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MOTOGP 2021- BRITISH GP SILVERSTONE

Dodicesimo appuntamento con la MotoGp e le classi inferiori di scena a Silverstone che lo scorso anno aveva passato la mano.

Pensando ai team Yamaha mi viene in mente il gioco delle sedie. Avete presente quello in cui si sta in piedi e si gira in tondo fino a quando c’è musica e quando la musica tace ci si deve accaparrare un posto a sedere? Manca sempre una sedia e chi resta in piedi esce dal gioco…e si toglie ancora una sedia per il giro successivo.

Credo che anche nel box facciano fatica a capire chi si ritroveranno da un weekend all’altro. Proviamo a far ordine. Nel team ufficiale, oltre all’ovvio Quartararo ci troveremo Crutchlow in sostituzione del bimbo cattivo Vinales. Lo stesso che stava sostituendo Gerloff, che stava sostituendo Morbidelli che rientrerà al fianco di Quartararo in sostituzione di Cal appena guarito. Dixon sarà il sostituto di Morbidelli in Petronas, che è stato sostituito da Gerloff che è stato rimpiazzato da Crutchlow ma che verrà sostituito da Morbidelli…. che suo padre al mercato comprò.. E chi sarà il sostituto di Morbidelli/Gerloff/Crutchlow/Dixon in SRT una volta finito il gioco? Udite udite, nientepopodimeno che Andrea Dovizioso a partire da Aragon (presumibilmente). E sarà il compagno di team di Valentino Rossi da lì a fine campionato…Perchè in SRT avrebbero dovuto lanciare le giovani promesse.

Non si capisce più nulla. l mercato piloti più “stantio” della storia della MotoGp è diventato il più pazzo in corso di campionato. E chi resterà senza sedia? Il nostro Savadori, che dovrà cedere il manubrio a Maverick Vinales sin da Aragon o Misano. Poi posso sbagliare (di solito mi capita) e venir smentito dopo due minuti in cui ho pubblicato lo scritto come è accaduto un paio di GP fa..

E se si parla di gestione piloti vuoi farti mancare l’ennesima perla Ducati? E no! Con l’esplosione delle prestazioni di Jorge Martin si sono insinuate voci all’interno del box rosso ufficiale. Miller e Bagnaia, tronfi di un biennale a testa, sono già sulla graticola per cui uno dei due dovrà far posto allo spagnolo sin dal prossimo anno.. Annamo bbene dicono a Roma.

Pensiamo alla gara, che è meglio.

(immagine tratta da gpone)

Come dicevamo in principio, la pista di Silverstone ci manca dal 2019 per le note vicende in cui il pianeta è stato coinvolto.

Fu una gara stupenda che vide Rins beffare di un niente Marc Marquez dopo una battaglia entusiasmante. Finì sul podio anche Vinales a 6 decimi e Rossi portò a casa un onorevolissimo quarto posto precedendo l’altra Yamaha di Francky Morbido. Sesto fu Cal Crutchlow e settimo Danilo Petrucci. Ecco, al netto di miracoli, nessuno di questi sette riuscirà a replicare la posizione di due anni fa. L’unico con qualche speranza è Marquez perché era e resta un iradiddio nonostante le limitazioni. Per gli altri la vedo durissima. Alex Rins a partire da quel giorno in cui raggiunse il picco, la vetta delle proprie prestazioni, ha cominciato un inesorabile discesa in termini di risultati ma soprattutto di prestazioni sulla moto. Accade a tanti, ma vedere un talento come il suo sdraiarsi con la frequenza degli ultimi tempi è davvero un peccato. Poi parliamo per giorni di migliorie tecniche sulle moto, di holeshot etc etc, e spesso dimentichiamo che per un pilota di moto (soprattutto) la confidenza con il mezzo e nei propri mezzi conta infinitamente di più di tante diavolerie tecniche ipercostose.

