Archivi tag: Marquez

SCONTRO TRA TITANI – MOTOGP 2015 SEASON REVIEW

“Le storie più antiche del mondo del Motorsport sono scritte nelle gesta dei Piloti che le hanno compiute. Storie di era che precede elettronica e monogomma in cui i circuiti erano dominati da tante palle e meno cervello. Quest’ultimi erano potenti, avevano tanto cuore e coraggio ma caddero per mano dei loro figli; che si evolsero magicamente in un mondo motociclistico sempre più alla portata di tutti e meno di nicchia, come un tempo. A loro volta quest’ultimi, credendosi imbattibili ed immortali caddero per mano di una nuova ed ultima generazione di Piloti che ne aveva emulato le gesta, le virtù e la cattiveria agonistica. Il culmine dello scontro, con la battaglia finale, si ebbe nell’anno 2015

È la fine dell’era Bridgestone, il 2015 infatti sarà l’ultimo anno di fornitura degli pneumatici. Dal 2016 subentrerà la Michelin.

Il Mondiale è pieno di aspettative. Marquez per la conferma, Lorenzo per il riscatto, Valentino Rossi per ritrovarsi.

Il Campione del Mondo in carica appare nervoso, non è il Marquez del 2014. Non si sente a suo agio sulla moto e durante l’anno sbaglia tanto. 

Losail 2015 – Marquez sbaglia nelle fasi iniziali della gara ed è costretto alla rimonta. Arriverà soltanto 5°. Immagine MotoGP.com

Sbaglia in Qatar arrivando lungo ed è costretto ad inseguire arrivando soltanto 5°, come un “gatto in tangenziale” si fa fregare in Argentina finendo rovinosamente a terra dopo un “contatto” con Rossi, cade al Mugello ed al Montmeló. 

Marquez dopo la caduta al Mugello, cade anche in Catalunya e dice addio al Mondiale. Foto MotoGP.com

Dopo sole 7 gare il Mondiale di Marc Marquez era già finito. Errori gravi ed in alcuni casi grossolani. Il feeling con la moto non è lo stesso, Marc spinge, rischia troppo e cade con una moto che non è la stessa del 2014.

Il Mondiale è tutta roba per i Piloti Yamaha.

Dopo il trionfo di Losail Valentino vince anche a Thermas Rio Hondo.

L’inizio di Mondiale di Valentino Rossi è straordinario, l’orologio sembra essersi fermato e vedere come, a 36 anni suonati, dia la paga (Qatar, Argentina) ai ragazzini è stupefacente. Mai una sbavatura, soprattutto un dominio assoluto nel box. Jorge Lorenzo sembra essersi smarrito. Alcuni problemi ne condizionano le prime gare ma poi….

…poi Jorge Lorenzo decide che è il momento di entrare in modalità “Martillo” e trionfa a Jerez, LeMans, Mugello e Montmeló. 100 punti netti, 28 in più di Valentino che comunque si prende 4 podi (🥈🥈🥉🥉) in altrettante gare dimostrando una costanza fantastica.

Dopo 7 gare la classifica Mondiale tra gli alfieri Yamaha è la seguente👇

🥇Valentino Rossi 1️⃣3️⃣8️⃣

🥈Jorge Lorenzo 1️⃣3️⃣7️⃣

Per Valentino sette podi in sette gare, con due vittorie. Per Jorge quattro vittorie. Soltanto un punto li divide dopo 7 GP.

Si arriva nella cattedrale di Assen dove va in scena uno scontro “epico” tra il ritrovato Marquez (tornato al telaio 2014) e Valentino Rossi. Più staccato Jorge Lorenzo che chiude soltanto terzo a 15 secondi dalla testa.

Assen. Ultima curva da brividi. Immagine MotoGP.com

Parliamoci chiaro. Alla “Geert Trimmer” ne abbiamo viste di tutti i colori, mai come quella che ci hanno combinato questi due 👇

Dopo Assen, un arrabbiato Marc Marquez, si riprende la vittoria al Sachsenring ed Indianapolis mentre Valentino non riesce ad andare oltre il 3° posto. Nell’11° round stagionale sul circuito di Brno, Jorge Lorenzo vince la sua 5^ gara stagionale.

https://twitter.com/AngyFra89/status/1362018159042134019?s=19

Il Mondiale è tiratissimo. Negli anni di MotoGP non si era mai vista una tale competitività in entrambi i lati del box. La differenza potrebbe farla la testa dei Piloti, più che la moto.

