TUTTO NELLE SUE MANI – INDONESIA GP

Jorge Martin domina il GP di Indonesia e si rifà dell’errore nella gara sprint, il distacco rimane invariato ma con un GP in meno. Sono 21 i punti che distanziano Martin da Bagnaia, che vince la Sprint ed in gara arriva solamente 3°. Fuori dai giochi Bastianini, che cade al giro 21 e Marc Marquez la cui GP23 va in fiamme a causa della rottura del motore. Pedro Acosta una mosca bianca tra uno sciame (si dice così!??) di mosche rosse!

È tutto nelle sue mani. Jorge Martin ha letteralmente le sorti del suo Titolo Mondiale in mano. Ritorna alla vittoria (in gara lunga) dopo oltre 4 mesi e lo fa in modo perentorio nonostante venga stuzzicato da Bagnaia nel post gara della Sprint, causa la caduta di Martin all’inizio che gli ha compromesso tutto. Domenica sembrava un demonio, quello stesso demonio che lo scorso anno mise a ferro e fuoco l’Asia riducendo il gap da Bagnaia.

Quest’anno è diverso, è in testa al Mondiale ed è nettamente il più veloce in pista ma, c’è un grandissimo ma, ha vinto la metà della gare di Pecco alla domenica (3 contro le 7 di Bagnaia). Jorge è stato più incline all’errore in gara lunga, vedi Jerez, Sachsenring e Misano 1. Il pasticcio grosso l’ha fatto al Sachsenring, perché li dominava davvero ed ha buttato 25 punti nello zainetto di Pecco.

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Questo weekend nulla ha potuto Bagnaia, che si nasconde durante le prove e vince la Sprint davanti a Bastianini ed un grandioso Marc Marquez, partenza da antologia la sua, mentre nella gara domenicale non riesce ad esprime il suo potenziale. Parte male, come gli accade di solito ultimamente e si ritrova a combattere per la P6 con Marquez e Diggiannantonio. Il Pilota della Pertamina VR46 si stende per tenere dietro Marquez, con una condotta di gara alquanto discutibile, mentre Marquez rompe il motore della sua GP23. La cosa paradossale è che i Marshall non sono in possesso di estintori adatti e praticamente distruggono gran parte della stessa, il danno economico per Gresini sarà bello salato. Viva l’Indonesia direi…

L’unico che riesce ad intromettersi nella lotta tra Ducati è Pedro Acosta. Lotta come un leone, è uno di quei Piloti vecchio stile catapultati in un decennio non suo. Rutta, bestemmia, in pista non ha paura di nessuno, non chiede permesso. È l’unica KTM la davanti, l’unica in grado di battagliare con le Ducati ed è un rookie. A fine gara gli danno un under investigation per la pressione gomme e lui neanche esulta sul podio, fosse stata la F1 gli avrebbe dato i lavori forzati a Guantanamo per la “prestazione” nel post Gara in mondovisione… 

VR46. Allora partiamo dal presupposto che la parola “biscotto” dovrebbe essere bandita, perché nessuno qui vuole parlare di quello. Però ci si pone delle domande in base a ciò che vediamo… Quello che abbiamo visto dopo i primi giri è un Diggiannantonio che si mette a fare la bagarre con Marquez per la P7, arriva a ruota di Bagnaia ed accenna un sorpasso arrivando lungo e riprende a battagliare con Marquez, perdendo entrambi tempo prezioso. Perché correre così?

Al giro 16 e 17 c’è la bagarre tra Morbidelli e Bastianini. Enea girava 3 decimi più veloce, ma Franco non gliela dà vinta (GIUSTAMENTE) e lotta con le unghie e con i denti. Bastianini passa ma in quei due giri perde 1 secondo da Martin, era infatti a 2.7 mentre dopo la bagarre si ritrova a 3.6 ed è lì che torna a forzare girando in 30.5 per recuperare quanto perso. Ha il passo per vincere ma cade al giro 21. Allo stesso giro Bagnaia supera agevolmente Bezzecchi e senza batter ciglio anche Morbidelli.

Neanche un accenno di battaglia con Bagnaia, da parte di Morbidelli. Praticamente in 5 giri è passato dall’essere un indomito leone (con Bastianini) ad un conservativo uccellino (con Bagnaia). 

Montava la Soft anteriore, a differenza di Bagnaia. Vogliamo credere che la gomma abbia “ceduto” improvvisamente quando è arrivato il compagno di Ranch, come dicono quelli di Sky…

IL RESTO DEL MONDO

Bellissimo il weekend di Johan Zarco e la Honda del Team di Cecchinello, un weekend sempre nella Top 10 condito dalla Q2 diretta ed una P9 in gara a soli 3 decimi dalla KTM di Binder e poco più di 2 secondi dalla Yamaha di Quartararo. A memoria in questa stagione è la prima Top10 di Honda ed arriva per mano di un due volta Campione del Mondo Moto2, un Pilota “giramondo” che ha portato alla casa dell’ala feedback Yamaha, KTM e Ducati ed ha raccolto in due terzi di stagione più di quanto non abbia fatto il Campione MotoGP 2020 ed il “fine sviluppatore di moto unico a non vincere con una Ducati di Dall’Igna”. Bravo Giovanni!!! 

CLASSIFICA MONDIALE

Detto ciò mancano 5 Round alla fine, questo fine settimana si correrà a Motegi in Giappone dove lo scorso anno Martin fu imbattibile, quest’anno probabilmente ci sarà pioggia in tutto il weekend. Marquez e Bastianini sono fuori dalla lotta per il Titolo ma attenzione perché saranno parte integrante della lotta stessa, Jorge e Pecco e la “Squadra del Ranch” sono avvisati.

 

P.S.

🟣Morbidelli sarà un leale compagno di Team oppure sarà leale alla VR46 Academy ed al “Team Ranch Tavullia”

🔴 Bastianini farà ora da scudiero o crede nel Titolo!?

🟡 Quanto inciderà la VR46 Academy e che peso avrà nella lotta al Titolo Mondiale!?

Francky