Il leader del mondiale è uscito dal doppio appuntamento austriaco con più vantaggio di prima grazie a due prestazioni “normali” su una pista ostica per Yamaha. E’ stato aiutato anche dai regali dei suoi diretti avversari, in primis Zarco che è riuscito anche a sdraiarsi una volta. In terra d’Albione avrà più chance di incrementare il vantaggio sul secondo che è diventato il nostro Pecco. A lui l’onere di tenere vivo il mondiale con la prima vittoria che ancora tarda ad arrivare e che ormai è d’obbligo se vuole restare in corsa ma anche nell’olimpo della categoria. Non gli sono rimaste troppe prove d’appello prima di finire in quella “terra di nessuno” dove si sono persi in tanti, troppi. E’ in sella ad una moto che ha vinto tre gare e seconda a vittorie di tappa solo a Yamaha. Una moto che ha permesso a tre dei suoi piloti di essere tra i primi cinque in classifica generale ed il quarto non è lì solo perchè ha corso la metà delle gare (vincendone una ndr).  L’ora è scoccata da un pezzo e Pecco ha i minuti contati.

Non ci resta che vedere tre gare, che divertirci e che tifare ognuno per i propri beniamini, con la speranza che lo spettacolo trionfi e che vinca il migliore.

Buone gare a tutti.

 

Salvatore V

 

(immagine in evidenza tratta dal sito Moto.it)

MOTOGP2021-GP D’AUSTRIA

Ferragosto in pista. Come ai bei tempi, come una festa.

L’unico appunto è che si correrà per la seconda domenica consecutiva al Red Bull Ring, tracciato che anche domenica scorsa ci ha regalato uno spavento con l’incidente Savadori Pedrosa. Non mi pronuncio oltre per scaramanzia, ma passata questa domenica Carmelino Ezpeleta dovrà sedersi ad un tavolo con Uncini e Capirossi ed avere il coraggio di fare delle scelte importanti. Troppe volte negli ultimi anni siam andati vicini alla tragedia e sarebbe auspicabile porre rimedio prima e non dopo… Come? Non siamo pagati per comprenderlo ed attuarlo…. NOI.

E’ vero, i soldini della Red Bull fanno comodo a tutti, ma c’è un limite. E’ vero, adesso che Rossi ha deciso di andarsene il carrozzone ha bisogno dei colossi per stare in piedi quanto e più di prima. Ma a che prezzo? Oggi è ancora buono quel prezzo….. decidessero cosa fare e prima possibile, perché ci saremmo un po’ stufati di tirare i dadi tutte le volte che si corre qui. Il pericolo è intrinseco nelle corse ed in quelle in moto ancor di più, ma quando lo stesso ti avvisa più di una volta NON puoi permetterti di ignorare la sua voce.

Ho sbagliato i pronostici un’altra volta la scorsa settimana. Ad onor del vero non proprio del tutto visto che una Ducati ha vinto. Però ha vinto quella del pilota che meno aveva bisogno di farlo in fretta, soprattutto perché è un deb che ancora ha dolori dopo aver assaggiato il sapore del lancio dalla sella della classe regina solo qualche mese fa in Portogallo. Martinator è stato stupendo, ed ha cominciato a far scricchiolare le certezze dei suoi compagni di marca. Parlo soprattutto di Bagnaia e di Zarco, sui quali le aspettative sono ben diverse rispetto a Jorge.

La scorsa domenica è anche resuscitato Mir in sella alla sua Suzuki per la prima volta dotata di quel marchingegno chiamato Holeshot. Personalmente non credo che abbia fatto tutta sta differenza, non foss’altro perché lo scorso anno Joan ha rischiato di vincerla qui anche senza avercelo montato. Credo piuttosto che la buona prestazione del Campione in carica sia anche stata agevolata dall’ennesimo episodio controverso (mi tengo da dire quello che penso eh) di cui i francesi della Michelin sono stati protagonisti. Moto che tra il primo ed il secondo via cambiano prestazioni in maniera radicale dopo aver cambiato gomma e, soprattutto, pneumatici che perdono pezzi di battistrada come se avessero l’alopecia. Un “mah” grosso come un macigno regna sul costruttore francese… ancora una volta.

Il leader del mondiale ha limitato i danni la scorsa domenica traendo vantaggio dai guai e dagli errori (perché spesso si deve parlare di quelli fatti al box e non solo delle scivolate in pista) della diretta concorrenza. Questa domenica sarà forse più difficile ancora per lui che però ha capito come gestirsi rispetto al passato.

