La Formula 2 a Baku ha visto Bearman vincere entrambe le gare del weekend e si rilancia in classifica piloti dopo tre primi round avari di soddisfazione. Male Iwasa, autore di due zeri e che perde la leadership del campionato a favore di Pourchaire. Ma procediamo con ordine.
Prove Libere
Le prove libere sono appannaggio dei rookie. La sessione vive dello scontro tra Isaak Hadjar (Hitech, storicamente forti a Baku) e Olivier Bearman (Prema), che si risolve a favore di quest’ultimo. Il podio virtuale è completato da Kush Maini (Campos), anch’egli un deb.
Qualifiche
Le qualifiche sono state sonnacchiose fino agli ultimi dove tutti i piloti si sono lanciati nello stesso momento causando una raffica di giri veloci e capovolgimenti di situazione.
All’inizio Frederik Vesti (Prema), Theo Pourchaire (ART) e Denis Hauger (MP) si scambiano la testa della gara, poi sono scavalcati da Enzo Fittipaldi (Carlin) e infine da Bearman, che conquista la pole con appena 12 millesimi (!!) sul brasiliano. Pourchaire e Vesti si devono accontentare della seconda fila ma il distacco è minimo: i primi quattro sono racchiusi in 71 millesimi (!!). Hauger è il primo degli altri, quinto a due decimi, e precede il proprio compagno di squadra Jehan Daruvala.
Tra i delusi di giornata figurano Victor Martins (ART), che non fa meglio dell’ottava posizione dopo una qualifica passata sul fondo, e soprattutto il leader di campionato Ayumu Iwasa (DAMS), addirittura diciassettesimo. Poca gloria anche per il suo compagno di squadra, Arthur Leclerc,
Inizia a fare meno notizia Jack Doohan (Virtuosi), che non va oltre la sedicesima posizione. L’australiano aveva iniziato il campionato come contendente al titolo, ma finora ha rimediato solo qualifiche orribili e poco altro.
Hadjar, protagonista della mattinata, rompe una sospensione e conclude solo diciottesimo. Sorte in qualche modo condivisa dallo stesso Bearman; nel giro finale infatti finisce largo in uscita di curva 2 e picchia sul muro. La sospensione rimane integra ma lo sterzo si torce, sicché alla fine ha fatto quasi tutto il giro della pole con il volante che pendeva a destra (!!!).
Fare la pole, a Baku, alla quarta gara in F2, con la macchina danneggiata e lo sterzo che tira da un lato, sono il genere di cose che faceva Leclerc l’anno in cui ha vinto la F2. Il ragazzo pare promettente…
Sprint Race
Accadono tante cose in pochi metri: nella breve accelerazione che porta a curva 1, Martins prova a infilarsi tra i primi tue e pizzica la posteriore dx di Zane Maloney (Hitech), il poleman, che rimedia una foratura. Pochi metri dopo Richard Verschoor (VAR) finisce lungo e quasi si gira in uscita dalla prima curva. Evita il testacoda, ma l’ala è danneggiata. Martins eredita la prima posizione
Quando Ralph Boschung (Campos) rompe la sospensione anteriore contro uno dei tanti muretti del circuito, entra la SC, e alla ripartenza Hauger infila il francese e si avvia a vincere.
Nel frattempo le due Prema si fanno largo nel gruppo, fino a raggiungere la terza (Vesti) e la quarta (Bearman) posizione.
Tutto regolare fino a questo momento. Giro 15 su 21: Roy Nissany va a muro ed entra la SC. La gara finora era stata normale, ma la ripartenza è allucinante.
Quando arriva la frenata in curva 1 i due leader della gara, Hauger e Martins, sottosterzano e colpiscono il muro, con il francese che in più viene centrato da Daruvala, che stava sorpassando all’esterno Bearman. Anche Leclerc e Pourchaire vanno lunghi; si fermano a pochi centrimetri dalle barriere, ma i motori stallano e addio gara anche per loro. Doohan invece finisce in testacoda per conto suo nelle retrovie e anche lui va a ingrossare le fila dei DNF.
In testa si ritrovano quindi le due Prema, Vesti davanti a Bearman, il quale ingaggia battaglia e sfrutta un’indecisione per superare il compagno di squadra in curva 5 (!). Pochi secondi dopo la gara viene neutralizzata con la SC.
La vettura di sicurezza cristallizza la vittoria di Bearman, malgrado partisse nono a causa dell’inversione della griglia, e il secondo posto di Vesti. Jak Crawford (Hitech) completa il podio, mentre anche il giro più veloce è nelle mani dell’inglese. Il leader del campionato Iwasa si è ritirato nelle prime fasi.
