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MOTO GP: SI RIPARTE

Quanto tempo è passato⁉️ Un eternità.

Eravamo tutti li a fare il countdown a fine anno per l’inizio del Motomondiale in Qatar…. Personalmente vorrei pensare che il tempo si sia fermato, invece non è così.

Il Motomondiale si rimette in marcia e Dorna rilascia il nuovo calendario valido per la stagione 2020. Vi anticipo… Non sarà come gli altri anni, non sarà un Mondiale come siamo stati abituati ma sarà pur sempre un Campionato del Mondo.

L’errore da non commettere sarà quello di dire, tra qualche mese “eh vabbè ha vinto un Mondiale striminzito, sempre sugli stessi circuiti”…

Il colpo d’occhio va subito alla nazione ospitante dei GP… Sembra il CEV😂 permettetemi. Seconda cosa che risalta è il nome del GP nei casi di “doppietta” sullo stesso circuito.

A Jerez, Spielberg, Misano, Aragon e Valencia si correrà per ben due volte; pertanto la Dorna ha pensato bene di dare il nome diverso al secondo GP. Trovo bellissimo leggere quel “GP di Emilia Romagna”, un omaggio ad una terra magnifica che ha dato tanto a questo sport e soprattutto ad un Popolo “indomabile”, che nonostante le batoste si è sempre rimboccato velocemente le maniche.

Andiamo ad analizzare più nel dettaglio questo calendario.

 

Round 1-2 (19 luglio-26 luglio) Jerez 🇪🇦

Ultime vittorie: 2018 Marquez 2019 Marquez

Favorito: Marquez

Le prime due gare si correranno sul circuito di Jerez de la Frontera, campo di mille battaglie e soprattutto di scontri tra titani (Doohan/Criville, Rossi/Gibernau, Marquez/Lorenzo).  Nelle ultime due stagioni ha vinto Marc Marquez, consolidando il suo potere su una pista sempre “ostica” nei suoi confronti. Sembra strano ma non va in pole a Jerez dal 2014😱

 

Round 3 (9 Agosto) Brno 🇨🇿

Ultime vittorie: 2018 Dovizioso 2019 Marquez

Favorito: Vinales

Il terzo Round andrà in scena su uno dei circuiti più belli in assoluto. Sul tracciato di Brno lo scorso anno trionfò Marquez ma fu la gara del 2018 a fare drizzare i peli… Quella battaglia tra Dovi, Marc e Jorge vinta in volata dal Pilota Italiano… Circuito molto interessante soprattutto per la Yamaha, rinvigorita da un Vinales e Quartararo più in forma che mai.

 

Round 4-5 (16 agosto-23 agosto) Spielberg 🇦🇹

Ultime Vittorie: 2018 Lorenzo 2019 Dovizioso

Favorito: Ducati

Riusciranno gli invasori a conquistare il feudo “Ducati”⁉️ Dal 2016 hanno trionfato Iannone, Dovizioso, Lorenzo, Dovizioso. Il buon Marquez, in Austria, ha sempre preso la “paga” (capita anche a lui raramente) all’ultimo giro. Gli “invasori” avranno due gare per provare a battere i Ducatisti…

 

Round 6-7 (13 settembre-20 settembre) Misano🇮🇹

Ultime vittorie: 2018 Dovizioso 2019 Marquez

Favorito: Marquez

Al Santa Monica di Misano(Sorry Simoncelli World Circuit) si correranno due GP e si preannunciano due weekend “infuocati” soprattutto se dovesse essere la stagione d’addio di Rossi. Su questo circuito il più vincente è (udite udite, a casa loro….) Marc Marquez. Dovranno fare i conti con lui…

 

Round 8 (27 settembre) Catalunya 🇪🇦

Ultime vittorie: 2018 Lorenzo 2019 Marquez

Favorito: Quartararo

Solamente una gara sul circuito tanto caro a Jorge Lorenzo e dove (a casa loro) il più vincente è Valentino Rossi. Lo scorso anno rimanemmo a bocca aperta dinanzi alla prestazione del Rookie Quartararo… Vinse Marquez ma tutti gli occhi erano puntati sul giovane francese che quest’anno sarà l’uomo da battere sul circuito catalano.