Adesso dovremmo fare il solito elenco pilota per pilota che lascia il tempo che trova.

Siamo in estate piena, siamo a Ferragosto e allora divertiamoci, magari guardando le stelle cadenti esprimendo il desiderio di vedere ognuno vincere il proprio beniamino. Chi scrive dedicherà la stella a Pecco, consapevole che il colpo di Martin lo ha sentito ed anche forte. Solo una vittoria (e subito) potrebbe alleviare i postumi di questo gancio al mento del chivassese. Pecco è forte ed ha talento, ma se non si da una mossa il treno rischia di perderlo per sempre, a patto che non sia già successo.

 

Buone gare a tutti.

NON CI RESTA CHE PIANGERE – STYRIA POST GP –

Ma chi l'ha detto che il Motomondiale finisce qui? Chi l'ha detto che non lo seguirà più nessuno dopo il ritiro di Valentino? Chi l'ha detto che senza un Marquez competitivo sarà più facile e meno bello?

Ma l'avete vista la gara di oggi? Il ricambio generazionale è sotto i nostri occhi. Lo stiamo vivendo adesso con Fabio Quartararo, Joan Mir, Jorge Martin, Brad Binder, Pecco Bagnaia, dal prossimo anno anche Raul Fernandez (ennesimo diamante della scuola Spagnola).

Dobbiamo soltanto goderci questo magnifico Sport, ricordandoci che nessuno è al sicuro dall'orologio (tempo e l'età che avanza) e dagli infortuni, ricordandoci che nell'era moderna vincere un Mondiale oltre i 30 anni è un privilegio per pochi. L'età anagrafica dei partecipanti alla top class è la più bassa di sempre, basti vedere il podio di oggi dove Mir era il più vecchio (23 anni), e dove Marc Marquez (dal prossimo anno) sarà uno dei più vecchi (29 anni).

Non ci resta che piangere. 

🔴Ducati… dopo il 2016 ed il 2018, adesso anche il 2021 verrà annoverato tra quelle gare in cui sul vecchio Österreichring vince il Pilota sbagliato.

Oggi “Martinator” ha tirato una martellata, in stile Thor, sulle palle dell’entourage Ducati vincendo con una moto sulla quale è salito si e no per 6 GP a differenza di Pecco Bagnaia che la guida da 3 anni e del buon Johann Zarco che è al 2° anno. Jack Miller non fa testo. Jackass andrebbe clonato ma ti vince due gare di fila e poi si stende ogni GP.

🔵 Vinales…  A fine anno andrà via da Yamaha, ribadisce di esser stato lui a troncare il rapporto, come quei maschi inviperiti dal fatto di aver trovato la propria moto che funziona meglio con un altro Pilota e chiedono il divorzio…. Nel frattempo viene eletto Sindaco onorario di Lourdes. Gli si spegne la moto prima della partenza, ma tutto il weekend che si scambia scaramucce con Quartararo…

🔵 Rins… Il buon Alex sta vedendo i sorci verdi nel vero senso della parola. Joan Mir lo sta praticamente surclassando in ogni GP e lui paga tantissimo la pressione delle prestazioni del Campione del Mondo. Nel 2023 cambierà sicuramente aria…

🟠Honda… In HRC hanno un grosso problema… Marc Marquez si è rotto gli zebedei di buttare il cuore oltre l’ostacolo e se ne sono accorti pure loro. Oggi gara deludente dal punto di vista “tattico” ma lo spunto è interessante dal punto di vista fisico, la spalla non gli dà quasi più noie. Adesso tocca lavorare TANTO sulla RCV. Anche perché Pol Espargaró è praticamente sparito dai radar (arrivato dietro Pedrosa, che non corre da 3 anni. Ottima la gara di Nakagami (5°) e si rivede in Top10 Alex Marquez.

