F1 2023 – GP INGHILTERRA – SILVERSTONE

Questo weekend la Categoria Regina torna in uno dei suoi templi più amati da appassionati vecchi e nuovi. Uno di quei tracciati che, proprio come l’appena visitato A1-Ring (ma pure Hockenheim e la nostra Monza) è rimasto semplicemente fantastico nonostante tutte le modifiche al layout. La prima arrivò in seguito ad uno dei più impressionanti incidenti della Storia della Formula Uno avvenuto nel 1973 e portò alla creazione della nota chicane prima del rettilineo del via. L’incidente in questione, provocato da Scheckter (che allora correva con gli occhi iniettati di sangue e la bava alla bocca, poi si rese conto che così l’unica cosa che avrebbe vinto era una visita all’obitorio al che si diede una regolata), costò la carriera al nostro Andrea De Adamich

Noi Rossi amiamo rammentare l’edizione 1977 per l’esordio nella massima Formula di Gilles Villeneuve in un weekend nel quale, con la terza Mclaren, si mise la seconda ufficiale alle spalle in prova ed in gara sarebbe tranquillamente arrivato a podio se non avesse perso due giri ai box per una spia malfunzionante che segnalava un inesistente problema al motore

L’edizione 1979 fu storica in quanto teatro della prima vittoria in F1 della Williams ad opera del compianto Clay il quale avrebbe compiuto 40 anni a settembre ma il cui piede destro non accennava minimamente ad alleggerirsi (anzi). Fece sensazione il fatto che sul podio dovette brindare “analcolico” per il volere dello sponsor (munifico) Saudi Airlines senza il quale, è bene dirlo, Williams sarebbe rimasta una midfielder senza futuro

L’edizione 1981 passò alla storia per la carambola innescata da Gilles nelle fasi iniziali della gara. L’Aviatore inserì erroneamente il correttore di assetto mentre stava affrontando la chicane prima del rettilineo del via perdendo il controllo della già instabile 126CK innescando così un vero e proprio demolition derby. Curiosamente passò miracolosamente intatta la Mclaren Mp4/1 di Wattie che poi andò a vincere la gara a 5 anni dal suo primo e fino ad allora unico successo in un GP ma, soprattutto, segnando la prima vittoria di una F1 col telaio in fibra di carbonio

L’edizione 1990 era e resta cara a noi Rossi per il ritorno alla vittoria in terra d’Albione che mancava da decenni interi (fatto salvo il trionfo di Gilles alla ROC di Brands Hatch nel 1979) ad opera di Prost che così si issò in testa al Mondiale. Il Leone, che stava dominando la gara, dovette ritirarsi per un problema al motore e sull’onda emotiva del momento annunciò il suo ritiro dalla F1 a fine anno. Come sappiamo le cose sarebbero andate molto diversamente

L’edizione 1994 passò alla storia per il primo tentativo di deregulation al regolamento sportivo con il Kaiser che venne fatto restare in pista nonostante la bandiera nera esposta (per aver “superato” Hill nel giro di formazione, regola questa che sparì (presumibilmente per vergogna) da lì a poco) terminando secondo. La bravata costò alla Benetton due GP di squalifica (Monza ed Estoril) che  assieme alla squalifica di Spa per via del pattino troppo consumato (su un cordolo durante un testacoda in gara….) lasciò il Mondiale fin troppo aperto rispetto alla piega che aveva preso

Il semiasse rotto nell’edizione 1997 costò al Kaiser gara (stava dominando nel nulla) ed a conti fatti il titolo. Ovviamente Hakkinen, che stava andando a vincerla al posto suo, ruppe il motore così Jacques ebbe l’ennesima botta di fortuna di quell’anno. Si parla sempre di Jerez ma nel 1997 il  Mondiale si decise in UK

Le edizioni 1998 e 1999 son state talmente inflazionate di articoli e commenti che trovo eufemisticamente ridondante aggiungerne altri. Passo quindi direttamente all’edizione 2008 con Massa che ci delizia coi suoi 5 testacoda in gara che vanno ad aggiungersi alle prelibatezze al volante di Melbourne e Sepang. Tre zeri in classifica che decisero il Mondiale molto più del bocchettone di Singapore ed il famigerato ultimo giro/curva di Glock ad Interlagos

Passiamo dritti a 10 anni più tardi quando il layout attuale è già in uso da un pò e Sebestemmio nostro, gagliardo e tosto, prima vince una delle migliori gare della sua carriera (usando il DRS in curva quando nessun altro ci riusciva) salvo poi uscirsene con un Team Radio degno della Magnum di Champagne stappata da Galliani negli spogliatoi di Istanbul alla fine del primo tempo della Finale di Champions’ League del 2005 tra Milan e Liverpool. La sua carriera in Ferrari di fatto finì la gara dopo ad Hockenheim. Brrrrrrrr

Si passa con garbo e leggiadrìa all’edizione 2021 quando l’Inclusivissimo ed Inginocchiatissimo prova a mandare Max a guardare le margherite dal lato del gambo (notare come gli sportivissimi Britons accolgono la cosa, ma di sicuro siamo peggio noi italiani vero?)

La scorsa edizione vede la prima, e finora unica vittoria di Sainz in Ferrari (ed in F1) grazie alla nota chiamata dal box per il pit che taglia fuori Lole dalla vittoria. L’episodio o, pure meglio, quello che ne seguirà sarà l’inizio della fine per Binotto in Ferrari (galeotto fu il ditino mostrato al Montecarlino) ma pure per la Ferrari stessa che da quella gara ad oggi non ha più vinto. E difficilmente ci riuscirà quest’anno se Verstappen non incontrerà imprevisti, senza poi contare che il pessimo momento di forma di Perez pare stia passando e che quindi le RB davanti dovrebbero tornare ad essere due.

Buon GP a tutti