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MORBIDELLI VINCE, MIR VEDE IL MONDIALE – MOTOGP TERUEL POST GP

Morbidelli vince ad Aragon. Vittoria d’autorità. Peccato, sarebbe stato il giusto Campione del Mondo quest’anno senza la sfortuna che lo ha colpito. (Penso a Zarco che lo centra in Austria, ed al motore in fumo a Jerez).

Completano il podio Alex Rins e Joan Mir. I Piloti Suzuki confermano lo bontà di questa immensa moto che si sposa alla perfezione con questa carcassa Michelin.

Joan Mir ha guidato in modo molto intelligente. Partito a bomba, si è fiondato su Vinales e Quartararo. Non appena li ha superati si è messo lì ed ha aspettato il momento giusto per prendersi il terzo posto.

È paradossale. Yamaha non concederà una moto Factory 2021 a Morbidelli nel 2021, poiché ne dispone soltanto una e la affiderà a Valentino Rossi.

Bellissima la gara, ancora una volta, di Alex Marquez che è l’unico Pilota in pista oltre a Mir a provarci sempre, in chiaro stile Marquez. Perde l’anteriore a finisce nella ghiaia senza conseguenze per il fisico ma non per il morale. Honda si è mossa benissimo nello sviluppo della moto andando finalmente incontro alle esigenze dei suoi Piloti.

Se Honda avesse ascoltato le esigenze di Jorge Lorenzo, sviluppando anche una “sua” moto, paradossalmente oggi Alex Marquez lotterebbe sempre per il podio. Jorge avrebbe lottato per il Titolo.

Fonte MotoGP.com

4° un coriaceo Pol Espargaró su KTM e 5° Johan Zarco con Ducati. Chiudono la Top 10 un fantastico Oliveira 6°, poi Vinales, Quartararo, Lecuona e Petrucci.

Capitolo Ducati – Zarco in Top5 mentre Dovizioso, Petrucci, Bagnaia annaspano. Miller dovrebbe fare un viaggio a Lourdes e Rabat non ne parliamo…

Dovizioso era alle spalle di Quartararo, è stato attaccato da Aleix Espargaró e non ha capito più nulla. Errore prima del cavatappino e addio gara, dietro a Petrucci.

La Line-up Ducati Ufficiale del 2021 onestamente mi lascia perplesso. Da altre parti vedo fior di Campioni, in Ducati Miller e Bagnaia. Non si può puntare al Mondiale così. Spero di essere smentito.

Capitolo Yamaha. Quartararo non mi meraviglia, è tornato nell’anonimato dal quale era venuto e nel quale ci ha sempre abituato nella sua carriera (difatti NON È UN CAMPIONE DEL MONDO) . Lo ha fatto in Moto3, meno in Moto2 e lo sta facendo adesso. Ma Vinales⁉️ Vinales ha preso schiaffoni a due mani da Morbidelli. 15 secondi ragazzi… Fossi in Yamaha mi farei delle domande.

Fonte MotoGP.com

Joan Mirò vede salire a 14 i punti di vantaggio su Quartararo e ben 19 su Vinales. Morbidelli ha 25 punti da Mir, 11 da Quartararo e 6 da Vinales. 

Se Morbidelli chiuderà il Mondiale come prima Yamaha, ad Iwata decideranno di affidargli la M1 2021 con il massimo del supporto? Sarebbe ridicolo non farlo.

Sprofonda a – 28 Dovizioso, tanto ormai non ci crede neanche lui al Mondiale.

Fonte MotoGP.com

Il Motomondiale torna tra 14 giorni, covid permettendo, a Valencia per la doppia sul “Kartodromo” tanto caro a Valentino Rossi, il quale tornerà in pista e tenterà di vincere una gara in questo pazzo 2020 visto che è l’unico Pilota Yamaha a non aver vinto quest’anno, a fronte dei 6 successi dei suoi colleghi. Saluti

Francky

 

 

MOTOGP 2020-GP DI TERUEL MOTORLAND ARAGON

Cambia il nome del Gp di questa settimana ma si resta ad Aragon per il Gp di Teruel.

