Avvisiamo i gentili viaggiatori, che stiamo arrivando al capolinea, preparatevi e ricordate di non dimenticare i bagagli o altri oggetti personali, prima di scendere.
E insomma si, siamo finalemente all’ultima tappa di questa stagione eterna, che già da qualche mese, ha iniziato a fare uscira qualche sofferenza al pubblico, anche al più sfegatato ed appassionato della F1.
Però dai, la chiudo qui, inutile lanciarsi nell’ennesima tiritera di quanto sia noiosa questa f1, di quanto era bello il passato. Ricordi spesso annebbiati, che scordano le peniche sul divano, in preda a una noia, proporzionale a una tappa in piano del tour de France.
Ma alla fine su, ci siamo, sulla pista più bella dalla F1, per un epilogo della fantastica lotta ai ferri corti, che c’è stata fra Nico e Lewis. Opss dalla redazione mi dicono che sto dicendo due minchiate, opss dai almeno una e mezza.
Ok ci provo, dai ora serio, mi metto li e vediamo di cavarne fuori un degno pre gp.
Dunque, facciamo subito un riassuntivo, del cosa serve al buon Nico per diventare campione:
arriva sul podio, indipendentemente dalla posizione di Hamilton:
arriva 4° e l’inglese si posiziona massimo in 2a posizione;
arriva 5° e Hamilton si piazza massimo al 2° posto;
arriva 6° e il compagno di scuderia finisce massimo in 2a posizione;
arriva 7° e il britannico giunge massimo in 3a posizione;
arriva 8° ed Hamilton taglia il traguardo al massimo al 3° posto;
arriva 9° e il tre volte campione del mondo non va oltre la 4a posizione;
arriva 10° e Hamilton si piazza massimo al 4° posto;
non prende punti, ma allo stesso tempo il britannico si classifica al massimo in 5a posizione.
Diciamo che nulla può far pensare, che il titolo non possa arrivare nuovamente in casa Rosberg, ed in buona parte anche meritatamente, seppur aiutato dalla stella (no no non è un complottismo e manco la Stellona nazionale) dei mille problemi tecnici che ha avuto Lewis. Tuttavia sto anno è toccato a Lewis, nel 2014 capitavano invece tutte a Nico, come a Singapore,con il volante che faceva le bizze.
L’unica cosa triste di questo lotta per il titolo, è che fino a Zeltweg, abbiamo potuto godere di un duello fra i due,che stava davvero arrivando a livelli di Senna vs Prost 89, forse anche peggio. Tutti abbiamo ancora negli occhi il crash di Barcellona, giusto per un esempio del livello di tensione che c’era fra i due.
Ma dopo la collisione di Zeltweg, la sfida si è appiattita, forse anche a causa di un Lewis assopito nel periodo agostano / settembrino, con un team che ha messo dei paletti ai due, ed ecco che, purtroppo, se ne è andata anche l’emozione del non sapere cosa sarebbe successo nel weekend di gara.
Domenica quindi Lewis dovrà fare la sua gara, mentre Nico cercare di tenersi alla larga dai problemi, difficile credere che qualcuno si possa frapporre fra i due, forse solo la testa di Nico può giocare degli scherzi. Ma anche questa ipotesi, è difficilmente credibile, perchè il tedesco non ha mai dato segni di scarsa lucidità, se mai solo troppa arrendevolezza nei duelli con Lewis, ma questa è una cosa che non servirà domenica.
La cabala poi da sempre dice, che chi ha vinto i primi 4 gp della stagione, non ha mai perso il titolo. Inoltre si può ricreare la combinazione della distanza degli anni, fra il titolo suo e di suo padre, identico a quello degli Hill, oltre a diventare la seconda famiglia, ad avere due campioni del mondo.
La cosa che mi aspetto dopo la fine del gp, sarà vedere quali saranno le evoluzioni di Nico e Lewis, io credo che il primo godrà un senso di appagamento e realizzazione, con la prossime stagioni corse in maniera meno intensa, mentre nel caso di perdita del titolo di Lewis, lo rivedremo tornare in auto più incazzato e determinato che mai. Ma questi sono solo dei miei pensieri.
Esaurito il discorso per l’iride, rimane una lotta per il quarto posto in classifica fra Seb e Max, dove io tiferò perchè si realizzi il peggior scenario possibile per le Rosse. Un doppio out sarebbe il top, magari sotto il loro fantastico e maestoso parco tematico, in modo da dare anche qualche bella copertina ai giornalisti, del tracollo Rosso a cui abbiamo assistito, magari staccando finalmente la spiana a sto malato agonizzante.
Nelle retrovie troviamo la lotta per la sopravvivenza di Sauber e Manor (anche se la seconda gode di un appoggio Mercedes), mentre tutto il resto pare più o meno ormai scritto, ad eccezione di una Toro Rosso che potrebbe arrivare davanti alla McLaren, seppure abbastanza improbabile, quindi i piloti saranno liberi di fare la loro gara.
Concludiamo con un pensiero all’ultimo gp del buon Felipe, pilota che forse ha vinto troppo poco, per quanto era veloce e capace fino all’Ungheria 2009, poi sempre simpatico e disponibile, un pò paperino come fu Barrichello, ma allo stesso tempo, aveva anche un gran carattere. Poi c’è Jenson, che ufficialemente non ha ancora detto basta, ma molto probabilmente sarà questa la sua ultima corsa, personaggio alle volte defilato, spesso ci si scorda che abbia corso tutte ste stagioni, qualcuno anche si dimentica del suo titolo, però anche lui un gran buon pilota, capace di molti duelli e vittorie rocambolesche, come a Montreal 2011.
Cosa dire ancora?
HEY OH….LET’S GO!!!!
Byez by Davide_QV