A Monza la Ferrari deve andare sempre bene. Anche quando la stagione sta andando male. C’è la passione dei tifosi da soddisfare.
E così da Maranello deliberano un assetto che potrebbe andare bene per Indianapolis. Per Leclerc, perchè Hamilton preferisce andarci più cauto.
Ma i festeggiamenti per i 50 anni dal titolo di Lauda, per i quali la SF-25 si veste come la mitica 312-T, non saranno purtroppo celebrati anche in pista.
Nelle qualifiche Verstappen fa vedere chi è il migliore, e la piazza in pole davanti alle due McLaren, con Leclerc quarto.
E allo spegnimento dei semafori è subito battaglia fra Norris e Max, con l’inglese che parte meglio e viene mandato sull’erba, ma riesce ugualmente ad affiancare l’olandese costringendolo a tagliare la chicane e a ridare la prima posizione.
Che si riprende però al giro 3, e la lotta per il primo posto finisce qui.
Così come dura solo due giri la lotta per il gradino più basso del podio. Leclerc parte bene e supera Piastri. I due battagliano per, appunto, due giri, ma Charles, a causa della macchina molto scarica, surriscalda le gomme posteriori ed costretto a lasciare andare l’australiano. Che, però, si trova già a 3 secondi dal compagno.
A metà gara, Verstappen ha 6 secondi di vantaggio su Norris, che ne ha 6 su Piastri, che ne ha 6 su Leclerc. Che ne ha… 4 su Russell. Che è il primo dei leader a fermarsi, al giro 27.
Leclerc si ferma al giro 34. Max al 38. Al giro 46 si ferma Piastri, e quello successivo è il turno di Norris. Che però è ritardato da un problema al fissaggio della anteriore sinistra ed esce dietro al compagno. Giustamente, la squadra fa ripassare Lando davanti, e fra i due non ci sarà lotta fino alla fine.
E così Verstappen vince un gran premio di Monza noioso, come spesso succede, davanti a Norris, Piastri, Leclerc, Russell, Hamilton, Albon, Bortoleto, Antonelli e Hadjar.
Fra due settimane la prossima tappa a Baku. Da quanto si visto oggi, Max potrebbe essere l’ago della bilancia di questo mondiale. Sicuramente non lo sarà Leclerc.
P.S. A riassumere la giornata ci ha pensato Toto Wolff: “C’è un solo ragazzo che va bene oggi, tutti gli altri sembrano degli sciocchi.”.
P.S. 2 Questo la dice molto lunga su chi avrebbe voluto mettere in macchina nel 2026 a fianco di Russell.
P.S. 3 E lo dico con dispiacere per il mio concittadino, che oggi, nella gara di casa, partendo sesto e, sottolineo, guidando una Mercedes, è riuscito ad arrivare dietro ad un debuttante sulla Sauber e poco davanti ad un altro debuttante su una Toro Rosso, partito pure ultimo. Ormai l’entusiasmo di chi l’ha messo in macchina si è spento, e il giovane bolognese non sta facendo niente per recuperarlo. Il talento “in teoria” non serve a nulla, di futuri campioni sulla carta ne abbiamo visti tanti, ma quelli che lo sono veramente, appena arrivano lascia il segno, e Kimi il segno non lo sta lasciando. O, meglio, non lo hanno messo nelle condizioni giuste per lasciarlo. C’era una discreta probabilità che questo accadesse, e sta accadendo.
P.S. 4 Bene ha fatto la McLaren a rimettere davanti Norris. Dovere pagare per la seconda volta un errore non suo sarebbe stato troppo.
P.S. 5 Della Ferrari di quest’anno è difficile trovare qualcosa da salvare.
P.S. 6 E ora si parla pure di Max a Maranello per il 2027. Fortunatamente, se questo accadesse lui all’epoca avrà solo 30 anni, e non 40. Ma potremmo sentire l’urlatore di Sky dire “date una macchina a questi ragazzi”.
P.S. 7 A proposito del P.S. 3, faccio notare che c’è un pilota italiano che ha vinto la F3 nel 2024, al debutto, ed è messo bene per vincere anche la F2, sempre al debutto, quest’anno. Ma lui non troverà posto in un top team. Non fa parte di alcuna academy, e attorno a lui non c’è alcun hype. Che sia perchè non ha un padre (o un manager) pilota?
* immagine in evidenza dal sito www.formula1.com.