I due Piloti Yamaha sono appaiati in classifica, Jorge sembra più in forma ma nelle successive due gare qualcosa va storto.

A Silverstone Rossi trionfa sotto la pioggia davanti ad un mitico Petrucci, con Jorge soltanto 4°. A Misano invece sbagliano entrambi. Jorge cade dopo il cambio moto causa pioggia, mentre Valentino la moto tarda a cambiarla ed arriva soltanto 5°. Guadagna certamente 11 punti su Jorge ma sarebbero potuti essere molti di più…

Per Lorenzo le cose sembrano non mettersi bene. Aveva raggiunto la vetta a Brno ma dopo Silverstone e Misano, si ritrova con 23 punti di svantaggio da Rossi. 🥇VR 247 🥈JL 224

Cosa credi che pensi adesso Lorenzo?

«Pensa di potermi battere in tutte le gare da qui alla fine e quindi di recuperare lo svantaggio». cit. VR46

IMHO Successe proprio quello che Valentino ipotizzava…

Rimangono 5 gare alla fine del Mondiale ed Jorge dovrà recuperare ben 23 punti. Dovrà battere Rossi in tutte le gare.

In realtà su 5 gare arriverà ben 4 volte davanti. Ne vincerà ben 2, andando a podio in tutte le gare. Valentino non vincerà neanche una gara ed andrà a podio in sole 3 gare. Mattatore del finale di stagione è sicuramente Jorge Lorenzo che totalizza 106 punti (oltre 21 punti per gara) contro i soli 78 (15 punti per gara di media) di Valentino. Ben 97 i punti totalizzati invece da Daniel Pedrosa.

Immagine MotoGP.com

Daniel Pedrosa si ritrova nel finale di stagione. Non aveva ancora vinto una gara. Vince a Motegi ed a Sepang, totalizzando 4 podi nelle ultime cinque gare.

Jorge Lorenzo e Valentino Rossi si presentano a Phillip Island con un distacco di soli 18 punti. Mancano 3 gare alla fine. 👉🇦🇺🇲🇾🇪🇦 Con 75 punti a disposizione basta un minimo errore da parte di Vale o Jorge ed il Mondiale va via.

A Phillip Island va in scena la gara più bella della storia MotoGP a mio avviso.👇

La gara in Australia è stata incredibile. In lotta tra loro, per tutti la gara Marquez, Iannone e Rossi. Jorge Lorenzo prova a scappare ma viene raggiunto all’ultimo giro da Marquez che riesce a vincerla magnificamente. Jorge Lorenzo con la vittoria avrebbe guadagnato ben 14 punti su Rossi, ma a causa di Marquez ne guadagna soltanto 7 portandosi a -11.

Tutto quello che accade dopo è stato imbarazzante. TUTTI HANNO SBAGLIATO 👇

🔴 Valentino Rossi: Una conferenza stampa nel giovedì di Sepang assolutamente “scandalosa”. Un errore tattico senza precedenti. Attaccando Marquez, portandolo allo scoperto credeva di tenerlo buono per le ultime due gare. Ha scatenato un mostro.  Il calcio di Sepang è stata la reazione di uno che era partito di testa….

I Campioni come loro sono cattivi. Se non lo fossero non sarebbero pluri Campioni del Mondo, non sarebbero cannibali. Valentino sapeva in cuor suo, già da Aragon, che il Mondiale gli stava scappando di mano. 

Ha perso la testa, è stato vittima del suo stesso gioco psicologico col quale ha annientato fior di Piloti nella sua carriera. Con Marquez non ha funzionato.

🔴Marc Marquez: A Phillip Island ti ho ostacolato⁉️ “Adesso ti faccio vedere io cosa significa ostacolarti”. La condotta di gara a Sepang è stata davvero oscena. Ci ha rimesso lui e soprattutto la Honda che, non consegnando la telemetria (quando mai lo avrebbe fatto) ha confermato quanto visto in TV. 

Marquez ha Sepang ha dimostrato cosa significasse “ostacolare e giocare” con qualcuno. In diretta Mondiale ha “fatto la pipì in testa” ad un 9 volte Campione del Mondo, mica al Gibernau di turno (con tutto il rispetto per un ottimo Pilota come Sete).

Personalmente capisco il gesto, dopo essere stato accusato ingiustamente (Phillip Island HA VINTO TOGLIENDO 5 PUNTI A JL).

