Nella notte del Qatar la Ferrari si gioca le ultime possibilità di tenere aperta la lotta mondiale. La pista è una delle peggiori per la SF-24, ma in questo week-end ha un alleato nascosto, come direbbero gli inglesi. Ma questo lo vedremo più avanti.
C’è pure l’inutile garetta, a complicare le cose. E le monoposto rosse annaspano, come previsto, mentre la McLaren fa doppietta. Annaspa pure la Red Bull, che, però, ha risorse nascoste.
E, infatti, dopo solo 4 ore la RB20 torna la macchina di inizio stagione, e siccome Max è sempre lui, la piazza in pole, precedendo Russell e le due McLaren. Ma la FIA in questo week-end è in modalità interventista, e gli affibbia l’arretramento di una posizione (mai visto) per avere rallentato Russell nel suo giro di rientro. Non di Max, ma di George, e questo è straordinario.
Ma non c’è problema, allo spegnimento dei semafori l’olandese parte a fionda e si tira dietro Norris, relegando Russell in terza posizione. Leclerc passa Piastri mentre dietro Hulkenberg fa fuori Ocon e Colapinto, e Stroll pensa all’altra Williams colpendo Albon.
Safety Car inevitabile e si riparte al giro 5 con Piastri che sorprende Leclerc e si riporta in quarta posizione. Stroll butta fuori anche Lawson e si becca 10 secondi di penalitá. Il team decide che è meglio mandarlo a fare la doccia, per prevenire ulteriori guai.
Dopo 15 giri, ai ferraristi viene dato il via libera a spingere, ma i 4 davanti restano alla stessa distanza.
Il primo a fermarsi al giro 24 é Russell, incalzato da Piastri. Ma la sua sosta é lunga e rientra nel traffico inchiodandosi dietro ad Alonso.
Al giro 30 Albon perde uno specchietto, che si ferma proprio al centro del rettilineo principale. Viene esposta la bandiera gialla ma poi la direzione gara decide che il problema non esiste, e la toglie. Tanto è comunque bastato per fregare Norris, che la bandiera l’ha ignorata.
Ovviamente lo specchietto non si smaterializza per il solo fatto di essere in posizione pericolosa, e quando Bottas si sposta per farsi doppiare, lo prende in pieno, riducendolo in tanti piccoli pezzettini, che forano le gomme di Hamilton e Sainz. A quel punto, la direzione gara, avendo ottenuto il risultato voluto, quello di risvegliare la gara, fa uscire la Safety Car. Entrano ai box Verstappen, Norris e Leclerc, che riesce a superare Piastri che si era fermato al giro precedente.
La gara riparte al giro 39, con Verstappen che sbaglia e si fa affiancare da Norris ma lo tiene dietro. Leclerc difende coi denti la terza posizione. Perez e Hulkenberg si fermano e deve uscire nuovamente la Safety Car, che si fa da parte al giro 42, e la nuova ripartenza non riserva cambiamenti.
Arriva la mazzata per Lando, al quale viene affibbiato uno stop and go di 10 secondi. L’ inglese rientra in ultima posizione e rimonterà fino alla decima posizione.
Gli ultimi giri passano con Sainz che tenta inutilmente di passare Gasly per la sesta posizione.
Finisce così con un magnifico Verstappen che vince davanti a Leclerc, Piastri, Russell, Gasly, Sainz, Alonso, Zhou (!), Magnussen e Norris.
Fra una settimana, ad Abu Dhabi, Ferrari e McLaren si giocheranno il mondiale. L’ultima volta è successo nel 2008. Per la Ferrari, su quella pista ci sono solo brutti ricordi, e i punti da recuperare sono 21. Ma non dimentichiamoci che la F1 deve essere un intrattenimento, prima ancora che uno sport, e le possibilità per tenere il risultato in ballo fino all’ultimo giro ci sono. Il riferimento al 2021 è puramente voluto.
P.S. ieri abbiamo preso tutti in giro il buon Checo per la partenza da uomo col cappello la domenica mattina al semaforo di via Colombo davanti all’Ipercoop. E abbiamo rincarato la dose quando si è giustificato dicendo “dovevo aprire il gap con quelli davanti”, cosa apparentemente senza senso. E, invece, un senso l’aveva eccome. Aveva il compito di provare quelle soluzioni che hanno trasformato la RB20 da carriola inguidabile a macchina per fare la pole. Tanto è vero che ad un certo punto gli hanno pure cambiato l’ala davanti senza un apparente motivo.
P.S. 2 Vanzini é convinto che la Ferrari dovesse cambiare le gomme nel momento in cui la Safety Car é passata in corsia box. Ora è anche un grande stratega, oltre che nazionale di sci e meteorologo.
P.S 3 pare che la penalità a Norris sia corretta rispetto ai precedenti. Vero, ma il mio riferimento al ruolo della FIA è riferito al fatto che con uno specchietto in mezzo alla pista va messa subito almeno una Virtual Safety Car. E, invece, hanno messo e tolto, messo e tolto la bandiera gialla. Con buona pace di tutte le menate sulla sicurezza.
P.S. 4 Fatto sta, che l’unico che c’è cascato è Norris, che ha anche rischiato di tamponare Hamilton in pit-lane. Delle 4 squadre in lotta per la vittoria, la McLaren è quella che ha i piloti complessivamente più deboli da un punto di vista mentale e della costanza (Max vale per due, ovviamente). Vedremo ad Abu Dhabi quanto questo peserà sul risultato finale del mondiale costruttori.
P.S. 5 Binotto aveva detto due mesi fa che le prestazioni della Sauber dovevano migliorare. Ed è successo.
P.S. 6 Stroll deve starsene a casa. Punto.
P.S. 7 Inizio a pensare che le Williams abbiano un’attrazione per gli oggetti fissi o mobili.
P.S. 8 Di solito quando uno inizia a licenziare tutti i suoi collaboratori più validi, non dura a lungo. Il nuovo Balestre non ha connazionali fra i piloti a difenderlo. Ma ha grandi investitori dalla sua parte. Quindi resterà dov’è a lungo. Russell e soci dovranno farselo piacere.
P.S. 9 Ocon appiedato con effetto immediato. Vive la France.