IL PUNTO DELLA REDAZIONE (ATTO X)

Hamilton in Ferrari, come discorso ed importanza, tiene ancora banco e non vedo come non potrebbe. In questo momento che scrivo, siamo tutti “distratti” dall’attesa della nuova vettura di Maranello che, per quanto possa sembrare strano, è una monoposto che interessa anche allo stesso Hamilton. Infatti, grazie al fatto che questi attuali regolamenti rimarranno fermi fino a dicembre 2025, è un dato di fatto che l’attuale SF24 è la base anche della futura SF25 (mi porto avanti col nome… caso mai ci prendo, chiamatemi in privato per i numeri al lotto!), ecco perché Hamilton guarderà con non poco interesse alla nuova nata di Maranello. Addirittura, proprio perché c’è stabilità regolamentare, da un lato, e un nuovo cambiamento a partire dal 2026 (tant’è vero che tutte le squadre, dall’inverno 2025, impiegheranno la maggior parte dei loro sforzi proprio per la vettura 2026) dall’altro, mai come quest’anno è vietato sbagliare. Cannare la vettura 2024 significa rincorrere per tutto l’anno seguente e anche per il prossimo, perché, come ho da poco detto, le squadre impiegheranno la maggior parte delle loro risorse nel cercare di avere la miglior vettura ai nastri di partenza del 2026. Questi due anni per Ferrari saranno cruciali, sia per trattenere LeClerc, il quale ha una clausola d’uscita proprio a fine 2026 e sia per preparare il terreno per l’ingombrante futuro compagno del monegasco.

Hamilton, che fesso non è, si troverà in una posizione di lusso e, comunque vada, ne uscirà sempre vincente. Infatti, considerando che questo ed il prossimo anno sono ipotecati dalla Red Bull (la quale in questo momento è cosi ingrassata, come potere, che chi c’è dentro si sta scannando per ingrassare ancora di più… si chiama avidità umana!), il baronetto nel 2025 non farà altro che prendere le misure, come si suole dire sulla squadra, sul metodo di lavoro e, soprattutto sul compagno, al fine di farsi trovare, all’alba dei suoi quarantadue anni, pronti per l’assalto finale, dando per scontato che la macchina, col nuovo cambio regolamentare, sarà da mondiale. Caso mai, invece, Vasseur&Co. topperanno clamorosamente, sir. Lewis potrà sempre dire che non è colpa sue e che, comunque, ci ha provato… anzi sarà osannato perché, nonostante la “missione impossibile”, ha accettato comunque la sfida e non si è tirato indietro, aumentando così la sua grandezza, e il suo conto in banca, visto e considerato che questo “rischio ad occhi bendati” gli varrà qualcosa come cento milioni di euro l’anno! Come ho detto, Lewis Hamilton ne uscirà vincente, indipendentemente da come si metteranno le cose e, a dirla tutta, sebbene sportivamente la su venuta non mi entusiasma più di tanto (ho già spiegato che dal punto di vista mediatico –finanziario è stata una mossa geniale, solo non me ne vogliate se avrei preferito ben altro per questa Rossa), è anche vero che il sottoscritto con lui non ce l’ha, dato che non ha fatto altro che approfittare di una situazione, che in termini di convergenza di interessi tra le parti ha del clamoroso e, considerando l’età, chiunque avrebbe accettato. Naturalmente (c’è sempre il trucco!) c’è da considerare il risvolto della medaglia di questa operazione che si chiama Charles LeClerc. Innanzitutto ci tengo a ribadire un concetto e che, nonostante sia stato ampiamente confermato, ancora ci sono dubbi: mi riferisco al fatto che tutta “l’operazione Hamilton” sia stata fatta alle spalle del monegasco. Mi domando e dico come sia possibile arrivare a pensare che Ferrari avesse potuto auto castrarsi a tal punto? Davvero si è arrivati a credere che LeClerc non sapesse nulla? Purtroppo (le sciocchezze tifosistiche che ho dovuto leggere sono da antologia) non solo si è arrivato a pensare questo, addirittura molto presto, se le cose andranno per il verso giusto in direzione dell’inglese, molti rimpiangeranno anche lo spagnolo e vedrà in lui un balsamo, una passeggiata di salute a confronto di quello che sarà Hamilton in squadra.

