NIENTE DI NUOVO NEL DESERTO: VERSTAPPEN DOMINA IN BAHRAIN

Si ricomincia esattamente come si è concluso il 2022: con una Red Bull davanti. Ed era difficile che andasse diversamente, nonostante i proclami di una Ferrari che affermava di avere costruito “la monoposto più veloce della (sua) storia”, e una Mercedes convinta di avere risolto i problemi di un design originale che tante difficoltà aveva creato lo scorso anno.

Nulla di tutto questo: macchina che vince si cambia poco, e questo ha fatto la Red Bull con la RB19, naturale evoluzione della RB18. E a non essere evoluti, o quasi, sono i rapporti di forza fra le squadre.

Con la Red Bull a monopolizzare la prima fila, e la Ferrari la seconda (ben distante), ad aprire la terza fila c’è la sorpresa (mica tanto) Aston Martin guidata da un quarantaduenne giovanotto di belle speranze.

Si spengono i semafori e “buono spunto di Verstappen”, che va via indisturbato, a differenza del suo compagno di squadra, che si fa superare da Leclerc. Dietro di loro, Alonso perde la posizione sulle due Mercedes, anche grazie ad una leggera toccata da parte del suo compagno di squadra.

Al giro 5, Verstappen ha già 4 secondi di vantaggio su Leclerc, che tiene dietro Perez pur avendolo in zona DRS. E’ confermato, quindi, che la Ferrari ha risolto i suoi problemi sul dritto.

Al giro 9, Russell, che si è fatto superare alla partenza da Hamilton, informa elegantemente la squadra di essere più veloce di Lewis. Ma dopo due giri il suo problema diventa Alonso, che si è fatto minaccioso dietro di lui, e lo supera al giro 13. Contemporaneamente, Hamilton è il primo dei leader a fare il pit-stop.

Al giro 14 è il turno di Leclerc e Sainz fermarsi per montare gomma dura, e al giro successivo è Verstappen ad effettuare la sosta, per montare nuovamente gomma morbida.

Perez si ferma per ultimo al giro 17, e anche nel suo caso la squadra opta per la gomma morbida.

Al giro 21, Horner viene disturbato da Vanzini via radio, con domande inutili e risposte altrettanto inutili. Nel frattempo, Verstappen continua a guadagnare mezzo secondo al giro su Leclerc, e Perez fa altrettanto, da dietro. E, infatti, al giro 26 il messicano si prende facilmente la seconda posizione.

Al giro 30, Hamilton rientra per la sua seconda sosta, imitato al giro successivo da Sainz, che veleggia anonimamente in quarta posizione a 30 secondi dal leader, e da Russell, che subisce l’undercut da Stroll.

Al giro 34 anche Leclerc si ferma per la sua seconda sosta, rimontando gomma dura. Al giro successivo è il turno di Perez e Alonso, con lo spagnolo che si ritrova subito dietro ad Hamilton.

Verstappen conclude la serie delle seconde soste al giro 37.

Al tiro 38, Alonso passa Hamilton, ma l’inglese difende la posizione coi denti e se la riprende subito. Ma Nando è giovane dentro, e si inventa un sorpasso impossibile, per andare poi alla caccia di Sainz.

E al giro 42 la Ferrari “senza problemi di affidabilità” lascia a piedi un affranto Leclerc. E la giornata per la Ferrari  si fa ancora più dura perchè Alonso supera facilmente Sainz e si prende il podio.

Gli ultimi giri vedono Sainz riuscire a stare davanti ad Hamilton, e Alonso gestire anche la gara del compagno Stroll.

Finisce così con Verstappen che taglia il traguardo passeggiando davanti a Perez, con Alonso terzo a ben 24 secondi. Seguono Sainz, Hamilton, Stroll, Russell, Bottas, Gasly e Albon.

A secco solo AlphaTauri, Haas e una disastrosa McLaren, che ha già dato appuntamento all’Azerbaijan.

Fra due settimane a Jedda la seconda gara di un mondiale che si prennuncia a senso unico, come 9 degli ultimi 10 mondiali. Buon divertimento.

P.S. “la Ferrari più veloce della storia”, “numeri al simulatore molto incoraggianti”, “estratta tutta la potenza dal motore”, ma, soprattutto, “abbiamo risolto i problemi di affidabilitò”. Un bel tacer non fu mai scritto. E non diciamo che questo è il risultato della sostituzione del TP,  perchè questa è in gran parte farina del sacco di quel TP. E non contiamo nemmeno sul fatto che il nuovo TP possa (o sia in grado di) cambiare velocemente questa situazione.

P.S. 2 Vorrei scrivere tante cose su Nando,  ma ve le risparmio. Segnalo solo una domanda spettacolare di Nico: “cosa hai provato a superare la Ferrari ad Hamilton?”.