NOIA VERSTAPPEN, IMBARAZZO FERRARI ALL’HUNGARORING

“Un bel tacer non fu mai scritto”, scriveva il Sommo Poeta. “Zitti zitti, il silenzio è d’oro”, cantavano gli Aeroplanitaliani (chi?) a Sanremo, nel lontano 1992. Anno in cui la Ferrari se la passava male, con la F92A, ottima in teoria, pessima in pratica, e due piloti che non avrebbero lasciato un segno negli albi d’oro.

Ci sono molte similitudini con la situazione attuale, salvo che all’epoca si stava, appunto, zitti. Non si sentivano tanti proclami, prima dei Gran Premi, mentre oggi il prode TP francese ha il coraggio di fare affermazioni del tipo “ci aspettiamo di lottare per vincere”, con la prima guida che gli va dietro nei proclami. Salvo poi trovarsi di fronte alla triste realtà.

Che è emersa fin dal sabato, con la Mercedes di Hamilton in pole position, Verstappen a pochi millesimi e le due redivive McLaren ancora una volta davanti, a monopolizzare la seconda fila. Il povero Leclerc si accontenta della sesta piazza, fra le due Alfa (!) mentre Sainz non riesce nemmeno a qualificarsi per il Q3, e si ritrova dietro tre macchine col motore Ferrari clienti su quattro.

Ma la gara è un’altra cosa. Hamilton parte maluccio, e si pianta in curva 1, lasciando passare Max e Norris, ma soprattutto Piastri che, tenendosi all’interno si porta in seconda posizione.

Chi parte malissimo è Zhou, che vanifica uno splendido quinto posto dimenticandosi  aspettando un verde che in Formula 1 non si vede più da molti anni e, nella foga di recuperare, tamponando il rientrante Ricciardo che a sua volta fa fuori le due Alpine. Sainz, autore di una partenza clamorosa, recupera 5 posizioni e si incolla agli scarichi del compagno.

Dopo 10 giri i primi sono ancora piuttosto vicini fra loro, e l’unico sorpasso degno di nota é di Perez che si porta un settima posizione ai danni di Alonso.

Poi la migliore gestione gomme della RB19 si fa sentire, e, mentre gli altri rallentano, Verstappen porta a 6 secondi il vantaggio su Piastri, e Perez si porta in sesta posizione.

Al giro 17 si ferma Hamilton per montare la mescola più dura. Questo costringe anche Norris ad effettuare la sua fermata, imitato da Leclerc, vittima di un pit stop lunghissimo. Al giro successivo si ferma Piastri, che esce però dietro al compagno di squadra.

Hamilton si ritrova improvvisamente a 9 secondi dalle McLaren, senza capire perché. Al giro 23, Verstappen effettua la sua sosta e torna in pista con 5 secondi di vantaggio su Norris. Che diventano 12 a metà gara. Le Red Bull sulle gomme dure hanno un passo inarrivabile, e Perez vede il podio, mettendo nel mirino Hamilton. Che é un osso duro, e il messicano preferisce fermarsi per montare gomma a mescola media anzichè tentare l’attacco. Si ferma anche Piastri, che impiega un secondo intero in più, e si ritrova la seconda guida Red Bull alle calcagna. E, al giro 48, deve soccombere, seppure eroicamente, allo strapotere dell’auto austriaca.

Nel frattempo, Leclerc, che era ripassato davanti a Sainz, si becca 5 secondi di penalità per eccesso di velocità in pit-lane. Al giro 50 si ferma Hamilton per la sua ultima sosta, e, alla tornata successiva é il turno di Verstappen.

Con gomme nuove, Lewis recupera la quarta posizione ai danni di Piastri, che sembra essere costretto a risparmiare carburante. Anche il suo compagno Norris vede la seconda posizione minacciata da Perez, ma il messicano non riesce ad avvicinarsi a meno di 3 secondi.

Negli ultimi giri Russell, rimontato dalla diciottesima posizione, guadagna la sesta posizione ai danni dei due ferraristi.

La gara si chiude così con Verstappen che taglia il traguardo con quasi mezza pista di vantaggio su Norris e Perez. Quarto Hamilton, che ha rovinato tutto in partenza, quinto un comunque ottimo Piastri, sesto Russell, poi le due Ferrari di Sainz e Leclerc, e le due Aston Martin di Alonso e Stroll, ancora una volta molto lontane dalle prestazioni di inizio anno, e sarebbe interessante saper e perchè.

Appuntamento in quel di Spa fra una sola settimana. 

P.S. a proposito dello stare zitti di cui si parlava all’inizio, stiamo  certi che sentiremo dire che il passo della Ferrari nell’ultimo stint era buono. Ci ha giá provato Gené in telecronaca per rispondere ad un Vanzini insolitamente duro con la squadra che gli paga lo stipendio. Aspettiamo Vasseur. 

P.S 2 la possibilità che la RB vinca il 100% delle gare sta diventando una certezza…

P.S. 3 …e iniziano a circolare voci di tre team non conformi con il regolamento finanziario. Sembra siano quelli che hanno progetti collaterali. Uno è ovviamente proprio la Red Bull, che sosterrà che è tutto a posto, come lo scorso anno, quando si è beccata una sanzione ridicola. Sono curioso di vedere come la metteranno se, anche quest’anno, la FIA non sarà totalmente d’accordo.

P.S. 4 Perchè Andrea Stella lavora a Woking?