Monza, terra d’emozioni! Anzi, pure meglio, terra di emozioni agognate e quasi mai conquistate. Invero il destino del Ferrarista comunemente inteso, quello che passa la vita a bestemmiare quando la Federazione fa a pezzi la sua monoposto vincente mentre al Board Rosso ride anche il culo già che con una trimestrale delle loro ancora un pò e risananerebbero al volo la bilancia dei pagamenti del Burkina Faso. Parliamo di Sport (o di quel che ne resta) che è meglio. Il GP d’Italia a volte è stato decisivo per il Mondiale o il suo indirizzo ed altre ha semplicemente dato una spinta nella direzione già presa dal WDC. Come al solito vado alla rinfusa citando le edizioni che ritengo maggiormente rappresentative del GP Brianzolo
Nel 1974 il compianto Clay sta dominando la gara con un distacco enorme sul secondo in classifica quando il Boxer (o, per meglio dire, il flat twelve) lo lascia a piedi. Sarà di fatto questo ritiro, e non il disastroso weekend del Glen, a negargli un titolo mondiale che il suo piede destro avrebbe largamente meritato.
Del rientro alle gare di Sua Santità nell’edizione 1976 si è già scritto tutto. La gara passò alla storia anche per la vittoria di Ronnie Peterson su March che fece la Parabolica in drift ogni santo giro. Già che il compianto Ronnie era uno col piede destro di cemento armato ma una vera e propria capria nel settare l’auto la dritta vincente gliela diede il Vittorione Nazionale che, dopo le prove del venerdì (foto), gli suggerì di usare un alettone posteriore a “carico zero” per il resto del weekend in modo da ottenere velocità di punta degne di un 12 cilindri anzichè di un Cossie.
La mia personalissima idea di come non dovrebbe essere un pilota di Formula Uno. Ossia un pensionato in servizio attivo un metro dopo la bandiera a scacchi che ne decreta la vittoria nel WDC.
Autosprint intitolò “Ferrari ieri, oggi e domani” dopo il Gp di Monza del 1982 in riferimento a questo podio. Cosa avesse da ridere Tambay ancora mi risulta ignoto già che, grazie al suo fisico degno della bocciofila dei pensionati, si giocò le possibilità nel WDC di quel disgraziato anno. Poi vabbè, perla assoluta del Vecchio che in ossequio alla nostalgia di Digione 1979 fece shopping in Renault ma anzichè prendere il fenomeno emergente mise in Rosso il decotto Renè che formò con Tambay nel 1983 la coppia che avrei poi amabilmente chiamato “Gianni e Pinotto”
Il GP dell’addio ai sogni di gloria nel Mondiale 1985. Michele si presenta a Monza con un distacco di 3 punti da Prost nel Mondiale. Si qualifica settimo ed in gara rompe il motore mentre è sesto. In testa Keke sta dominando quando il V6 Honda lo lascia a piedi regalando la vittoria a Prost che, issatosi a +12 nel WDC, chiuderà la pratica il GP dopo a Brands Hatch. Sipario
In nomine Patris
L’edizione 1996 con la vittoria del Kaiser sulla cassapanca F310 in una gara ad eliminazione
Mi domando come mai la Roggia non sia stata ancora intitolata al povero Paolo Gislimberti, ivi deceduto nell’edizione 2000
Il passaggio di consegne nell’edizione 2006
Il capolavoro del Sebestemmio Nazionale nel 2008
Il trionfo di Charles nel 2019
L’edizione di quest’anno vede la Ferrari in difficoltà per i noti motivi ascrivibili alla TD039 mentre AMG è in recupero e Redbull in allungo. Purtroppo l’outlook è simile a quello di Spa, sempre con la domenica come giorno peggiore del weekend ahinoi tutti.
Buon GP (si fa per dire….)
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.