 

Round 9 (11 ottobre) Le Mans 🇫🇷

Ultime vittorie: 2018 Marquez 2019 Marquez

Favorito: ⁉️⁉️⁉️⁉️⁉️⁉️⁉️⁉️⁉️⁉️⁉️ Il GP si correrà ad Ottobre ed in Francia farà freddo. Pioverà ⁉️ Probabile. Io dico prima vittoria KTM🤫 Espargaró…

Ad ottobre inoltrato si correrà in Francia….. Sulla pista di Le Mans si daranno battaglia e sarà una tappa fondamentale. Non saranno ammessi errori poiché si correrà in condizioni completamente diverse da quelle alle quali sono abituati i Piloti. I setup saranno diversi rispetto allo scorso anno, almeno Michelin gioca in casa e potrà tornare a fare “gommini” ad hoc 🤫

 

Round 10-11 (18 ottobre-25 ottobre) Aragon🇪🇦

Ultime vittorie: 2018 Marquez 2019 Marquez

Favorito: Marquez

Sembra di correre nel deserto marziano…. Ed abbiamo pure il marziano. Il Pilota di Cervera domina incontrastato da anni e questa è la “sua” tappa fondamentale per il Titolo. Si correranno due gare al Motorland di Aragon e sono sicuro che farà impazzire il paddock… A buon intenditore 😉

 

Round 12-13 (8 Nov-15 Novembre) Valencia🇪🇦

Ultime vittorie: 2018 Dovizioso 2019 Marquez

Favorito: Probabilmente si giocheranno il Mondiale in questo Round…

Nel “kartodromo” (come ama definirlo qualcuno) probabilmente si deciderà un Mondiale cortissimo. Un Mondiale corto (13 gare) vuol dire che non si possono commettere errori. Errori che sicuramente verrano commessi e che quindi terranno il Mondiale aperto sino ai round finali.

I circuiti di Austin 🇺🇸, Thermas Rio Hondo 🇦🇷, Chang 🇹🇭 e Sepang 🇲🇾 sono ancora in forse per il Mondiale, sarebbe una “manna dal cielo” per l’intero Circus semmai si dovessero correre.

Non ci resta che ricominciare da dove avevamo lasciato… Il conto alla rovescia 🕑🕜🕐🕧🕛

 

P.S. Ho inserito il mio favorito per ogni round, non in base ad un calcolo matematico da professore universitario, semplicemente è un pronostico fatto mentre ero in sella alla mia Artemide… Ad ognuno il suo😉

Francky

BELLA ED IMPOSSIBILE – La “KR”

Direte… “Sì ma quella in evidenza è la staccatona di Toni Elias alla fine del rettilineo dell’Estoril… Quella in cui fece piangere talmente tanti appassionati che provarono a replicarla con le loro moto in pista…

Focalizzati sul numero 10. Quella è stata la più riuscita delle moto “KR”.

Partendo dal principio scopriamo che il marziano (KR Sr) chiude i rapporti con Yamaha e decide di fare in proprio presentandosi con una moto di “Proprietà”.

Nacque la KR.

Motore 3 cilindri a 2 tempi che sviluppava 178 CV…. Un mostro ⁉️ No, una favola. Scegliere di competere “in proprio” nel Mondiale dei prototipi è una favola che pochi ci hanno regalato.

Quella moto ebbe pochissimo successo (come normale che sia) soprattutto nei primi anni di vita. Dal 1997 al 2000 correrà sotto le insegne “Modenas” mentre dal 2001 al 2003 sotto le insegne “Proton”.

Proprio in questi anni, a cavallo del salto generazionale tra 500 e MotoGP la scuderia di Kenny ingaggia  per la KR3 due Piloti che danno tanto gas…. Aoki e McWilliams.

Proprio Jeremy regala, in quel di Phillip Island,una pole stratosferica nel 2002 in sella a quel gioiello argentato, una due tempi contro le nuove MotoGP….