🔴Jorge Lorenzo: Aveva la possibilità di uscirne davvero pulito ma c’è un ma…. Sul podio di Sepang il gesto del pollice verso è stato, a mio avviso, sbagliato. Ha dato adito ai media di scagliarsi contro di lui. Poteva rimanerne fuori tranquillamente.

🔴 DIREZIONE GARA. Chi ha sbagliato più di tutti. Sono state vittime di loro stesse. Non hanno avuto il coraggio di prendere una decisione in nome dello “spettacolo“. A Sepang bastava “catechizzare” per bene i due polli ed eventualmente dare una bella bandiera⚫. Preferì salvare il tutto in vista dell’ultima gara di Valencia. Ne uscì con le ossa rotte.

A Valencia vinse Jorge con una gara spettacolare, con Marquez mai in grado di attaccarlo e Pedrosa arrivato soltanto negli ultimi giri a ridosso della vittoria. Valentino partí ultimo, in virtù della penalità inflitta per il calcio di Sepang, ed arrivò 4°.

https://twitter.com/AngyFra89/status/1362037434888904710?s=19

Vinse il Pilota più forte.

Quello che vinse più gare, più veloce in qualifica, più veloce nei turni di prova, quello che arrivo davanti al compagno di team più volte davanti (10 a 8). Con un Valentino Rossi tremendamente forte e costante. Sempre a punti ed a podio in 15 gare su 18. Probabilmente l’errore in pista più costoso fu proprio a Misano, aveva la vittoria certamente in mano.

Personalmente la ricordo e la ricorderò come il più bel Mondiale mai vissuto finora. Con buona pace di tutti👋👋👋👋

Immagine MotoGP.com

 

 

Francky

 

 

 

 

 

 

 

 

MOTOGP 2014 – ANNO DEI RECORD

L’anno appena concluso lasciò tutti di stucco. Il rookie Marc Marquez aveva vinto il suo primo titolo Mondiale in MotoGP all’esordio battendo il Campione del Mondo in carica Jorge Lorenzo.

Il 2014 si aprì carico di aspettative….per gli altri. In realtà fu un tripudio di onnipresenza per il talento di Cervera.

La parola che più sentirete sarà: DOMINIO

Marquez e Rossi in battaglia a Losail. Il Catalano vincerà per appena due decimi su Rossi. Immagine MotoGP.com

La stagione inizia a Losail, come ogni anno, e come ogni anno il dibattito è lo stesso:

Valentino riuscirà a vincere il decimo⁉️

La gara in Qatar dimostrò che Valentino era lo stesso “cagnaccio” rognoso di qualche anno fa, con la stessa cattiveria, la stessa grinta e voglia di “uccidere” i rivali.

Davanti a sé trovò un “cagnaccio” più rognoso e cattivo di lui. Da Losail ad Indianapolis, passando per Texas, Rio Mondo, Jerez, LeMans, Mugello, Montmeló, Assen e Sachsenring.

Marquez trionfa ad Indianapolis e vince la sua decima di fila. Immagine MotoGP.com

10 successi di fila nelle prime 10 gare. 10 vittorie di fila come Giacomo Agostini dal 68′ al 70 (correva praticamente da solo in quelle stagioni) e come Doohan nel 1997. 

Considerando i tempi ed i modi, il monogomma e le prestazioni ed il calibro dell’altra Honda con Pedrosa e delle due Yamaha con Lorenzo e Rossi, l’impresa di Marquez è stata ineguagliabile. Nulla a che vedere con Agostini e Doohan, soppiantati dal confronto.

Con 250 punti conquistati in 10 gare, Marquez ha già ipotecato il Mondiale. Soltanto un grave infortunio potrebbe fermarlo. Nel GP numero 11 della stagione a Brno si ferma la sua striscia vincente. Vince il suo compagno di team Pedrosa davanti a Lorenzo e Rossi.

Sorpasso di Marquez su Lorenzo, Silverstone 2014. Foto MotoGP.com

La sensazione però è che in realtà sia soltanto una pausa. Marc si rifà subito sul tracciato di Silverstone vincendo la sua 11^ gara in 12 GP, battendo Lorenzo e Rossi, dopo una battaglia non da poco proprio col Maiorchino.

Arriva Misano Adriatico. Nella tana del dottore Marquez si lascia prendere dalla foga e sbaglia mentre è all’inseguimento di Valentino Rossi. Cade riuscendo a ripartire, chiudendo soltanto 15°. Primo errore dell’anno.

