IL PUNTO DELLA REDAZIONE

La lunga pausa di tre settimane è dunque terminata ed il circo è pronto a montare le tende in quel di Francorchamps in Belgio. Come questa pista possa essere sostituita o comunque alternata, con un circuito ricavato in un parcheggio di un hotel o nel centro di una città, solo le leggi della domanda e dell’offerta possono spiegarlo. A tal proposito, parlando di “centro città”, il calendario dell’anno prossimo porta ancora un asterisco che è puntato proprio sul GP di Madrid, il quale alla stato attuale, è ancora in forse a causa dei ritardi strutturali burocratici che lo stesso sta comportando nella sua realizzazione. Tante città si affannano nel voler sostenere l’onere e l’onore di allestire un circo adatto alla F1 ed in seguito, a causa di mille problemi ivi compresi l’avidità che li attanaglia, non riescono a rispettare i tempi previsti dalla Fia. In autunno Madrid dovrà dare una risposta certa alla Federazione altrimenti quest’ultima, dovrà prontamente riempire il buco eventualmente lasciato. A tal proposito ci sarebbe la rediviva Imola già pronta all’uso. Di fatto la pista del Santerno è l’eroina designata nel salvare le chiappe ai capoccia della F1, così come salvò il calendario in tempo di Covid, così sarebbe ora. Corsi e ricorsi storici direbbe qualcuno.

In queste tre settimane, anche se i motori sono stati spenti, di argomenti di cui parlare ne sono stati sviscerati a iosa. Certo, l’appiedamento di Horner è stato il tema principale che ha catalizzato l’attenzione di tutti, eppure il suo addio forzato ha innescato una reazione a catena incontrollata che è deflagrata direttamente nel mercato piloti. Già la settimana scorsa parlai del fatto che Max Verstappen è in predicato per poter lasciare la squadra bibitara e, proprio come ho già scritto, tutto ciò è pressoché pazzesco. I conti della serva da fare sono tanti e nemmeno di facile risoluzione. Tutto gira intorno alla clausola (una delle tante) contrattuale del campione del mondo, che gli consentirebbe di rescindere il pezzo di carta che ha firmato, caso mai non conservasse il terzo post in classifica generale entro un determinato GP (Ungheria se non erro). L’ironia della sorte è che se l’attuale campione del mondo accusa questo ritardo in classifica, non deve “ringraziare” solo la sua attuale squadra che non gli ha fornito un mezzo all’altezza dei diretti rivali papaya, bensì anche “il suo amico” Russell che in Canada gli preparò quel bel servizio in piena curva. Alla sorte si sa l’ironia non gli manca e, molto spesso fa ridere amaro. Detto che Max non correrà male, proprio per trovarsi dietro in classifica (meglio specificarlo!), allo stato attuale non ce lo vedo comunque che arranca in maniera tale da perdere l’attuale posizione in classifica generale, a meno che non intervenga il terzo incomodo rappresentato dai due piloti Ferrari. Quali sarebbero i potenziali scenari se Verstappen andasse via da Red Bull? Come ho già scritto le opzioni sono due e cioè, o gli affiancano Russell come compagno andando così a creare la miscela binaria più instabile che la F1 abbia visto dai tempi di Hamilton e Rosberg (sempre in Mercedes guarda caso) dal 2016, oppure rimane Antonelli. A mio giudizio Toto come si muove farà danni perché se si realizza la prima opzione, AMG sconfesserà tutta la politica che ha attuato in questi ultimi sette anni che sono serviti (a suon di milioni di dollari) a preparare il forte e acerbo pilota italiano, il quale di rimando dovrebbe essere parcheggiato in Alpine la quale a sua volta monterà propulsori tedeschi dall’anno prossimo. Se si realizzasse la seconda opzione Mercedes si sputtanerebbe comunque, visto che Russell è stato voluto e cresciuto sempre da loro anche se con un percorso diverso seguito con Kimi. Decidere è difficile e, per avere in squadra uno come Max, si fa questo ed altro solo mi chiedo a che prezzo? L’annuncio del rinnovo di Russell sarà cruciale per capire in che direzione a Stoccarda si vogliano muovere, perché mi pare evidente che con un contratto pluriennale (oltre che multimilionario), sarà difficile che Max arrivi in Mercedes, salvo fare fuori a prescindere Kimi e, di contro, la vedo veramente dura che il forte pilota inglese arrivi a firmare il classico “uno pìù uno”, aspettando che sua maestà Verstappen decida cosa fare del suo futuro. Vedete mi sono fatto un’opinione personale a riguardo della venuta di Max in Mercedes e cioè, che questo è un affare “che non s’ha da fare”. Toto ha avuto la possibilità di prenderlo in passato ed alla fine optarono per Hamilton. Ora c’è il cruccio dei piloti cresciuti in casa, i quali se uno di loro venisse appiedato per fare posto all’olandese, andrebbe a sconfessare la squadra stessa ed ecco perché mi sono convinto che semplicemente non è destino che il campione olandese debba andare in Mercedes. Molto probabilmente verrò sbugiardato e dopo l’estate annunceranno il suo ingaggio, eppure se in Mercedes sanno che l’anno prossimo avranno una macchina che si giocherà tranquillamente il mondiale (a dire il vero si parla di dominio!), mi chiedo a cosa gli serve Verstappen a questo punto se non per incattivire una squadra, caso mai mandassero via Antonelli, o distruggere la carriera dell’italiano caso mai fosse lui il suo futuro probabile compagno. Siamo in quella che si chiama “silly season” eppure è un fatto che ambo le parti si siano cercate, quindi la concretezza che uno di questi scenari si realizzi è molto alta.

Come mai Ferrari potrebbe essere la terza incomoda, tramite i suoi due alfieri? Ebbene in queste tre settimane di lunga pausa, la Rossa in quel del Mugello, ha testato la sospensione aggiornata (nuova è un termine troppo forte) che dovrà sposarsi con il nuovo fondo già portato e che ha dato riscontri molto positivi e, peccato che in Inghilterra abbia piovuto, altrimenti avremmo visto un altro GP per la squadra italiana. Cinque mesi di duro lavoro da parte degli uomini di Serra (primo vero banco di prova per l’ex Mercedes) per cercare di rimediare ai casini fatti dall’ufficio tecnico gestito dallo stesso Vasseur e, soprattutto per salvare la faccia a tutta la squadra, cercando di conquistare qualche vittoria di tappa. Questo upgrade molto importante funzionerà? Permetterà ai Rossi di potersi rifare di tutte le amarezze ingoiate da quando hanno messo la SF-25 a terra e raccogliere qualche gioia? In F1 la bacchetta magica non esiste e, proprio Mercedes ce lo ha dimostrato: anche i crucchi hanno portato una sospensione nuova che all’inizio non ha funzionato e che quindi hanno dovuto mettere da parte per poi riprenderla. Ferrari ha sfruttato al massimo i duecento chilometri di test che avevano ancora a disposizione per cercare di capire se l’aggiornamento portato funzionasse o meno e, con la Sprint Race che troveremo proprio in Belgio, ogni chilometro consumato è preziosissimo per cercare di arrivare il più preparati possibili tra le Ardenne. Questa è l’ultima chiamata per la Ferrari di Vasseur, in luogo del quale o risorgono tutti come collettivo oppure saranno tutti annientati individualmente e, mi auguro che Al Pacino non mi citi in giudizio per avergli rubato la battuta pronunciata nel film “Ogni maledetta domenica”.

Buon GP del Belgio a tutti.

Vito Quaranta