La Formula 1 arriva in Bahrain con tante certezze e la speranza di vedere qualche sorpresa. Che puntualmente non arriva, se è vero che il venerdì la McLaren mostra ancora una volta uno stato di forma straordinario, e il sabato Piastri la piazza in pole.
A farci sperare in una gara non troppo scontata ci pensano Leclerc, che piazza la sua SF-25 miracolosamente in prima fila (grazie anche alla penalizzazione di Russell), Norris, che improvvisamente si dimentica come si guida una Formula 1, e Verstappen la cui RB21 non ne vuole sapere di andare. Loro partiranno nelle retrovie, e ci danno la speranza di vedere una rimonta, che, in effetti, ci sarà per l’inglese ma non per l’olandese.
Ferrari in prima fila, quindi. Ma i geni della strategia decidono di partire con le gialle, unici in tutta la griglia, e il monegasco allo start precipita in quarta posizione, dietro a Piastri, Russell e Norris che é partito a fionda, ma dalla posizione sbagliata e si becca 5 secondi di penalitá.
Le gomme rosse iniziano a soffrire giá al giro 10, e si fermano sia Norris che Verstappen.
Al giro 14 si ferma anche Russell, e le due Ferrari salgono così in seconda e terza posizione dietro a Piastri, ma a 6 e 9 secondi.
Piastri si ferma al giro 15 e, così, le due rosse vanno al comando.
Al giro 18 entrambe le Ferrari rientrano e montano un’altra volta gomma gialla, rendendo ancora più incomprensibile una scelta che era già sembrata poco intelligente.
Al giro 20 il diciottenne da Bologna svernicia Verstappen, che, stranamente, non oppone molta resistenza. Max é in grande difficoltá e poco dopo viene superato anche da Hamilton.
In questa fase, Leclerc é il più veloce in pista e al giro 24 attacca Norris ma l’inglese si difende. Al giro successivo, Charles passa.
Al giro 33 viene fatta uscire la Safety Car per pulire la pista, e tutti rientrano ai box.
I primi tre montano gomme diverse. Gialle per Piastri, rosse per Russell e bianche per Leclerc. E anche per Hamilton. Anche questa pare una scelta strana e, infatti, dopo qualche giro Lewis si lamenterà pesantemente delle sue gomme.
Si riparte al giro 35. Leclerc si difende da Norris, e lo rallenta quel tanto che basta per consentire ad Hamilton di passarlo, ma Lando lo ripassa uscendo di pista e deve ridargli la posizione. Ma al giro successivo deve cedere definitivamente la quarta posizione.
Al giro 46 Norris attacca Leclerc ma va lungo e il monegasco respira un po’. Lando ci riprova diverse volte e al giro 52 riesce a prendersi la terza posizione.
All’ultimo giro ci prova anche per la seconda posizione all’ultimo giro, ma Russell si difende bene.
Finisce così con Piastri davanti a Russell, Norris, Leclerc, Hamilton, Verstappen, Gasly, Ocon, Tsunoda e Bearman.
Fra una sola settimana si correrà nell’insulso e pericoloso circuito di Jeddah. Sarà solo la quinta gara ma potrebbe già dare qualche chiara indicazione su come finirà questo mondiale (ammesso che ce ne sia bisogno).
P.S. E’ vero che è facile giudicare dal divano, ma se alla Ferrari tocca di fare una strategia diversa dagli altri per arrivare quarta e quinta, a debita distanza, probabilmente è già al livello “disperazione”.
P.S. 2 E’ interessante continuare a sentire indicazioni contrastanti fra il team principal e i piloti riguardo l’efficacia degli aggiornamenti.
P.S. 3 Ed è altrettanto interessante sentire Leclerc che dice che ha trovato una strada tutta sua e, anche, che abbia detto al suo capo che d’ora in poi farà come pare a lui. Segno che se c’è una sedia, che traballa questa non è certo la sua.
P.S. 4 Per chiudere i P.S. su Maranello, oggi anche Bearman sarebbe arrivato quinto. Il risparmio netto sarebbe stato in termini economici di 39M€, ai quali bisogna aggiungere, a livello di benefici, una quantità industriale di rotture di scatole in meno per gli ingegneri e qualche sorriso in più ai box.
P.S. 5 A proposito di sorrisi, mi dispiace per Norris, che ritengo un bravo pilota, ma se non farà pace con se stesso prima possibile, Piastri gli starà davanti stabilmente.
P.S. 6 Qualcuno crede che Newey possa far tornare l’Aston Martin davanti?
P.S. 7 Ma Sainz non doveva far tornare in alto la Williams?
P.S. 8 Per la prima volta nella storia, non abbiamo visto il vincitore tagliare il traguardo. O, meglio, lo abbiamo visto in un minuscolo riquadrino. Cade così uno degli ultimi retaggi del motorsport dei tempi che furono, dopo che, da un po’ di gare, non si inquadrano più i piloti che tagliano il traguardo nelle posizioni dopo la prima.