Valentino Rossi trionfa nel GP di Misano, davanti ad Jorge Lorenzo. Immagine MotoGP.com

È tempo di valutare ciò che c’è al di fuori di Marquez. Fino al GP di Misano abbiamo visto un ritrovato Valentino Rossi, infallibile in molte occasioni e che ha avuto la “sfortuna” di trovarsi un mostro davanti. Nettamente più in forma del compagno di team Lorenzo, che soprattutto nella prima parte della stagione ha faticato non poco.

La loro situazione in classifica vedeva Valentino a 214 punti contro i 177 di Jorge Lorenzo. Una superiorità nettissima nella prima parte di stagione con 1 vittoria ed 8 podi, contro i soli 7 podi e 0 vittorie di JL99.

Crutchlow ed Aleix Espargaró in lotta per la 2^ posizione nel GP di Aragon. Foto MotoGP.com

Ad Aragon succede l’impossibile. La pioggia scombina i piani di tutti nel bel mezzo della gara. Il cambio moto la decide, Lorenzo cambia moto non appena arrivano le prime gocce (non aveva nulla da perdere, era dietro) Marquez e Pedrosa scelgono di continuare. Entrambi cadono non appena la pioggia aumenta, avevano la gara in pugno. Vince JL, davanti a due splendidi Aleix Espargaró e Cal Crutchlow.

Nel round successivo di Motegi vince ancora Jorge Lorenzo davanti a Marquez e Valentino. La scena però la ruba tutta il ragazzino di Cervera👇

Marquez vince il Mondiale. 4 Titoli a soli 21 anni. Foto MotoGP.com

A 21 anni e 237 giorni diventa il più giovane “Due volte Campione del Mondo della classe Regina” scalzando il primato di un Signore chiamato Mike “The Bike”. Si proprio quello lì, il Mito. Mike Hailwood.

Marquez vince due delle restanti 3 gare, nonostante avesse già il Titolo in tasca. Cade quando era in testa in Australia, fa sue Sepang e Valencia. Proprio in Australia, sul mitico tracciato di Phillip Island va in scena una gara FENOMENALE di Valentino Rossi. Parte 8° e vince in faccia a Jorge Lorenzo. 👇

Marquez quell’anno riscrive svariati record come mai prima di lui, forse neanche dopo…👇

🔴 Batte Hailwood 1963, 2 volte Campione Mondo 500 a 23 anni e 152 giorni 

🔴 Primo Spagnolo a vincere 2 Titoli in classe Regina

🔴10 vittorie consecutive nella classe MotoGP, record assoluto

🔴Batte Hailwood 1963, vincitore di 10 gare consecutive a 24 anni e 94 giorni

Ha battuto un record che durava da oltre 40 anni. Chissà quanti altri… Metterà le basi per dominare la seconda parte del decennio.

Valentino Rossi batte Jorge Lorenzo, piazzandosi al 2° posto nella classifica Mondiale davanti al Maiorchino 3°. Foto MotoGP.com

Valentino batte Jorge nel Mondiale 2014. Sarà la base per un 2015 di fuoco. Stay Tuned

MOTOGP 2013 – IL NUOVO RE – SEASON REVIEW

La stagione 2013 è stata surreale.

In tanti anni di Motociclismo non si era mai vista una roba del genere.  In tanti erano preoccupati dalle gesta del ragazzino di Cervera, soprattutto ripensando allo show della gara finale di Valencia in Moto2 nel 2012.

La novità sostanziale è l’addio alle gare di Casey Stoner. Il canguro Mannaro, stanco della vita e da paddock (solo questo?!?), ha tirato i remi in barca. Honda HRC ha messo sotto contratto Marc Marquez, il Campione del Mondo in carica Moto2. Valentino Rossi ritorna (sotto la spinta di Ezpeleta) in Yamaha, per la gioia di Andrea Dovizioso (fino all’ultimo sperava in una chiamata del Team Factory, visti i risultati in Tech3 2012) che firma per il Team Ducati.

La stagione viene caratterizzata dal dominio di Jorge Lorenzo e di Marc Marquez, in due vincono 14 gare su 18. Le vittorie del Maiorchino saranno 8 mentre quelle di Marquez ben 6.

