Si dice che la necessità aguzzi l’ingegno. E c’è chi di ingegno, ma soprattutto di furbizia, ne ha da vendere.
Questa è la storia dell’unica monoposto di F.1 che vanti una percentuale di vittorie del 100%, frutto della mente geniale, ma in questo caso soprattutto furba, di Gordon Murray, uno dei migliori progettisti di un’epoca nella quale le auto nascevano dalla matita di una o al massimo due persone, e dove un team fra ufficio progettazione e squadra da inviare sui campi di gara faceva al massimo una decina di persone. Continua la lettura di L’aspirapolvere più veloce della storia: la Brabham BT46B→
Le grandi scoperte avvengono sempre per caso. O quasi, perchè chi le compie sta sempre cercando qualcosa, a volte di diverso, ma sempre con grande tenacia. E spesso farà la fortuna di altri, più che di se stesso.
Questa è la storia dell’ultima creazione vincente del più grande visionario che la F1 abbia mai avuto, colui che non faceva auto per vincere ma per esplorare nuove vie, alternando clamorosi successi ad altrettanto clamorosi flop, e assomigliando in questo a tutti gli altri visionari che l’umanità ha conosciuto.