BASTIAN CONTRARIO: IL SORPASSO

Signore e Signori che mi leggete alla fine della giostra, chiamata GP di Imola, i tanto attesi aggiornamenti della Ferrari hanno funzionato o no? Nella mia vita ho imparato, soprattutto sulla mia pelle, che le cose o funzionano o non funzionano. Quindi in valore assoluto, considerando il risultato ottenuto da un lato e disatteso dall’altro, perché inutile nasconderlo che il pensiero ce l’avevamo messo, gli aggiornamenti non hanno funzionato come ci si aspettava. Questo in valore assoluto appunto, perché poi andando a vedere l’andamento della gara (da qui poi il tanto amaro in bocca) questi upgrade il loro dovere lo hanno svolto eccome, tant’è vero che la Rossa (di LeClerc) era quella che meglio preformava con le gomme paradossalmente, solo che non riusciva a raggiungere e sorpassare la McLaren di Norris e la Red Bull di Verstappen, cosicché alla fine è giunto inevitabile il sorpasso dei papaya ai danni della Beneamata. Come ho già scritto su queste righe, la curva di miglioramento per quanto riguarda questo regolamento, si sta appiattendo ed inevitabilmente chi ha fatto bene i compiti a casa (infatti AMG rema e dubito che la vedremo protagonista anche l’anno prossimo), si è avvicinato a Red Bull. Premesso che non immaginavo che questo avvicinamento sarebbe arrivato cosi velocemente, c’è da dire che il bello dell’attuale stagione, è proprio quello che abbiamo tre top team uno a ridosso dell’altro (domenica scorsa i primi tre erano raggruppati in un decimo) e proprio per questo ho scritto in passato che è davvero un peccato che l’anno prossimo finisca tutto, perché con il livello di competizione raggiunto in termini di sviluppo, a parità di macchina, solo i piloti avrebbero fatto la differenza con inevitabile guadagno dello spettacolo. Di contro (c’è sempre il trucco), questa attuale realtà ci dice anche che la concorrenza è aumentata e dunque, se non sei perfetto, può succedere quello che abbiamo visto proprio durante il GP imolese e cioè che Charles più di tanto non riusciva ad avvicinarsi a Norris, con il risultato che la Rossa in pista di sicuro non era la seconda forza e, l’inevitabile sorpasso nei riguardi della Ferrari è stato consumato sotto i nostri occhi.