Che sarebbe stata una stagione con i controcazzi si era già capito ad Jerez. Jorge e Marc sono in lotta per il 2° posto e succede questo👇👇👇👇👇

Il post gara (immaginate Jorge Lorenzo) è una gangbang di emozioni. Il novellino arriva nel circus e dopo tre gare prende a spallate il Campione del Mondo, mica un “Pilota Clienti” qualsiasi…

Lo scontro di Jerez tra Marquez e Lorenzo. Immagine MotoGP.com

Marquez aveva le palle. Palle in titanio fuse nell’adamantio che Wolverine, solo a guardarlo, ci si sarebbe limato le unghie.

I mattatori della stagione sono sempre i soliti 3. Lorenzo, Marquez e Pedrosa hanno qualcosa in più rispetto agli avversari. In Francia nel GP di LeMans le Yamaha incappano in una debacle tremenda. A causa della pioggia Jorge Lorenzo non riesce a fare meglio del 7° posto mentre Rossi cade a metà gara. Marquez vince e bissa il successo di Austin.

Al Mugello Marquez commette uno dei pochi errori della stagione. Insegue Pedrosa per il 2° posto ma si stende rovinosamente.

Jorge Lorenzo domina e vince, prendendo 25 punti importantissimi per la stagione. In Catalunya va in scena un’altro show del Maiorchino che vince davanti a Pedrosa e Marquez.

Dopo un terzo di Mondiale la classifica vede Pedrosa a 123 punti, Lorenzo a 116, Marquez a 93. 

Ad Assen, il 7° GP dell’anno va in scena qualcosa di sensazionale.

Un weekend drammatico in cui Jorge Lorenzo commette il primo errore dell’anno e si rompe la clavicola durante le prove. Vola a Barcellona, si fa operare e si presenta in griglia di partenza. Arriverà stoicamente al traguardo in 5^ posizione, nella gara che vede il ritorno alla vittoria di Valentino Rossi.

Il ragazzino terribile va fortissimo. La pressione sugli inseguitori è tanta.

Al GP successivo del Sachsenring, Jorge commette un altro errore in prova, sbattendo sull’asfalto la clavicola operata pochi giorni prima👇

Il volo di JL99 nelle prove del Sachsenring. Immagine MotoGP.com

Salta in GP del “MarquezRing” (praticamente li vince soltanto lui) così come lo salta anche Pedrosa. Daniel cade durante le prove ed è UNFIT per la gara. Marquez vince e guadagna 25 punti su entrambi i Piloti.

Dal GP del Sachsenring cambia completamente l’inerzia del Mondiale, con Lorenzo e Pedrosa costretti ad inseguire l’indomabile Campioncino. Marquez ha acquisito una sicurezza ed una cattiveria senza pari. A Laguna Seca dà una dimostrazione di forza impressionante .👇

La cosa che lascia di stucco, ricordando la gara, è che Marquez poteva sorpassare Rossi in qualsiasi punto della pista. Era nettamente più veloce. A differenza del sorpasso di Rossi a Stoner,(Nel 2008 Valentino era già davanti) Marquez si porta all’esterno della 7 per preparare meglio l’ingresso al Cavatappi. Rossi se ne accorge ed allunga la staccata (cosa che non fece Stoner nel 2008, perché già dietro). Marquez tiene duro e passa sulla ghiaia.

Sorpasso alla mitica “Corkscrew” di Laguna Seca. Immagine MotoGP.com

In quel sorpasso c’è Marc Marquez.

L’inerzia del Mondiale è tutto da favore del 93, imbecca 4 vittorie di fila (Sachsenring, Laguna Seca, Indianapolis e Brno). Con il poker di Brno la classifica Mondiale vede Marquez 213, Pedrosa 187 e Lorenzo 169.

Quando tutto sembra ormai avviarsi verso un destino ormai scritto, i Campioni tirano fuori gli artigli e cominciano a combattere.

Silverstone GP 2013. Immagine MotoGP.com

Mancano 7 GP alla fine. Jorge Lorenzo ha un’unica occasione per vincere il Titolo: VINCERE. Il successivo GP di Silverstone è il riassunto della lotta tra Lorenzo e Marquez. Una gara più unica che rara. Termina al fotofinish con una battaglia epica.👇

Jorge Lorenzo dà vita ad una rimonta furibonda, vincendo 5 degli ultimi 7 GP dell’anno.

Marquez e Pedrosa riescono ad imporsi soltanto ad Aragon (Marquez) e Sepang (Pedrosa). Il resto delle altre 5 gare viene vinto da Jorge Lorenzo. Il Mondiale prende una piega inaspettata a Phillip Island.