Ad una settimana di distanza i valori saranno sovvertiti per l’ennesima volta regalandoci il nono vincitore stagionale? Ci si può scommettere: all’appello manca proprio il nuovo leader del Campionato Joan Mir ancora vergine in tutta la sua carriera nella classe regina.

(immagine tratta da tuttomotoriweb)

Non saprei dire se in passato sia mai accaduto un evento simile (ne dubito onestamente), ma non è mai capitato di assistervi a quattro gare dalla fine. Senza scandagliare approfonditamente le classifiche degli ultimi decenni, gli anni con meno vittorie assolute da parte dei campioni furono:

-1980 Roberts sr. 3 vittorie su 10 gare

-1992 Rainey 3 vittorie su 13 gare

-2006 Hayden 2 vittorie su 17 gare.

Joan ha ancora quattro appuntamenti per vincere per restare in vetta alla classifica e non battere questo record negativo.

Fatta questa premessa, e assodato che questa “stranezza” sia dovuta all’uso degli pneumatici Michelin, bisogna pur dire che tutti sono vittime e che nessun pilota è stato favorito. La costante è quella di approcciarsi alle gare con le dita incrociate tutte le volte.

Ad amplificare la “stranezza” di questa stagione si può aggiungere  che non ci sono state gare in cui agli ultimi giri si sia assistito a duelli per la vittoria (o il podio) tra coloro che sono i principali indiziati alla vittoria finale. Anche la scorsa domenica la vittoria si è giocata tra Rins e Marquez jr che non sono tra i primi quattro in classifica, e la costante sembra essere che i favoriti non siano mai nelle condizioni di affrontarsi ad armi pari negli scontri diretti in pista.

Michelin Tyre logo, British MotoGP 2007

(immagine tratta da motograndprix.com)

Questo è, al di là di tutto, ciò che manca a questa stagione per mettere il sigillo di legittimità al vincitore finale. Sarebbe bello vedere i quattro maggiormente indiziati scontrarsi li davanti tra di loro sempre da qui a Portimao, senza dover assistere a fenomeni strani come il calo improvviso di Fabio Quartararo domenica scorsa. Sarà possibile? Lo scopriremo.

Nel frattempo la stagione “mediocre” del nostro italiano (Dovizioso) sulla nostra eccellenza italiana (Ducati) lo sta portando comunque più vicino al vertice: adesso sono 15 i punti dalla vetta. Se solo riuscisse a far pace con la sua moto e le sue gomme già dal sabato potrebbe ancora farcela. Se a Bologna riuscissero a ritrovare il piglio delle scorse stagioni il bottino grosso sarebbe ancora alla portata (meno 26 punti nel costruttori) e da italiani è giusto sperarci nonostante i comportamenti bizzarri del pilota e della squadra.

I “se” che attanagliano il team italiano sono gli stessi che perseguitano tutti gli altri in primis Yamaha che, dopo aver fatto il pieno nelle Q di Aragon, ha sofferto troppo alla domenica contrariamente a Ducati: così come sono stati bravi a usare le gomme con l’asfalto freddo, altrettanto male le hanno usate quando questo si è un po’ scaldato.

E siamo dovuti arrivare a quattro gare dalla fine per poter finalmente parlare degnamente di Honda.

(immagine tratta da corsedimoto.it)

E’ vero, No Marquez No Honda, ma qualcosa sta cambiando. Il fratellino del Re sta cominciando a far bene e se in terra di Francia si poteva trovare la “scusa” della pista bagnata, la scorsa domenica non ci sono “scuse”. La moto giapponese sta crescendo insieme allo spagnolo che è diventato un serio candidato alla vittoria di domenica. Il lavoro fatto sulla RCV è stato importante al punto che a sprazzi anche lo stesso Crutchlow è apparso competitivo come Takagami che a suon di piazzamenti è quinto in Campionato. Evidentemente l’assenza di Marc ha obbligato e permesso a tutti i tecnici di dedicare del tempo nel trovare un equilibrio nuovo al gioiello di Tokio. A questo punto appare probabile una vittoria di una moto con l’ala dorata anche prima del rientro del marziano.

