, segno che ha capito come far funzionare la moto dopo un anno in cui ha preso a testate l’asfalto… e non sempre per colpa sua.

(immagine tratta dal sito pramac racing)

Tra le case più “importanti” manca l’acuto di quella Suzuki che pare molto equilibrata. Questa domenica potrebbe essere la volta giusta? Mir domenica si è preso una carrettata di insulti dai tifosi di Rossi sui socials: va bene tutto, anzi no! Lui corre per se stesso, non per il rispetto della figura di Valentino, quindi gli ultras gialli hanno perso un’altra occasione per fare bella figura. Purtroppo è anche questo il prezzo del successo, ovvero il portarsi dietro uno stuolo di tifosi da stadio che danneggiano la figura del Vale nazionale.

In KTM avranno voglia di tornare sul podio? Credo di si anche se sarà complesso riuscirci con tutti gli italiani in sella a moto diverse dalla loro.

Honda? No Marquez no party (mi ripeterò sino al suo rientro)

Divertitevi.

 

MOTO2

Non mi dilungherò.. Tra i cadetti rivinceranno i nostri. A meno di eventi non preventivabili qui ne hanno tanto di più i tre piloti in testa al mondiale: i favoriti sono loro.

(immagine tratta dal sito motogp.com)

 

MOTO3

Era l’unico campionato ad avere un vero “padrone” e questo ha pensato bene di abbandonare lo scettro del comando per renderci il finale di stagione più gustoso. Tra i “ragazzini” al solito può vincere chiunque e, soprattutto, tutti ci faranno divertire.

(immagine tratta dal sito oasport.it)

 

 

Buone gare a tutti.

 

(Immagine in evidenza tratta dal sito motoriside.it)

Salvatore V.

MOTOGP 2020-GP DI SAN MARINO E DELLA RIVIERA DI RIMINI

Tre settimane di “vacanza” ed il Motomondiale ricomincia con una doppia Misano ed una Barcellona tutte d’un fiato.

Il campionato riparte sempre orfano del suo dominatore perchè Marquez continua la sua convalescenza/riabilitazione dopo l’operazione “sbagliata”.

In assenza del gatto i “topi” potranno continuare a ballare con Michelin che, a detta dei piloti, sceglierà il ballo più adatto all’occorrenza.

Tornerà invece Pecco Bagnaia fresco della firma su un nuovo biennale con Borgo Panigale. Alla pari del chivassese ha rinnovato anche Zarco (direttamente con Ducati) per un anno più un opzione per quello successivo. I bolognesi non annunceranno ancora la composizione dei tre team dei quali dovrebbero far parte anche Martin e Bastianini: ad oggi l’unico che sa dove guiderà è Jack Miller. Ci sono buone probabilità che le formazioni possano essere le sguenti:

Miller- Bagnaia/team interno

Zarco-Martin/Pramac

Bastianini/Avintia

(immagine tratta da Motosprint.it)

La pausa è stata anche utile a far “litigare” i costruttori. Ad inizio stagione (ed in fretta e furia) fu approvata la decisione di congelare i motori ad eccezione di quelli Ktm ed Aprilia che, a corto di risultati avrebbero potuto metterci mano dopo la prima gara del 2021. Peccato che Ktm i risultati li abbia comunque tirati fuori ma, forti delle decisioni passate, prima della gara di Spielberg gli autriaci hanno fatto sapere che con i loro motori attuali non avrebbero potuto “coprire” tutto il campionato 2021 per problemi di affidabilità. Tutto ciò pur utilizzando due unità in più degli altri team (come a loro concesso dagli accordi). Sarebbe servita l’unanimità per bloccare Ktm e il loro stesso “niet” li ha messi nelle condizioni di poter sviluppare un nuovo “supermotore”. Sono stati scaltri ed il prossimo anno potrebbero avere un vantaggio non indifferente.

(immagine tratta dal sito motogp.com)

Il circuito “Marco Simoncelli” rinvigorirà i nostri alfieri che quando si trovano a respirare l’aria della riviera di casa finiscono sempre per trovare qualche decimo in più nel polso. Ci si aspetta una bella gara da tutti loro, in primis da Andrea Dovizioso che resta quello con le carte migliori tra tutti per puntare al bottino grosso: in cerca di una sella per il prossimo anno DEVE far bene per forza.

