2019 WSBK – ROUND D’ARGENTINA

Il mondiale superbike fa tappa a El Villicum, Argentina, per il penultimo appuntamento di una stagione che vede in palio il solo titolo costruttori dopo l’assegnazione di quello piloti a Magny Cours.

Sulla carta l’appuntamento argentino dovrebbe sorridere a Ducati in quanto il tracciato presenta un lungo rettilineo che dovrebbe consentire alla V4 di esprimere tutto il suo potenziale.

Di contro c’è il fatto che Bautista non ha mai corso su questa pista, per cui dovrà sprecare un po’ di tempo nelle libere per imparare le traiettorie giuste e più redditizie. Considerando il fatto che nel 2018 Rea ha fatto doppietta a El Villicum (che novità eh?), si capisce come il compito per Bautista sia, anche quì, piuttosto arduo.

Rea, fresco del suo quinto mondiale, arriverà con la mente piuttosto libera e voglioso di chiudere alla grande la stagione. E’ risputo quanto ci tenga la casa giapponese ad affermarsi tra i costruttori per una doppietta da ricordare considerando anche la vittoria nella 8 ore di Suzuka.

Anche per Davies sarebbe importante chiudere l’anno con delle buone prestazioni per avere il giusto slancio per la stagione 2020. Troppi errori e troppi problemi di adattamento alla nuova V4 per il gallese che deve davvero resettarsi in vista del prossimo anno.

immagine da proskins.co

Chi invece non siederà più sulla Kawasaki ufficiale è Leon Haslam che lascerà il posto con tutta probabilità ad Alex Lowes in uscita da Yamaha Pata. L’incertezza sul futuro dell’inglese era tanta e alla fine si è concretizzato lo scenario più probabile. Da capire se ci sono opzioni per restare in SBK oppure fare dietro-front per il BSB.

Sarà interessante valutare la competitività Yamaha su questa pista, considerando i recenti ottimi risultati e il fatto che tre piloti si giocano il terzo posto nel mondiale. Due sono i piloti ufficiali Yamaha e il terzo è il fumantino Razgatlioglu su Kawasaki privata, che ne ha fatte di ogni a Magny Cours, nel bene vincendo due gare e nel male buttando a terra Bautista in gara 2.

immagine da tuttomotoriweb.com

Si spera possa essere della partita anche la BMW, grande incompiuta di questa stagione, moto che prometteva molto ma ha raccolto, in prospettiva poco. Sykes ha appena rinnovato e sarebbe un bella spinta per il 2020 finire l’anno con delle buone prestazioni.

Honda ormai sempre più proiettata al campionato 2020, in pista praticamente solo per fare numero.

Come detto, ci si avvia alla conclusione di una delle stagioni più strane della SBK, praticamente spezzata in due con due domini incontrastati che si sono susseguiti, quello di Bautista nella prima parte di stagione e Rea nella seconda. La differenza l’ha fatta la costanza e la classe del campione, Rea, perfettamente in simbiosi con la sua squadra, la Kawasaki.

Dall’altra parte, alla classe di Bautista che nella prima parte di stagione ha nascosto le debolezze del progetto V4, non c’è stata una altrettanta capacità da parte della sua squadra di risolvere i problemi che si sono presentati. Due entità non integrate tra loro e a quel punto è stato un susseguirsi quasi tragicomico di errori e recriminazioni. Occasione persa e, a mio parere, rischia di esserlo anche quella del 2020, per le scelte che sono già state fatte.

*immagine in evidenza da formulapassion.it

Rocco Alessandro