🟢Petronas… Avranno anche palate di Petroldollari ma questo weekend hanno schierato una delle coppie di Piloti più “anziane” della Storia del Motomondiale, forse addirittura la più vecchia di sempre e cosa ancor più grave non sanno minimamente chi far correre il prossimo anno. Raul Fernandez che era vicinissimo, è stato prelevato di “forza” da Tech3 ed a loro gli è rimasto un pugno di mosche in mano. Non mi stupirebbe se Dorna gli “consigliasse” un paio di Piloti “appetibili” dalle TV Britanniche 🇬🇧 e Statunitensi🇺🇸

🔴 Red Bull Ring… Ho capito che KTM e Red Bull sono “Main Sponsor” dell’evento, tanto da farne una doppietta di appuntamenti iridati con la scusa della pandemia, ma personalmente sta pista non è roba per moto… Lo scorso anno sfiorarono la tragedia (Moto che volavano in testa ai Piloti), quest’anno Pedrosa ha rischiato di esser travolto… Ci deve scappare il morto⁉️

🗣️Daniel Pedrosa si è ritirato nel 2018. Non correva da quasi tre anni ed oggi ha chiuso in Top10, mi chiedo cosa penseranno quelli che gli sono arrivati dietro…

C’è chi piange ma qualcuno ride…

Il Campione del Mondo in carica sfrutta una pista che ama per tornare lì davanti, impressionando tanti ma non il sottoscritto. Mir ama il Ring (ci ha vinto in Moto3 sia con Honda che con KTM) e con Holeshot o meno, avrebbe fatto uguale. (Lo scorso anno non l’aveva e stava vincendo…) Fabio Quartararo ha corso in modo molto intelligente andandosi a prendere un podio favoloso (è l’unico ad aver portato la M1 sul podio del Ring oltre ad Jorge Lorenzo). Jorge Martin ha fatto semplicemente un CAPOLAVORO. Non per niente alcuni anni fa venne indicato da Lorenzo come suo erede….

Classifica Mondiale

🥇Fabio Quartararo- Yamaha 172

🥈Johann Zarco- Ducati 132 (-40)

🥉Joan Mir- Suzuki 121 (-51)

4️⃣Pecco Bagnaia- Ducati 114 (- 58)

5️⃣Jack Miller- Ducati 100 (-72)

6️⃣Vinales 95 7️⃣ Oliveira 85 8️⃣ Binder 73 9️⃣ A. Espargaró 61 🔟 M. Marquez 58

Domenica prossima si correrà nuovamente al Red Bull Ring, il giro di boa è appena iniziato e con 8 Round al termina la partita è ancora apertissima.

(Immagini utilizzate di propietà MotoGP.com)

 

✍️ Francky 

MOTOGP2021-GP DI STIRIA

Si riparte.

La mia memoria recente fa fatica a ricordare ben cinque settimane di stop. Mi pare follia fermare tutti gli uomini del carrozzone (non solo i piloti) per poi costringerli a continui tour de force con back to back talvolta addirittura tripli, trasferte indicibili e numero di gare sempre crescenti. I tempi sono cambiati, ma non necessariamente in meglio. Al netto dei piloti, che sono solo l’apice di questa piramide che viaggia intorno al mondo, penso ai meccanici che spesso e volentieri si sparano nottate sane a riparare i danni della pista.

Questo è quanto mi sentivo in dovere di dire, perché anche la sicurezza passa attraverso questo pensiero. Far lavorare sotto stress tutti non mi pare un modus operandi che ben si sposa con gli slogan che sempre più spesso ci si mette in bocca. Ma io sono io e io non conto un…..

 

Andiamo avanti.

Si aprono i cancelli del Red Bull Ring per il doppio appuntamento di Stiria e Austria. Chi si aspettava stravolgenti novità di mercato durante questa pausa è rimasto deluso. Dovizioso NON è andato in Aprilia e Rossi NON ha annunciato né il ritiro e nemmeno la strabiliante notizia di salire sulla Ducati Aramco del suo team 2022.

In compenso abbiamo la notizia “dolceamara” del rientro di Cal Crutchlow in sostituzione del nostro Morbidelli ancora convalescente, e la splendida notizia della Wild Card per Dani Pedrosa che sarà in pista con una KTM ufficiale. Il piccolo spagnolo ha contribuito più di qualsiasi collega al miglioramento della moto austriaca. Il minimo sindacale era permettergli di riassaporare il profumo della competizione. Bravi gli austriaci.