Sarebbe romantico pensare ad un Valentino vittorioso che annuncia il ritiro, fossero vere le voci di un possibile accordo tra i responsabili di Petronas e lo stesso Dovizioso: i dirigenti del team malese si sono prodigati nella smentita ma tutto può essere visti i nomi in ballo.

Che dire della gara? Che il bello della stessa è che potrebbe vincerla chiunque visto l’andazzo del Campionato. Sembra che ciò dia quasi noia agli stessi appassionati che nelle stagioni scorse erano prodighi di critiche verso un campionato con gare troppo spesso scontate.

Ad opinione di chi scrive è invece fantastico non essere in grado di individuare il vero favorito scorrendo la entry list. Può accadere di tutto ed il contrario dello stesso e questo era il bello di tante corse del passato che abbiamo rimpianto per anni.

Quartararo, una delle Ktm, Dovizioso o Morbidelli, Rins oppure Mir su delle Suzuki particolarmente “vive”, Maverick “7vite” Vinales: tutti questi piloti hanno la possibilità di far bene e puntare al gradino più alto. Ciò è semplicemente quello che abbiamo più desiderato in tempi di “monotonia”: godiamocela e non rompiamo troppo i maroni con i lamenti.

 

Moto2

Classifica corta anche per i cadetti. Luca Marini trova la pista di casa con buone speranze di far bene per allungare sul suo conterraneo Bastianini che però venderà cara la pelle come tutti gli altri italiani la top. Attenzione a Jorge Martin in predicato di fare il salto in Gp che sarà un osso duto sia per la gara che per il Campionato: meglio fare quel salto con un iride in bacheca.

Peccato per Baldassarri che dopo un buon inizio 2019 siè perso in concomitanza con l’introduzione del “gommone” posteriore.

(immagine tratta da corsedimoto.com)

 

Moto3

E fatelo voi un pronostico…se ci riuscite. Questa categoria è l’unica ad avere un reale “padrone” in classifica generale, eppure è anche la categoria che ci riserva più sorprese ogni domenica.

Il cuore dice Vietti, la ragione non dice nulla perchè è impossibile..

(immagine tratta da ilcanavese.it)

 

Buone gare a tutti.

(immagine in evidenza tratta dal sito insella.it)

 

Salvatore V.

MotoGP 2019 – GP Octo di San Marino e della Riviera di Rimini

La MotoGp approda in Romagna, antica “terra de mutor”, nel bellissimo circuito di Misano Adriatico. In un’epoca ormai lontana erano decine le competizioni che si correvano lungo la riviera sui tanti circuiti che sorgevano nelle strade cittadine, disegnati dalle balle di paglia.
I tempi sono cambiati ma la passione per la moto resta unica. Ancora oggi nel paddock l’accento più diffuso fra i piloti e i manager è sicuramente quello romagnolo.

In questo circuito, quando ancora si girava in senso antiorario, nel lontano 1978, ho visto la mia prima corsa. Formula 2, Bruno Giacomelli sugli scudi. Alla vigilia del periodo Alfa Romeo. Che ricordi!.

Nonostante la riviera abbia ormai chiuso i battenti nella discutibile fretta di abbreviare una stagione al solo picco di presenze, il meteo ha deciso di regalare un’appendice di piena estate e si prevede un fine settimana baciato dal sole con temperature oltre i trenta gradi.
Il campionato mondiale di MotoGp approda nella sua terra quando ormai è giunto a due terzi delle tappe messe a calendario e, se si da anche solo una sbirciatina alle classifiche, si comprende come sia già tempo di bilanci o quantomeno, per molti, di revisione degli obiettivi iniziali.

Manca la certezza matematica ma i giochi per il titolo sono fatti. Marc Marquez potrebbe pure iniziare a dedicarsi ai festeggiamenti (e forse, per come corre, lo sta già facendo) senza per questo rischiare di impensierirsi sull’esito finale. Il suo approdo in Romagna sarà, fatto il pieno di piadina e sangiovese, incentrato unicamente sull’obiettivo unico di non farsi randellare all’ultima curva dal velleitario di turno.

