BASTIAN CONTRARIO- CHI SI ACCONTENTA GODE

CHI SI ACCONTENTA GODE

Godiamocelo davvero questo mondiale, o per meglio dire, questa fase regolamentare che sta andando a finire perché nel 2026 faremo tutti un balzo indietro di dodici anni e ritorneremo, quasi sicuramente, al 2014. Che poi sia di nuovo la Mercedes a dominare questo non è dato sapere e, solo che ci penso, mi viene la depressione. I capoccia della F1 dovrebbero tutti impazzire di botto per arrivare alla scelta di rimandare il nuovo regolamento di un altro paio d’anni: come ho sempre scritto su questa rubrica, la forza spettacolare di questo mondiale, sta proprio nella curva di appiattimento dell’attuale regolamento in luogo del quale, tutte le squadre hanno letteralmente cavato sangue dalle rape, raggiungendo cosi l’apice prestazionale ricavabile dalle attuali regole (naturalmente sta poi ad ogni singola squadra capirne le potenzialità… ed infatti proprio per questo motivo Ferrari sta messa male, per non dire altro!) e, paradossalmente, è stata proprio la dominante Red Bull di Verstappen ad indicarne la via. Dopo un 2022 parzialmente combattuto, Horner e soci hanno letteralmente annichilito tutta la concorrenza proprio perché avevano meglio interpretato (grazie a Newey o a Wachè? Dopo quanto visto in Ungheria il dubbio viene) le regole, solo che gli altri non stavano a guardare, ed infatti la McLaren del duo Brown – Stella, ha preferito sacrificare metà 2023 per arrivare preparati all’attuale mondiale per raccoglierne i meritati frutti.

Purtroppo questi frutti, non sono tutti dolci per la squadra di Woking e, l’impressione dopo quanto visto nel GP di domenica scorsa, è che la McLaren abbia deciso di “accontentarsi” del solo campionato costruttori… chi si accontenta gode evidentemente. Dico questo perché la stessa squadra papaya ed il suo pilota di punta, hanno creato una situazione esplosiva sia dal punto di vista mediatico che all’interno dello stesso team: mi riferisco all’ennesima partenza fallata di Lando prima e, a quella chiamata anticipata a favore proprio dell’inglese dopo. Lando purtroppo non si sta dimostrando all’altezza del mezzo che ha e, sebbene legga che il ragazzo è la prima volta che si trova in una situazione del genere e debba crescere, è anche vero che i cavalli di razza si vedono subito (specie in queste circostanze) e, soprattutto, il treno quante volte può passare in orario per il pilota in questione? Con la vittoria amara (altro che chi si accontenta gode, io al posto di Piastri sarei incazzato di brutto con la squadra!) del compagno, praticamente la sua posizione di leadership è stata azzerata ed anzi, considerando che Piastri è solo al suo secondo anno in McLaren rispetto allo stesso Norris, ora l’australiano si trova in una situazione di forza perché ha lo stesso numero di vittorie del compagno ottenute in un tempo minore… vuol dire che il giovane australiano è meritevole e, che in futuro (già nel 2025?), la squadra dovrà farsi bene i conti su chi puntare. McLaren con la scusa di proteggere le spalle a Norris, con quella chiamata anticipata (undercut), il pensiero su chi puntare l’aveva fatto eccome (è pur sempre un pilota inglese in una squadra inglese), ed è qui che purtroppo hanno peccato quanto meno di ingenuità: per quale motivo non sono stati chiari da subito? Come mai non hanno deciso a tavolino, dato che contro questo animale chiamato Verstappen se si vuole vincere ogni punto è preziosissimo, che la cosa più logica è puntare tutto su chi è più vicino in classifica? Addirittura lo stesso Team Principal Andrea Stella ha detto che avevano previsto una situazione del genere… allora mi chiedo come mai Norris ci abbia messo cosi tanto tempo nel farsi superare? Del resto anche lo stesso pilota inglese ha sopravvalutato la sua cattiveria agonistica: diciamocela tutta, uno come Max, non avrebbe mai ceduto la posizione con buona pace di tutto il casino che ne sarebbe seguito, mentre Lando ha prima recitato il ruolo del migliore, addirittura allungando su Piastri (sperando che la squadra lo autorizzasse a rimanere leader), per poi farlo passare in maniera eclatante alla fine del GP: nemmeno la furbizia, come ha suggerito il mio amico @Icemankr#7, di farsi superare subito in modo da avere più giri a disposizione per provare a sopravanzarlo in seguito. “Per vincere il mondiale hai bisogno del tuo compagno”, hanno chiosato in radio, ed il pilota inglese ha preferito dare ascolto alla squadra accontentandosi di godere del secondo posto, regalando nel contempo una meritata doppietta alla sua squadra… contento lui. Dio non voglia che Max vinca l’attuale mondiale per soli sette punti, altrimenti il pilota inglese avrà di che disperarsi in merito.

