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PIASTRI DOMINA IN BAHRAIN. FERRARI INCOMPRENSIBILE.

La Formula 1 arriva in Bahrain con tante certezze e la speranza di vedere qualche sorpresa. Che puntualmente non arriva, se è vero che il venerdì la McLaren mostra ancora una volta uno stato di forma straordinario, e il sabato Piastri la piazza in pole.

A farci sperare in una gara non troppo scontata ci pensano Leclerc, che piazza la sua SF-25 miracolosamente in prima fila (grazie anche alla penalizzazione di Russell), Norris, che improvvisamente si dimentica come si guida una Formula 1, e Verstappen la cui RB21 non ne vuole sapere di andare. Loro partiranno nelle retrovie, e ci danno la speranza di vedere una rimonta, che, in effetti, ci sarà per l’inglese ma non per l’olandese.

Ferrari in prima fila, quindi. Ma i geni della strategia decidono di partire con le gialle, unici in tutta la griglia, e il monegasco allo start precipita in quarta posizione, dietro a Piastri, Russell e Norris che é partito a fionda, ma dalla posizione sbagliata e si becca 5 secondi di penalitá.

Le gomme rosse iniziano a soffrire giá al giro 10, e si fermano sia Norris che Verstappen.

Al giro 14 si ferma anche Russell, e le due Ferrari salgono così in seconda e terza posizione dietro a Piastri, ma a 6 e 9 secondi.
Piastri si ferma al giro 15 e, così, le due rosse vanno al comando.

Al giro 18 entrambe le Ferrari rientrano e montano un’altra volta gomma gialla, rendendo ancora più incomprensibile una scelta che era già sembrata poco intelligente.

Al giro 20 il diciottenne da Bologna svernicia Verstappen, che, stranamente, non oppone molta resistenza. Max é in grande difficoltá e poco dopo viene superato anche da Hamilton.

In questa fase, Leclerc é il più veloce in pista e al giro 24 attacca Norris ma l’inglese si difende. Al giro successivo, Charles passa.

Al giro 33 viene fatta uscire la Safety Car per pulire la pista, e tutti rientrano ai box.
I primi tre montano gomme diverse. Gialle per Piastri, rosse per Russell e bianche per Leclerc. E anche per Hamilton. Anche questa pare una scelta strana e, infatti, dopo qualche giro Lewis si lamenterà pesantemente delle sue gomme.

Si riparte al giro 35. Leclerc si difende da Norris, e lo rallenta quel tanto che basta per consentire ad Hamilton di passarlo, ma Lando lo ripassa uscendo di pista e deve ridargli la posizione. Ma al giro successivo deve cedere definitivamente la quarta posizione.

Al giro 46 Norris attacca Leclerc ma va lungo e il monegasco respira un po’. Lando ci riprova diverse volte e al giro 52 riesce a prendersi la terza posizione.

All’ultimo giro ci prova anche per la seconda posizione all’ultimo giro, ma Russell si difende bene.

Finisce così con Piastri davanti a Russell, Norris, Leclerc, Hamilton, Verstappen, Gasly, Ocon, Tsunoda e Bearman.

Fra una sola settimana si correrà nell’insulso e pericoloso circuito di Jeddah. Sarà solo la quinta gara ma potrebbe già dare qualche chiara indicazione su come finirà questo mondiale (ammesso che ce ne sia bisogno).

P.S. E’ vero che è facile giudicare dal divano, ma se alla Ferrari tocca di fare una strategia diversa dagli altri per arrivare quarta e quinta, a debita distanza, probabilmente è già al livello “disperazione”.

P.S. 2 E’ interessante continuare a sentire indicazioni contrastanti fra il team principal e i piloti riguardo l’efficacia degli aggiornamenti.

P.S. 3 Ed è altrettanto interessante sentire Leclerc che dice che ha trovato una strada tutta sua e, anche, che abbia detto al suo capo che d’ora in poi farà come pare a lui. Segno che se c’è una sedia, che traballa questa non è certo la sua.

P.S. 4 Per chiudere i P.S. su Maranello, oggi anche Bearman sarebbe arrivato quinto. Il risparmio netto sarebbe stato in termini economici di 39M€, ai quali bisogna aggiungere, a livello di benefici, una quantità industriale di rotture di scatole in meno per gli ingegneri e qualche sorriso in più ai box.

