Archivi tag: Ducati

GRAZIE CHAZ- SBK ESTORIL POST GP

185 gare🏁, 28 vittorie🥇, 88 podi,7 pole.  Probabilmente, a meno di stravolgimenti, rimarrà l’unico Pilota della storia Ducati ad aver trionfato nel Mondiale sia col bicilindrico che con il quattro cilindri. Dal 2014 al 2020, 7 stagioni con ben 3 volte 2° nel Mondiale e 2 volte 3°. Ben cinque le stagioni finite sul podio Mondiale in 7 disputate con la casa di Borgo Panigale. 

Altri Piloti hanno avuto più fortuna di lui nel diventare Campioni del Mondo, altri Ducatisti disponevano di una moto molto più “performante” della 1299, probabilmente in sella alla 999 avrebbe vinto anche lui il Mondiale come i vari Hogdson e Toseland, probabilmente avrebbe vinto il suo Mondiale se nel suo cammino non avesse incontrato un mostro verde.

Tant’è che la storia, fino ad oggi, ci lascia un Pilota in grado di portare 28 volte sul gradino più alto del podio la Ducati e chiude la sua avventura con Borgo Panigale con una splendida vittoria in Gara 2 di Estoril. Una risposta magistrale alla gestione Ducati. Arrivò in punta di piedi, dopo aver vinto su RSV4 ed S1000RR, va via in punta di piedi.

Chaz Davies.

Il Round dell’Estoril assegna il titolo Mondiale a Jonathan Rea il quale, strano a dirsi, non conquista neanche un podio nell’arco delle tre gara. Round dominato da Yamaha che piazza 6 moto su 9 sul podio. Doppietta di un ritrovato Toprak Razgatioglu che vince gara 1 e la Superpole Race, mentre Davies vince la gara 2 chiudendo il Mondiale. Ottima la prestazione dell’Americano Gerloff che chiude a podio ben due gare su un circuito a lui sconosciuto.

Il Team Ducati Aruba vince il Mondiale Team con 578 punti (Redding 305 Davies 273)  davanti al Kawasaki Racing Team con 549 punti (Rea 360 Lowes 189) e Pata Yamaha WSBK con 451 punti (Razgatioglu 228 VanDerMark 223).

Rea in ginocchio da Xavi Fores a fine gara. Immagine WorldSBK

Il Mondiale costruttori lo vince Kawasaki con 392 punti davanti a Ducati a 391. A fine gara Rea si congratula in ginocchio con Xavi Fores ringraziandolo visto l’errore del Campione del Mondo. Una foto da copertina.

Team GoEleven si aggiudica con 186 (Rinaldi 186) punti il Titolo dei Team Indipendenti davanti a GRT Yamaha 161 (Gerloff 103 Caricasulo 58) bissando il successo anche del Mondiali Pilota indipendente con Michael Rinaldi 186 punti davanti a Baz con 142 punti.

Mondiale che volge al termine con 7 vincitori diversi in 24 gare. Rea (11), Redding (5), Razgatioglu (3), Davies (2), Lowes, Rinaldi e VanderMark (1), molto meglio considerati i 5 del 2019 con Rea e Bautista che vinsero quasi tutte le gare.

Considerazioni⁉️⁉️⁉️📝

👎 Razgatioglu – Al primo anno con R1 Ufficiale ci si aspettava qualcosina in più del talento turco. Il 2021 sarà un importante banco di prova.

👎Bautista – Dopo le 16 vittorie del 2019 neanche un podio nel 2020. Vero è che in sella alla neonata Fireblade da svezzare è più complicato ma chiude il Mondiale con gli stessi punti del suo compagno Leon Haslam. Le aspettative erano altre. Anche per lui, come per Toprak, il 2021 sarà decisivo.

👎BMW – La S1000RR del Team Ufficiale BMW totalizza soltanto 143 punti e si piazza addirittura dietro ai Team privati GOEleven Ducati e GRT Yamaha. Viene da chiedersi perché ⁉️

👍Redding – Passare da una MotoGP, ad una stradale senza elettronica del BSB (e vincerlo) al Mondiale SBK è roba d’altri tempi. Nonostante la sconfitta nel Mondiale a mio avviso il bilancio è positivo. 5 vittorie e 2° posto nel Mondiale. Nel 2021 sarà il favorito. Paragoni con Bautista? No. Bautista veniva da anni di Ducati MotoGP e sapeva benissimo cosa incontrava, Ducati l’aveva studiata benissimo. Redding no.

