F1 2025 GP D’UNGHERIA

Ungheria, terra d’emozioni! Ah che belli i tempi quando un Paese poteva vantare il business delle disoneste come un’attrattiva ufficiale e non come ora che se solo accenni al fatto che ti piaccia la figa arrivano orde di gattare sul quintale coi capelli blu (o viola) a darti del maschio tossico. Purtroppo per noi il letamaio woke al quale abbiamo assistito dalla psicopandemia alla destituzione del rincoglionito di stanza a Washington sarà difficile da ripulire e sicuramente impossibile da dimenticare. Ergo parliamo di figa, ehm, di Formula Uno che  è meglio. L’Hungaroring fece capolino nel 1986 ed ai tempi era a tutti gli effetti il Calimero del Calendario Mondiale. La cosa più bella che gli veniva detta era “kartodromo”, ecco. Se si pensa che al giorno d’oggi è ritenuto un Gp classico dalle connotazioni “tecniche” abbiamo un’idea di cosa abbiano prodotto 30 anni di abominii di Tilke in special modo ogni volta che ha tracciato qualcosa su superfici completamente piatte. Il 1986 vide il leggendario sorpasso di Sotomayor ai danni di quello che parlava con Dio. In drift all’esterno della curva 1, roba che se a farlo fosse stato l’altro ci avrebbero frantumato le palle a vita. Ma il Carioca era un noto puttaniere zingaro quindi quel sorpasso se lo ricordano solo gli appassionati hardcore. Il 1987 vide i primi segni di rinascita della Ferrari in un’annata dominata dalla Williams. Gerardo non ancora il codardo rimase appiccicato al duo di Grove per tutta la prima parte della gara salvo poi ritirarsi per il cedimento del famigerato “pezzo da 500 lire”. Al Mansueto andò praticamente allo stesso modo, cedette il mozzo di una ruota e dovette ritirarsi regalando la vittoria al Carioca. Nel 1989 il Mansueto partì 12mo e vinse la gara, con tanto di sorpasso su Senna nascondendosi dietro al doppiato Johansson. Io non volevo scrivere che se fosse successo a parti invertite ce li frantumavano per 40 anni ma se me le tirate fuori con le pinze….Edizione 1990 particolarmente croccante, le due Mclaren prendono a sportellate chiunque stia loro davanti all’ingresso della chicane alla fine del T1 per poterli sopravanzare ed alla Direzione Gara va bene così. Fortunatamente non riescono comunque a vincere, ripensando all’odierno “he pushed me off the traaaaack” viene da ridere eh. L’edizione 1996 fu particolarmente significativa: doppio (canonico) ritiro Ferrari col cambio scatolato di Barnard che si rompe per l’ennesima volta su entrambe le auto. Todt si dimette, Montezemolo si oppone, la squadra fa quadrato ed il Kaiser nelle ultime 4 gare restanti (Spa, Monza, Estoril, Suzuka) fa primo – primo – terzo – secondo ossia 30 punti ovvero quasi più lui da solo delle due Williams stellari assieme. Il quinquennio d’oro nacque lì, con buona pace di quello che “viaggiò con Ayrton” che continuò a ripetere che Todt non si dimise dopo Budapest 1996 solo perchè l’Enzo Ferrari di Imola non ebbe le palle di farlo dopo Abu Dhabi 2010. Grossa, enorme delusione nel 1997 per Hill a mezzo giro dalla vittoria con un’inguardabile Arrows Yamaha, ovviamente ne beneficia il canadese (limortaccisua, con metà del suo culo Gilles quel giorno tornava a piedi ai box). 1998 con trionfo del Kaiser nella famosa gara in cui Brawn chiese ed ottenne da lui “30 giri da qualifica” (c’erano i rifornimenti, si andava davvero col gas a porco). Vittoria schiacciante di Mika sul Kaiser nel 2000, tra lì e Spa (stesso risultato) pensammo tutti che fosse davvero finita, e invece….2006 con la prima vittoria di Jenson in F1 ed il suicidio tattico del Kaiser in gara con Alonso ritirato. 2007 con la guerra in casa Mclaren nel Q3, 2008 con la biella che cede a Massa a 2 giri dall’arrivo di un GP corso magistralmente (a mio parere il migliore della sua carriera, solo lo start da terzo a primo fu leggendario). 2009 col famigerato incidente al povero Felipe, 2014 con Alonso che quasi la porta a casa su quel cesso della F14T, sopravanzato da Ricciardo a pochissimi giri dalla fine. 2015 col trionfo di Sebestemmio e la toccante dedica al povero Jules scomparso solo pochi giorni prima. Degli anni successivi ricordo praticamente solo lo strike di quel pipponaccio di Bottas nel 2021 che la tuonò addosso a Max al via (tra questa e Silverstone il feeling è che Michael Masi all’ultimo GP stagionale “riportò solo l’equilibrio nella Forza”). Eccoci quindi all’edizione 2025 con un Panificio che ha appena rinnovato il contratto a Vasseur, la Scuderia saldamente seconda nel Costruttori ed un Pilota pagato 40 e passa milioni l’anno che le avrebbe prese pure da Bearman che sarebbe costato tipo il 90% in meno.

Buon GP a tutti!