P.S. 5 A proposito di sorrisi, mi dispiace per Norris, che ritengo un bravo pilota, ma se non farà pace con se stesso prima possibile, Piastri gli starà davanti stabilmente.

P.S. 6 Qualcuno crede che Newey possa far tornare l’Aston Martin davanti?

P.S. 7 Ma Sainz non doveva far tornare in alto la Williams?

P.S. 8 Per la prima volta nella storia, non abbiamo visto il vincitore tagliare il traguardo. O, meglio, lo abbiamo visto in un minuscolo riquadrino. Cade così uno degli ultimi retaggi del motorsport dei tempi che furono, dopo che, da un po’ di gare, non si inquadrano più i piloti che tagliano il traguardo nelle posizioni dopo la prima.

MAX VINCE A SUZUKA. FERRARI SOLLEVATA.

La Formula 1 incendia Suzuka, in tutti i sensi, visto che l’erba secca, a causa della siccità, prende fuoco ben 5 volte durante le prove.

Allo stesso modo, Verstappen riesce a incendiare la sua RB21, che il venerdì era metaforicamente fredda come un ghiacciolo; tanto è vero che il neo compagno di squadra giapponese di Max è riuscito a stargli a un decimo.

La notte porta consiglio e quella fra venerdì e sabato evidentemente ha portato molto consiglio, visto che il giorno dopo Verstappen la piazza in pole dimostrando di fare la differenza, mentre il povero Yuki è 15° pure dietro a chi ha sostituito.

Alla domenica fa freddo; non ci saranno incendi, nemmeno in pista. Partenza senza alcuna emozione e i primi 10 vanno via come si sono qualificati. Il primo sorpasso si vede al giro 6, con Hamilton che supera Hadjar per la settima posizione. E sarà l’unica variazione di posizione da qui a fine gara.

Al giro 15, Max ha 2 secondi su Norris, seguito da Piastri e Leclerc. I distacchi sono molto piccoli e nessuno sembra in grado di avvicinarsi a chi ha davanti. Il primo a fermarsi è Russell al giro 20, seguito da Piastri al giro successivo. Al giro 22 si fermano Max, Norris e Leclerc. All’uscita dai box, Lando prova a superare l’olandese passando sull’erba e ovviamente non ci riesce. Resterà l’unica “emozione” della gara.

In testa alla gara ora ci sono Antonelli e Hamilton. Quest’ultimo si ferma al giro 31, seguito da Andrea al giro successivo. Al giro 43, Piastri inizia a spingere il compagno di squadra, per modo di dire, visto che il distacco fra i primi 3 è attorno al secondo e tale resterà fino alla fine. Come anticipato, se volete vedere la classifica finale dei primi 10, prendete le prime 5 file dello schieramento, invertite la quarta fila e siete a posto. Su questo ritorneremo in un P.S.

Fra una sola settimana ci sarà il Bahrain. Ringraziamo Max per averci dato una prospettiva di divertimento.

P.S. L’ho già scritto, ma vale la pena ripeterlo: ci avevano raccontato che le auto ad effetto suolo potevano viaggiare vicine ed era una colossale balla. Se non hai 8 decimi di vantaggio, davanti non ci passi. La qualifica diventa fondamentale, e questo la Ferrari non lo sapeva quando ha stravolto la SF-24.

P.S. 2 La SF-25 è mediocre. Punto. E hanno speso 40 milioni di euro per metterci sopra un quarantenne che si fa bastonare dal compagno di squadra e dal diciottenne che ha preso il suo posto. Complimenti.

P.S. 3 Quel diciottenne, che di nome fa Andrea e viene da Bologna, sta dimostrando di essere quello che tutti dicevano: un fenomeno.

P.S. 4 Tornando alla Ferrari, l’occasione di vincere il mondiale all’ultimo anno di questo regolamento è stata buttata via. Si prospetta un anno a zero vittorie, perché non avrebbe alcun senso sprecare risorse a far funzionare una macchina sbagliata, con un nuovo ciclo regolamentare davanti.

P.S. 5 Di solito, quando si dice “non abbiamo ancora estratto il potenziale dall’auto”, quel potenziale non c’è.

