“Monaco è un circuito inadatto alle attuali monoposto di F1”. Da almeno 40 anni, all’approssimarsi al GP nel Principato, si sentono valutazioni di questo tipo. Eppure, tutti, dai piloti agli appassionati, amano questo posto.
Se poi ci si abita pure, l’amore è immenso e fa fare miracoli come portare quasi in pole una macchina che in 6 gare ha raccolto appena un podio. E si può pure essere arrabbiati per non averla portata in cima.
Perchè in cima c’è un altro che non si presumeva potesse esserci, il buon Lando Norris che ha negato a Leclerc l’impresa.
E, al primo passaggio a Santa Devota, ha il suo bel daffare a tenere dietro il padrone di casa. Partenza senza emozioni, e le macchine sfilano senza problemi fino al Portier, dove Antonelli manda Bortoleto a sbattere.
Viene attivata la VSC, e diversi comprimari ne approfittano per smarcare il primo pit-stop, visto che oggi ce ne sono due da fare obbligatoriamente, pena la squalifica.
Al giro 5 la gara riparte. I primi due hanno già messo a debita distanza Piastri e Verstappen. Ma la cosa curiosa è che Bearman, uno di quelli che si è fermato al primo giro, con un pit-stop fra l’altro lunghissimo, gira 4 secondi più veloce di Norris.
Al giro 9, Gasly tampona Tsunoda alla chicane del porto, e la pista si riempie di detriti. Il francese riesce a rientrare ai box ma parcheggia l’auto in mezzo alla pit-lane, che viene chiusa per un breve periodo. Ma, questa volta, la Direzione Gara, non fa niente di più di questo.
Verstappen inizia a pressare Piastri, che si riavvicina ai primi due. A centro gruppo, Lawson, in nona posizione, rallenta abilmente tutti quelli dietro, e consente al compagno di squadra, in sesta posizione, di effettuare il pit-stop perdendo solo due posizioni, che recupera al giro successivo in quanto si fermano anche Alonso e Ocon.
Al giro 19 si ferma Hamilton, e riesce così a guadagnare la posizione su Hadjar e lo stesso Alonso.
Al giro successivo si ferma Norris. Si ferma nuovamente anche Hadjar, che smarca così anche il secondo pit-stop, e rientra ancora una volta davanti al compagno di squadra.
Si ferma subito anche Piastri, mentre Leclerc, in questo momento primo, attende ancora, per cercare di effettuare l’overcut su Norris. Che non gli riesce, visto che, dopo la sua sosta al giro 23, si ritrova ancora secondo.
L’ultimo dei primi a fermarsi è Max Verstappen, al giro 29, e rientra in quarta posizione. In pratica, dopo il primo giro di pit-stop l’unico che ha guadagnato posizioni è Hamilton.
Al giro 38 si ritira Alonso per un problema al motore.
Al giro 49 si ferma Piastri per il suo secondo pit-stop. Al giro successivo si ferma anche Leclerc, costringendo Norris ad imitarlo. Ancora una volta, Verstappen ritarda la sosta, e al giro 56 viene raggiunto dai due.
Al giro 74 anche Piastri raggiunge i primi tre. Charles mette un’enorme pressione su Lando, ma la fantastica trazione della McLaren gli impedisce qualsiasi tipo di attacco.
Al giro 77 Verstappen effettua la sua seconda sosta, e la gara così con Norris che scrive meritatamente il suo nome nell’albo d’oro del GP di Montecarlo, seguito da un magnifico e deluso Leclerc, poi Piastri, Max, Hamilton, a quasi un minuto, Hadjar, Ocon, Lawson, Albon e Sainz.
Fra una settimana si correrà il tanto atteso GP di Barcellona. Entreranno in vigore le nuove norme sulla flessibilità delle ali, e la Ferrari porterà il primo pacchetto di aggiornamenti. Cambierà qualcosa? No.
P.S. la faccia di Leclerc dopo avere perso la pole per pochissimo la dice lunga sulla voglia di vincere che ha questo ragazzo. E chi dubita del suo talento può, se vuole, guardare i distacchi che ha rifilato in prova e in gara al suo blasonato compagno di squadra.
P.S. 2 come si spiega che in un GP che, sulla carta, avrebbe dovuto essere disastroso per la Ferrari, il buon Charles abbia mancato non di molto il bersaglio grosso? Ad ogni modo, da Barcellona in poi tutto tornerà come prima.
P.S 3 Verstappen che si lamenta che il suo cambio funziona come quelli del 1972 è impagabile. Como lo è il fatto che se ne sia stato a giocare ad iRacing anzichè andare a vedere la proiezione dell’americanata, come hanno fatto gli altri 18 suoi colleghi (ok, anche Stroll non c’è andato, ma lui non può essere considerato un collega).
P.S. 4 il software che ha supportato la strategia Mercedes non era del 1972 bensì del 1980, e girava su uno Z80 con sistema operativo CP/M (qualcuno di voi se lo ricorda?). Non si spiega diversamente il fatto che, anzichè far fermare i due piloti al primo giro, considerando la pessima posizione di partenza, li hanno tenuti per oltre metà gara nel trenino degli ultimi, guidato prima da Lawson e poi da Sainz e, infine, da Albon, e abbiano fatto i 2 cambi obbligatori negli ultimi giri, chiudendo abbondantemente fuori dai punti.
P.S. 5 se dobbiamo assistere a gare dove i piloti girano di proposito 4 secondi più lenti per favorire ci compagni, si fa fatica a non dare ragione a chi dice che Monaco dovrebbe essere tolta dal calendario. E non serve neanche mettere 2 soste obbligatorie, devono trovare qualche altra soluzione modello Nascar, come ad esempio una safety car obbligatoria, per evitare che l’ordine di arrivo rispecchi quello di partenza.
P.S. 6 Genè che definisce straordinaria la strategia Williams che prima fa andare Sainz al rallentatore per far fare il pit-stop ad Albon, e poi fa il contrario, è lo specchio di quello che si suppone debba fare esaltare oggi guardando un GP.
P.S.7 è stata annunciata una partnership fra la F1 e Walt Disney. Il che non sarebbe un problema, se ad essere coinvolto non fosse Topolino.