LECLERC FREGA LE MCLAREN E TRIONFA A MONZA. VERSTAPPEN SPROFONDA.

A Monza, le macchine sono diverse. Basta guardare le ali posteriori. Ma, quest’anno, anche il circuito è diverso, con l’asfalto rifatto ma, soprattutto, i cordoli appiattiti che tanto hanno fatto arrabbiare i piloti.

Non sono però diversi, rispetto a quanto si è visto nelle ultime gare, i risultati delle qualifiche, con la McLaren davanti, Mercedes e Ferrari subito dietro, e Red Bull in affanno.

Si spengono i semafori e le due macchine arancioni partono bene ma non benissimo. Russell per non tamponare Piastri va lungo alla prima variante. Si arriva alla Roggia, e Piastri piazza un attacco violento al compagno di squadra e lo passa, facendogli perdere la posizione anche su Leclerc.

I primi 10 giri trascorrono con il ferrarista a meno di un secondo dall’australiano, e Norris terzo fuori dalla zona DRS.

Al giro 14 Norris, che si stava avvicinando a Leclerc, viene fatto entrare per tentare l’undercut su Leclerc. L’inglese entra come una furia ed esce nel traffico. Al giro successivo si ferma anche il monegasco, che esce però dietro Lando. 

Anche Piastri viene fatto rientrare, e, in questo modo, riesce a mantenere la posizione sul compagno di squadra.

Al giro 20 si ferma Sainz, e in testa alla gara si trovano le due Red Bull, partite con gomme dure e probabilmente orientate a fare una sosta sola.

Ma Max viene chiamato subito dopo, e, oltre a riservargli una sosta lunghissima, gli rimontano gomme dure, il che significa che si dovrà fermare un’altra volta.

Al giro 32, Norris arriva lungo alla Roggia, e perde 2 secondi in un colpo, facendosi raggiungere da Leclerc. Al giro successivo, effettua la sua seconda sosta. A questo punto, Piastri ha 5 secondi di vantaggio su Charles. 

Al giro 39, a Piastri viene chiesto se pensa di riuscire ad arrivare in fondo senza fermarsi. L’australiano risponde di no e viene fatto fermare subito. In testa si ritrovano così le due Ferrari, con Leclerc e Sainz a 10 secondi.

Il muretto rosso decide di non fermare i due piloti, e, quando mancano 8 giri alla fine, Piastri raggiunge Sainz e lo supera, ma ha Leclerc a 12 secondi. Da recuperare in 7 giri.

Purtroppo per lui, il ferrarista si è tenuto qualcosa in tasca, e Oscar non riesce a recuperare. 

Finisce così con un altro miracolo di Leclerc, dopo il terzo posto di Zandvoort. Lo seguono Piastri, Norris, Sainz, Hamilton, Verstappen, Russell, Perez, Albon, Magnussen (?).

Fra due settimane si andrà a Baku. A questo punto è chiaro che la Red Bull può attivare la modalità “emergenza”, perchè il mondiale costruttori è in serio pericolo. Dispiace…

P.S. in un podcast di qualche giorno fa, David Coulthard ed Eddie Jordan hanno tirato fuori le solite storie dei commissari che a Monza chiudono un occhio per la Ferrari, e dei motori da 3.4 litri che si vedevano qualche decennio fa. Per i britannici è sempre la Ferrari che frega, loro invece non fanno mai niente perchè “quello che sul regolamento non è vietato, si può fare”. Però fu la Ferrari, qualche anno fa, ad essere bastonata perchè “aveva fatto qualcosa che non doveva fare”. Prima di allora, solo a Tyrrell era capitato di essere penalizzato in modo peggiore (squalifica dal campionato nel 1984). Detto questo, è evidente che oggi Leclerc montasse il “gommino”, esattamente come Marquez ad Aragon.

P.S. 2 fatto sta che una macchina ma, soprattutto, un motore, che per 2 anni e mezzo ha sverniciato tutti, improvvisamente si ritrova ad essere il più lento della griglia. Come si fa a non pensare che sia calata qualche mannaia? Ma è calata “un pochino”, visto che l’auto è comunque lì davanti e non nei bassifondi, come accadde alla Ferrari nel 2020. Forse per non scontentare il popolo olandese.

P.S. 3 contestualmente, il motore Mercedes è ritornato davanti, questa volta con 4 macchine

P.S. 4 premesso che sono felicissimo di vedere un pilota che abita dalle mie parti correre in Formula 1, credo che quanto sta accadendo attorno ad Antonelli sia sempre frutto della solita ricerca dei click. Il venerdì volevano fare notizia con il diciottenne che arriva e svernicia tutti. Lo stava facendo, in effetti, l’ha fregato solo la pista sporca. Ma è ovvio che NON gli avessero detto di stare calmo. In un ambiente come quello si pianifica tutto, anche la possibilità di andare a sbattere. E, il giorno dopo, l’annuncio in pompa magna con la F1 che per tutta la mattina ha fatto un post ogni mezz’ora, a raccogliere un sacco di like, soprattutto dai giovanissimi, che è il mercato che interessa. E cosa di meglio che mettere un loro coetaneo sulla macchina migliore? Detto questo, il ragazzo è veramente in gamba, basta sentirlo parlare. In alto ci arriverebbe comunque, anche senza l’endorsment di Toto e di Stefano. 

P.S. 5 Clean air is queen. Vale per Piastri ma anche per Leclerc.

P.S. 6 la vittoria di oggi è per tutti quelli che pensano che Leclerc non sia quello che è: un grandissimo pilota, che non ha avuto la stessa fortuna di altri sui colleghi di mettere il sedere su una macchina che fosse vincente per più di 5 gare di fila.

P.S. 7 da notare la bandiera a scacchi “particolare” sventolata da Del Piero

P.S. 8 Prima Montecarlo e poi Monza. Stagione salva.

P.S. 9 Camicioli prima scambia Nico Rosberg per David Coulthard, e poi definisce Vasseur “Harry Potter”. Ogni nazione ha i conduttori che si merita.