La F1, nel suo danzare a 300 all’ora, nasconde un lato crudele. Talvolta in una frazione di secondo è necessario pianificare e portare a termine la propria mossa, sempre in bilico fra il successo e il fallimento. E’ in queste occasioni che risiede la legge di natura applicata al motorsport: i migliori, i più rapidi ad adattarsi alle condizioni esterne che si manifestano in un GP, emergono sugli altri e sopravvivono.
Gli altri soccombono.
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