👍 Gerloff –  Il due volte Campione Supersport MotoAmerica era la novità del Mondiale. Se in un primo momento aveva deluso le aspettative si è ripreso alla grande nel finale di Mondiale segnando ben 3 podi nelle ultime 9 gare. Il talento c’è e si vede.

👍Rinaldi – Vincere una gara in SBK non è per niente scontato. Ci è riuscito al primo anno da rookie, ha vinto il Mondiale Indipendenti praticamente da solo per lui e per il team e nel 2021 sarà Ufficiale Ducati. Sarà l’anno della consacrazione ⁉️

 

Appuntamento al 2021 per il Mondiale SBK, nell’attesa tra pochi giorni verrà presentata la nuova ZX10-RR che Kawasaki darà nelle mani di Jonathan Rea. 

 

 

 

 

 

È UN MONDIALE BELLISSIMO. – SUZUKI VITTORIA E TESTA DEL MONDIALE. POST GP ARAGON

Non ho parole, sto scrivendo col groppo in gola ma voglio scrivere di getto per provare a trasmettere le emozioni che sto provando.

Oggi è un gran giorno per il Motociclismo. Oggi è tornata la Golden Era. Vero mancano i Titoli Mondiali in categoria Regina, ma Schwantz, Rainey e Doohan quanti Mondiali avevano quando hanno iniziato nei primi anni 90? Zero Signori, zero. Vero mancano i nomi blasonato ma… È ora di cambiare pagina, di voltarla con il solo Marc Marquez rimasto a difendere quella categoria di Piloti che hanno segnato un epoca.

Oggi la storia è stata scritta, con Rins vittorioso su Alex Marquez e Joan Mir. La razionalità ha vinto sull’estro e la pazzia. Rins, Alex e Mir hanno giocato benissimo le loro carte ognuno per la propria parte di competenza. Niente pazzie, Mir si è accontentato del 3° posto chiudendo davanti a Vinales, consapevole della debacle di Quartararo addirittura fuori dai 15.

Non è il Mondiale Moto3 del 2014.  È la MotoGP 2020. Immagine MotoGP.com

Dopo 20 anni il Mondiale vede in testa una Suzuki, segno che questo può davvero essere l’anno giusto con un Pilota molto intelligente quanto forte con la manetta.

https://twitter.com/marcmarquez93/status/1317824605915172864?s=19

Poi Alex. Qui apriamo un capitolo a parte. Era quello raccomandato, il fratello di quell’altro… Quasi si fossero dimenticati che questo Pilota ha vinto due titoli Mondiale. Ancora oggi ha dimostrato, per la gioia di molti (ed il riversamento della bile di molti altri) di essere un Campione del Mondo che meritava una moto Factory. Il tweet di Marc Marquez (sopra) è eloquente

https://twitter.com/AngyFra89/status/1176104632994750464?s=19

Quel tweet non prevedeva il salto già nel 2020 ed i presupposti c’erano tutti. Con buona pace di tutti.

La cosa che duole di più è che la Stampa Italiana domani farà ancora una volta finta di niente. Non esisteranno rimonte spettacolari, non esisteranno Mondiali spettacolari, nulla di tutto ciò sarà mai esistito. 

MONDIALE APERTISSIMO. Mir comanda la classifica davanti a Quartararo, Vinales e Dovizioso. Tutti e quattro racchiusi in soli 15 punti.

Debacle per Quartararo che chiude fuori la zona punti probabilmente per un problema agli pneumatici. Interessante la situazione di Nakagami. Il Pilota giapponese è in Top 5 senza aver mai realizzato un podio, soltanto piazzamenti a punti in tutte le gare corse. 

È TUTTO STRAORDINARIAMENTE BELLO.👋

 

 MOTO2- MONDIALE INCREDIBILE

Pronti via e spavento incredibile per Navarro. Cade nel rettilineo dopo la prima curva e fortunatamente viene scansato dal gruppo. Miracolato.

Passano 4 giri e colpo di scena…

https://twitter.com/AngyFra89/status/1317789483966844929?s=19

Cade Luca Marini. Il leader del Mondiale perde l’anteriore e riapre clamorosamente il Mondiale. Bezzecchi, Diggianantonio e Lowes scappano verso la vittoria e si involano in solitaria con Martin, Dixon e Bastianini che seguono a pochi secondi.

Occasione sprecata per Marini che probabilmente comincia a sentire la pressione. Avere un cagnaccio come Bezzecchi nel box non aiuta assolutamente.