In un mondiale cosi tirato (per il secondo posto, perché dopo quello che Verstappen ha dimostrato non credo ci siano dubbi su chi conquisterà nuovamente il mondiale) ogni dettaglio conta e può fare la differenza e, sebbene Ferrari era ottima sulle gomme, è anche vero che il problema congenito che si porta dal primo GP e cioè la qualifica, purtroppo al momento sembra non essere stato risolto. Con tre vetture che praticamente si eguagliavano in una pista dove è difficilissimo sorpassare (singolare che dopo le qualifiche abbiano fatto vedere lo speciale “Villeneuve – Pironi, dove a Imola se le sono date di santa ragione tra sorpassi e contro sorpassi!) partire dietro, significa condannarsi a conservare la posizione di partenza a meno di stravolgimenti miracolosi. I tre di testa hanno impresso un ritmo praticamente identico e, come ho detto poc’anzi, in questa condizione sono proprio i piloti a fare la differenza. Gli ultimi venti giri sono stati indicativi del loro comportamento e ciò che è balzato all’occhio è che purtroppo, dei tre, quello che ha sbagliato è stato proprio LeClerc. Si possono trovare mille giustificazioni al suo errore eppure il fatto rimane e cioè, che è stato lui ad andare lungo alla “Gresini” e non i suoi avversari che di fatto sono stati chirurgici. A tal proposito Verstappen nel weekend imolese ha dimostrato perché è campione e che di certo, non lo è solo perché ha un mezzo superiore alla concorrenza. Questo infatti poteva valere l’anno scorso, non di sicuro in questa stagione. Signore e Signori qui si sta parlando di uno sportivo che è dedicato anima e corpo, letteralmente parlando, alla causa delle corse automobilistiche da competizione e non c’è niente che lo distoglie da questo chiodo fisso. Verstappen, prima di scendere in pista per la gara, si è sparato una challenge virtuale (di corse di durata!) vincendola tra l’altro. Mentre i suoi colleghi dormivano o si svagavano, l’olandese si è messo a gareggiare per i fatti suoi anche se virtualmente. Max ha un solo pensiero, una sola fissa, è completamente concentrato ad un solo mood e non c’è altra distrazione per lui se non quella di vincere. Questa sua forma mentis l’ha poi dimostrata in gara con una finezza ed una freddezza di guida annichilente. Credo che tutti abbiate notato il fatto che sia stato richiamato ufficialmente perché ha superato il numero massimo dei (maledetti) track limit. Ebbene Max non ha sbagliato inconsapevolmente perché sopraffatto dalla pressione di chi lo seguiva, se mai l’olandese sapendo che aveva a disposizione tre “jolly” da giocarsi prima che venisse punito, li ha sfruttati tutti cercando di accumulare più vantaggio possibile (“mangiandosi” tutta la pista possibile), creando cosi un “cuscino” che potesse farlo stare tranquillo nei riguardi di Norris dietro. Tutto questo sapendo che dopo non avrebbe potuto sbagliare più, qualunque cosa fosse successa… ed infatti non lo ha sbagliato! Come ci si fa a difendere da un campione del genere? Come si può pensare di battere uno cosi? Allo stato attuale Verstappen è all’inizio del suo apice di forma ed uno cosi, non lo batti a meno che non si decida di rischiare l’osso del collo. Purtroppo tanti, troppi, hanno derubricato la causa della sua vittoria alla pole ottenuta grazie alla scia dell’incolpevole Hulkenberg (il quale è stato anche attaccato a mezzo social… queste sono le conseguenze delle telecronache urlate), quando non ci si vuole rendere conto che si è di fronte ad uno che non lascia nulla al caso e, che per metodologia di approccio alle gare, può tranquillamente essere paragonato a Schumacher. Sono ferrarista e, assumendomi le responsabilità di quello che scrivo, è giusto lasciare il tifo fuori (mi piacerebbe tanto dirne quattro a quel “campione” che ha mostrato il dito medio all’olandese mentre usciva per il suo giro lanciato!) e cercare di essere il più lucidi possibili e allo stato attuale Verstappen è una spanna sopra tutti.

Come mai Charles ha sbagliato? Il sedile inizia a scottare? La sua SF24 presentava, a causa degli aggiornamenti portati, degli aspetti sconosciuti di inguidabilità? L’ho detto prima, di giustificazioni se ne possono trovare a iosa, resta il fatto che dei tre di testa quello che ha clamorosamente sbagliato (aggiungendo che gli è andata anche bene visto che Sainz è stato veramente opaco, Piastri era troppo distante e Perez non ha fatto altro che litigare col circuito) è stato proprio lui e questo fa male, anche perché il monegasco è attualmente secondo nel mondiale piloti e questo senza mai aver vinto un GP! Ciò è clamoroso, a proposito di campioni, perché viene da chiedersi cosa sarebbe capace di fare se avesse una monoposto al 100% competitiva e, con questo voglio dire affidabile a partire dalle qualifiche. A quanto ho capito, la SF24 ha del potenziale ancora inespresso e bisognerà aspettare Barcellona per arrivare alla quadra di tutto (sperando che a Maranello non inizino ad usarla come abitudine quella “del buttare le mani avanti”). Nel frattempo al buon Charles consiglio di sfruttare questo tempo a disposizione per concentrarsi di più alla pista perché come detto, uno come Verstappen, se non hai la testa al 100% dedicata completamente alla pista difficilmente lo batti. Ad ogni modo il sorpasso è avvenuto e, la gara di casa del monegasco, può essere il campo di battaglia ideale per effettuare il contro sorpasso.

Buon GP di Montecarlo a tutti.

Vito Quaranta