Moto2 – Moto3

(immagine tratta da motogp.com)

Per una volta le raggruppiamo. In realtà potremmo unirle anche alla classe regina perché il leit motive della stagione par essere che nessuno trovi il coraggio di vincere.

Negli ultimi appuntamenti i rispettivi leader hanno marcato visita perdendo punti pesanti dagli inseguitori, senza che questi potessero però realmente fare la differenza.

Marini ha totalizzato due zeri di fila ma Bastianini e Bezzecchi non ne hanno approfittato sino in fondo.

Enea ha fatto un secondo ed un undicesimo posto, mentre Marco un terzo ed una infelice caduta mentre era in testa domenica scorsa. Alla fine ne ha approfittato Lowes (che era il quarto del gruppo) e che bissando il successo di Le Mans è arrivato a due punti da Bastianini attualmente in vetta.

In cinque punti sono rimasti in tre, Bastianini Lowes e Marini, con Bezzecchi che è staccato di 25 lunghezze ma che non si può ancora tirare fuori dalla lotta.

Domenica sarà battaglia vera con Luca Marini che dovrà darsi una svegliata.

Il discorso è analogo anche per la Moto3.

(immagine tratta da formulapassion.it)

Se è vero che tra i ragazzini fare un pronostico è comunque esercizio di alta preveggenza, anche in questo campionato il leader fa fatica più del solito a svettare. Arenas (che fino a due mesi fa sembrava già iridato) è tornato in testa ma non vince una gara da metà agosto. Ogura, che era riuscito a scalare la vetta, appena raggiunta si è perso: nelle ultime tre gare ha fatto solo 14 punti ma soprattutto è sprofondato nella mediocrità. Con Arbolino ancora in forse per la gara, Vietti resta l’unico italiano veramente in lizza. Il distacco di 22 punti è alto ma non incolmabile: a patto di non sbagliar gomma come la scorsa domenica.

 

Buon divertimento a tutti.

(immagine in evidenza tratta dal sito motorbox.com)

Salvatore V.

È UN MONDIALE BELLISSIMO. – SUZUKI VITTORIA E TESTA DEL MONDIALE. POST GP ARAGON

Non ho parole, sto scrivendo col groppo in gola ma voglio scrivere di getto per provare a trasmettere le emozioni che sto provando.

Oggi è un gran giorno per il Motociclismo. Oggi è tornata la Golden Era. Vero mancano i Titoli Mondiali in categoria Regina, ma Schwantz, Rainey e Doohan quanti Mondiali avevano quando hanno iniziato nei primi anni 90? Zero Signori, zero. Vero mancano i nomi blasonato ma… È ora di cambiare pagina, di voltarla con il solo Marc Marquez rimasto a difendere quella categoria di Piloti che hanno segnato un epoca.

Oggi la storia è stata scritta, con Rins vittorioso su Alex Marquez e Joan Mir. La razionalità ha vinto sull’estro e la pazzia. Rins, Alex e Mir hanno giocato benissimo le loro carte ognuno per la propria parte di competenza. Niente pazzie, Mir si è accontentato del 3° posto chiudendo davanti a Vinales, consapevole della debacle di Quartararo addirittura fuori dai 15.

Non è il Mondiale Moto3 del 2014.  È la MotoGP 2020. Immagine MotoGP.com

Dopo 20 anni il Mondiale vede in testa una Suzuki, segno che questo può davvero essere l’anno giusto con un Pilota molto intelligente quanto forte con la manetta.

https://twitter.com/marcmarquez93/status/1317824605915172864?s=19

Poi Alex. Qui apriamo un capitolo a parte. Era quello raccomandato, il fratello di quell’altro… Quasi si fossero dimenticati che questo Pilota ha vinto due titoli Mondiale. Ancora oggi ha dimostrato, per la gioia di molti (ed il riversamento della bile di molti altri) di essere un Campione del Mondo che meritava una moto Factory. Il tweet di Marc Marquez (sopra) è eloquente

https://twitter.com/AngyFra89/status/1176104632994750464?s=19

Quel tweet non prevedeva il salto già nel 2020 ed i presupposti c’erano tutti. Con buona pace di tutti.

