22 ANNI

UN ENORME GRAZIE A MATTEO ZAMBONI, AUTORE DI QUESTO STRAORDINARIO ARTICOLO CHE PUBBLICHIAMO 1 SETTIMANA IN ANTICIPO SULLA RICORRENZA AFFINCHÈ ABBIA LO SPAZIO CHE MERITA LONTANO DAL GP DI SOCHI

Dire qualcosa su Ayrton a 22 anni di distanza è davvero difficile.
Tutto e il contrario di tutto.
Un po’ l’essenza della vita stessa. Della sua sicuro. Della nostra probabilmente anche.
Partirò dalla fine. Con quel casco verde-oro piegato per accompagnare le traiettorie dalla Tosa alla Rivazza. Con quella macchina blu e bianca che non era quello che era stata. Con quell’espressione accigliata che volgeva al ricordo, troppo fresco, troppo crudo, troppo vivo di un Carneade che aveva infranto i suoi sogni, Roland, troppo presto. Alla Villeneuve. Già. Proprio lì. Coincidenze. A volte il destino è bizzarro e sembra voler farti male.

Continua la lettura di 22 ANNI

Un triennio in chiaroscuro, e a piccole comode rate

Secondo le dichiarazioni del Managing Director di Renault F1 Motorsport, Cyril Abiteboul, il sistema di Token per gli sviluppi contingentati in Formula 1, in vigore dal 2014, dovrebbe vedere la fine nel 2017.
Il sistema di parcellizzazione degli sviluppi (sistema cosiddetto a gettone, o Token) introdotto con il debutto delle attuali Power Units -PU- può essere riassunto in quanto segue.
Il blocco PU, che smette di essere un “semplice” motore ma diventa un complesso sistema articolato, di propulsione, viene scomposto in 61 unità atomiche, indivisibili ulteriormente.

Continua la lettura di Un triennio in chiaroscuro, e a piccole comode rate

Chiaroscuri cinesi: 2016 FORMULA 1 PIRELLI CHINESE GRAND PRIX

Ingrato compito scrivere un’analisi di questo GP a caldo. Alla fine da spettatori neutri occorre riconoscere come sia stato un buon GP: sorpassi, imprevisti, insomma dal secondo posto in poi parecchio movimento.

 

Un GP nasce nelle prove. E nelle prove (ripristinate in versione 2015, addio sedia bollente) c’era già il destino della Rossa che incombeva: quando manca un soldo per fare una lira. Con la penalizzazione di Hamilton (e poi il guaio motoristico che l’ha costretto a partire proprio ultimo) la lotta per la pole poteva essere aperta e Raikkonen sembrava decisamente in palla. Invece nella lotteria degli ultimi due minuti chi è emersa è stata la sorprendente Red Bull di Ricciardo, graziata da due errori dei piloti Ferrari nel loro ultimo giro. Si sarebbe potuti partire in pole, senza quegli errori? Per me il lungo di Kimi in prova valeva fra 4 e 5 decimi, quindi forse la pole no, ma si sarebbe potuti stare davanti a Ricciardo.

Ciò non è avvenuto e con il senno di poi, ora siamo a raccontarci un’altra gara.

Continua la lettura di Chiaroscuri cinesi: 2016 FORMULA 1 PIRELLI CHINESE GRAND PRIX

Quando la semplicità paga: la Williams FW07

A volte la semplicità è l’elemento che rende un progetto vincente. Questa è la storia della wing-car più vincente: la Williams FW07. E dei primi successi del team di patron Frank, che fino a quel momento nella sua carriera di team manager aveva passato più tempo a calmare i creditori che non a gestire i propri piloti.

Frank Williams iniziò la sua avventura in F1 nel 1970, nel team di De Tomaso, dove il progettista era l’ing. Giampaolo Dallara. Esperienza segnata dalla tragedia di Courage, che di fatto pose fine all’avventura di De Tomaso come costruttore. Continua la lettura di Quando la semplicità paga: la Williams FW07

Life is racing, all the rest is waiting