Il circuito Australiano quell’anno decise che gli pneumatici Bridgestone avrebbero dovuto “soffrire”. L’asfalto era una grattugia da formaggio pertanto la Direzione gara comunicò che la gara si sarebbe svolta su 19 giri con un cambio moto entro il 10° giro.

Bandiera nera esposta a Phillip Island 2013 Immagine MotoGP.com

Marquez rientra dopo aver completato il 10° giro. Bandiera nera e squalificato. Jorge Lorenzo vince e si porta a -18 da Marquez (298 a 280) con sole due gare da correre a Motegi e Valencia.

Nelle ultime due gare Jorge Lorenzo fa quello che deve fare. VINCERE. Le vince entrambe. Marquez fa quello che deve fare, RAGIONARE. Con un 2° ed un 3° posto riesce a tenere testa alla rimonta del Maiorchino diventando il più giovane Campione del Mondo di sempre del Motomondiale, vincendo tra l’altro all’esordio nella categoria.

Il più giovane Campione del Mondo di sempre. Immagine MotoGP.com

Come ha fatto Marc a vincere all’esordio ⁉️

🔴 È Marc Marquez. Tanto basta.

🟠Ha avuto il completo appoggio di HRC (Come Pedrosa prima di lui)

🟠Ha sbagliato meno di tutti, unici errori in pista quelli del Mugello e di Phillip Island.

🔵Jorge Lorenzo ha commesso due errori consecutivi tra Assen ed il Sachsenring, importantissimi per il Mondiale.

La sensazione è che Jorge Lorenzo avesse in mano il Mondiale fino all’errore ed all’infortunio di Assen che lo ha condizionato per il resto della stagione. Anche la pressione su Marquez non era da meno, essere al primo anno e comportarsi così in gara è roba da extraterrestri. 4 punti di distacco alla fine tra i due. Quell’anno entrò di diritto nella storia del Motorsport.

 

 

✍️Francky

MOTOGP 2020-GP DELLA COMUNITA’ VALENCIANA

Valencia Round2.

Forse, e sottolineo forse dato l’anno “straordinario”, la Motogp ha trovato il suo padrone. Anche le categorie minori parevano averlo trovato salvo poi perderlo più e più volte e tornando incerte a due appuntamenti dalla fine.

Andiamo per gradi.

MotoGp

Mir ha finalmente rotto il ghiaccio con la vittoria mettendo al tempo stesso un’ipoteca serissima sul WC 2020. Staranno già gustandosi l’incasso coloro i quali avevano puntato un centello sullo spagnolo ad inizio stagione e chissà che tra questi non ci sia anche quel volpone di Davide Brivio.

E’ prematuro incoronarlo già oggi ma ormai ci siamo quasi, facendo i debiti scongiuri per il ragazzo.

Mancano 14 punti, due noni posti, ammesso (e non concesso) che Quartararo o Rins siano in grado di vincere entrambe le prossime due gare. All’atto pratico basterebbe il gradino più basso del podio questa domenica per andare a Portimao in vacanza premio.

Con Mir vincitore si smorzeranno anche le polemiche che hanno accompagnato questa stagione travagliata, da quella sulle gomme sino all’ultima sui motori Yamaha di Jerez 1.

Ho già esternato il mio pensiero al riguardo delle penalizzazioni e lo voglio rimarcare un’altra volta:

Se il pilota corre su una moto “irregolare” deve perdere punti anche lui. E nel caso di Quartararo c’è anche una vittoria di mezzo.

Sono decenni che andiamo predicando che vince il “pacchetto” migliore e non il singolo pilota o la singola moto. Quindi? In questo caso perché il pilota resta vittorioso e si penalizza solo il Costruttore?

L’ aspetto più disdicevole della faccenda è che gli altri Costruttori abbiano accettato di buon grado senza protestare, come a volersi “tenere un bonus” per il futuro.

Nel post gara Brivio ha candidamente ammesso che del costruttori non gliene frega niente a nessuno, però…

Però siamo certi che Davide avrebbe avuto lo stesso atteggiamento laddove quei punti sarebbero stati utili ad uno dei suoi per balzare in testa alla classifica oppure avere già la certezza della vittoria in Campionato?

Di seguito la classifica “ricalcolata” nel caso in cui anche i piloti avessero subito una penalizzazione.