Viceversa il bilancio è disastroso per il suo compagno di squadra, George Lorenzo. Auguri. Non sarebbe bello chiudere una carriera in questo modo.

La Ducati approda a Misano sull’orlo di una crisi di risultati. Perchè il piatto piange a Borgo Panigale. E lo si comprende dalla insoddisfazione di Dall’Igna culminata con l’adesione al club asturiano degli “insoddisfatti da secondo posto”. Ma questo è solo l’apice di un malessere palesatosi pubblicamente con il tentativo di riagganciare il rapporto degenerato con Lorenzo. E sul fronte piloti non può essere soddisfacente il bilancio di Dovizioso neanche mettendo sul piatto i due “zeri” rimediati incolpevolmente. Correre a quaranta Km da casa potrebbe essere per lui l’impulso giusto.

Allo stesso modo il bilancio non può essere troppo positivo per Petrux che seppur vicino al compagno in termini di punteggio, esclusa la felice tappa del Mugello, raramente si è palesato fra i protagonisti. E anche Miller, incapace di continuità di prestazioni, non può essere soddisfatto della stagione nonostante il fresco rinnovo.

Sul fronte Yamaha il bilancio è in rosso con tendenza al miglioramento(!?). Nei box ufficiali né Vinales né Valentino possono essere soddisfatti della stagione. Vinales non riesce a trovare continuità nelle prestazioni (soprattutto in gara) e Valentino sta lentamente scivolando nelle posizioni di rincalzo con sempre più rari affacci fra i primi. Probabilmente le responsabilità del team sono preponderanti su quelle dei piloti e ci si avvia all’n-esimo inverno di revisione del progetto.

Sul fronte della goliardia Valentino invece non mostra cedimenti. Stupenda la sceneggiatura del raggiungimento del circuito a cavallo della sua M1 (Tavullia è a pochi metri da Misano).

La tendenza al miglioramento in casa Yamaha si deve soprattutto ai team satellite e in particolare al ragazzino terribile Quartararo, atteso protagonista dopo la brutta caduta a Silverstone.
Da Silverstone approda a Misano il vincitore e ultimo ugellatore di Marc Marquez. Rins e la Suzuki sono in gran spolvero a questo punto della stagione ed il bilancio è nettamente in utile per entrambi. Credo che anche a Misano saranno protagonisti.

L’aria di “quasi” casa potrebbe far bene a Iannone e alla sua Aprilia, a differenza di Zarco per il quale non vedo ancora una luce in fondo al tunnel e, sinceramente, spero di essere in torto.

A tutti la riviera offrirà la tradizionale ospitalità, con la scelta di affogare eventuali delusioni nel sangiovese o nelle balere a caccia delle ultime turiste.  Non male, ma pur sempre un ripiego.

Buon divertimento.
Valther

 

** immagine di copertina da corsedimoto.it

 

WSBK 2019- Round Misano Rea batte Bautista 2 a 1

Il commento al weekend romagnolo non può che cominciare con una menzione d’onore per l’eroe di giornata Toprak Razgatliogu. Oggi ha dato valore assoluto al prezzo del biglietto ed al tempo trascorso di fronte alla Tv. E’ stato autore di una gara sublime ed è senza ombra di dubbio MVP dell’intero weekend. La vittoria in gara due sarebbe stata strameritata solo per il modo in cui il turco intraversava la sua Kawasaki privata all’entrata della curva del Tramonto, facendoci credere di essere in gara con una supermotard piuttosto che con una maximoto da pista. Fantastiche le sue staccate a ruota posteriore alzata a pochi centimetri da un Rea che si è dovuto sudare la vittoria più di quanto lui stesso potesse immaginare. Il turco ha pelo da vendere e ne risentiremo parlare spesso. Oggi mi ha ricordato un tale Noriyuki Haga.

