VERSTAPPEN VINCE IN BAHRAIN LA PRIMA DI 24 GARE


Manco a dirlo, si ricomincia come si era finito. Con Max davanti a tutti. Ma con una differenza. I piloti Ferrari e Mercedes non si lamentano più delle loro auto. E, infatti, dietro a Max in pole, di pochissimo, ci sono Leclerc, Russell e Sainz.

Allo spegnimento dei semafori, Verstappen viene solo intimidito da Leclerc, mentre dietro Sainz perde la quarta posizione a favore di Perez.

Al ritmo di 1 secondo al giro, Max scava rapidamente una voragine fra sè e gli avversari, con Russell che supera Leclerc e si porta in seconda posizione. L’inglese, però, non riesce a staccare il ferrarista, e si forma un trenino di 4 macchine formato anche da Perez e Sainz, tutti racchiusi nell’arco di un secondo e mezzo.

Al giro 7, Perez passa Leclerc, e Sainz gli si accoda. Dopo altri 4 giri, il monegasco soccombe anche al compagno di squadra. Le gomme soft durano solo 11 tornate a Charles e Russell, che si fermano per montare la gomma a mescola più dura, ovviamente rientrando nel traffico.

Anche Perez è costretto a fermarsi per coprirsi dall’undercut. E in soli due giri il messicano supera l’inglese, portandosi in una virtuale seconda posizione. Il suo compagno, nel frattempo, è sempre più solo in testa, con un vantaggio abissale su tutti gli altri.

Al giro 15 si ferma anche Sainz, e si ritrova nuovamente dietro al compagno di squadra, ma molto vicino. E in 2 giri gli è di nuovo davanti, con un sorpasso molto aggressivo. Lo spagnolo è scatenato, e al giro successivo supera anche Russell e si porta in terza posizione. Nel frattempo, Verstappen ha fatto la sua sosta, e il suo vantaggio è ora di “soli” 5 secondi su Perez.

Che, però, ridiventano rapidamente più di 10, al ritmo di un secondo al giro.

Al giro 32, Russell anticipa gli avversari e si ferma per la seconda sosta. Tre giri dopo è il turno di Leclerc, seguito al giro successivo da Sainz.

Perez si ferma al giro 37, ed esce di poco davanti allo spagnolo.
Al giro 38 anche Verstappen effettua il suo ultimo pit-stop. Da notare che entrambe le Red Bull hanno montato gomma soft, mentre tutti gli altri hanno preferito mettere nuovamente la mescola dura.

Dopo un lungo inseguimento, al giro 47 Leclerc raddrizza parzialmente una gara compromessa dai problemi ai freni, riprendendosi la quarta posizione ai danni di Russell.

Negli ultimi 10 giri non succede più nulla, e la prima gara del 2024 si chiude con una ennesima doppietta Red Bull, o, meglio, un ennesimo dominio di Verstappen, che stacca di 20 secondi Perez, con le due Ferrari di Sainz e Leclerc non troppo lontane.

Seguono Russell, Norris, Hamilton, autore di una gara anonima, Piastri, Alonso e Stroll.

I primi sono quindi sempre quelli del 2023, e gli ultimi idem, con poche variazioni, date da Sauber che ha recuperato, e Alpine che è sprofondata.

Fra soli 7 giorni, sempre di sabato, si corre a Jeddah. Se volete vi dico già ora chi vince.

P.S. E’ inutile ricordare che quando Schumacher vinceva, ogni anno cambiavano regolamento, fino a che non sono riusciti, con la regola più ridicola della storia, a distruggere un dominio che sarebbe andato avanti ancora diversi anni. Anche quando vinceva Vettel, qualcosa si provava a cambiare, di anno in anno. Poi più niente, 7 anni di dominio Mercedes, una stagione di equilibrio con finale artificiale, e poi altri 3 di dominio Red Bull, che saranno di sicuro 4. Fare 48 gare così, col risultato predeterminato, in attesa del cambio regolamentare, è improponibile per il pubblico.

P.S. 2 Ancora una volta l’ottimismo made in Maranello era fuori luogo. Devono imparare a non dire niente. Ma proprio niente. Ora spazio ai soliti discorsi, del tipo ci aspettavamo di meglio, ma nel complesso è un buon risultato. Perchè il distacco è di soli 2 secondi e mezzo. Ma da chi?

P.S. 3 Se continua così, Sainz ha già il posto per il 2025. A Maranello.

P.S. 4 A Faenza quando hanno montato la RB 19 devono essergli avanzati dei pezzi.

P.S. 5 Ancora qualche gara, e Nando inizia a parlare. E pure Hamilton.

P.S. 6 I prossimi resoconti saranno fatti da ChatGPT, che funziona benissimo quando c’è bisogno di mettere assieme pezzi già scritti.