P.S. 6 Complimenti a Hadjar, che dalle stalle di Melbourne oggi è arrivato alle stelle con un buon piazzamento a punti. E complimenti anche a Bearman, ancora una volta a punti con una Haas che non è certamente una macchina fenomenale.

P.S. 7 Lawson può già cercarsi un sedile in GT3. Peccato perchè le sue prime gare avevano fatto pensare a qualcosa di diverso per la sua carriera.

P.S. 8 Con riferimento al P.S. 2, guardate la classifica dei primi 10 con la data di nascita di fianco al nome del pilota e fatevi delle domande.

P.S. 9 Transitati sul traguardo i primi 3, la regia stacca sulla lotta per la quindicesima posizione. Una volta vigeva la logica regola di inquadrare tutti quelli che passavano sul traguardo; da quest’anno non vale più (anche in Australia è successa una cosa simile). Il perché non è dato a sapere.

PIASTRI VINCE IN CINA. VASSEUR NELLA STORIA.

Quello di Melbourne è un circuito anomalo. Così si giustificava (in parte) la debacle rossa in Australia.

Era vero. Forse. 

Il week-end inizia con Hamilton che piazza la rossa in pole nella qualifica della garetta. Che il sabato domina incredibilmente, con un passo da fare impallidire gli avversari, in primis la McLaren, seconda con Piastri a debita distanza, e ottava con Norris.

E poi… e poi ci sono le qualifiche, dove tutto viene ristabilito, con la prima fila monopolizzata dalle due macchine color papaya, e le rosse in terza fila. Questa volta, a debita distanza ci sono loro.

Il GP di Cina 2025 non verrà ricordato, o, almeno, non per quello che è successo in pista.

Allo spegnimento dei semafori, Russell parte a fionda ma Piastri lo blocca e Norris lo passa. Le due Ferrari passano a loro volta Verstappen, ma Leclerc tocca Hamilton e rompe la bandella sinistra dell’ala anteriore. Farà tutta la gara con questo danno.

Dopo 12 giri le McLaren dettano il passo ma Russell resta a 2 sec. e le Ferrari a ruota. Verstappen é invece molto lontano.

Al giro 14 si fermano Hamilton e Max. Al giro successivo anche Piastri e Russell. Ancora un giro ed è il turno di Norris e Leclerc. Lando però perde la posizione su George, ma dopo 2 giri se la riprende.

Leclerc é nettamente più veloce di Hamilton ma non riesce a passarlo. A Lewis viene ripetutamente chiesto di fare passare il compagno. Dopo avere cincischiato un po’, ubbidisce e lo lascia andare.

Al giro 38 Hamilton, che stava subendo il recupero di Verstappen, si ferma per una seconda sosta, unico fra i primi a fare questa scelta. Che non pagherá, perchè non solo lui non riuscirà a riprendere Max, ma quest’ultimo passerà pure Leclerc.

Finisce così con Piastri vincitore, Norris secondo e Russell a completare il podio. Seguono Verstappen, Leclerc, Hamilton, Ocon, Antonelli, Albon e Berman.

Ma poi arrivano i commissari a cancellare l’opaca prestazione della Ferrari. Leclerc viene trovato sottopeso, e Hamilton con il fondo troppo consumato. Squalificati entrambi, per la gioia di Stroll e Sainz che entrano in zona punti.

Fra due settimane si va in Giappone. Circuito e gara normale hanno confermato quanto si era visto in Australia. Non è detto che convenga svegliarsi presto.

P.S. “Vasseur nella storia”, ho scritto nel titolo. Perchè? Semplice, mai un team principal Ferrari era riuscito a farsi squalificare due macchine nella stessa gara per motivi diversi. Ad onor del vero, ad un suo connazionale avevano sì squalificato entrambe le macchine, ma era poi riuscito farsele riammettere. Ed erano arrivate prima e seconda, non quinta e sesta.

P.S. 2 Quel TP aveva immediatamente presentato le dimissioni, prontamente respinte. Dubito che Vasseur farà la stessa cosa.

P.S. 3 Da Maranello avevano fatto filtrare segnali di grande ottimismo. Hanno speso decine di milioni per portare un quarantenne in quel di Maranello, oltre ai soldi spesi per rifare una macchina che si era giocata fino all’ultimo il titolo costruttori. E dopo due gare si ritrovano con un pugno di mosche. E neanche più la scusa della pista non rappresentativa.