A tal proposito credo che in HRC si stiano facendo qualche domanda. Perdere Pedrosa anche come collaudatore è stato un errore che se fosse stato compiuto da Ducati non avrebbe sorpreso: con Honda si, ma come sappiamo li adesso regna Puig.

Restando dalle parti di Tokio, la pausa è invece servita parecchio a Marc Marquez. Ha potuto allenarsi senza stressare le ferite durante il weekend di gara. Sui socials è apparso in forma strepitosa. Faceva paura prima, figuriamoci adesso. Non mi stupirei se ci trovassimo ad assistere ad un rimontone storico.

Il tracciato è storicamente riserva di caccia privatissima di Ducati che vince qui sin dall’ingresso del circuito nel giro della MotoGp. Ad onor del vero lo scorso anno ci ha vinto anche KTM con Oliveira al secondo appuntamento del back to back. La domenica prima avrebbe potuto vincerla Pol Espargaro se non si fosse asfaltato nella seconda parte di gara dopo la bandiera rossa a seguito del botto Zarco-Morbidelli.

Quindi Ducati e KTM favorite? Chissà, perché Marcolino non puoi escluderlo più ormai. E puoi escludere il leader del campionato Fabietto Quartararo? No di certo. Vuoi escludere Mir campione in carica? Mah, lo scorso anno era in testa e probabilmente avrebbe portato a casa la gara se la stessa non fosse stata sospesa dopo il lancio dalla moto senza paracadute di Maverick Vinales.

Personalmente godrei non poco nel vedere una vittoria proprio dello spagnolo che lo scorso anno ha lasciato qui almeno due delle sette vite che aveva.

Gara incerta, ruggine da togliere motori da “sgolfare”. Tante incognite con una sola certezza: la voglia di rivederli correre.

Il desiderio di chi scrive? Una a Pecco per fargli perdere la verginità ed una a Maverick alla faccia del 2020.

 

MOTO2

Facile pronosticare l’ennesima lotta interna tra i piloti del team Ajo. Entrambi in forma smagliante e con moto preparate meglio degli altri. Sulla pista di casa sarà più dura del solito per chiunque. Noi restiamo sempre in attesa di un guizzo dei nostri portacolori. In ogni caso la stagione ha preso irreversibilmente la strada della sede di KTM, anche se il telaio non è KTM….

 

MOTO3

Se trattasi di gara di casa per i rampolli KTM della classe intermedia, diventa quindi gara di casa anche per Pedro Acosta. Non che il ragazzo si faccia problemi a vincere ovunque, però con i ragazzini tutto è possibile. W&S

 

Salvatore V

 

(Immagine in evidenza tratta dal sito insella)

MOTOGP 2021- GP DI CATALUNYA BARCELLONA

Mugello-Montmelò. Una settimana di distanza e si continua a fare sul serio accendendo i motori sull’asfalto di un altro circuito “classico” della MotoGp. Lo si fa con la morte nel cuore e senza un ragazzino che in Toscana ha lasciato la propria vita inseguendo una passione.

Il mondo non si ferma, va avanti ed anche il Motomondiale segue la stessa regola. Ci si sarebbe potuti fermare almeno al Mugello?   E se fosse successo a qualcuno della classe maggiore come accadde con Simoncelli? Non entriamo nel merito: la polemica su un blog lascia il tempo che trova e mai cambierà lo stato delle cose. Bisogna andare avanti, ritrovare il sapore di questo dannato sport che ci ha regalato tante gioie ma anche parecchi dolori.

La stagione ha preso la piega franco-giapponese di Quartararo-Yamaha che con tre vittorie “lidera” la classifica generale: ben 24 punti di vantaggio su Miller che a sua volta precede le altre due Ducati guidate da Bagnaia e Zarco.