Ad 11 giri dalla fine, alla curva due (in salita), Diggia arriva troppo forte e perde l’anteriore mettendo fine alla sua gara, mentre Bastianini e Martin si riportano temporaneamente su Lowes e Bezzecchi prima dello strappo finale dei due.

A soli due giri dalla fine Bezzecchi sceglie di buttare alle ortiche il Mondiale con un errore incredibile, arriva troppo forte e perde l’anteriore scivolando a -23 in classifica dopo che era al comando. Errore gravissimo Ancor più di quello di Marini.

La vince Sam Lowes, probabilmente il più forte e talentuoso in questa Moto2, esautorato troppo presto dalla MotoGP a causa di una moto poco competitiva… 2° Bastianini e 3° Jorge Martin.

Sam Lowes balza in testa al Mondiale. Bissa il successo di LeMans. Caduti Marini e Bezzecchi. Immagine MotoGP.com

Classifica Mondiale Moto2

🥇 Bastianini 155 pts

🥈Lowes 152 pts (-3)

🥉Marini 150 pts (-5)

4️⃣ Bezzecchi 130 pts (-25)

Mondiale apertissimo anche in Moto2, con Lowes e Bezzecchi che sembrano avere una marcia in più. Bezzecchi si mangerà le mani per un errore che, come nel 2018, potrebbe costargli il Titolo Mondiale.👇

https://twitter.com/AngyFra89/status/1317803818181152771?s=19

 

 

 

MOTO3 – Trionfa Masia

Che dire⁉️ 8 vincitori diversi in 11 gare. Jaume Masia si aggiunge al club dei vittoriosi nella stagione 2020. Dopo Arenas, Suzuki, Foggia, Vietti, McPhee, Fenati e Binder anche il pilota del Team Leopard sale sul gradino più alto del podio.

Gara come sempre spettacolare con Vietti ed Ogura in netta difficoltà. Non presente Arbolino a causa Covid (è negativo ma ha viaggiato in aereo con un positivo). Arenas purtroppo non riesce ad approfittarne è chiude soltanto 7°, mentre Vietti chiude 9° ed Ogura 14°.

È un Mondiale di Moto3 privo di un fenomeno vero, privo di un leader. Un po’ come accade in MotoGP, con una differenza… C’è un Pilota che compensa con una grande intelligenza, Albert Arenas.

Masia vince davanti ad un sempre più solido Raul Fernandez e Darryn Binder. A mio avviso questo sarà il leitmotiv del 2021.

Classifica Mondiale

https://twitter.com/AngyFra89/status/1317780189628321793?s=19

Appuntamento a domenica prossima in quel di… Aragon 😉 con il Teruel GP.

 

LUNGA VITA AI KAWALIERI DI AKASHI – REA 6 CAMPIONE DEL MONDO!

Jonathan Rea vince il Campionato del Mondo SBK del 2020. Non riesce l’impresa del Campione Britannico SBK 2019 di bissare il titolo nazionale con quello Mondiale. Non riesce l’impresa Ducati di metter fine al dominio verde di Kawasaki e riportare il Titolo Mondiale in Italia che manca dal lontano 2012 (Aprilia e Max Biaggi).

Kawasaki ZX10-RR modello 2016

Le hanno provate tutte gli avversari. Ducati ha omologato una “quasi MotoGP” con la V4. Ha addirittura abbandonato la filosofia “regina” di Borgo Panigale mandando a quel Paese il bicilindrico per affidarsi ai 4 cilindri tanto denigrati dagli appassionati duri e puri.

Personalmente ho maledetto Ducati il giorno in cui ha abbandonato il Bicilindrico. Vedere una Ducati col 4 cilindri è come vedere un cagnolino…un incrocio tra un alano ed un bassotto. La Ducati è BICILINDRICA.

Honda quest’anno ha presentato la CBR1000RR-R (una R per ogni lustro di sconfitte, altrimenti non si spiega…) spingendo ancor di più il limite e sfruttando un know-how diretto con la MotoGP. I risultati non sono stati affatto male anzi… I margini di miglioramento sono elevatissimi.

Nonostante ciò nulla hanno potuto contro la Ninja. Una moto abbastanza “vecchia” se si pensa al progetto ma che ha trovato in Jonathan Rea il Cavaliere perfetto per lo stile di guida e la capacità di portarla al limite. I vari Sykes, Haslam e Lowes nulla hanno potuto contro il suo strapotere.

https://twitter.com/AngyFra89/status/1317458989257469953?s=19

La sfida più grande adesso è il 2021. Kawasaki porterà una ZX10-RR completamente nuova⁉️ Porterà il solito aggiornamento ⁉️ Questa è la domanda che molti fanno.