Il weekend ha premiato Rea che si è portato a casa le due vittorie nelle gare principali contro un Bautista che ha vinto solo la Superpole race.
Il bottino finale dei punti è ampiamente a favore del britannico che, seppur caduto al Tramonto nella gara sprint della domenica mattina, è riuscito a perdere pochissimo tempo finendo comunque quinto. Alvaro ha invece pagato carissima la distrazione avuta in gara due: ha perso l’anteriore all’inizio del secondo giro in una curva lenta a destra esattamente come a Jerez, ed ha perso tanto tempo al punto che la sua successiva rimonta è stata avara di posizioni e punti mondiali.
Sul bagnato del sabato abbiamo assistito al primo podio BMW/Sykes ed ad una bella gara del rientrante Baz (quarto) sulla Yamaha dell’altro rientrante team Ten Kate.
La Superpole race non ha avuto storia con un Bautista imperioso sul gradino più alto del podio completato dalla Yamaha di Lowes e dalla Kawasaki di Haslam che ha superato all’ultimo giro Tom Sykes, piantato in asso dalla sua Bmw mentre stava replicando il podio del giorno prima.

Event Participant during RedBull Yanmala in Ankara, Turkey on October 25th, 2014

(Immagine tratta da redbull.com)

Gara due di domenica ha visto quindi la grande battaglia portata in pista da un Razgatlioglu che ha venduto carissima la sua pelle ad un Rea che si è trovato in casa un rivale inaspettato e sconosciuto nel corpo a corpo. Purtroppo il turco non è riuscito nell’impresa totale ma ha raggiunto un secondo posto con la Kawa di Puccetti che vale la vittoria tra gli indipendenti più bella che potesse immaginare.
L’analisi globale del fine settimana romagnolo porta a delle considerazioni generali sulla Panigale V4: la moto è competitiva solo nelle mani di Bautista. Kawasaki e Yamaha sono globalmente più equilibrate. Seppur anche loro vittoriose con un solo pilota, ovvero Rea per Kawa e Van Der Mark per Yamaha, in gara si comportano mediamente meglio stando costantemente davanti al resto delle Ducati al netto di cadute. Né Davies, né il buon Pirro oggi, né gli altri piloti danno l’impressione di poter combattere con i rivali giapponesi. La stessa bellissima gara di Rinaldi con la V4 del team Barni è stata resa tale dall’assenza dell’olandese e dalle cadute di Bautista, Cortese e Melandri.
A Borgo Panigale dovranno porre rimedio quanto prima. Alvaro guida in maniera eccelsa, con linee diverse da chiunque altro, ma un costruttore come Ducati non può permettersi di mettere in pista una moto che possa essere sfruttata da un solo pilota. Storicamente Ducati non è mai stata così ed urge trovare a breve le soluzioni necessarie per renderla più sfruttabile per gli altri piloti. Davies (in ormai in evidente stato confusionale) non è in grado di stare vicino ai primi né in prova né in gara anche quando le cose gli vanno lisce e non incappa in problemi. Rumors parlano già di punti di vista differenti in merito al rinnovo delle spagnolo che comunque ha ancora ambizioni in MotoGP. Non avere più i servizi di Alvaro per il 2020 e contemporaneamente neanche una moto “fruibile” da tutti è un potenziale pericolo dietro l’angolo.
Il Mondiale si è quindi riaperto con i due di testa separati da soli sedici punti, che restano un inezia considerata la superiorità mostrata sinora dallo spagnolo al netto delle due distrazioni avute. Pensare di complicare la situazione con discorsi di mercato potrebbe portare a perdere un mondiale che sembrava già vinto a mani basse dopo il filotto record di vittorie ad inizio stagione.
Alla prossima.

Salvatore Valerioti

immagine in evidenza tratta dal sito worldsbk.com

MOTOGP 2017 – GP TRIBUL MASTERCARD DI SAN MARINO E DELLA RIVIERA DI RIMINI

Misano, il circuito dedicato al grande e tanto compianto MARCO SIMONCELLI, quel 58 rosso che vedi ovunque mentre giri per il circuito, a ricordo di quel casco infinito di capelli, sulla testa di uno dei più piloti più amati di sempre del paddock, che riusciva a far sorridere chiunque, anche nei momenti più brutti e difficilil, oltre ad avere tantissimo manico sulla moto. SEMPRE NEI NOSTRI CUORI SIC!!!

Siamo tutti a conoscenza dell’assenza di Valentino Rossi, nel weekend di gara, dovuto all’infortunio occorsogli in allenamento, con una moto da cross, che ha provocato la rottura di tibia e perone della gamba destra, la stessa dell’infortunio al Mugello 2010. Il pilota di Tavullia ha già avviato il percorso di recupero post operatorio e cercherà di far di tutto per essere nuovamente in sella, forse già a Motegi. Della serie, mai domo!