P.S. 4 Leclerc ha detto che senza il danno all’ala poteva vincere perchè il passo era buono. Chissà se hanno misurato il plank anche a lui, o se si sono fermati al peso.

P.S. 5 Non mi si dica che il sabato Hamilton ha vinto. Ricordo un’altra occasione dove, in Cina, qualcuno ha vinto, ma prima e dopo non andava da nessuna parte.

P.S. 6 Vista l’ottima prestazione della Haas, con un Bearman in gran spolvero, se considerassimo solo le due gare vere, la Ferrari sarebbe l’ultima in classifica fra le auto con il suo motore. Complimenti.

P.S. 7 Quando si sono inventati il ritorno alle auto ad effetto suolo, ci avevano fatto credere che così si risolveva il problema della perdita di carico in scia. E, invece, è peggio di prima, perchè le auto devono viaggiare a 2 secondi se no distruggono le gomme. Complimenti.

P.S. 8 Faccio già i complimenti in anticipo anche per il bel regolamento 2026. Pare che i costruttori si siano accorti che per avere 50-50 fra endotermico ed elettrico il motore deve violare qualche principio della fisica. Non tutti, però, la Mercedes pare ci sia riuscita.

P.S. 9 Infine, suggerisco a Tsunoda di continuare ad abitare a Faenza. Si mangia molto meglio che a Milton Keynes.

LANDO RICOMINCIA VINCENDO A MELBOURNE. FERRARI BOCCIATA, ANTONELLI PROMOSSO.

Da che la F1 è la F1, l’inverno difficilmente porta sorprese. E i pochissimi test Bahrain avevano confermato che a Melbourne non avremmo visto niente di nuovo. O quasi, e quel “quasi” era colorato di rosso.

Niente di nuovo, quindi. Prima fila monopolizzata dalle McLaren, con Verstappen e Russell dietro. Poi, però, non ci sono macchine rosse, ma una Williams e una Toro Rosso. E la Ferrari che dal Q2 al Q3 è sparita.  E Leclerc che dichiara che “hanno dovuto perdere prestazioni, ma è giusto così”. Mistero.

Come previsto, la domenica la pista è bagnata e fa freddo. Ma non diluvia.

Parte il giro di formazione e il debuttante Hadjar (chi?) pianta la sua ex-Toro Rosso contro il muro. Il francese torna ai box affranto, sicuramente consapevole di cosa lo aspetta. 

Procedura di partenza abortita e macchine di nuovo ferme in griglia.

Si riparte dopo 15 minuti. L’avvio é regolare ma dopo poche curve il debuttante Doohan distrugge la sua Alpine, anche lui perdendo la macchina in accelerazione. Per la gioia di Colapinto.

Safety car inevitabile, e tocca all’esperto Sainz appoggiare la sua Williams contro il muro esterno dell’ultima curva.

Si riparte al giro 7. Verstappen aveva superato Piastri al primo giro, e mette subito pressione a Norris. I primi hanno un passo molto più veloce di Russell e Leclerc che li seguono.

Al giro 17 Max va lungo e Oscar lo passa. Poi inizia a perdere 2 sec. al giro dalle McLaren.

Al giro 29 Piastri si fa minaccioso nei confronti del compagno, ma dai box gli dicono di mantenere le posizioni.

Ancora 4 giri e, dopo che Oscar ha rischiato grosso mettendo due ruote nella ghiaia, gli viene detto che é libero di attaccare il compagno.

Al giro 35 Alonso va a sbattere ed esce nuovamente la Safety Car. La pista ha ormai la traiettoria asciutta, e si fermano tutti ai box per montare le slick.

Si riparte al giro 41 e, come previsto, arriva la pioggia. I due piloti McLaren commettono contemporaneamente un errore nella stessa curva, con Piastri che si pianta nell’erba e compromette la sua gara. Per 2 giri é caos completo, con i muretti delle varie squadre che non sanno cosa fare perchè, in teoria, la pioggia dovrebbe durare solo un giro, ma non sarà così.

Max resta in pista troppo a lungo con le slick, e si fa ripassare da Norris con le intermedie. L’ultima a fermarsi é la Ferrari, con i due piloti che sprofondano in classifica.

Nel frattempo, altri due rookie finiscono la gara contro il muro, Lawson e Bortoleto, ed esce per la terza volta la Safety Car.