Di certo chi non si accontenta mai è proprio il buon Verstappen, il quale domenica scorsa ha dato fondo a tutta la sua arroganza agonistica, disputando cosi il peggior GP della sua carriera e, con una “macchina” perfetta quale è lui (no, la RB20 è lungi dall’esserlo in questo momento) dove la parola sbagliare non è contemplata, quanto abbiamo visto fargli fare tra le pieghe dell’Hungaroring stride non poco. Un Max nervoso, poco lucido e continuamente lamentoso in radio, tanto da assomigliare proprio ad Hamilton che ha dovuto fare i conti con una realtà che si chiama “non dominio”. Evidentemente questa deve essere una malattia che contagia tutti i campioni che, dopo che sono stati abituati ad avere mezzi perfetti da un secondo al giro più veloce della concorrenza, cadono inevitabilmente in disgrazia che è appunto il piangere per radio. Sia chiaro per Verstappen è ancora presto la sua “Hamiltonizzazione”, fosse solo per un fatto di età, fatto sta che domenica scorsa ha dato del suo peggio con quelle staccate al limite (altro che track limit controllati dall’intelligenza artificiale con lui!) e con quei tentativi di sorpasso di dubbia intelligenza (più che intelligenza artificiale infatti, in questo caso, dovrei dire “intelligenza caprina”), tanto da incornarsi proprio con lo stesso Hamilton, che in quanto a bastardaggine soprattutto quando gli gira bene, non è secondo a nessuno. Sembra che Max abbia fatto le tre del mattino per gareggiare virtualmente ad una delle sue tante gare on line. Mi facevano notare che anche prima di Imola si sparava questi after hours agonistici… vero! Solo che è anche vero che quando si corse in Emilia Romagna, la McLaren non era ancora la squadra che aveva recuperato otto decimi (in un anno) definitivamente sulla Red Bull. Con questo voglio dire che il campione del mondo ha bisogno di dormire di più? No, anche se il sonno fa più che bene, solo che le continue lamentele di Max, dopo tutto quello che la squadra gli ha dato (lui, che è un gran signore, ha mandato a farsi… benedire tutti coloro i quali lo hanno criticato in tal senso!), sono segno che nell’ambiente qualcosa inizia a scricchiolare e, la polemica che ne è seguita, tra chi avesse voluto i cosi detti cannoni (poi tolti sulla macchina del campione del mondo) e chi no (Newey!), ha fatto scoppiare il bubbone all’interno della squadra. Quello che stiamo vivendo, è stato ed è, un mondiale che non ti fa rilassare mai dal punto di vista degli ingaggi (a proposito, proprio mentre scrivo, Audi ha ingaggiato Binotto a capo della squadra. Citando uno degli attori/trivellatori in Armageddon: “Cazzo se ti si ammoscia quassù!”) e, se Max dovesse perdere il mondiale contro “l’eunuco” Norris (prima pretende le scuse “dall’amico”, salvo quasi fargliele lui stesso… come altro lo dovrei definire?), mentre la Mercedes di Toto cresce prestazionalmente parlando, allora non meravigliamoci che l’olandese faccia le valigie e vada a Stoccarda. Del resto chi si accontenta gode e Verstappen, nello scenario peggiore, tre titoli li ha già vinti.

A proposito di accontentarsi e godere, vi starete chiedendo come mai non parlo di Ferrari: Vasseur, alle interviste, ha detto che l’anno scorso su questo stesso circuito, avevano rimediato un distacco pari al minuto, mentre “oggi è andata bene perché eravamo solo a venti secondi”… che diavolo gli dici ad un Team Principal, della Ferrari per altro, che ti risponde cosi? Del resto da una quinta scelta, non ci si possono aspettare dichiarazioni di prima qualità quindi, accontentatevi e godete assieme a lui.

Buon GP del Belgio a tutti… li hai voglia a godere!

Vito Quaranta