Test Barcellona 2 – Giorno 1

Bentornati Ringers e benvenuti al consueto resoconto della giornata di test appena trascorsa: soleggiata dal mattino al pomeriggio con temperature primaverili (asfalto circa 25 gradi di media e aria intorno ai 15°) quindi condizioni ideali per testare finalmente le nuove vetture 2018, reduci da una settimana di relativamente scarsa comprensione dovuta all’asfalto gelido.               

Calimero di giornata, ironia della sorte anche nel day-two del 2017, è la McLaren. Le Power Unit cambiano ma i problemi restano, dato che dopo un nuovo “bruschettamento” del cofano motore (dovuto evidentemente alla natura del bodywork.. non alle staffe di fissaggio come è stato detto la settimana scorsa), Vandoorne è rimasto fermo ai box per un problema elettrico (batteria e relativo blackout). A poco quindi sono servite le feritoie comparse sul cofano per migliorare l’evacuazione del calore. A peggiorare il quadro si aggiunge la necessità di girare per non diventare gli ultimi tra i motorizzati Renault…

Undicesimo crono di giornata pur utilizzando le gomme supersoft per Marcus Ericsson e la Sauber C37. La macchina certamente non brilla per bilanciamento (dovuto al progetto completamente diverso dal precedente) ma oggi, con 120 giri all’attivo, si è compiuto un ottimo lavoro per migliorare la comprensione del pacchetto, come confermato dallo stesso pilota svedese. Nel long run del pomeriggio, c’è da sottolineare, la vettura elvetica ha girato più veloce della Williams, simbolo che potenziale ce n’è… 

Giornata impegnativa per Force India: il team inglese nei 93 giri si è focalizzato su test aerodinamici e di setup, non senza problemi: Perez, alla guida, è stato autore di un dritto sporcando la pista e rovinando il fondo che è stato sostituito. Interessanti le sue parole a fine giornata: “Pirelli è stata piuttosto aggressiva con le mescole e questo dovrebbe dare molte più opzioni strategiche ai team nel corso dei GP”. 

Ancora in alto mare la Williams, con Sirotkin che ha girato al mattino e Stroll nel pomeriggio. Il pilota russo è stato penalizzato nel computo totale dei giri per un problema alla carrozzeria; il suo compagno canadese, invece, si è potuto dedicare a dei long run anche con gomma HyperSoft con tempi piuttosto preoccupanti, dichiarando, comunque, di sentire la vettura molto migliorata rispetto al 2017. Diamo fiducia…

Tempi simili in casa Renault, ma attività diverse per i due piloti: Nico Hulkenberg ha girato al mattino, ma è stato fermato da problemi al telaio che l’hanno costretto all’interno del box e a non compiere più di 48 giri. Diversa situazione invece per Carlos Sainz, che al pomeriggio ne ha completati invece ben 91, focalizzandosi sul setup seppur non favorito dal vento, come lui stesso ha dichiarato. 

Giornata molto produttiva per la Haas che rialza la testa con Kevin Magnussen (che ha completato 96 giri). Il danese ha fatto segnare un buon tempo ma qualche problema è emerso nel pomeriggio all’ERS, che ne ha limitato l’attività in pista. Tutto sommato però il potenziale sta venendo fuori e, al momento, sembrano stiano crescendo anche come mentalità, più positiva e dedita allo sviluppo.

Giornata agrodolce per il team faentino Toro Rosso Honda, che, nonostante anche oggi si siano mostrati veloci con il 5° tempo assoluto (con gomma Soft addirittura a 3 decimi dal tempo di Bottas sempre su Soft), sono incappati nel primo problema dei test, non alla PU ma al brake-by-wire. Gasly comunque si è mostrato molto contento della vettura e quasi con orgoglio ha dichiarato di non aver mai provato la qualifica…

Red Bull completa un abbondante numero di giri (130 per la precisione), sebbene un problema alla batteria abbia costretto l’olandesino Max Verstappen a fermare la vettura in curva 1, causando l’interruzione dei test. Il pilota olandese ha dichiarato di avere un buon feeling con la RB14 . E intanto Toto Wolff avverte: “sarà Red Bull la squadra da battere a Melbourne”. Ci dobbiamo davvero credere?

Giornata molto produttiva per Mercedes, che ha alternato alla guida Bottas al mattino e Hamilton al pomeriggio. Il team anglo-tedesco si è concentrato principalmente su long run, prediligendo la gomma Soft dopo una settimana dedicata alla mescola media e mostrando il motivo per cui, nonostante le temperature migliori, la Soft è una mescola piuttosto difficile da gestire. Durante i long run al mattino, Bottas ha accusato un vistosissimo blistering al posteriore, segno di un notevole scivolamento e conseguente surriscaldamento degli strati interni dello pneumatico. Nulla di preoccupante secondo alcuni, spiraglio di luce nella lotta mondiale per altri. Sarà davvero vulnerabile questa W09? 

Ultimi in questa classifica al contrario quindi primi nella graduatoria assoluta di giornata i ragazzi di Maranello e la SF71H, con la guida Sebastian Vettel. Anche loro, come Mercedes, anzi esattamente come Mercedes, si sono dedicati ai long run, addirittura con stesse mescole e stessi giri per buona parte della giornata. Questo ci ha permesso non solo di comparare i tempi degli stint (che troverete qui sotto, purtroppo non tutti) ma anche di paragonare lo stato delle gomme. Così come nel 2017 Ferrari si è mostrata più gentile sulle coperture, mostrando un leggero graining all’anteriore e molto meno blister di Mercedes. Giornata importante anche per l’affidabilità: ben 171 giri e quasi record per numero di tornate compiute da un singolo pilota in una giornata di test dell’era ibrida, che appartiene a Nico Rosberg con 172. Arrivati anche numerosi pezzi da Maranello non ancora tutti montati. Se il buongiorno si vede dal mattino…

A domani con il resoconto della 2° giornata!

(fonte AutosprintLive)

Chris Ammirabile