La cosa che duole di più è che la Stampa Italiana domani farà ancora una volta finta di niente. Non esisteranno rimonte spettacolari, non esisteranno Mondiali spettacolari, nulla di tutto ciò sarà mai esistito. 

MONDIALE APERTISSIMO. Mir comanda la classifica davanti a Quartararo, Vinales e Dovizioso. Tutti e quattro racchiusi in soli 15 punti.

Debacle per Quartararo che chiude fuori la zona punti probabilmente per un problema agli pneumatici. Interessante la situazione di Nakagami. Il Pilota giapponese è in Top 5 senza aver mai realizzato un podio, soltanto piazzamenti a punti in tutte le gare corse. 

È TUTTO STRAORDINARIAMENTE BELLO.👋

 

 MOTO2- MONDIALE INCREDIBILE

Pronti via e spavento incredibile per Navarro. Cade nel rettilineo dopo la prima curva e fortunatamente viene scansato dal gruppo. Miracolato.

Passano 4 giri e colpo di scena…

https://twitter.com/AngyFra89/status/1317789483966844929?s=19

Cade Luca Marini. Il leader del Mondiale perde l’anteriore e riapre clamorosamente il Mondiale. Bezzecchi, Diggianantonio e Lowes scappano verso la vittoria e si involano in solitaria con Martin, Dixon e Bastianini che seguono a pochi secondi.

Occasione sprecata per Marini che probabilmente comincia a sentire la pressione. Avere un cagnaccio come Bezzecchi nel box non aiuta assolutamente.

Ad 11 giri dalla fine, alla curva due (in salita), Diggia arriva troppo forte e perde l’anteriore mettendo fine alla sua gara, mentre Bastianini e Martin si riportano temporaneamente su Lowes e Bezzecchi prima dello strappo finale dei due.

A soli due giri dalla fine Bezzecchi sceglie di buttare alle ortiche il Mondiale con un errore incredibile, arriva troppo forte e perde l’anteriore scivolando a -23 in classifica dopo che era al comando. Errore gravissimo Ancor più di quello di Marini.

La vince Sam Lowes, probabilmente il più forte e talentuoso in questa Moto2, esautorato troppo presto dalla MotoGP a causa di una moto poco competitiva… 2° Bastianini e 3° Jorge Martin.

Sam Lowes balza in testa al Mondiale. Bissa il successo di LeMans. Caduti Marini e Bezzecchi. Immagine MotoGP.com

Classifica Mondiale Moto2

🥇 Bastianini 155 pts

🥈Lowes 152 pts (-3)

🥉Marini 150 pts (-5)

4️⃣ Bezzecchi 130 pts (-25)

Mondiale apertissimo anche in Moto2, con Lowes e Bezzecchi che sembrano avere una marcia in più. Bezzecchi si mangerà le mani per un errore che, come nel 2018, potrebbe costargli il Titolo Mondiale.👇

https://twitter.com/AngyFra89/status/1317803818181152771?s=19

 

 

 

MOTO3 – Trionfa Masia

Che dire⁉️ 8 vincitori diversi in 11 gare. Jaume Masia si aggiunge al club dei vittoriosi nella stagione 2020. Dopo Arenas, Suzuki, Foggia, Vietti, McPhee, Fenati e Binder anche il pilota del Team Leopard sale sul gradino più alto del podio.

Gara come sempre spettacolare con Vietti ed Ogura in netta difficoltà. Non presente Arbolino a causa Covid (è negativo ma ha viaggiato in aereo con un positivo). Arenas purtroppo non riesce ad approfittarne è chiude soltanto 7°, mentre Vietti chiude 9° ed Ogura 14°.

È un Mondiale di Moto3 privo di un fenomeno vero, privo di un leader. Un po’ come accade in MotoGP, con una differenza… C’è un Pilota che compensa con una grande intelligenza, Albert Arenas.

Masia vince davanti ad un sempre più solido Raul Fernandez e Darryn Binder. A mio avviso questo sarà il leitmotiv del 2021.

