VERSTAPPEN CONTINUA A DOMINARE A SPA, AGLI ALTRI LE BRICIOLE

In uno dei pochi momenti di originalità, il telecronista della Formula 1 (nonchè nazionale di sci, meteorologo mancato, ecc.) ha definito quello di Spa “il week-end delle tre stagioni”. Mai definizione fu più azzeccata. A partire dal venerdì si è visto di tutto: sole, pioggia, nebbia freddo, caldo.

E si è pure rivista la sprint, corsa su soli 11 giri, con 4 di formazione su full-wet, il resto su intermedie e ben 2 safety car. Tutto molto bello, ma il risultato non è cambiato, Verstappen vince. E il venerdì aveva pure fatto la pole, senonchè la domenica al palo parte Leclerc, perchè l’olandese si è beccato 5 posizioni di penalità per sostituzione del cambio.

Allo spegnimento dei semafori, la pista é asciutta, ma grossi nuvoloni incombono sul circuito. Dura tre curve a leadership di Leclerc, che viene sverniciato subito da Perez. Dietro, Sainz sbaglia la frenata e per non tamponare Hamilton stringe e manda contro il muro Piastri, costretto poi al ritiro, mentre lo spagnolo rimedia un buco nella pancia che lo costringerà a sua volta al ritiro.

Max ne ha approfittato per portarsi in quarta posizione dietro ad Hamilton, che svernicerà al giro 6. Stessa sorte per Leclerc 3 giri dopo.

Al giro 11 Hamilton é il primo dei primi a fermarsi. Al giro successivo si fermano anche Perez e Leclerc. Verstappen non é contento della situazione che avvantaggia gli avversari, e si ferma al giro dopo mantenendo la seconda posizione.  Ma su di lui l’undercut non funziona, e il distacco dal compagno, che prima del pit-stop era di 3 secondi, dopo la fermata è sceso ad un secondo, e gli ci vuole solo un giro per tornare al posto che gli spetta di diritto, quello del leader incontrastato.

Al giro 18 arriva una pioggia leggera e, nonostante un grosso rischio corso all’eau rouge, Max distanzia ulteriormente Perez e Leclerc.

Al giro 28 Hamilton effettua sua seconda sosta per montare la gomma a mescola più morbida. Questo costringe Leclerc a fermarsi per mantenere la terza posizione, poco davanti a Lewis. Anche Perez si deve fermare per evitare l’undercut. Che non deve invece temere Max che al momento ha quasi 10 sec. di vantaggio. Ma di ferma comunque, a scanso di equivoci. E, per non sapere né leggere né scrivere, piazza subito il giro veloce.

La lotta per le prime posizioni finisce qui. Al penultimo giro Hamilton, ormai sicuro del quarto posto, si ferma per montare gomme nuove e strappare il giro più veloce a Max, che, c’è da giurarlo, non era stato avvisato per evitare ulteriori discussioni con il suo ingegnere di pista.

L’ultima gara prima delle 4 settimane di pausa finisce con Verstappen che coglie la sua ottava vittoria consecutiva, e la decima in stagione, mentre per la Red Bull il conto è già di 12 consecutive. Al secondo posto Perez, e, a completare il podio, Leclerc. Seguono Hamilton, Alonso, che ha chiuso degnamente il week-end del suo 42° compleanno. A punti vanno anche Russell, Norris, Ocon, Stroll e Tsunoda.

Come detto, ora c’è una pausa di 4 settimane, poi la stagione si riaprirà in casa di Verstappen, a Zandvoort, dove Max otterrà la sua nona vittoria consecutiva, eguagliando così quanto fece Vettel esattamente 10 anni fa. L’unica cosa interessante di questa stagione sarà vedere se riuscirà a vincerle tutte fino alla fine.

Buone ferie a tutti.

P.S. Se pensiamo a dove fosse il motore Honda 3 anni fa, c’é sa chiedersi come sia stato possibile che i giapponesi abbiano effettuato un recupero così clamoroso laddove altri (Ferrari e Renault) non erano riusciti nonostante fossero partiti due anni prima. Meglio, però, non farsi troppe domande.

P.S. 2 Mai si é vista in F1 una superiorità come quella espressa da Verstappen rispetto a tutti gli altri, affiancata ad una totale assenza di errori e di guasti meccanici. Per quanto ancora sarà sopportabile, per il business della Formula 1, una cosa del genere? 

P.S. 3, come i podi ottenuti dalla Ferrari nella prima parte della stagione. interessante il fatto che siano tutti arrivati in weekend sprint. Probabilmente a Maranello sono molto bravi a prepararsi a casa, ma poi non progrediscono durante il week-end perchè la macchina non lo permette. E, quando gli altri non hanno tempo di affinare il setup, se la possono giocare, altrimenti no. Vedremo se nei prossimi 3 week-end con la sprint questa tendenza sarà confermata. C’è da scommettere che alla fine della stagione il bilancio non sarà molto migliore di 6 podi, consegnando agli albi d’oro un’altra stagione deludente.