Ma Vale non è il solo ad essersi infortunato, infatti è di questi giorni la notizia che anche Crutchlow si è procurato un grosso taglio alla mano sinistra, con conseguente recisione di un tendine. Il pilota è già stato operato, con i medici che han cercato di dargli la possibilità di correre, ma solo nei prossimi giorni capiremo se ce la farà o meno.

Tornando ai normali eventi di corsa, in Honda c’è tranquillità, nonostante il motore andato in fumo a Silverstone, perché le unità non ancora punzonate sono 2 e quindi non vi dovrebbero essere problemi di sorta, per il proseguo di stagione. Marquez, dalla sua, fa dichiarazioni abbastanza da ragioniere,  spiegando che non cercherà la vittoria ad ogni costo, ma bensì puntando più a una costanza di risultati. Strano sentire certe parole da lui, ma la lotta con Dovizioso e Vinales è molto serrata e non permette altri zeri.

Vinales, il team Yamaha ha deciso di non portare alcun pilota al posto di Vale, quindi non potrà beneficiare di un compagno di box che vada a sottrarre punti ai suoi due rivali. Ma stiamo tranquilli, Silverstone ci ha dato conferma, che il campione Spagnolo è in palla, anche se la Yamaha ancora mostra qualche debolezza nell’usura delle gomme.

Dovizioso avrà tutta la spinta del pubblico, oltre a potersi avvantaggiare di due giornate di prove, fatte da Ducati, sul tracciato Romagnolo. Un ulteriore aiuto, potrebbe arrivare dalla Desmo16 ufficiale, messa a disposizione di Pirro, che si dice pronto ad aiutare il Dovi. Dall’altro lato del box rosso invece, Lorenzo ritiene sia ancora troppo presto pensare a ordini di scuderia nei suoi confronti, atti ad aiutare il leader di classifica nel raggiungimento del titolo iridato 2017.

In casa Suzuki, arriva l’accordo per il 2018 con Rins, che farà coppia con Iannone, mentre per Espargarò, si vocifera una porta aperta in Aprilia del team Gresini, facendo così coppia con Lowes.

In Moto2, da segnalare il ritrono in sella di De Angelis, che andrà a sostituire Schrotter, che è ancora infortunato allo scafoide.

Notizia di questi giorni,  è quella dell’avvio della vendita di telai clienti, nella Moto2, da parte di KTM, andando così a portare la sua presenza dai 2 esemplari attuali, ai 6 del 2018. I telai Austriaci paiono molto ambiti nel paddock, oltre ad essere molto efficaci nella serie di mezzo.

In Moto3, anche Misano vedrà la presenza di Masia, il debuttante stagionale, che sta stupendo tutti per la sua stoffa e capacità di essere subito con i migliori. Infatti il team di Caponera, lo ha messo rapidamente sotto contratto, per le stagioni 2018-19.

Nota di colore, sono le grafiche delle vide di fuga, che vengono riviste da Aldo Drudi, lo stesso personaggio che firma da anni le grafiche dei caschi di molti piloti, fra cui Rossi. I colori,richiameranno il territorio, le squadre e i piloti. Con il rosso Ducati, il giallo del sole e di Valentino Rossi, l’azzurro del mare e della Suzuki, il bianco delle spiagge, i colori fluo della Honda, tutto mescolato in forme curve, triangolari, lineari e circolari, che rievocano gli anni 70-80. E’ solo il primo di molti cambiamenti estetici, che interesseranno il circuito nei prossimi anni.

Chiudiamo con gli orari della gara, che sono identici sia su SKY SPORT MOTOGP, che su TV8.

Sabato 9 Settembre
12:35 | Qualifiche Moto3
14:00 | Qualifiche MotoGP (Q1 alle 14:10, Q2 alle 14:35)
15:15 | Qualifiche Moto2

Domenica 10 Settembre
11:00 | Gara Moto3
12:20 | Gara Moto2
14:00 | Gara MotoGP

Saluti

Davide_#SIC58_QV