Jeremy McWilliams in sella alla KR3 sul circuito di Phillip Island nel 2002. Per lui una magnifica pole position. Immagine Motograndprix.com

Dopo molte gare corse anche in MotoGP, con la 3 cilindri, finalmente viene presentata la KR5 con un nuovo motore 5 cilindri a V.

La KR5 (2005). Il numero 67 lo riconoscete? È quello di “Shakey” Byrne, il pluridecorato Campione del BSB. Immagine MotoGP.com

Al progetto prende parte niente di meno che Jonh Barnard (si si… Quel Jonh Barnard, quello della F1). Purtroppo la moto, costruita per la categoria MotoGP, fu un flop clamoroso.

Ancor più grande fu il tonfo nel 2005 quando la KR si affidò al motore KTM (in foto sopra), tanto che Kenny Roberts Jr scappò di corsa lasciando il posto al fratello Kurtis.

Poi arrivò lei…

KR211V – Non servono altre parole…

Arrivò anche qualcos’altro oltre a lei, la KR211V… Arrivò il motore 5 cilindri a V Honda e la KR iniziò a volare letteralmente.

Gommata Michelin, il pilota di punta Kenny Roberts Jr sfiorò la vittoria. Sì piazzò a podio in Catalogna ed all’Estoril chiudendo la classifica finale al 6° posto, mettendosi dietro Piloti come Edwards, Stoner (Honda LCR), Gibernau ed altri con moto ufficialissime….

” Quello fu il canto del cigno di una moto che ha affascinato tantissimo chi vi scrive, perché le moto più belle sono quelle che ti emozionano di più”…

… E nulla è più emozionante di una favola…

KR

 

Francky

P.S. Una chicca da gustarvi, se non l’avete già fatto, sulla KR3…

https://youtu.be/fYqhje4lvaY

 

 

NEL SEGNO DI SHOYA- Post GP del Qatar 2020

Losail, anno 2010. In sella alla Suter MMX il Giapponese Shōya Tomizawa vinceva la gara d’apertura del Motomondiale classe Moto2. Oggi dopo 10 anni un altro Giapponese trionfa in Qatar.

Immagine di copertina dedicata al compianto Tomizawa.

Tutti aspettavamo l’arrivo del Motomondiale.

Il paddock intero aspettava al varco Marc Marquez e la sua Honda, Vinales e la sua (finalmente) M1. Tutti aspettavano il prodigio francese Quartararo ed il veterano Dovizioso (probabilmente al suo ultimo anno in rosso secondo me).

Nulla di tutto ciò… Gareggiano solamente Moto3 e Moto2 per i motivi noti a tutti.

MOTO 3 – KTM vs HONDA “The Battle”

Il GP è come al solito un’eterna battaglia tra Austriaci e Giapponesi, con gli Austriaci pronti a tutto pur di conquistare Iwo Jima (consiglio il film di Clint Eastwood).  Nel gruppo di testa se le suonano di santa ragione, per tutta la gara, ben 10 Piloti racchiusi in 1 secondo. Fernandez, Suzuki, Arbolino, Masia, Arenas,Binder, Garcia,McPhee e Salac si prendono a carenate per tutta la gara favorendo in alcuni tratti il rientro del gruppo di dietro guidato da Foggia ed Alcoba.

Quando la Honda è davanti in rettilineo KTM non ha la forza di superarla, la potenza del motore giapponese è imbarazzante. Nel guidato invece KTM è agilissima e permette ai propri Piloti di attaccare (con la baionetta) le Honda.

Il ritmo gara è davvero veloce rispetto alla gara del 2019, alla curva 10 a 7 giri dalla fine Celestino Vietti Ramus finisce in terra causa un contatto con Alcoba. Non un buon inizio per il Pilota piemontese del Team SkyVR46.

A 4 giri dalla fine Arbolino con una staccata mostruosa alla fine del rettilineo si prende la testa della corsa. Inizia uno studio serrato in vista dell’ultimo giro.

Se la giocano Arenas e McPhee che danno lo strappo finale, McPhee prova la staccata all’ultima curva ma Albert Arenas vince una gara straordinaria.