Risultato: per Mir e per Suzuki non sarebbe cambiato nulla perché in quella gara non marcarono punti. Anche il distacco dal secondo in classifica (che diventerebbe Dovizioso) sarebbe rimasto lo stesso.

Da qui “l’indifferenza” di Brivio.

Per Ducati e Dovizioso sarebbe stata una vittoria in più…eppure nessun ricorso…

La stagione di Fabio sarebbe più mediocre di quello che è stata.

La scorsa domenica le prime posizioni sono state occupate tutte da quelli che ad inizio stagione non erano neanche considerati outsider, quindi siamo certi che questa domenica i risultati saranno diversi, ma pur sempre incerti. Correre sullo stesso circuito non ha dato vantaggi quest’anno a chi meglio aveva figurato nel primo appuntamento e con ogni probabilità accadrà anche questa volta.

Suzuki e Brivio hanno fatto un ottimo lavoro, al punto di permettere a Valentino una critica durissima verso i tecnici di Iwata rei di non riuscire a confezionare un pacchetto vincente pur condividendo la stessa “obsoleta” architettura motore. Vero? Forse, se non fosse che Yamaha è la casa ad aver vinto più gare e pure con tre piloti diversi….

Si scende in pista per la penultima volta quest’anno con la notizia della squalifica di 4 anni inflitta ad Andrea Iannone. Da queste pagine lo abbiamo spesso criticato per quanto ritenevamo stesse sprecando il suo grande talento. Lo abbiamo anche preso in giro per gli atteggiamenti da Vip, eppure non possiamo che dispiacerci per come sono andate le cose: impensabile che in appello la pena sia stata aumentata decretando la fine della carriera del nostro ragazzo. E’ un peccato…un eccesso di “giustizia” che sfocia in un eccesso di pena per una leggerezza che, seppur grave, non ha cambiato di una virgola le prestazioni che il “pacchetto” portava in pista. L’impressione è che abbiano voluto creare un precedente “estremo” per fare giurisprudenza in merito. Resta il fatto che poche volte si è potuto assistere ad una reformatio in peius di tale portata.

(immagine tratta dal sito virgilio.it)

Il parallelo con il “doping” motoristico (ben più pesante) portato in pista da Yamaha è inevitabile. Così come è inevitabile constatare una differenza abissale delle pene comminate.

Carriera finita per Andrea e posto libero in Aprilia. Chi ne prenderà il posto? Un Lorenzo voglioso di fare il collaudatore e qualche wild card (molto fuori forma) oppure un Dovizioso disoccupato che ha appena annunciato un anno sabbatico? Staremo a vedere.

 

Moto2

Nell’introduzione al precedente Gran Premio ho parlato di inerzia della stagione a favore di Lowes. Ecco, conviene tacere perchè è tutto tornato in ballo per l’ennesima volta. Bastianini in testa al mondiale ha mostrato prudenza domenica scorsa, mentre Marini pare essersi sbloccato dopo qualche gara corsa abulicamente. In 29 punti troviamo 4 piloti compreso Bezzecchi splendido dominatore dello scorso round. Tutto è possibile.. nessuno vuol vincere quest’anno.

 

Moto3

Anche tra i ragazzini i ranghi sono serrati. Arenas è passato da incolpevole vittima a pericoloso vendicatore lo scorso GP. La classifica è corta anche in Moto3 ma sullo spagnolo potrebbero pendere eventuali penalizzazioni a seguito del suo comportamento di scorsa domenica.

Lui, Ogura (che non ha ancora vinto una gara) ,i nostri Vietti ed Arbolino ed anche Masia sono ancora tutti in gara per il cucuzzaro, ma per la vittoria di tappa incontraranno rivali pericolosi e senza nulla da perdere come McPhee e Fernandez tutti in grado di scombinare le carte degli aspiranti campioni 2020.

Buon divertimento.

MOTOGP 2020-GP D’EUROPA-VALENCIA

Il Mondiale entra in dirittura d’arrivo. Le prossime tre (forse) domeniche ci regaleranno il nome del Campione 2020. Il “forse” è legato alle incertezze che la pandemia ci sta regalando in questo anno tormentato. Se le due gare consecutive di Valencia si possono dare per certe, non si può dire altrettanto per l’ultimo appuntamento di Portimao. L’orizzonte temporale di 15/18 giorni sembra ormai “il lungo periodo”.

Non ci resta che aspettare, vivendo alla giornata come gli stessi piloti sono tenuti a fare.

In ballo per il bottino grosso dovrebbero esserci rimasti solo i primi quattro, anche quest’anno è meglio non sbilanciarsi.

