MOTOGP 2023-ASSEN. BAGNAIA ALLUNGA, BEZZECCHI RESISTE, MARQUEZ DESISTE

L’ultimo appuntamento mondiale della MotoGp prima della lunghissima pausa estiva di 5 settimane, va in scena in quel di Assen per un classico delle due ruote che anni addietro si correva addirittura di sabato.

Ci si arriva con il campione del mondo in carica in testa alla classifica generale. Scontato considerare Pecco Bagnaia l’uomo da battere ed uno dei favoriti per le vittorie delle due gare previste. Il chivassese cominciò proprio qui quella rimonta impossibile che lo scorso anno lo portò sul tetto del mondo e proprio qui vinse la sua prima gara mondiale ai tempi della Moto3 e della Mahindra.

A contrastarlo soprattutto gli altri piloti in sella alle moto bolognesi con possibili sorprese dai rider Ktm e, chissà, da quelli Aprilia. Quasi impossibile per tutti gli altri Marquez incluso (raggela scriverlo).

 

QUALIFICHE

Marco Bezzecchi conquista la pole dopo aver mostrato di essere in palla appena messe le ruote in pista al venerdì mattina. La prima fila (tutta Ducati) è completata Bagnaia (in difficoltà al venerdì) e dal compagno del Bez Luca Marini. Ottimo quarto un redivivo Fabio Quartararo che su una pista meno ostica per la sua moto ci mette una pezza “di manico” almeno sul giro secco. Ancora buio pesto dalle parti di Honda e Marquez, e deludono pure Martin e Miller. Evidentemente non avranno smaltito ancora i postumi del prosecco del Sachsenring.

 

SPRINT RACE

Vittoria di Bezzecchi che dopo essere scivolato al terzo posto in partenza va a riprendersi la leadership ripassando Binder e Bagnai più solerti al via. Dietro di lui il torinese che da l’impressione di volerci provare ma non troppo in ottica mondiale e lo stesso Binder su Ktm che però viene penalizzato per track limits. Sul podio ci finisce allora un bel Fabio Quartararo autore di una gara finalmente solida sempre a ridosso dei piloti di testa e, soprattutto, senza il consueto distacco finale.

Gara opaca delle Ducati Pramac con Zarco che sbaglia gomma anteriore e Martin che dopo un fuoco iniziale si fa sorpassare nel finale anche da Espargaro sulla prima Aprilia. Marc Marquez ha dato l’impressione di fare uno stint di test piuttosto che una gara.

 

GARA

Il vantaggio di effettuare due gare nel weekend sta tutto nel fatto di cercare di capire al sabato come eventualmente “aggiustare” la domenica. E Francesco Bagnaia questo ha fatto tra il sabato pomeriggio e la domenica mattina. Preso nota del comportamento della sua moto e di quella del rivale Bezzecchi che al sabato lo aveva sopravanzato, Pecco parte in maniera “ordinata” lasciando sfilare Binder (autore dell’ennesima partenza con la catapulta) alla prima curva per poi sorpassarlo dopo averlo fatto sfogare per un paio di giri. Da li in avanti non c’è più stata storia: il torinese ha guidato in maniera pulita e superba non permettendo più a nessuno nemmeno di tentare un eventuale sorpasso. Non ha tentennato nemmeno quando Bezzecchi ha sopravanzato Binder ed ha provato ad avvicinarsi. Il distacco è sempre rimasto sopra il mezzo secondo arrivando a punte di quasi due a riprova che Bagnaia ha sapientemente controllato il suo impeto e la gara stessa.

Sul podio, oltre ad uno splendido Marco Bezzecchi, ci finisce Aleix Espargaro quarto sul traguardo ma che “beneficia” della penalità comminata a Binder per essere andato troppe volte sul verde.

Fabio Quartararo scivola nei primi giri portandosi nella ghiaia anche il connazionale Zarco, così come fa Vinales che stava accendendosi quando era in sesta posizione. Dell’elenco dei caduti fanno anche parte Bastianini in lenta ripresa (non era distante dai primi), Fabio Diggianantonio (che era risalito sino al nono posto), Jack Miller che si è inghiaiato ad inizio gara preso dalla foga di recuperare dopo brutte qualifiche.  Gara onesta (ma non basta se si vuole vincere un mondiale) per Jorge Martin arrivato quinto e che ha pagato a caro prezzo la pessima qualifica. Dietro di lui un discreto Alex Marquez che ha preceduto Luca Marini autore di una gara tutto sommato scialba considerato che partiva dalla prima fila.

A punti anche Nakagami, Morbidelli e Bradl con le “giapponesi” rimaste “sulle ruote”. Magra consolazione considerato che su 22 partenti sono arrivati solo in 14 e che anche Folger ha preso 2 punti iridati.

Adesso si va in vacanza sino ad inizio agosto. Bagnaia e la sua Ducati hanno allungato sugli inseguitori in classifica e portato dalla loro parte quell’inerzia che potrà essere importante a livello psicologico al rientro dalle vacanze.

Il torinese ha acquisito sicurezza e serenità e sarà davvero difficile batterlo: lui è sempre lì davanti mentre gli altri intorno si alternano spesso e volentieri. Lo scorso anno ha portato a termine una seconda parte di stagione degna di essere ricordata negli annali. Se solo facesse la metà di ciò che fece nel 2022 il secondo sarebbe a portata di mano.

Inevitabile affrontare il capitolo Marquez. Troppo odio ed invidia nei suoi riguardi sui social media. E’ in difficoltà e non solo a causa delle sue condizioni fisiche. Quelle contano per essere dichiarato “unfit a comando” per la gara della domenica in cui capisci che forse è meglio tirare il fiato e riflettere.

Vedere uno come Marc girovagare per la pista non fa bene a lui e non fa bene nemmeno al motociclismo in generale. Vederlo vivacchiare nella sprint race è stato triste, ma lo è stato anche vederlo cadere nell’unico modo che ancora ci mancava. Sabato ha tamponato Bastianini mentre andavano a rilento entrambi.

Marquez ha capito che la storia con Honda è oltre i titoli di coda. Lui ed il suo management stanno studiando le vie d’uscita per cercare una moto decente per la prossima stagione. Gli indizi, le voci (che si rincorrono ormai da un paio d’anni) e lo sponsor comune portano verso KTM ai quali non potrebbe che far bene l’arrivo dello spagnolo. Il possibile ago della bilancia è Pedro Acosta. Se lui dovesse decidere si spostarsi in Yamaha che lo vuole fortemente allora la strada sarebbe spianata per un Marc vestito di arancione. Se invece Acosta restasse nell’orbita Ktm gli austriaci avranno da gestire i contratti di Binder e Miller e capire se trovar ad uno o ad entrambi un posto da Poncharal mettendo alla porta uno o entrambi i piloti attuali.

La dead line per capirci qualcosa in più è il prossimo 30 giugno.

Buona Vacanza a tutti

 

Salvatore Valerioti