Classifica Mondiale

https://twitter.com/AngyFra89/status/1317780189628321793?s=19

Appuntamento a domenica prossima in quel di… Aragon 😉 con il Teruel GP.

 

VALENTINO ROSSI POSITIVO AL COVID – SALTA ANCHE TERUEL

Valentino Rossi salterà anche il GP di Teruel di Domenica 25 ottobre. Tegola durissima sulla stagione di Valentino, già drammatica di per sé. Piove sul bagnato dopo le 3 cadute di fila alle quali si aggiungeranno i due 0 della doppia di Aragon.

Rivedremo in pista Rossi per le ultime tre gare dell’anno. Yamaha non porterà un sostituto per domenica prossima.

https://twitter.com/YamahaMotoGP/status/1317747540348067841?s=19

 

ROSSI POSITIVO AL COVID19.

Piove sul bagnato in casa Rossi. Se le recenti prestazioni avevano lasciato molte domande, una tegola pesantissima si abbatte sul Campione di Tavullia. Il Covid.

Rossi è risultato positivo dopo il rientro da LeMans. Salterà il GP di domenica ad Aragon ed è in dubbio anche per il prossimo. (Doppia di Aragon)

COURTESY OF VALENTINO ROSSI (INSTAGRAM PROFILE)

Mondiale sempre più in salita per Valentino, dopo la “tripletta” di cadute di fila negli ultimi 3 GP segnerà un altro “zero” in quel di Aragon, con la possibilità non remota di saltare anche il prossimo.

Naturalmente ciò che conta è ritornare presto in pista ed augurare a Vale una pronta guarigione.

MOTOGP 2020- GP D’ARAGONA

Dalla Francia alla Spagna. La giostra del mondiale si sposta definitivamente in penisola iberica sino alla sua conclusione.

Due gare ad Aragon consecutive, una settimana di pausa e poi una doppia Valencia con la finalissima di Portimao subito dopo. In sei settimane ben cinque gare con l’incognita del tempo essendo ormai in autunno inoltrato.

Petrucci è stato il settimo vincitore stagionale di un mondiale che non vuole trovare un padrone: ma ci sarà mai un padrone per questo Mondiale? L’unica ragionevole strada per trovarlo è quella di vedere un pilota in grado di vincere almeno tre delle restanti cinque gare piazzandosi sul podio nelle altre due. Qualsiasi altra combinazione di risultati ci restituirà un Campione legittimo, assolutamente non autoritario e sicuramente meno autorevole rispetto alla storia recente.

Lo stesso leader Quartararo ha vinto tre gare su nove eppure ha solo 115 punti: in rapporto alle corse disputate fanno la misera media di 12,7 punti/gara. Numeri alla mano avrebbe finito i campionati degli ultimi 15 anni quasi sempre in quarta posizione , con picchi della terza nel 2018/2019, ma anche della quinta nel 2014/2015.

Scavando più in fondo si scopre che, nell’era MotoGp, i due anni con il punteggio più basso sono stati il 2006 vinto da Nicky Hayden con una media di 14,8 punti/gara ed il 2016 vinto da Marquez con la media di 16,5: il Fabio del 2020 sarebbe finito quinto nel 2006 e quarto nel 2016…

Il mondiale potrebbe essere più avvincente se tutti i protagonisti mostrassero almeno una certa costanza di rendimento, e questo anche la netto dell’assenza di Re Marquez. Il nocciolo della questione è proprio quello: l’incostanza.  Ed è una caratteristica comune a tutti i contendenti anche al netto delle cadute e dei problemi meccanici che hanno afflitto tutte le Yamaha in primis a parte quella di Quartararo. Laddove non sono mancate le moto sono mancati i piloti….

Tale incostanza pare ormai chiaro sia da attribuire agli pneumatici che Michelin ha scelto di portare quest’anno. Dopo i primi mal di pancia di alcuni sono arrivate le lamentele di altri e, visto che sulla moto ci vanno i piloti, alla fine dobbiamo fidarci della loro opinione. Interverrà il costruttore francese? Non nel corso di questo campionato, pena il rischio di falsarlo favorendo qualcuno a danno di altri.