Si riparte quando mancano solo 6 giri, Max si avvicina a Norris ma non riesce mai ad attaccarlo, e la gara finisce con Lando che riesce a portare a casa una gara che stava per sfuggirgli di mano. Verstappen, secondo, è contento del risultato, così come Norris terzo. Seguono Albon, con una Williams molto buona, un favoloso Antonelli, unico debuttante arrivato alla fine, Stroll, Hulkenberg (!), Leclerc, Piastri ed Hamilton.

Fra una sola settimana si correrà in Cina. A quanto pare, è cambiato il colore dell’auto ma anche quest’anno le prime gare avranno un risultato abbastanza scontato. Dobbiamo stare tranquilli, “la stagione è molto lunga”.

P.S. 1 per fortuna la RB21 non é una gran macchina (vedi posizione del povero Lawson).

P.S. 2 La Ferrari ha finito il mondiale 2024 con un titolo costruttori quasi conquistato, e grandi aspettative per il 2025. Poi la SF-25 si è rivelata essere come la F2012, solo più bella. La sospensione è la stessa, e i dubbi su di essa ci sono ora come allora. Speriamo che l’evoluzione sia la stessa di 13 anni fa. Non ci conterei troppo, probabilmente ricorderemo questa stagione come l’ennesima promessa mancata made in Maranello. Con la differenza che questa volta i soldi li hanno veramente spesi, quanto bene lo vedremo.

P.S. 3. Il team radio di Leclerc una volta tagliato il traguardo la dice molto lunga su come sarà la stagione Ferrari. L’ingegnere gli dice “P8”, la risposta di Charles è stata “F**k”.

P.S. 4 Dopo la prima gara, il team di Binotto ha più punti della Ferrari.

P.S. 5 Vasseur quasi si ammazza durante l’intervista con Sky, mentre tentava invano di spiegare la scriteriata strategia di oggi. L’urlatore dice che hanno toccato il fondo e ora è più facile risalire. Oggi secondo me hanno scavato.

P.S. 6 Quando stai dominando la gara, non puoi accettare che i tuoi piloti sbaglino nella stessa curva.

P.S. 7 Quando sei Sainz, non la puoi sbattere sotto Safety Car. E non puoi stare dietro ad Albon in qualifica quando tutti si aspettavano l’esatto contrario.

P.S. 8 Perez si sarà fatto tante risate in questo week-end.

P.S 9 I veri fenomeni normalmente escono subito allo scoperto. E Antonelli è uno di quelli. Prima gara più complicata non avrebbe potuto esserci, ma Andrea Kimi ha rimontato dal fondo della griglia e, nonostante un testacoda, è passato quarto sotto il traguardo (poi retrocesso quinto per una penalità). Unico debuttante ad arrivare alla fine. Sono passati oltre 70 anni dall’ultimo campione del mondo italiano. E’ molto prematuro parlarne, ma potrebbe esserci qualche speranza di non arrivare ad 80. Ma non sarà vestito di rosso, perchè a Maranello preferiscono puntare sui piloti maturi.

P.S. 10 Norris:Verstappen=Bagnaia:Marquez. 

NORRIS VINCE AD ABU DHABI. PAPAYA SUL TETTO DEL MONDO.

La stagione più lunga della storia si conclude in quel di Abu Dhabi con ancora un titolo da assegnare, come non accadeva dalla sceneggiata del 2021.

Ma, questa volta, non serve il Latifi di turno perchè la Ferrari si ricorda del 2010 e si complica la vita da sola. La SF-24 su questo circuito è un filino meglio della F-10, ma ci pensano le batterie a tirare il pacco e a far beccare a Leclerc 10 posizioni di penalità sulla griglia. E lui fa il resto facendosi annullare il tempo nel Q2. Risultato: partenza dall’ultima posizione, con McLaren in prima fila e fine virtuale delle speranze mondiali.

Ma ci pensa Max a rendere il pomeriggio frizzantino. Come al solito, parte a fionda e si butta all’interno di Piastri, il quale, chissà perchè, si dimentica che il suo obiettivo di oggi è portare a casa la macchina intera. Inevitabile il contatto con testacoda di entrambi. E’ l’olandese a prendersi la penalità di 10 secondi, definendo gli steward “stupidi idioti”, giustamente peraltro. Piastri precipita in fondo al gruppo, prendendosi poi a sua volta una penalità di 10 secondi per avere tamponato Colapinto.