“Laocoonte”, Dallara F2 su muro. Baku, Azerbaijan.
Feature Race
Partenza regolare anche qui. Hauger perde un paio di posizioni.
Pourchaire fa la voce grossa nei primi chilometri, sorpassando sia Fittipaldi che Bearman per prendere la leadership. L’offensiva di Pourchaire esaurisce il momentum in fretta e Bearman riesce a riprendersi la testa della gara al terzo giro. Alle sue spalle le posizione restano stabili.
Vesti e Hauger perdono tempo in occasione della prima sosta, soprattutto il primo. Dei due però è il danese della Prema a riuscire a recuperare qualche posizione, mentre Hauger resta bloccato dietro a Maini.
Pourchaire mette pressione a Bearman per larghi tratti del secondo stint, ma nel finale alza il ritmo e anzi subisce il ritorno di Fittipaldi. Il francese pensa al campionato e non offre troppa resistenza al brasiliano, che lo sorpassa a sei giri dalla fine in curva 4 (all’esterno, bella manovra).
Il podio va quindi a completarsi, sebbene Martins abbia provato a insidiare il caposquadra negli ultimi chilometri. La rimonta di Vesti si conclude in un decente quinto posto, davanti a Maini e Hauger. La zona punti è completata da Hadjar, che recupera una decina di posizioni grazie alla strategia alternativa, e Verschoor. Anche Iwasa ha provato a partire con le dure per montare le morbide nel finale, ma a differenza di Hadjar non va oltre la tredicesima posizione.
Nelle verifiche post gara la macchina di Martins risulta avere il fondo troppo basso rispetto al piano di riferimento e di conseguenza gli viene revocato il quarto posto. Entra nella zona punti Leclerc, anche lui protagonista di una gara scialba.
Bearman ha effettuato IL weekend perfetto. Non solo ha fatto un “double” (vittoria sia nella sprint che nella feature race), evento raro che ha visto in Giovinazzi e Drugovich gli ultimi due piloti capaci di eseguirne, ma ha anche conquistato la pole e ha concluso le prove libere in prima posizione. Questo significa che l’inglese al comando OGNI SESSIONE del weekend (!!!). Non era mai capitato nella storia di Gp2 e F2. L’unica cosa che gli è mancata è stato il giro più veloce nella Feature Race, frutto della rimonta di Hadjar con gomme nuove.
Bearman si riscatta così dopo i tre primi round, in cui tra difficoltà nella gestione delle gomme e qualche errore di troppo aveva conquistato solo tre punti. Così invece si rilancia in campionato ed è quarto a 41 punti.
Come nel round precedente, il pilota entrato come capoclassifica non conquista nemmeno un punto e perde la leadership. Iwasa è stato autore di una qualifica disastrosa, che l’ha visto partire solo diciassettesimo. Ci si aspettava una rimonta, ma non ha avuto passo per tutto il weekend, e se in gara 1 si è dovuto ritirare per un guasto al DRS, rimasto aperto, alla domenica ha chiuso solo dodicesimo. A Pourchaire è bastato un weekend non brillantissimo per superarlo in classifica. Il francese ha concluso la sprint race sul muro di curva 1, ma il podio in feature race gli permette di issarsi a 65 punti, sette in più di Iwasa.
Anche Vesti non brilla, almeno in relazione a Bearman, ma comunque mette in cascina 21 punti che lo fanno salire al secondo posto della classifica, con 58 punti.
Concludo l’analisi con Hauger: se nelle prime gare è stato oggettivamente sfortunato, qui ci si aspettava il riscatto. Ci stava riuscendo in gara 1, poi è andato clamorosamente a sbattere, e nella feature race finisce solo settimo. La velocità c’è, ma i punti persi iniziano ad essere tanti, e deve decisamente darsi una mossa se vuole rientrare in corsa per il titolo.
Stessa cosa per Martins, che non solo -anche lui- si è autoeliminato Sabato mentre era secondo, ma la squalifica di Domenica fa sì che ormai sono cinque le gare consecutive senza punti. Idem per Leclerc.
Tra i team la Prema è salita al comando a quota 101, seguita a breve distanza dalla ART a 94 e dalla DAMS a 91. Il prossimo round della Formula 2 sarà a Imola, fra tre settimane.
Lorenzo Giammarini, a.k.a. LG Montoya
Tutte le immagini sono tratti dagli account social e dal sito ufficiale della F2.
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