Charles era fin troppo cosciente di quello che stava accadendo ed anzi pur di levarsi dalle scatole lo spagnolo e, soprattutto, il suo entourage, che fa fin troppa politica per i gusti del monegasco in seno alla squadra, ha preferito di buon grado accettare la venuta della figura mastodontica dell’inglese: di fatto LeClerc ha temuto e teme più la permanenza dello spagnolo che non la venuta del campione anglo caraibico. In questo LeClerc ha mostrato palle, follia e lungimiranza… bisogna dargliene atto. Avere uno come Hamilton per compagno non deve essere affatto facile eppure il monegasco ha accettato la sfida, a differenza di Verstappen, dove la squadra è totalmente votata a lui (nonostante la macchina sia la stessa anche per Perez!) e in questa decisione c’è appunto la lungimiranza: Hamilton, che appartiene alla vecchia scuola, è un maestro nel saper gestire le gomme (assieme ad Alonso naturalmente) e la gara, in generale, e Charles non può che migliorare standogli vicino, cercando di colmare quelle poche lacune che ancora gli rimangono. Sarà un duello ravvicinato continuo dove, diciamocela tutta, entrambi si giocano anche la carriera (da qui la follia e le palle di cui parlavo da parte del monegasco) ed è per questo che parlo di risvolto della medaglia da parte di Hamilton. Infatti se l’inglese gli starà costantemente dietro, quali scuse, quali giustificazioni ci saranno per salvare la sua dignità? Si invocherà l’età? Troppo comodo, considerando che nessuno lo ha obbligato a continuare, senza parlare che poi l’inevitabile paragone con quello che sta facendo Alonso sarebbe immediato. Così come sarà inevitabile elucubrare il pensiero che Hamilton riesca a vincere solo perché non ha concorrenza e, purtroppo, questo pensiero già ora esiste, visto che due avversari veri ha avuto (Rosberg e Verstappen) e c’ha perso; sebbene sia successo all’ultimo GP con entrambi (questo solo per far capire quanto sia coriaceo l’inglese). LeClerc dovrà mettere subito le cose in chiaro a partire dal suo punto forte che è la qualifica al sabato che, purtroppo per lui, è anche pane quotidiano per Hamilton. Inutile dire che la coppia 2025 Ferrari, che sulla carta è apparentemente imbattibile, sarà temuta da un lato e tenuta sotto strettissima sorveglianza dall’altro, perché fino a quando ci saranno solo vittorie di tappa saranno tutti baci e abbracci di circostanza, mentre il problema sorgerà nel momento in cui entrambi si troveranno una monoposto da mondiale. In quel caso toccherà a monsieur Vasseur fare da collante tra i due, affinché non ci sia un duello fratricida, solo che il Team Principal Ferrari, dando per scontato che la monoposto 2026 sarà da mondiale, difficilmente si troverà nella situazione di Toto nel 2016, dove la Mercedes si poteva permettere di scannarsi in pista perché tanto il terzo era a trenta secondi di distanza. Cosa farà, come si comporterà il Francese in merito? Perché è un dato di fatto che, se ci si giocherà il mondiale in maniera serrata, una scelta alla fine dovrà essere presa e Dio non voglia per la tifoseria di Charles (e per lo stesso monegasco) non debbano rimpiangere il GP d’Inghilterra 2022 e lo stesso  compagno spagnolo, anche perché nessuno dimentichi che se c’è Hamilton in squadra è per volere di un Presidente molto presente a differenza di prima, così presente, che ha addirittura ufficializzato un “decreto presidenziale” nei riguardi della scelta del campione inglese, quindi nessuno si meravigli se lo stesso Elkann imporrà l’attenzione su Hamilton. Siamo nel campo delle ipotesi vero, eppure fino a due settimane fa era fantascienza pensare anche ad Hamilton in rosso, quindi credo che non sia tanto peregrino porsi questi dubbi e portarsi avanti con eventuali risposte. Sarà un anno di passaggio, eppure di spasmodica attesa come non mai.

Vito Quaranta