Nel frattempo i francesi ci stanno “regalando” una stagione simile a quella del rientro in veste di fornitore unico, il 2016. Quell’anno ci furono 9 vincitori diversi su 18 gare: nel 2020 siamo già a 7 su 14 per cui abbiamo già pareggiato l’incidenza. Tenendo conto che abbiamo ancora 5 appuntamenti e che i due Suzukisti e Bagnaia sono pronti all’impresa, allora ecco che potremmo rischiare di vedere battuto anche il record assoluto. Ed a Portimao dovrebbe rientrare anche Marc… Chi osa pensare che non potrà vincere?

Ma torniamo a questa settimana. Il tracciato presenta curve con diverse caratteristiche, alcune lunghe da percorrere in accelerazione altre in rilascio, altre molto secche da bassa velocità e con cambi di direzione. Il settore finale è composto da un lungo rettilineo nel quale si “entra” da una variante molto lenta, per cui le moto con più trazione ed allungo potrebbero fare la differenza. Gia, ma quali?

(immagine tratta dal sito vanessapaddock)

In un decennio di storia ad Aragon ci hanno vinto solo Stoner con due moto diverse, Pedrosa una volta, Lorenzo due, Marquez cinque. Per i team una vittoria Ducati, due Yamaha e poi solo Honda che quest’anno difficilmente potrà allungare la striscia delle quattro di fila e delle sette totali.

Con Marquez in pista avremmo saltato a piè pari l’intro al GP:  ne ha vinte cinque su sette in classe regina a partire dal 2013. Ma Marc non c’è ancora, ed un topo potrà ballare meglio e più degli altri. Chi?

Nelle ultime intro non ho azzeccato un pronostico manco per sbaglio, quindi mi asterrò.

E vista la “confusione” attuale è improbabile pensare di delineare dei valori dettati dall’adattabilità delle moto al circuito come in passato: tutto troppo condizionato da altri fattori, altrimenti Petrucci non avrebbe vinto in Francia, Oliveira non avrebbe vinto in Austria e Binder a Brno.

A sto giro mettiamo i numeri di gara nel sacchetto di quelli della tombola e tiriamoli fuori a sorte.

Ma ci sarà da divertirsi comunque.

 

 

Moto2

(immagine tratta da motorsport.com)

Lo scorso weekend nessuno dei tre capofila in classifica di ognuna delle tre classi ha vinto, ma chi ha fatto peggio è stato proprio Luca Marini che ha messo in casella un brutto zero figlio della legnata presa in terra venerdì. Avrà voglia di rifarsi sempre che sia in condizioni fisiche per potersi difendere. Abbiamo detto tante volte che il calendario molto “stretto” del 2020 con blocchi di tre gare “ammucchiate” avrebbe avuto qualche scompenso.

Ci auguriamo per lui che possa difendersi e gli è andata bene che i suoi rivali più diretti abbiano fatto punti in maniera inversamente proporzionale al distacco che avevano in classifica e questo gli ha dato modo di non trovarseli sul collo più di quanto già lo siano.

In 22 punti ci sono nell’ordine Marini, Bastanini, Bezzecchi e Lowes. Il Mondiale si deciderà tra questi quattro piloti.

 

 

Moto3

(immagine tratta da oa sport)

Bel colpo in Francia di Vietti che sale in classifica generale avvicinandosi al vertice e, soprattutto, mostrando una lucidità che lo potrebbe far diventare il più serio aspirante alla corona iridata sull’onda dell’entusiasmo.

Cercherà il riscatto Ai Ogura autore di una prova molto incolore in Francia compromessa sin dalle prove, mentre Albert Arenas (il più maturo di tutti) ha limitato i danni.

Anche in Moto3 la classifica si è delineata raggruppando in venti punti Arenas, Ogura, Vietti ed Arbolino. Il campione 2020 è tra di loro.

Sarà la consueta gara di scie, di incroci di traiettorie e di sorpassi pazzi. Un pronostico? Auguri, fatelo voi.

 

(Immagine in evidenza tratta dal sito tuttomotoriweb.com)