Ho sempre subìto il fascino di questo paese lontano, quasi magico, fin da bambino quando mi dicevano che Babbo Natale arrivava dalla Lapponia su una slitta trainata da renne..
“Lapponia”?.. che paese potrà mai chiamarsi così? “Renne”? che razza di animali sono? Visti solo in tv, da noi non ci sono.. Slitte, neve, ghiaccio, freddo.. piaciuti sempre fin da piccino..
Polvere. Polvere. Dappertutto polvere.
Ma quanto cazzo di polvere c’è in questo parcheggio, come qualcuno si ostina a chiamarlo, un’area strappata al deserto e riattata a circuito di Formula 1? Qualche visionario dice che qui, Las Vegas 1981, in questo caldo ottobre, si sta facendo la storia. Continua la lettura di Stardust Memories→
Le grandi scoperte avvengono sempre per caso. O quasi, perchè chi le compie sta sempre cercando qualcosa, a volte di diverso, ma sempre con grande tenacia. E spesso farà la fortuna di altri, più che di se stesso.
Questa è la storia dell’ultima creazione vincente del più grande visionario che la F1 abbia mai avuto, colui che non faceva auto per vincere ma per esplorare nuove vie, alternando clamorosi successi ad altrettanto clamorosi flop, e assomigliando in questo a tutti gli altri visionari che l’umanità ha conosciuto.
“Eccomi qua per raccontarvi una storia di macchine un sogno tecnologico come io l’ho vissuta ai tempi, come mi è sempre piaciuto pensare alla F1….partendo Ovviamente dalle fonti del Nilo”
Nel 1978 come tutti sanno la Lotus con il modello 79 portò ad una evoluzione rivoluzione aerodinamica enorme mai vista prima, di colpo dall’oggi al domani tutte le macchine precedentemente costruite divennero vecchie di decenni Continua la lettura di Un sogno lungo un inverno…→
Il campionato è finito, andate in pace. Traducendo, spendete pure i mesi invernali tra cotechini, speranze per l’anno venturo, lamenti sull’anno passato e ciò che più vi pare. Argomento gettonassimo per riempire i vuoti pomeriggi di ferie post-natalizie, i presunti cambi regolamentari che dovrebbero essere applicati per rendere questa F1 più spettacolare, partendo dal presupposto, ovviamente errato, che la F1 debba essere intrinsecamente spettacolare.