Tratto dal profilo tweet di Francky Longo

Sul podio sale Ai Ogura autore di una splendida gara, Jaume Masia (arrivato 3° al traguardo) viene penalizzato di una posizione per aver oltrepassato troppe volte i limiti della pista.

Grandissima gara di Jeremy Alcoba, alla “prima” sul tracciato di Losail che si piazza in 7^ posizione alle spalle del suo compagno di team.

Deludono e non poco gli Italiani… Arbolino sbaglia la staccata nel finale e rovina la sua gara oltre che quella di Binder, Vietti scivola a causa di un contatto con Alcoba ma comunque rimanendo per tutta la gara nelle retrovie, solamente Foggia in TOP10. Male….

KTM batte lo squadrone Honda. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP.com/Results

 

MOTO 2 – La Guerra dei Mondi🇪🇸🇮🇹🇺🇸🇯🇵🇦🇺

Abbiamo tutto. Il Giapponese, lo “Yankee”, l’Australiano, gli Spagnoli e gli Italiani. Mai come quest’anno la rosa dei candidati al Titolo Moto2 è ampia ed abbraccia molti continenti. (Manca Brad Binder e saremo stati al completo…)

Pronti, partenza e dopo pochi giri Augusto Fernandez subito in terra a causa di una contatto con Stefano Manzi. Uno dei grandi favoriti del GP e del Mondiale Moto2 esce di scena mentre davanti il quartetto composto da Martin, Roberts, Marini e Bastianini domina la scena.

Luca Marini e la sua Kalex del team VR46 Sky Racing Teamsono tirati a lucido, sembra di rivedere lo Zarco dei tempi migliori in Moto2, alle sue spalle Joe Roberts e Jorge Martin.

A metà gara il pesarese allunga sul californiano e sul resto del gruppo mentre Jorge Martin perde terreno (mangiato subito la posteriore⁉️). Il Rookie Aron Canet invece risale sino alla 9^ posizione entrando in TOP10.

A 5 giri dalla fine Joe Roberts rompe gli indugi e con un sorpasso spettacolare supera Luca Marini, dopo averlo studiato per tutta la gara. Insieme a lui Baldassarri e Bastianini sopravanzano Marini e si portano in testa.

Sale in cattedra il Giapponese Nagashima che, come  Thor con il suo mjolnir, martella tempi straordinari e guadagna la testa della corsa nonché un cospicuo distacco negli ultimi 2 giri andando a vincere una gara incredibile.

Vince Nagashima 🇯🇵, sul podio Baldassarri🇮🇹 e Bastianini🇮🇹 seguiti da Joe Roberts🇺🇸 (del quale parlerò volentieri in un articolo a parte) e Remy Gardner 🇦🇺.

Nagashima trionfa all’esordio sulla “Kalex” del Team KTM Ajo. La KTM ha abbandonato il progetto Moto2 ritornando a vincere. Not Bad…. (Immagine tratta da Twitter)Nel

Deludono (non poco) Luca Marini, autore di una bella prima parte di gara ma svanito nel finale ed addirittura caduto causa un contatto con un deludentissimo Jake Dixon. Delude anche Jorge Martin in virtù del risultato del compagno di team. Grande prova invece del Rookie Aron Canet, che chiude 8°.

Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP.com/Results

P.S. Syahrin⁉️⁉️⁉️

Appuntamento al….. prossimo GP, il tempo ci dirà se e quando.

Francky Longo

 

DALLA CALIFORNIA CON FURORE – Ricky Brabec riporta la Honda HRC nell’Olimpo. Vince la Dakar 2020

Sembra un film.

Anzi è sempre un film la Dakar. La “gara” ti tiene col fiato sospeso dal primo all’ultimo chilometro.

Ogni centimetro di sabbia, terriccio o pietre potrebbe essere l’ultima cosa che vedi. I Cavalieri anche quest’anno hanno dato tutto, in sella alle loro moto.

La “gara” ha presentato un conto salato quest’anno richiamando a se l’angelo di nome Paul Goncalves, un “veterano” che adesso starà cavalcando le dune del paradiso.

