La stagione più lunga della storia si conclude in quel di Abu Dhabi con ancora un titolo da assegnare, come non accadeva dalla sceneggiata del 2021.
Ma, questa volta, non serve il Latifi di turno perchè la Ferrari si ricorda del 2010 e si complica la vita da sola. La SF-24 su questo circuito è un filino meglio della F-10, ma ci pensano le batterie a tirare il pacco e a far beccare a Leclerc 10 posizioni di penalità sulla griglia. E lui fa il resto facendosi annullare il tempo nel Q2. Risultato: partenza dall’ultima posizione, con McLaren in prima fila e fine virtuale delle speranze mondiali.
Ma ci pensa Max a rendere il pomeriggio frizzantino. Come al solito, parte a fionda e si butta all’interno di Piastri, il quale, chissà perchè, si dimentica che il suo obiettivo di oggi è portare a casa la macchina intera. Inevitabile il contatto con testacoda di entrambi. E’ l’olandese a prendersi la penalità di 10 secondi, definendo gli steward “stupidi idioti”, giustamente peraltro. Piastri precipita in fondo al gruppo, prendendosi poi a sua volta una penalità di 10 secondi per avere tamponato Colapinto.
Resta così solo Norris a difendere il vantaggio McLaren, con Sainz alle calcagna e Leclerc che recupera 11 posizioni nel solo primo giro (!).
Al giro 20 Norris conduce con 4 sec. su Sainz, e 17 su Russell che ha Charles in scia.
Al giro 21 Leclerc si ferma per quello che sarà l’unico pit-stop della giornata. Al giro 26 si ferma Sainz, seguito subito dopo da Norris e Russell, che esce dietro al monegasco.
Al giro 36 si ferma Hamilton e Leclerc si ritrova quindi terzo.
A 10 giri dalla fine Norris ha 6 sec. di vantaggio su Sainz e 26 su Leclerc. Ma non ci sono più soste da fare, e la gara finisce con i tre in queste posizioni e la McLaren campione del mondo costruttori a 26 anni di distanza dall’ultimo titolo. Seguono Hamilton, che termina la sua carriera in Mercedes con un sorpasso all’ultimo giro sul compagno di squadra Russell. Poi Verstappen, Gasly, Hulkenberg, Alonso e Piastri.
E’ festa in casa McLaren, ed è anche l’ultimo giro di giostra per tanti. A partire da Sainz, destinato a finire nell’anonimato, Hamilton, che ne prenderà il posto in Ferrari, Perez, che termina la sua carriera in Red Bull e in F1 con un’altra prestazione orribile (testacoda da solo al primo giro e poi bruciata la frizione un’altra volta, come in Qatar). Zhou e Bottas, che non rimpiangerà nessuno, Magnussen, che pure non verrà sicuramente rimpianto dai suoi colleghi. E Colapinto, che è passato dall’essere idolo delle folle e dei team manager al non avere un sedile per l’anno prossimo, e difficilmente lo troverà quest’inverno.
Appuntamento a marzo 2025, per una stagione che si presume sarà molto combattuta. Grazie alla FIA e alla FOM per avere permesso tutto questo.
P.S. c’è un uomo italiano dietro la rinascita della McLaren. E’, ovviamente, Andrea Stella. Che è talmente umile da avere più volte dato il merito a chi l’ha preceduto per avere investito sulle risorse e portare la squadra dove è oggi. Ma ha ovviamente grandi meriti. Perchè, non dimentichiamolo, il risultato è stato ottenuto con due piloti giovani che si presentavano all’inizio della stagione con 0 GP vinti in carriera. E, grazie anche a lui, sono cresciuti tanto arrivando all’obiettivo per la squadra.
P.S. 2 Uno come Andrea Stella in Ferrari non può trovare posto.
P.S. 3 Ferrari che ha tanto da recriminare. 14 punti sono pochi, la lista delle occasioni sprecate è enorme. Coi se e coi ma non si va da nessuna parte. Ma il muso lungo di Leclerc la dice lunga.
P.S. 4 Il primo giro di Charles è per tutti quelli che pensano che i mancati risultati della Ferrari dal 2019 siano dovuti al “predestinato” non all’altezza.
P.S. 5 Abbiamo criticato tanto l’Alpine in questi resoconti. Ma, questa volta, bisogna proprio dire “Vive la France” senza ironia. Ma, anche “Viva Cuneo”.
P.S. 6 La responsabilità del contatto al via non è di Max, ma c’è da chiedersi cosa cavolo sia passato nella sua testa per attaccare in quel modo qualcuno che si giocava il mondiale.
P.S.7 Lo “stupidi idioti” pronunciato sempre da Max dopo avere scontato la penalità è la sintesi perfetta dell’operato complessivo degli steward in questa stagione.
P.S. 8 Ho citato FIA e FOM che hanno consentito di riportare la F1 ad essere uno sport dove non vince sempre quello. Lo hanno fatto ad arte, con tutti i mezzi a disposizione (fra i quali anche i suddetti steward). E, come già accaduto nel 2021, cambiano il regolamento proprio sul più bello, quando si è creato l’equilibrio. E stavolta lo fanno inserendo norme che non capiscono nemmeno loro. Il rischio che solo una squadra imbrocchi la via giusta è molto alto. E succederà di sicuro.
P.S. 9 Buone Feste.