VERSTAPPEN 2 DI 24 IN ARABIA SAUDITA

Quello che si è presentato in Arabia Saudita più che il set di Drive to Survive sembrava il set di Beautiful.
A tenere banco, ancora le storiacce Red Bull, fra amanti contese, nonni estromessi, manager rampanti osteggiati, e così via.

Ma il risultato non cambia. Max in pole e Charles di fianco a lui.
In tutto questo, Sainz si becca l’appendicite e al suo posto viene messo un diciottenne quasi sconosciuto e dal cognome la cui traduzione in italiano risulta piuttosto buffa. Per non parlare del soprannome. Ma dietro al volante evidentemente ci sa fare, visto che dopo una sola sessione di prove con la SF-24, riesce a piazzarla in undicesima posizione, subito dietro al sette volte campione del mondo, che lo estromette dal Q3 per un soffio.

Partenza senza grandi emozioni, a parte la difesa strenua della seconda posizione da parte di Leclerc, partito peggio di Perez. Strenua quanto inutile, perchè dopo 4 giri il messicano lo passa senza tanta fatica.

Nel frattempo, Max sta già guidando col braccio di fuori.

Al giro 7, Stroll si dimentica di un muretto e pianta la macchina nelle barriere. Inevitabile l’uscita della Safety Car, e tutti rientrano ai box, tranne Norris ed Hamilton. 

Si riparte al giro 10, e servono pochi giri a Max per riprendersi la prima posizione ai danni di Norris. Nel frattempo, Perez si prende 5 secondi di penalità per una plateale ostruzione ad Alonso in occasione del pit-stop.

A metà gara, Verstappen ha 7 secondi di vantaggio su Perez, che a sua volta ne ha altri sette su Norris, braccato da Leclerc. 

Al giro 36 si fermano finalmente anche Norris e Hamilton, per la loro unica sosta. Entrambi rientrano dietro al debuttante Bearman. 

L’ultima parte di gara non riserva emozioni, e il GP dell’Arabia Saudita si chiude con una scontata doppietta Red Bull, con Leclerc terzo, autore del giro più veloce proprio all’ultima tornata. Seguono Piastri, Alonso, Russell, un fantastico Bearman, Norris, Hamilton e un inaspettato Hulkenberg a chiudere la zona punti.

Fra due settimane si andrà in Australia. Se volete, vi dico chi vince.

P.S. All good things must come to an end.  Tutti i cicli vincenti prima o poi finiscono. Può succedere per un cambio di regolamento, o per la ricerca di nuove sfide da parte di chi vi ha partecipato. Quello della Red Bull sembra destinato a finire per motivi del tutto nuovi.

P.S. 2 in settimana Villeneuve ha criticato aspramente Ricciardo per avere preteso la posizione da Tsunoda in Bahrain, scatenando la reazione scomposta di quest’ultimo. Jacques lo ha definito un pilota buono giusto per Netflix. A vedere il risultato di oggi, pare proprio che abbia ragione.

P.S. 3 18 anni, chiamato all’improvviso a guidare una Ferrari, subito a punti. Comunque la si pensi, a proposito delle difficoltà di questa F1, si tratta di un’impresa non di poco conto, considerando le responsabilità che si porta dietro il mettersi al volante di una rossa. Speriamo che non sia vittima, come altri suoi colleghi, della penuria di sedili disponibili.

P.S. 4 Vive la France