KTM era imbattuta da tantissimi anni…

Dopo 18 successi di fila il ragazzo di San Bernardino riporta la Honda HRC al successo nella gara più ambita. Ricky Brabec vince l’edizione 2020 della Dakar, corsa nel palcoscenico del deserto Saudita.

Il californiano diventa anche il primo Statunitense della storia a trionfare alla Dakar, riuscendo nell’impresa sfiorata nel 2015 proprio dal compianto Paulo Goncalves.

Chi scrive queste poche righe era nel pancione della mamma quando, il 13 gennaio 1989 il compianto Gilles Lalay conquistò l’ultima vittoria della Honda…

Gilles Lalay alla Dakar del 1989, ultimo trionfo Honda.

La classifica finale vede il Pilota Statunitense vincere in 40 ore 2’36” il Rally più ambito del mondo davanti alla Husqvarna di Quintanilla, autore di una Dakar maestosa ed alla KTM di Toby Price giunto sul podio.

Classifica finale.

 

La “Dakar” è uno di quegli eventi, quasi mitologici, nei quali Cavalieri senza paura si sfidano cercando di rincorrere la loro chimera. Come il Tourist Trophy, la Pikes Peak, il Macao Grand Prix anche la Dakar è un sogno che ogni Cavaliere vive fino in fondo, fino all’ultimo istante.

Lasciamoli sognare. Lasciamogli conquistare la chimera.

Ciao Paulo

 

 

Francky Longo

 

 

Immagini tratte dal sito ufficiale dakar.com

TEST VALENCIA MotoGP 2020- “Rivoluzione Orange”

La Yamaha M1 di Maverick Vinales chiude in testa le due guornate di prove, seguito dalle altre due M1 del SIC Racing Team (Petronas) di Quartararo e Morbidelli ma…

Risultati dei test di Valencia. Immagine tratta dal sito ufficiale della MotoGP

…Non ci sono dubbi, aldilà dei risultati dei test, la casa di Mattighofen ruba la scena agli avversari.

Non abbandoneremo mai la nostra filosofia” tuonavano i vertici KTM qualche mese fa, eppure di fronte all’evoluzione continua della MotoGP tocca stare al passo coi tempi.

Forse serviva un Campione del Mondo per far cambiare idea (Copertina dedicata a Pedrosa)  e portare una novità tecnica “storica” per la casa austriaca. I risultati si sono visti si da subito.

KTM ha portato un nuovo telaio, guardandolo a primo impatto sembra addirittura che abbiano abbandonato la struttura a traliccio ma i tecnici KTM ci spiegano che si tratta sempre di tubolari ma molto larghi. La struttura rimane in alluminio con una geometria molto simile ai tradizionali.

Pol Espargaró già a metà giornata del “Day 2” aveva girato in 1’30″685, quindi ben 789 millesimi in meno rispetto al best lap delle FP4, in condizioni meteo pressoché simili. Nei test di Valencia 2018 chiuse in 1’31″628. Non riesce a migliorarsi ma comunque porta la KTM in TOP10.

Pol Espargaró su RC16 2020 – Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

Resta da vedere se e quanto abbia influito la nuova anteriore Michelin 2020, già provata a Misano. Tant’è che il cronometro parla ed anche il volto di Pol trasudava felicità.

A mio modesto parere il Pilota (al quale ho dedicato la foto d’apertura) potrebbe tranquillamente ritornare a correre, vederlo in Pista per i test è una gioia per occhi ma allo stesso tempo un colpo al cuore pensando che non sarà nel Mondiale. Quel Pilota è Daniel Pedrosa.

DOMINIO YAMAHA

Come ormai di consueto la M1 condotta da Vinales domina i test di Valencia facendo segnare 1’29″849 ed essendo l’unico Pilota ad abbattere il muro del 30″. È più veloce addirittura della Pole segnata lo scorso sabato da Quartararo in 1’29″978.

Non solo Vinales, anche Quartararo e Morbidelli risultano velocissimi e si piazzano rispettivamente in 2^ e 3^ posizione. Il Francese fa segnare 1’30″013 mentre per l’Italo-Brasiliano 1’30″114 .

