BASTIAN CONTRARIO: I FANTASMI

 

 

 

 

Il primo GP dell’anno, del mondiale più lungo di sempre, si è dunque concluso nel deserto bahreinita e, fra sette giorni, si correrà nuovamente sempre in medio oriente e sempre di sabato, in ossequio alle usanze religiose del Paese ospitante. Con la conclusione del GP del Bahrein, terminano anche le residue speranze che ognuno nel suo piccolo covava, in merito a potersi giocare il mondiale fino a fine stagione. Sia chiaro che il sottoscritto, rimanendo sempre fedele alla sua linea di pensiero, non ha mai cambiato idea a riguardo e continua ad essere convinto che nessuno vincerà nulla, tranne Red Bull naturalmente, fino al 2025. Quindi sedetevi comodi e mettetevi l’anima in pace perché, a meno di ribaltoni clamorosi (leggi il casino che sta avvenendo in queste ore in casa dei bibitari a causa “dell’Horner gate”), è già tutto assegnato da qui ai primi di dicembre in quel di Abu Dhabi. Con la conclusione del primo GP dell’anno, ecco che ritornano puntuali tutti i fantasmi (del passato e del futuro… oltre che del presente) che l’incubo Red Bull – Verstappen, creano con il loro dominio.

La prima vittima di questi fantasmi è propri LeClerc, dove Calimero, in quanto a sfiga, “gli spiccia casa” come si suol dire (per non dire altro di più volgare che ci starebbe tutto!). Il buon Charles nella sua dichiarazione, giustamente frustrata, ha detto una cosa sacrosanta e cioè che: “non è possibile incorrere in errori del genere visto che su questa pista ci abbiamo girato per i test e ci siamo preparati in funzione proprio della gara”. Mi sovvengono in mente le parole di monsieur Vasseur a riguardo di queste débâcle e cioè che certi errori del passato non sarebbero stati più accettati. Pronti via e una Ferrari da podio (ampiamente alla portata sia di Charles oltre che di Carlos) viene azzoppata per un problema ai freni che rasenta il ridicolo (comunque sempre meglio di quello che è successo alla Mercedes). Un vero peccato, perché sebbene l’olandese volante era imprendibile, è anche vero che la Rossa era in grande spolvero e avrebbe potuto ottenere molto di più del terzo posto. Infatti le buone notizie provengono proprio dal passo che la SF24 ha dimostrato di avere: Sainz è riuscito a tenere il ritmo di Perez, che con il messicano la RB20 diviene umana, e lo stesso Charles ha dimostrato, nonostante la macchina andava dove voleva lei durante la frenata, di avere ottimo potenziale tra le mani. Infatti a metà gara, con il problema stabilizzato in parte, la sua Rossa è riuscita a recuperare su Russell in tranquillità, sebbene l’inglese della Mercedes era alle prese con ben altri fantasmi. Come è stato scritto più volte, partire bene con una “piattaforma” solida e performante era imperativo, dato che questa rappresenta la base di sviluppo per i prossimi due anni, visto e considerato che nel 2025 tutti saranno concentrati per le nuove vetture del 2026 e nessuno spenderà tempo e denaro per una piattaforma che comunque dovrà essere abbandonata e, aggiungo io, soprattutto e a maggior ragione se il 2025 inizierà proprio come sabato scorso. Purtroppo i fantasmi della sfiga continuano a perseguitare il povero (si fa per dire, considerando il compenso del suo nuovo contratto) Charles, il quale da parte sua non può fare quello che ha sempre fatto: continuare a lottare e far valere il suo talento sul mezzo. Ad ogni modo egli ha di che sorridere, considerando il potenziale espresso dalla SF24 e, sperando che quello del Bahrein sia solo un episodio, avrà modo di rifarsi già nel week end (si fa per dire… per fortuna che il prossimo GP nei paesi arabi sarà direttamente a fine novembre in Qatar!) prossimo, sia in qualifica che in gara. Nel frattempo che il monegasco cerca di sconfiggere i fantasmi della sfiga, si deve anche guardare le spalle da quelli che si chiamano Sainz. Che gran pilota che è lo spagnolo e che peccato che la Rossa se ne sia liberato per fare posto ad Hamilton… con tutto il rispetto per il campione del mondo. Ferrari ha, con Charles e Carlos, la coppia più forte del mondiale e come ho sempre detto se manca l’uno, c’è l’altro. Sabato scorso Sainz ha dimostrato, caso mai ce ne fosse stato bisogno, sia di cosa è capace e soprattutto perché il monegasco abbia accettato di buon grado un pilota così ingombrante come Hamilton. Lo spagnolo come sempre si è dovuto costruire la gara, a partire da quel duello fratricida ingaggiato proprio con il suo compagno di squadra e qui la Rossa altro che fantasmi del passato: come ho già scritto in altre occasioni, la reattività è uno dei punti di forza (oltre che alla stabilità) della Red Bull, cosa che non si è visto ieri al muretto della Rossa. Chi di dovere sapeva che Charles era alle prese con il problema ai freni, quindi sapeva che il suo GP era ormai compromesso, allora mi chiedo per quale motivo perdere tempo in quel modo tra compagni di squadra, rischiando anche il contatto, quando si poteva dare “luce verde” a Sainz per andare ad inseguire il duo di testa? Mi rendo conto che se si fosse arrivati al team order, già al primo GP della stagione, tutta la Ferrari (soprattutto la tifoseria più accesa) sarebbe stata costretta a rivivere i fantasmi del GP d’Inghilterra del 2022, eppure la capacità di reazione è tutto, a maggior ragione di quando si presentano occasioni che si possono definire ghiotte, visto che l’attuale campione del mondo lascia solo le briciole. Siamo solo all’inizio di un mondiale lunghissimo, vedremo dunque, dopo che i valori in campo saranno ben definiti, che atteggiamento avranno nei riguardi dei due piloti. Certo è che sebbene Carlos sia consapevole che in squadra parte svantaggiato in termini di preferenze, di certo non lascerà nulla al caso e lotterà con unghie e denti, proprio come sabato scorso, per lasciare la sua impronta.