Resta così solo Norris a difendere il vantaggio McLaren, con Sainz alle calcagna e Leclerc che recupera 11 posizioni nel solo primo giro (!).

Al giro 20 Norris conduce con 4 sec. su Sainz, e 17 su Russell che ha Charles in scia.

Al giro 21 Leclerc si ferma per quello che sarà l’unico pit-stop della giornata. Al giro 26 si ferma Sainz, seguito subito dopo da Norris e Russell, che esce dietro al monegasco.

Al giro 36 si ferma Hamilton e Leclerc si ritrova quindi terzo.

A 10 giri dalla fine Norris ha 6 sec. di vantaggio su Sainz e 26 su Leclerc. Ma non ci sono più soste da fare, e la gara finisce con i tre in queste posizioni e la McLaren campione del mondo costruttori a 26 anni di distanza dall’ultimo titolo. Seguono Hamilton, che termina la sua carriera in Mercedes con un sorpasso all’ultimo giro sul compagno di squadra Russell. Poi Verstappen, Gasly, Hulkenberg, Alonso e Piastri.

E’ festa in casa McLaren, ed è anche l’ultimo giro di giostra per tanti. A partire da Sainz, destinato a finire nell’anonimato, Hamilton, che ne prenderà il posto in Ferrari, Perez, che termina la sua carriera in Red Bull e in F1 con un’altra prestazione orribile (testacoda da solo al primo giro e poi bruciata la frizione un’altra volta, come in Qatar). Zhou e Bottas, che non rimpiangerà nessuno, Magnussen, che pure non verrà sicuramente rimpianto dai suoi colleghi. E Colapinto, che è passato dall’essere idolo delle folle e dei team manager al non avere un sedile per l’anno prossimo, e difficilmente lo troverà quest’inverno.

Appuntamento a marzo 2025, per una stagione che si presume sarà molto combattuta. Grazie alla FIA e alla FOM per avere permesso tutto questo.

P.S. c’è un uomo italiano dietro la rinascita della McLaren. E’, ovviamente, Andrea Stella. Che è talmente umile da avere più volte dato il merito a chi l’ha preceduto per avere investito sulle risorse e portare la squadra dove è oggi. Ma ha ovviamente grandi meriti. Perchè, non dimentichiamolo, il risultato è stato ottenuto con due piloti giovani che si presentavano all’inizio della stagione con 0 GP vinti in carriera. E, grazie anche a lui, sono cresciuti tanto arrivando all’obiettivo per la squadra.

P.S. 2 Uno come Andrea Stella in Ferrari non può trovare posto. 

P.S. 3  Ferrari che ha tanto da recriminare. 14 punti sono pochi, la lista delle occasioni sprecate è enorme. Coi se e coi ma non si va da nessuna parte. Ma il muso lungo di Leclerc la dice lunga.

P.S. 4 Il primo giro di Charles è per tutti quelli che pensano che i mancati risultati della Ferrari dal 2019 siano dovuti al “predestinato” non all’altezza.

P.S. 5 Abbiamo criticato tanto l’Alpine in questi resoconti. Ma, questa volta, bisogna proprio dire “Vive la France” senza ironia. Ma, anche “Viva Cuneo”.

P.S. 6 La responsabilità del contatto al via non è di Max, ma c’è da chiedersi cosa cavolo sia passato nella sua testa per attaccare in quel modo qualcuno che si giocava il mondiale.

P.S.7 Lo “stupidi idioti” pronunciato sempre da Max dopo avere scontato la penalità è la sintesi perfetta dell’operato complessivo degli steward in questa stagione.

P.S. 8 Ho citato FIA e FOM che hanno consentito di riportare la F1 ad essere uno sport dove non vince sempre quello. Lo hanno fatto ad arte, con tutti i mezzi a disposizione (fra i quali anche i suddetti steward). E, come già accaduto nel 2021, cambiano il regolamento proprio sul più bello, quando si è creato l’equilibrio. E stavolta lo fanno inserendo norme che non capiscono nemmeno loro. Il rischio che solo una squadra imbrocchi la via giusta è molto alto. E succederà di sicuro.

P.S. 9 Buone Feste.