Se questa Ninja è così vincente perché cambiarla⁉️ IMHO Paradossalmente una nuova ZX10-RR potrebbe essere la fine del dominio di Rea. 

I numeri che leggete sopra sono impressionanti e si commentano da soli. Jonathan è il primo Pilota da Giacomo Agostini a vincere 6 Titoli Mondiali di fila nel circuito FIM. Qualcosa di unico e quasi irripetibile, figlio di una combinazione Pilota/Moto altrettanto unica ed irripetibile.

Immagine profilo Twitter Kawasaki Racing Team

Gli ultimi due Mondiali sono stati agguerriti per l’asticella della concorrenza portata sempre più in alto da Ducati, con il gigante Honda pronto ad azzannare da un momento all’altro. La sensazione è che nel 2021 il Mondiale SBK sarà un’annata da ricordare ed iscrivere negli annali di Storia del Motociclismo.

Viva Kawasaki. Lunga vita ai Kawalieri di Akashi.

 

Francky.

 

 

 

MOTOGP 2020-GP DI FRANCIA, LE MANS

Dopo un weekend di pausa si riparte per un altro trittico di gare tutte d’un fiato come il format 2020 prevede causa forza maggiore.

Si ricomincia dal circuito Bugatti di Le Mans nel sud della Francia dove si presume la farà da padrona la pioggia complicando ancor più il lavoro delle squadre e mischiando ulteriormente le carte.

La versione “Bugatti” dello storico circuito de La Sarthe ha in comune poche parti rispetto al tracciato su cui si corre la 24H automobilistica più famosa del mondo. Condividono il rettilineo di partenza e la prima variante. Dopo il ponte Dunlop la pista scollina e i due layout si dividono nel lungo curvone a destra in discesa. In quel punto le moto continuano a piegare verso destra mentre i prototipi proseguono per affrontare la parte del tracciato che porta verso il rettilineo delle Hunaudieres. Le moto invece “tornano indietro verso la parte “interna” del comprensorio affrontando altre nove curve di raggio differente per poi ricongiungersi nella zona dell’ultima chicane della 24H. in quel punto c’è poi una doppia destra lentissima che riporta verso il traguardo.

Le prossime tre gare saranno cruciali per la lotta al campionato. Chi vorrà far punti pesanti ha tre occasioni di fila da non sciupare prima del rientro del marziano. Marquez comincia a far qualche comparsata su socials e media rispetto al silenzio di tomba di qualche tempo fa. Vederlo allenarsi con il suo bel sorriso stampato in faccia non è un buon segnale per i suoi “orfani”.

Con il maltempo incombente, e con una stagione che fatica a trovare un vero padrone, far pronostici o delineare forze in pista diventa impresa ardua.

Al netto della presenza di Marquez trattasi di circuito storicamente amico di Yamaha. Quelli bravi dicono che possa aiutare Ducati e Ktm. Chi scrive pensa (o spera) che sarà la volta di Mir su Suzuki. La sua vittoria è ormai nell’aria e sarebbe bello vederla sulla pista che nel 2007 vide tornare alla vittoria la casa di Hamamatsu dopo un digiuno di quasi 7 anni. All’epoca vinse Vermuelen la sua prima ed unica gara Motogp, proprio su una pista bagnata e con una gara ricca di colpi di scena.

Con gara bagnata potremmo anche sperare negli exploit degli specialisti dell’acqua come Zarco, Petrucci, Rins

Nel frattempo si sono delineate alcune line up 2021: in pratica si sono svelati i segreti di Pulcinella…

Rossi ha firmato con Petronas ed avrà la stessa moto dei piloti del team ufficiale solo verniciata di altri colori, mentre il suo promettente e giovane compagno Morbidelli monterà a cavallo di una moto con meno upgrade. Lin Jarvis ha spiegato che logisticamente non sono in grado di gestire 4 moto ufficiali come fanno in KTM e Ducati….no  comment.

Pecco Bagnaia raggiungerà Miller del team ufficialissimo Ducati mentre Zarco e Martin saliranno sulle Pramac.

Dovizioso ancora “unemployed”.

La classifica è corta, ma durante questo trittico qualcuno si perderà per strada. Staremo a vedere chi.

 

MOTO2

Territorio di caccia italiano. Luca Marini, in odore di passaggio di categoria, vorrà dare uno strappo in campionato. Non troverà d’accordo Bastianini che, in procinto anch’esso di fare il salto, vorrà salire di classe con un Campionato in tasca.