Valentino Rossi in azione. Da notare la presa d’aria dell’airbox nuova, più centrata e più alta rispetto alla M1 2019, nella foto successiva. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP.

Più attardato Valentino Rossi che è lontano quasi 1 secondo (932 millesimi) da Vinales. Ha chiuso in 9^ posizione con il tempo di 1’30″781. Nella 2^ giornata di ha avuto un problema alla M1 2020,  si è fermato per del fumo che usciva dal lato sinistro della moto altezza del motore. Massimo riserbo nel box Yamaha che non ha rilasciato dichiarazioni in merito.

Quartararo in azione. Notare come la presa d’aria della M1 2019 sia diversa dalla M1 2020 nella foto sopra con VR46. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP.

Notevoli le novità tecniche portate anche dalla casa di Iwata, in foto presa d’aria airbox nuova, per rendere più competitiva la moto in vista del 2020.

Sotto la lente d’ingrandimento finisce inesorabilmente il motore. Vinales ha dichiarato che è più potente ma manca ancora qualcosa agli alti regimi. Nel primo e nell’ultimo settore aveva avuto un grande aiuto dalla maggiore potenza. Nel Day2 i Piloti ufficiali hanno utilizzato solamente la M1 2020. Buon segno a mio avviso.

Il nuovo motore è stato utilizzato soltanto dai Piloti Ufficiali mentre Morbidelli e Quartararo probabilmente lo proveranno a nei test di Jerez de la Frontera.

Nella giornata di martedi (Day1) Quartararo ha “chiesto” in diretta tv  di voler provare a tutti i costi il nuovo motore e che si tratta di qualcosa di troppo importante per il 2020. Probabilmente lo proverà martedi prossimo nei test di Jerez, ricordandoci che diventerà “free agent” nel 2021… Yamaha dovrà giocare una partita molto attenta con Fabio e sopratutto con il suo scaltro manager. Fossi nei manager di Iwata farei attenzione al prefisso 051, qualora arrivassero telefonate “notturne”…

Se KTM e Yamaha hanno “attirato” la mia attenzione per ovvie ragioni, non da meno sono state le altre case. Quella che mi è sembrata più “sicura di se” è stata proprio la Honda.

La RCV213V ha un motore formidabile, causa di problemi per chiunque non si chiami Marc Marquez, quindi hanno lavorato molto sulla ciclistica della moto.

“Per imparare questa moto devi caderci”. Detto fatto ed i Piloti Honda sono finiti nella ghiaia. Alex ,Crutchlow e Bradl alla curva 10 perdendo l’anteriore, mentre Marquez in quasi highside alla 13. Da notare lo sfogo di Crutchlow che non ha gradito il trattamento di HRC. Alcuni dei suoi tecnici (tre)sono stati spostati nel team di Alex Marquez…

Rimanendo sul fronte giapponese  in casa Suzuki ottima impressione per entrambi i Piloti, sopratutto un Mir in palla che si è piazzato in 5^ posizione siglando 1’30″427 davanti a Rins in 1’30″503. Valencia non è il tracciato adatto per valutare le prestazione della Suzuki, anzi sarà interessante vederla nei test di Sepang. Mir si è detto molto contento del motore ma ancor più contento della nuova anteriore Michelin.

Personalmente credo che nel 2020 possa esplodere in maniera definitiva il talento di Joan Mir. Darà filo da torcere a Rins è molti metteranno gli occhi su di lui. Insieme a Quartararo è  il futuro di questa MotoGP.

APRILIA “ON FIRE”🔥🔥🔥🔥

Andrea Iannone con l’Aprilia in fiamme. Hanno “accorciato” la rapportatura del cambio spingendo cosi il motore al limite per più tempo. È esploso. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

Ci aspettiamo una rivoluzione da Aprilia. Tutti.

La casa di Noale merita altro, non di certo i risultati degli ultimi anni, questi test di Valencia certificano che è  stata l’unica casa a non fare passi eccezionali in avanti. Certo che la RS GP 2020 arriverà a Sepang ma oggi abbiamo assistito aqualcosa di più unico che raro.