Chi di fantasmi ne ha visti non pochi è stato Toto e tutto il suo team: sia chiaro che la W15 non è un progetto fallace, anzi avrebbero potuto contendersi il terzo posto con Sainz tranquillamente. Si viene a sapere che i crucchi importati in Inghilterra hanno fatto un casino con il sistema di raffreddamento del motore e questo scherzetto gli è costato quasi mezzo secondo al giro… altro che fantasmi! Guardando la gara si è svolto il solito copione e cioè che quando ci sono difficoltà chi tira la carretta è Russel, il quale ha fatto quello che poteva, mentre il suo blasonato compagno, protagonista a fine test e soprattutto durante le prove libere, è rimasto infognato nelle retrovie a servire messa via radio, come è suo costume, ogni qual volta le cose non girano come dice lui. Guardando i problemi che accadano a Charles e quindi di come le cose vanno in Ferrari, mi auguro che sir Lewis abbia un rosario bello lungo, perché avrà modo e tempo di “sfilare” tutta la corona, come si suole dire. Anche i piloti Mercedes avranno modo di rifarsi tra sette giorni, ansiosi di esprimere il vero potenziale della loro W15 e dunque il secondo GP dell’anno, in quel di Jedda, già ha il sapore di esami di riparazione da parte di Ferrari nei riguardi di Charles e di Mercedes nei confronti di entrambi i piloti.

Chi non ha problemi di fantasmi è il campione del mondo, il quale ha ripreso da dove ha finito e per questo non può che ringraziare lo staff tecnico che ha alle spalle che gli hanno progettato la RB20, che è un passo avanti alla concorrenza in maniera quasi imbarazzante. L’attuale vettura per l’olandese è come un vestito su misura ed infatti funziona in maniera “spaziale” solo con lui, perché con Perez la RB20 diviene quasi normale e questo lo si è visto già alle qualifiche, dove il messicano di fantasmi ne ha visti non pochi e ringraziasse le débâcle di Ferrari e Mercedes, altrimenti forse nemmeno il podio avrebbe visto con molta probabilità. Il mondiale è appena iniziato, compresa la caccia ad ogni sorta di fantasma.

Vito Quaranta

VERSTAPPEN VINCE IN BAHRAIN LA PRIMA DI 24 GARE


Manco a dirlo, si ricomincia come si era finito. Con Max davanti a tutti. Ma con una differenza. I piloti Ferrari e Mercedes non si lamentano più delle loro auto. E, infatti, dietro a Max in pole, di pochissimo, ci sono Leclerc, Russell e Sainz.