Sei gare sono sufficienti per poter intravedere una tendenza. Quattro vittorie Yamaha e due della rossa di Borgo Panigale potrebbero far pensare ad un netto vantaggio a favore della moto giapponese, ma non è così. La seconda Yamaha in classifica generale è quella di Vinales sesto a ben 41 punti dal suo compagno di box, mentre la classifica dei piloti Ducati (escludiamo Martin per ovvie ragioni) è molto più omogenea. A leggere i numeri viene subito all’occhio che Fabio ci stia mettendo molto del suo, vivendo un momento di grazia molto più duraturo di quei weekend spot che lo scorso anno ci fece vedere.

Quartararo è in forma strepitosa su una moto che funziona bene solo sotto le sue natiche, mentre la Ducati (udite udite) pare essere diventata la macchina più versatile in grado di andar forte in mano a tanti. Non sembra vero eh? Eppure si evince questo dalle gare portate a termine nel 2021.

I piloti rossi hanno qualcosa da recriminare, Pecco Bagnaia in primis. Manca la vittoria, manca quello step che lo possa portare a rendere al meglio portando anche a casa il risultato grosso in maniera continuativa. Ce la farà? Ce lo auguriamo tutti per il bene del ragazzo, della Ducati e del campionato.

Da “sommo” conoscitore della MotoGp non ho dato credito alcuno alla KTM per l’appuntamento del Mugello: e infatti….. Oliveira è andato (e anche bene) a podio dando l’impressione che le ultime modifiche fatte sulla moto austriaca possano permettere agli arancioni di tornare tra i primi in pianta stabile. La pista spagnola potrà essere sin da subito una cartina di tornasole e ci dirà se potremo annoverare gli austriaci tra i vincitori di tappa 2021.

Tra la Toscana e Barcellona Morbidelli dovrebbe essere andato a farsi un tuffo nell’acqua di Lourdes dopo questo sciagurato inizio stagione. E’ vero che se guidi uan moto “vecchia” e parti dal gruppo aumenti i rischi in fase di partenza, però capitano tutte a lui. Il fatto di non avere una moto ultima generazione quest’anno è molto più penalizzante considerati i distacchi minimi che in griglia troviamo. Perdere pochi decimi in una delle varie sessioni significa faticare troppo sia in qualifica che in partenza: ormai la stagione ha preso una piega irrecuperabile.

Honda.. no Marquez no party.

Devo ripetermi. Il discorso sulla RCV andrebbe approfondito, perché qui si tratta ormai di scelte strategiche sbagliate che affondano le radici negli anni passati. La vittoria manca dal 2019, e dobbiamo andare a ritroso sin al 2017 per ritrovare un pilota che non sia Marquez vincente su una moto dell’ala dorata. Parliamo addirittura di Pedrosa, e dobbiamo tornare a cinque anni fa ed alla vittoria estemporanea del 2016 di Jack Miller per trovarne uno non griffato HRC. Dove è finita quella moto che andava bene per tutti e per tutte le stagioni? Puntare su un solo uomo ha pagato fino a quando Marquez ha retto. Sono scelte, più o meno consapevoli ma pur sempre scelte.

****ERRATA CORRIGE**** Dalla regia mi suggeriscono che Cal vinse in Argentina 2018 su Honda. Il senso del discorso cambia poco perchè fu una gara ad eliminazione. Ma per la precisione va detto.

Suzuki in ripresa e Aprilia alla quale manca l’ultimo piccolo passo completano il quadro dei partecipanti. Sarà la volta buona per vincere la seconda gara della carriera per Mir che a Barcellona è di casa? Magari anche Rins deciderà di restare in piedi? Aleix Espargararo tirerà fuori dal polso destro la prestazione della vita a casa sua?

 

MOTO2

I due galletti del team Ajo ormai sono diventati padroni della specialità. Sam Lowes non si sta smentendo neanche quest’anno, alternando prestazioni monstre a scivolate assurde che pesano sulla classifica.

Gli italiani, surclassati a casa loro, dovranno vincere in trasferta. Hanno le moto per farlo sia Diggia che Bezzecchi.

 

MOTO3

Un compagno di giochi in meno… altro non serve dire.

 

Salvatore V.

(immagine di copertina tratta da funonalisitecnica)