Il motore della RS GP di Iannone esplode letteralmente, lo sfogo del Pilota di Vasto nel box è da film hollywoodiano… “Potevo andarmi ad ammazzare a 300 KM/h, ve l’avevo detto” tuona Andrea… Entrambi i Piloti girano più piano di quanto fatto in Q1 nel GP di Valencia e sugli stessi tempi di quanto fatto in FP4.

DULCIS IN FUNDO…DUCATI

A Borgo Panigale si respira la solita aria da test. Detta la linea Dovizioso, che chiude i test 8° in 1’30″665, e la linea è chiara: I test son fatti per provare, il tempo lasciamolo agli altri. Così è stato anche stavolta. In casa Ducati si sono concentrati molto sul lavoro sporco lasciando perdere la ricerca del tempo.

Dovizioso ha avuto un valido alleato in Miller  visto che Petrucci ha fatto solamente 9 giri in tutto per problemi fisici e Bagnaia ha saltato i test a causa dell’incidente di Valencia. Tutto rimandato a Jerez comunque. Il Dovi è l’unico Pilota che non prova l’attacco al tempo insieme a Iannone e B.Smith.

Ritengo che i mesi di marzo/aprile/maggio saranno infuocati, telefoni bollenti, mail pronte ad esplodere, 007 ovunque sparsi qua e la per il paddock.  Dovizioso in scadeza di contratto, Petrucci pure… Marquez, Vinales, Rins, Mir e Quartararo pure… Signori sarà una primavera infuocata e se Ducati vuole il Titolo Mondiale, a mio modestissimo parere, deve prendere un Pilota da Titolo Mondiale, un Pilota che osa, un Pilota che getti il cuore oltre l’ostacolo… (Ragazzo hai finito di pescare?)

NEXT GENERATION

Alex Marquez seguito dal fratello Marc. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

Tre i nuovi Piloti in MotoGP dal 2020.

  • Alex Marquez in Repsol Honda Team chiude in penultima posizione in 1’32″235, non male se si pensa che nelle FP4 Lecuona girava in 1’32″662. Lento se paragonato ai rookie del 2019, Bagnaia chiudeva in 1’31″405, Mir 1’31″714, Quartararo in 1’32″091 (sappiamo poi come è andato il resto della stagione);
  • Iker Lecuona in Red Bull KTM Tech3, che ha avuto il vantaggio di provare ed utilizzare la moto nel GP di Valencia, ha fatto segnare un 1’31″515 in 16^ posizione;
  • Brad Binder in Red Bull KTM Tech3, il Campione del Mondo Moto3 2016 e vice Campione Moto2 2019, chiude ultimo in 1’32″367. Personalmente credo sia stato l’agnello sacrificale di KTM per il Mondiale Moto2, avrebbe lottato per la vittoria ma KTM ha preferito lasciare “libero” Jorge Martin…

Un pensiero finale per lo pneumatico anteriore Michelin portato qui a Valencia e già provato due volte in altrettanti test.  Ad alcuni Piloti è piaciuto mentre a qualcuno no. Nel 2020 a detta di Michelin ci sarà una “rivoluzione” negli pneumatici, daranno infatti maggior grip e saranno più efficaci.

Non resta che sfruttare bene le indicazioni dei Piloti, che hanno provato queste nuove gomme negli appositi test, è sperare che prendano la giusta strada altrimenti… vedranno soltanto il retro del bellissimo casco che é nalla foto qui sotto.

Lo Shoei X Spirit III di Marc Marquez. Immagine tratta dal sito ufficiale MotoGP

La frase del giorno… “Non mi interessa una moto facile, la voglio veloce”.

Saluti.

Francky Longo

 

P.S. Non prendete impegni per l’8 Marzo prossimo…. Mancano 109 giorni da oggi e potrete festeggiare oltre alle donne del vostro ❤…. IL RITORNO DELLA MOTO GP sul circuito di Losail in Qatar✊👑🔥 #StayTuned #BlogDelRing