Quindi non faremo nessun pronostico e nessuna indicazione di circuito adatto alle caratteristiche di una certa moto piuttosto che di gradimento di un particolare pilota.

Un finale di stagione così era nei sogni bagnati di ogni appassionato da molto tempo, ma di certo non lo erano le condizioni che ci hanno portati ad assistere a questo scenario. Pandemia, pneumatici, assenza di Marquez, tutti fattori intervenuti in un sol colpo….

Tant’è…. Mir, Morbidelli, Quartararo e Vinales sono i quattro che hanno le carte migliori per fregiarsi di quell’iride che con il marziano in pista no

L’ordine con il quale sono elencati è anche quello delle probabilità che hanno di vincerlo ad opinione di chi scrive.

Mir ha più punti ed è forte di una grande regolarità.

Morbidelli è quello con più slancio e con la serenità di averci solo da guadagnare.

Quartararo è quello probabilmente “preferito” dai francesi di Michelin e forse anche da Yamaha.

Maverick (7vite) Vinales è sulla carta quello con la maggior esperienza e potenzialità tecnica rispetto a tutti: ma è messo peggio del francese in classifica.

Il quinto in classifica Andrea Dovizioso nel frattempo si dichiara “più motivato”….. adesso… a tre gare dalla fine.. i commenti a voi.

Il toboga intitolato a Ricardo Tormo è una delle piste più “tormentate” e tortuose del Motomondiale. Solo il Sachsenring ha meno strada da percorrere con la moto dritta per sfruttarne tutta la potenza.

Infatti, per la prima volta nell’anno, Michelin porterà solo pneumatici asimmetrici: tutte e tre le mescole che equipaggeranno le Motogp avranno il lato sinistro più duro rispetto a quello destro. La pista ha molte curve lunghe a sinistra e poche curve a destra per giunta più “secche”. La necessità e quella di avere quindi un lato ato destro della gomma più morbido per andare più velocemente in temperatura ed uno sinistro più resistente alle sollecitazioni dei curvoni come il penultimo che tutti gli anni regala immagini memorabili a fotografi ed appassionati.

L’incognità sarà il meteo. Ad oggi ci sono buone probabilità di pioggia sia al venerdi che al sabato mentre il tempo mdovrebbe migliorare per le gare di domenica. Tali condizioni renderanno ancora più complessa la messa a punto delle moto e la scelta delle gomme per la gara regalandoci un altro fattore di incertezza del quale non sentivamo affatto la mancanza.

Se siamo sicuri che Marquez non gareggerà, ancora in dubbio la partecipazione di Valentino Rossi positivo all’ennesimo tampone Covid. Avrà tempo sino a sabato nel caso riuscisse a negativizzarsi, anche se sarebbe opportuno permettere al suo probabile sostituto di provare anche venerdì in vista del debutto. A tal proposito pare che Yamaha abbia scelto il giovane americano proveniente dalla WSBK Garret Gerloff che ha ben figurato quest’anno nel Mondiale delle derivate dalla serie.

A tenere compagnia a Rossi ci sarà Lecuona negativo al Covid ma confinato ad Andorra causa il fratello positivo.

 

Moto2

L’inerzia della stagione è passata tutta dalla parte di Sam Lowes grazie allo slancio che ha preso nell’ultimo mese e mezzo. Luca Marini ha perso il pallino del discorso e si è messo in una condizione nella quale non ha più nulla da perdere: la speranza è che l’aver perso la pressione da leader gli possa permettere di correre con più serenità e recuperare quella velocità che ha avuto per buona parte della stagione. Dalla sua avrà l’aiuto del suo compagno Bezzecchi che si è tirato fuori dai giochi da solo.

Ne godrà il terzo incomodo Bastianini?

 

Moto3

Arenas, Ogura, Vietti e Masia in 24 punti su 75 disponibili da qui alla fine.

Lo spagnolo è favorito per punteggio, tranquillità e per fattore campo. Ma tra i ragazzini è sempre un terno al lotto. Masia si è svegliato all’improvviso facendo l’unica doppietta dell’anno sullo stesso circuito tra i cadetti e sarà presumibilmente l’ago della bilancia, forse colui che alla fine aiuterà proprio Albert Arenas a coronare un sogno.

Lo spettacolo non mancherà.

 

(immagine in evidenza tratta da gpdestinations.com)

 

Buone gare a tutti.