Allo spegnimento dei semafori, Verstappen viene solo intimidito da Leclerc, mentre dietro Sainz perde la quarta posizione a favore di Perez.

Al ritmo di 1 secondo al giro, Max scava rapidamente una voragine fra sè e gli avversari, con Russell che supera Leclerc e si porta in seconda posizione. L’inglese, però, non riesce a staccare il ferrarista, e si forma un trenino di 4 macchine formato anche da Perez e Sainz, tutti racchiusi nell’arco di un secondo e mezzo.

Al giro 7, Perez passa Leclerc, e Sainz gli si accoda. Dopo altri 4 giri, il monegasco soccombe anche al compagno di squadra. Le gomme soft durano solo 11 tornate a Charles e Russell, che si fermano per montare la gomma a mescola più dura, ovviamente rientrando nel traffico.

Anche Perez è costretto a fermarsi per coprirsi dall’undercut. E in soli due giri il messicano supera l’inglese, portandosi in una virtuale seconda posizione. Il suo compagno, nel frattempo, è sempre più solo in testa, con un vantaggio abissale su tutti gli altri.

Al giro 15 si ferma anche Sainz, e si ritrova nuovamente dietro al compagno di squadra, ma molto vicino. E in 2 giri gli è di nuovo davanti, con un sorpasso molto aggressivo. Lo spagnolo è scatenato, e al giro successivo supera anche Russell e si porta in terza posizione. Nel frattempo, Verstappen ha fatto la sua sosta, e il suo vantaggio è ora di “soli” 5 secondi su Perez.

Che, però, ridiventano rapidamente più di 10, al ritmo di un secondo al giro.

Al giro 32, Russell anticipa gli avversari e si ferma per la seconda sosta. Tre giri dopo è il turno di Leclerc, seguito al giro successivo da Sainz.

Perez si ferma al giro 37, ed esce di poco davanti allo spagnolo.
Al giro 38 anche Verstappen effettua il suo ultimo pit-stop. Da notare che entrambe le Red Bull hanno montato gomma soft, mentre tutti gli altri hanno preferito mettere nuovamente la mescola dura.

Dopo un lungo inseguimento, al giro 47 Leclerc raddrizza parzialmente una gara compromessa dai problemi ai freni, riprendendosi la quarta posizione ai danni di Russell.

Negli ultimi 10 giri non succede più nulla, e la prima gara del 2024 si chiude con una ennesima doppietta Red Bull, o, meglio, un ennesimo dominio di Verstappen, che stacca di 20 secondi Perez, con le due Ferrari di Sainz e Leclerc non troppo lontane.

Seguono Russell, Norris, Hamilton, autore di una gara anonima, Piastri, Alonso e Stroll.

I primi sono quindi sempre quelli del 2023, e gli ultimi idem, con poche variazioni, date da Sauber che ha recuperato, e Alpine che è sprofondata.

Fra soli 7 giorni, sempre di sabato, si corre a Jeddah. Se volete vi dico già ora chi vince.

P.S. E’ inutile ricordare che quando Schumacher vinceva, ogni anno cambiavano regolamento, fino a che non sono riusciti, con la regola più ridicola della storia, a distruggere un dominio che sarebbe andato avanti ancora diversi anni. Anche quando vinceva Vettel, qualcosa si provava a cambiare, di anno in anno. Poi più niente, 7 anni di dominio Mercedes, una stagione di equilibrio con finale artificiale, e poi altri 3 di dominio Red Bull, che saranno di sicuro 4. Fare 48 gare così, col risultato predeterminato, in attesa del cambio regolamentare, è improponibile per il pubblico.

P.S. 2 Ancora una volta l’ottimismo made in Maranello era fuori luogo. Devono imparare a non dire niente. Ma proprio niente. Ora spazio ai soliti discorsi, del tipo ci aspettavamo di meglio, ma nel complesso è un buon risultato. Perchè il distacco è di soli 2 secondi e mezzo. Ma da chi?

P.S. 3 Se continua così, Sainz ha già il posto per il 2025. A Maranello.

P.S. 4 A Faenza quando hanno montato la RB 19 devono essergli avanzati dei pezzi.

P.S. 5 Ancora qualche gara, e Nando inizia a parlare. E pure Hamilton.

P.S. 6 I prossimi resoconti saranno fatti da ChatGPT, che funziona benissimo quando c’è bisogno di mettere assieme pezzi già scritti.