Anche tra i cadetti ci saranno gli specialisti del bagnato seduti sulla riva del fiume in attesa che la piena li possa avvantaggiare.

 

Moto3

Al solito ci sarà da divertirsi. Quello che sembrava l’unico campionato quasi deciso ha avuto un sussulto nelle ultime gare, con il giapponesino Ai Ogura che ha scalzato Arenas dalla vetta grazie ai passi falsi dello spagnolo nell’ultimo periodo. Ai non ha ancora vinto una gara eppure comanda la classifica generale. gli serve la vittoria prima possibile, sia per la classifica che per il morale che per evitare di diventare Campione del mondo alla Alzamora.

Buon divertimento a tutti.

(immagine in evidenza tratta dal sito f1fansite)

WSBK 2020- POST GP DI FRANCIA

Sei decimi di secondo….. quelli sono bastati per impedire a Rea di laurearsi Campione del Mondo in Francia. Quello il distacco dal terzo classificato di gara 2 Davies che ha occupato l’ultimo gradino di quel podio che avrebbe permesso al nordirlandese di festeggiare già questa domenica.

Poco male. La festa è solo rimandata: gli basterà racimolare tre punti su tre gare in Portogallo per mettersi in testa la sesta corona d’alloro consecutiva.

Sul circuito del Nevers la pioggia è stata una costante. Quando piove tutto ci può stare: anche una prima fila tutta BMW con Laverty in pole e Sykes attaccato al suo codone.

Ma in gara no, perché Johnny il cannibale non ha voluto lasciar nulla a nessuno sin da gara 1, vincendo la sua 98esima corsa SBK su 299 corse, per poi vincere la 99esima in Superpole alla domenica mattina. Un ruolino di marcia impressionante che lo rende il miglior interprete di sempre della categoria.

Le Ducati si sono difese. Redding non aveva familiarità con la pista, con la V4 sull’acqua e con le Pirelli rain. Ha fatto tutto al meglio, evitando danni e progredendo costantemente sin dalle prove sino ad arrivare a vincere prepotentemente gara 2.

Le Yamaha sono state tenute a galla dai due podi di Baz e da quello in Superpole di Van der Mark, contrariamente alle Honda pervenute solo in gara 1 grazie ad un eroico Haslam che però ha picchiato il casco in terra a 4 curve dalla fine.

Le due Bmw partite dalla pole sono durate lo spazio di una curva in gara 1 grazie ad un entrata “maschia” ma regolare di Gerloff che ha mandato in terra Sykes che si è tirato dietro anche il povero Laverty. Poco male, perché in Superpole Race sono rimaste sulle ruote ma sono scomparse nelle retrovie dopo mezzo giro.

Male anche il turco Razgatlioglu mai in palla

 

Gara 1

 

Rea parte e se ne va salutando tutti tranne un coriaceo Baz che sino a due terzi di gara fa i numeri per star dietro all’uomo in verde salvo poi scendere a miti consigli e portare a casa un importante podio per il suo team che resta un indipendente. Gli stessi numeri ha provato a farli anche l’americano Gerloff sull’altra Yamaha privata, salvo fare un tuffo nella ghiaia per troppa foga. Redding, partito nono, rimonta pian piano sino ad arrivare ad un quinto posto finale frutto anche del cappottone finale di Haslam.

 

Superpole race

 

Stesso copione di gara 1 con Rea che prende il volo come da sua abitudine con il suo compagno che gli prende la scia e lo scorta sino al traguardo senza grosse pene.

Dalle retrovie risale Redding che si trova a compiere un ultimo giro epico con Van Der Mark terzo che comunque riesce mantenere il podio ai danni del ducatista.

 

Gara 2

Redding parte finalmente più avanti grazie al quarto posto della Superpole Race. Johnny inizia la corsa alla sua maniera ma dopo pochi giri un Redding in formissima lo raggiunge e lo stacca. Anche Baz fa altrettanto e lo stesso anche Davies che si mette in terza posizione. Rea scivolato indietro prova una reazione negli ultimi giri senza riuscire a schiodarsi dal quarto posto.

Festa solo rimandata.

 

Ci si vede tra quindici giorni ad Estoril, pista inedita per la categoria e per tanti piloti.

Rea vorrà chiudere in bellezza con almeno un successo per arrivare a quota 100 e festeggiare il sesto da vincitore.

(immagine in evidenza tratta da motorbox)

Salvatore V.